Due guerrieri si fronteggiavano nella landa desolata, dominata solo dal frusciare del vento nell'erba alta ed incolta che ondeggiava nel vento. Si studiavano a distanza. Forse cercando di intravedere gli occhi dell'imminente avversario attraverso l'elmo. Il tempo scandito dai loro respiri e dallo sciabordare delle onde che si infrangevano sul fiordo, caricava l'aria di tensione, già satura di quell'attesa intrecciata indissolubilmente all'indecisione. Solo uno avrebbe vinto. Quello sarebbe stato uno scontro all'ultimo sangue. Solo uno avrebbe goduto del sorgere delle prossime albe.

Un guerriero era bianco, l'altro nero. Due colori così opposti, ma così complementari. Uno era l'ordine, l'altro era il caos. Le loro armature sembravano luccicare nei raggi del primo giorno, che si facevano strada tra nubi grigie, come fatte di fitto fumo.

Lo scontro iniziò e il tintinnio delle lame delle loro spade, che iniziavano a danzare in sincronia, riempi l'aria di note crudeli. Sembrava che quella battaglia non avesse fine date le loro abilità. Prima che uno affondasse la spada, l'altro parava agilmente il colpo o si scansava. Come se fosse proprio una danza imparata a memoria e conoscessero già nella propria mente quale mossa avrebbe fatto l'avversario.

Ma poi il cavaliere dal mantello scuro come la notte posò la spada a terra, conficcando la lama nella terra ruvida, fino all'elsa. Il suo nemico pensò che si stesse arrendendo e abbassò la guardia. Non avrebbe mai ucciso un uomo stanco e disarmato. Non avrebbe mai approfittato delle debolezze altrui per vincere. Gli tese la mano per aiutarlo ad alzarsi, visto che si era inginocchiato alla sua presenza e sembrava avere perso vigore per lo scontro.

Il caos fece per afferrare la mano dell'ordine. Era forse un patto di alleanza? Era forse un segno di convivenza che poneva fine alla loro eterna lotta per la conquista del cuore dell'uomo?

Si strinsero la mano e il guerriero lucente aiutò il suo nemico di una vita ad alzarsi e riprendere fiato. Ma poi, sul più bello che sembrava andare tutto bene, scese la sera e il cavaliere oscuro rubò la spada del suo rivale con uno scatto trafiggendolo.

Era prevedibile una mossa sleale da parte sua. Del resto il male ha il duplice aspetto di essere pericoloso e attraente ed il cavaliere dell'ordine lo sapeva. Era pronto a quella mossa sleale e scorretta, ma non si difese, pur sapendo che chi è cattivo approfitta sempre del bene che riceve dagli altri, per trarne profitto e vincere. E' sempre in attesa, come una belva feroce, pronta a balzare quando la preda si distrae.

E cosi lui aveva perso e le tenebre invasero la terra e il cuore dell'uomo. Banale no?

Dall'allora tutti ci portiamo dentro un po' di luce e un po' di buio, sta a noi scegliere a quale parte dare più ragione, in base a cosa ci dicono la nostra coscienza e soprattutto il nostro cuore.

La loro percezione è del tutto soggettiva e si basa sulle sfaccettature di ognuno di noi, sulle nostre percezioni del giusto e dello sbagliato. Perché solitamente passa sempre in secondo piano il mondo che ci circonda, fatto delle reali cose di cui dovremmo occuparci. Sì, non preoccuparci, ma occuparci. Perché se ti occupi di qualcosa significa che ci tieni e allora nulla andrà storto per sempre.

"Abbi cura di te” gli disse d'un soffio il cavaliere bianco, con la sua voce arcana e piena di saggezza, prima di esalare l'ultimo respiro e chiudere gli occhi. Non gli disse che sarebbe tornato a contrastarlo. Non gli disse nulla di cattivo o pieno di rancore. Non perché vale la regola di porgere l'altra guancia, ma perché il male non si combatte con altro male.

Il vincitore restò a guardare il corpo a terra per qualche lungo istante, senza dire una parola, prima di recuperare la sua spada dal terreno e continuare il suo lungo, eterno viaggio.

E così ha inizio la battaglia.

Scommetto che tutta questa storia l'hai già sentita da qualche parte, ma è soltanto un'introduzione ad un'avventura del tutto diversa.. dove bene e male si intrecceranno indissolubilmente, e forse finalmente una avrà la meglio sull'altra definitamente.

Anche in cuore di marmo che non può essere trafitto né da luce, né da buio...

Angolo autrice:

Premesso che quella che andrete a leggere era una vecchia storia che avevo scritto un anno fa e stavo cercando di pubblicare ma poi mi sono fermata, quindi forse qualcuno potrà anche riconoscerla. Ho ripreso semplicemente le idee e i personaggi e l'ho completamente modificata, per renderla più avvincente e scorrevole e soprattutto cambiato il titolo. Qualcosa ci assomiglierà, ma è del tutto diversa come eventi, eccetto per l'inizio. Ma ora non voglio dilungarmi troppo su questo, quello che avete letto ora era soltanto un'introduzione riflessiva, se la vostra curiosità vi porterà a dare un'occhiata anche ai prossimi capitoli scoprirete che è tutto altro che questo.

Spero vi possa piacere, almeno quanto entusiasma me. Anche perché ho in mente di renderla davvero molto più romantica e dolce, nonostante prediligo il genere fantasy per cui non mancheranno anche le battaglie e dettagli di pura fantasia, ma perdersi nella tenerezza e sognare a volte fa proprio bene all'anima. Spero di riuscire a fare questo.

Ecco, mi sono dilungata troppo xD Non posso fare altro che augurarvi buona lettura :) Se volete lasciarmi un parere li accetto tutti, mi farebbero felice visto che mi piace scrivere!

Gaia.