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Autore: mughetto nella neve    02/04/2016    1 recensioni
"Shaina dorme poco e male.
Il suo riposo è paragonabile alla superficie di uno stagno cui basta una goccia per perdere la parvenza di specchio perfetto. Il corpo della donna è, infatti, teso ed i suoi nervi ben saldi: un solo movimento nella stanza serve a farle aprire gli occhi e scattare felina dal letto, subito pronta al combattimento."

[ Shaina/Saori | POST-CANON | #FearShainaLella ]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, FemSlash | Personaggi: Altri, Ophiuchus Shaina, Saori Kido
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Autore: mughetto nella neve [ FB e A03 ]
Fandom: Saint Seiya
Personaggi: Kido Saori, Ophiuchus Shaina; [minori] Cassios, Kiki, Pegasus Seiya
Coppia Principale: Shaina/Saori; [accenni] Seiya/Shaina
Generi: Malinconico, Sentimentale
Avvertimenti generali: fem!slash, het, what if
Avvertimento principale: Post-Canon*
Prompt: “A volte ci sono parole che non dicono niente, ma sguardi che dicono tutto.”
 
 
 
 
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Shaina dorme poco e male.
Il suo riposo è paragonabile alla superficie di uno stagno cui basta una goccia per perdere la parvenza di specchio perfetto. Il corpo della donna è, infatti, teso ed i suoi nervi ben saldi: un solo movimento nella stanza serve a farle aprire gli occhi e scattare felina dal letto, subito pronta al combattimento.
( Simile abitudine è ciò che le resta del lungo allenamento passato fra il Santuario e l’Italia ad opera del suo maestro - uomo stoico e burbero - che usava colpirla fin dalle prime luci dell’alba, spingendola inconsciamente verso simile stato di continua allerta. )
Ora, al sonno, preferisce la veglia.
La Guerra Sacra è andata a concludersi, ma lei resta vigile e stoica - ultimo baluardo di un mondo che va sgretolandosi assieme ai dodici templi. Questi sono vuoti e in rovina, nessuno osa reclamare le vestigia dorate e al lutto pare andrà succedersi in fretta una disastrosa decadenza.
Shaina passa le notti ad osservare ciò che la circonda, prima la volta stellata e poi le luci sempre lontane della metropoli ateniese. Pensa spesso a Cassios in quei momenti, ma non sa spiegarne il perché. La luce notturna è delicata, flebile e basta un battito di ciglia per farla di nuovo disperdere nel silenzioso panorama notturno. Cassios, invece, era così massiccio e rumoroso da risultare sempre facile da trovare. Perciò non sa dire cosa la spinga a simili associazioni, forse semplice malinconia che le si agita in petto.
Kiki le ha detto che è giusto sfogarsi quando si è tristi - “fa sentire subito meglio” - e lei si trova, ora, a dargli ragione.
( Quel bambino è già troppo maturo per la sua età: il lutto lo ha sorpreso d’improvviso, eppure, pare già averlo accettato e accolto nella sua vita per consumarlo in un lungo e singhiozzante pianto. )
Lei, tuttavia, disprezza le lacrime e preferisce patire in silenzio tutti i suoi dolori. Non ha accettato neppure la morte di Cassios: è rimasta legata al suo ricordo, tenendoselo stretto come un monito alle sue mancanze e alle sue debolezze.
Simile sorte, nel suo cuore, spetta a Seiya.
Quando i primi raggi del sole colorano di rosso il mare, i suoi pensieri improvvisamente sono per lui. Quella sfumatura cremisi ricorda gli occhi del ragazzo e lei lo ricorda con ancor più dolore. Ragiona in silenzio sulle sue mancanze, sugli errori fatti e su quanto poco è riuscita a godere di quell’amore che l’ha presa troppo presto e altrettanto precocemente l’ha abbandonata.
Shaina chiude gli occhi, ispira profondamente e tenta di calmare i suoi pensieri. Accanto a lei, si sistema silenziosa la Divina Creatura che le fa compagnia durante simili contemplazioni.
Saori guarda il mare davanti a sé e Shaina può sentire il battito delle sue ciglia. Tiene i capelli legati e le mani sulle ginocchia mentre, appoggiata alla colonna, pare anche lei preda di improvvisi e dolorosi ricordi.
Non si parlano mai. La rivalità, forse, ancora le accumuna. Eppure sono assieme, testimoni silenziose di quello spettacolo che si consuma per brevi minuti e riporta alla mente persone care ormai perdute. Entrambe sono incapaci di esprimere il proprio dolore, mute e sorde di fronte l’esigenza di piangere e sfogare quanta colpa le si agita dentro; eppure, nonostante questo, vi è un desiderio di rivalsa - di riscatto di fronte alla vita dolorosa e alle sue mancanze.
Saori le tiene la mano. Non sa perché. Non le dispiace, in fondo.
La sua pelle è calda e morbida. Le ricorda che è ancora viva nonostante tutto.
 
 
 
 
~Il Mughetto dice~
Dovrebbe essere il compleanno di Kiki ed è per questo che ho deciso di farlo apparire, seppur per breve tempo. Sono dell’idea che questo bimbo meriti tanto ed è sfortunatamente bistrattato dagli animatori stessi - che lo ignorano e lo trattano da personaggio di serie C in Omega.
Comunque, grazie per aver letto questa sconclusionata one-shot ( che poi  praticamente una flash-fic con novantatré parole in più ) e che arriva in ritardo nonostante il desiderio di pubblicarne una al giorno per sette giorni a questa parte. Ma, che dire?, a volte l’ispirazione aspetta l’ultimo per arrivare.
Spero vivamente che il componimento non sia così brutto e insipido come a me, invece, appare.
Grazie per la lettura e #FearShainaLella!
 
*non tiene conto degli eventi di Next Dimension
  
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