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Autore: Natasha_66    02/04/2016    0 recensioni
L'Hydra ha preso degli ostaggi. Daisy decide di fare uno scambio e quindi viene imprigionata al posto degli ostaggi. Ma non sa che è quello che Lui vuole...
Daisy/Hive
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Skye
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Bondage, Spoiler!
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Sono quattro giorni che sono prigioniera qui, nella base dell'Hydra. Avevano preso il generale Talbot e altri componenti dell'ATCU, e hanno detto che li avrebbero scambiati solo con un inumano. Non potevo lasciare che prendessero Lincoln o Joey.
Non ho visto il mostro in questi giorni, solo un uomo che mi portava da mangiare. Stranamente non sono in una prigione, ma in una piccola stanza grigia con solo un letto e il bagno. È come se fossi in isolamento e credo che impazziró se sto qui ancora per molto. 

Quando la porta si apre non c'è il solito uomo che mi porta da mangiare, ma lui.
-Ciao Skye- dice con voce fredda con il marmo che mi fa venire i brividi. Anche il suo modo di vestire è spaventoso, sembra il supercattivo di un film con la giacca lunga nera e la camicia nera -Ho bisogno che tu faccia una cosa per me-
-No, non lo faró mai- se lo facessi lo rimpiangerei per tutta la vita.
-Allora i tuoi amici moriranno...- si gira di schiena ma sta fermo sulla porta. Non posso permettergli di far del male ai miei amici.
-No- esclamo alzandomi -Non li toccare!- 
-Allora fai questa cosa- mi lancia dei vestiti -Vestiti, ti aspetto fuori- esce dalla porta e rimango sola. Mi vesto con i jeans e la maglietta a maniche corte nere ed esco fuori. I corridoi sono molto luminosi, ma comunque grigi. -Sbrigati, non ho tanto tempo- dice brusco Grant Ward. O Hive, come mi hanno detto che si chiama. 
-Perchè?- cerco di corrergli dietro. Lui ha gambe più lunghe delle mie e fa passi più lunghi. Entra in una stanza piena di libri e con ben otto televisori tutti accesi. Non voglio essere il poveretto che paga le bollette. 
-Lavorerai qui, dove posso controllarti- mi passa un tablet 
-Se non mi dici cosa devo fare è un po' difficile-
-Non essere impaziente- mi rimprovera duro -Devi controllare quello che ha fatto Gideon Malick negli ultimi giorni- ma non erano alleati?! Perchè spiarsi a vicenda?-Non chiedere- zittisce tutti i miei pensieri
-Va bene, lo faccio subito- gli prendo il tablet tra le mani e mi giro per non vederlo. Lui rimane fermo alle mie spalle e, sentendo la sua inquietante presenza, mi metto nell'angolo opposto al suo. 
Sento il suo sguardo inquetante su di me -Guarda altrove- gli dico cercando di essere minacciosa -Sei inquietante-
-Ti ci dovrai abituare visto che questa è la mia stanza- sono fregata, il bel tenebroso mi ha portato nel suo covo. 
-Ci sono otto televisori, guarda uno di quelli- non voglio che mi guardi, mi fa troppa paura
-Senti ragazzina- mi prende per un polso e mi fa alzare -Io non sono il tuo amico, io sono l'inumano più potente che tu abbia mai visto, quindi ti conviene non provocarmi, o farai una brutta fine- mi lascia bruscamente e faccio qualche passo indietro per tenere l'equilibrio -Puoi stare dove vuoi e puoi camminare avanti e indietro per la stanza, ma devi stare zitta e fare quello che ti ho chiesto- abbasso lo sguardo e ritorno nel mio angolino cercando di ignorarlo mentre faccio quello che mi ha ordinato. Noto che ci sono un sacco di movimenti in banca, sono troppi soldi anche per delle macchine super costose e quadri del più famoso pittore del mondo. Salvo tutto e continuo con la mia ricerca. Scopro che Gideon Malick ha una figlia di nome Stephanie, di sicuro anche lei dell'Hydra. Ad un certo punto il mio carceriere mi da uno scossone e mi fa cadere sulla testa un giubbino nero -Sbrigati, dobbiamo andare- stai zitta, stai zitta, stai zitta. Mi alzo e mi metto la giacca. Certo che Hive è monotono: sbrigati fai questo, sbrigati fai quello -Devi sempre stare vicino a me. Allontanati e sei morta-
Non ce la faccio, devo chiedere -Dove stiamo andando?-
Lui mi lancia un'occhiata furente -Mi sembra di aver detto che devi stare zitta-
-È più forte di me- dico facendomi piccola piccola. Ora mi ammazza.
-Dimmi piuttosto cos'hai trovato- riprende il suo cammino per i corridoi grigi. Mi ha davvero chiesto di parlare? 
-Ci sono degli ingenti movimenti bancari- mi guarda interrogativo -Ha speso molti soldi ultimamente. Se mi dicessi a cosa ti serve potrei approfondire-
-Credo stia complottando contro di me-
-Non ha senso. Perchè portarti indietro da Maverth per poi cercare di ucciderti?- forse è meglio se sto zitta, ma devo sapere.
-Stammi vicino e non parlare. Se io mi muovo tu ti muovi. Chiaro?- annuisco. Lo preferisco da autoritario che da arrabbiato -Appena entriamo mettiti vicino alla porta, e se le cose si fanno si fanno pericolose scappa- è un po' indeciso...
-Ok, ti seguo, sto zitta, sto vicino alla porta, ce la posso fare- sarà un completo disastro.
-Da adesso peró- lo sapevo che dovevo cucirmi la bocca prima, che idiota!
-Ho un'ultima domanda- non ce la posso propio fare a stare zitta -Come ti devo chiamare? Grant o Hive?-
-Hive- risponde prima di entrare. Lo seguo. Adesso non siamo più in un luogo grigio e cupo, ma mi sembra di essere in una fabbrica abbandonata. Mi metto vicino alla porta, come mi ha detto di fare Hive, mentre lui è tre metri più avanto che parla con un tizio che non riesco a vedere. Non li sento parlare. Hanno la voce troppo bassa. Ad un certo punto dalla parte opposta entra Gideon Malick, con il suo leccapiedi, Giyera. Devo trovare un modo per contattare lo SHIELD o almeno per scappare da qui. Guardo i tre uomini parlare, Hive mi sembra scontento, qualsiasi cosa gli stiano dicendo. Ad un tratto si avvia verso la porta ed esce. Io lo seguo, sempre in silenzio.
-Meglio se ritorni nella tua stanza- mi dice senza guardarmi
-Nel buco in cui vivo vorresti dire- non ci voglio tornare lì dentro -Rischio di impazzire da sola-
-Non mi interessa- mi risponde secco -Ho degli incompetenti al mio servizio e quindi mi devo occupare di certe cose da solo. Non vorresti mai venire con me-
-Se non lo chiedi non lo saprai mai-
-Giusto. Ma io non chiedo per avere le cose- si ferma un attimo -Facciamo così... Ogni volta che mi aiuti io ti faró avere delle cose che ti serviranno in quel buco-
-E se non lo faccio?- tanto la risposta la so già
-Puoi dire addio ai tuoi amici, e al tuo ragazzo- non è più il mio ragazzo. Da quando, per dimostrare a Coulson che lo SHIELD è la sua vita e che non è lì solo per me, mi ha lasciata.
-Non è il mio ragazzo- biascico arrabbiata -Coulson non ha voluto che stessimo insieme-
-Alla fine Hydra e SHIELD non sono poi così diversi- commenta acido -Allora accetti?-
-Cosa devo fare?-
-L'ATCU ha una cosa che mi serve- sembra che abbia una voce più gentile -E tu mi porterai lì-
-E cosa ho in cambio?-
-Dipende da cosa vuoi- cominciamo dalla libertà... -Cominciamo da piccole cose-
-Voglio poter uscire. Almeno qui dentro-
-Ho detto piccole cose- sembra pensarci un attimo -Ma va bene, peró devi essere sempre con qualcuno-
-Grazie- perchè diamine lo sto ringraziando?! Lui è il mostro che ha ucciso persone e che mi tiene prigioniera!
-Sei una completa contraddizione lo sai? Prima mi odi poi mi ringrazi- grande, lo ha notato anche lui
-Diciamo che se raggiungiamo pacificamente un accordo e non fai l'irascibile mi sei più simpatico-
-Non mi interessa esserti simpatico- dice tornando freddo come il marmo -E se cerchi di scappare o contattare i tuoi amici...-
-Fammi indovinare... Li uccidi? Mi uccidi? Hai chiarito il concetto- se mi vuole uccidere che lo faccia adesso -Sappi che non smetteró mai di cercare di tornare a casa- Hive entra nella stanza. Ma guarda! Io parlo e lui se ne va! Lo seguo -Io non voglio stare qui- lui non mi risponde e mi da le spalle -Sei uguale a lui, un traditore-
-Smettila- si gira verso di me -Ho già i suoi ricordi, non serve che tu infierisca ancora- mi blocco. Non gli piace quello che Ward ha fatto? Uccidere delle persone innocenti? Anche lui lo fa -Vattene- mi dice secco. No, ora mi deve spiegare. Cosa vuole veramente? Davvero è tornato per uccidere persone innocenti?
-Spiegami- gli dico -Non ci sto capendo più niente. Chi è buono... Chi è cattivo...-
Lui mi guarda non con sguardo duro o freddo, ma comprensivo -Io non te lo posso spiegare- si avvicina lentamente -Ognuno pensa di fare del bene, ma una delle due parti sbaglia. Se avessi un punto di vista oggettivo te lo spiegherei, ma io non ce l'ho come non ce l'hai tu- mi accarezza una guancia -Hydra, SHIELD, sono tutti uguali-
-E allora come capisci da che parte stare?- 
-Semplice: non mi pongo il problema- certo, lui è l'inumano più potente che sia mai esistito, ma io, da comune inumana, mi pongo il problema -E neanche tu dovresti farlo. Non sei più umana, i loro problemi non ti devono interessare-
-I loro problemi sono anche quelli degli inumani. Da un giorno all'altro potrebbero decidere di sterminarci e allora io cosa potró fare-
-In tal caso posso aiutarti io- lo guardo nei suoi inquietantissimi e bellissimi occhi neri -Non sei sola- non posso innamorarmi di lui! È il nemico! Lui si china e mi bacia con dolcezza e possessività. Passa una mano dietro la mia schiena e mi attira più a lui. Mi aggrappo alle sue spalle e rispondo al suo bacio.
Non so se è lui o se sono io ad interromperlo, ma so che ho una strana sensazione allo stomaco che non sentivo da tempo. Lui si allontana -Per oggi e stanotte puoi stare qui-
-Solo se tu stai con me-
 
2 MESI DOPO
Il mio accordo con Hive è la cosa migliore che abbia mai fatto: ho una stanza nuova, anche se sono sempre da lui perchè non ha ritirato la legge dove vai tu vado io, una televisione, che è ancora nella scatola, un computer, che è sulla scrivania inpolverato, un grande letto nuovo, che uso tre volte a settimana, e qualche volta Hive mi lascia qualcuno dei suoi libri, per non farmi annoiare. Ora sono seduta sul suo letto mentre lui sproloquia sull'inutilità delle persone qui dentro. Quando fa così devo stare zitta, ma visto che la storia l'ho giá sentita mille volte, lo ignoro. -Mi stai ascoltando?- mi chiede arrabbiato. Non ce l'ha con me, ma il suo repertorio vocale consiste in: arrabbiato e freddo.
-Si- lo guardo e vedo il suo sguardo di fuoco -No. Stavo pensando a quel libro. Ricordì? Quello che non mi vuoi prestare-
-No. L'ultima volta uno dei miei libri è tornato mezzo rotto e quello è il mio preferito-
-Era già rotto quando me l'hai dato e l'ho riletto più volte-
-Quel libro non esce di qui- dice freddo
-Ok, scusa- ritorno sul mio tablet a giocare -Continua pure...-
-Ho perso il filo...- guarda il vuoto -È colpa tua-
-Se tu mi lasciassi...-
-Ti ho detto di no- ripete spazientito -Sei inutile-
-E tu hai un temperamento di merda, ma non te lo faccio pesare- lui sbuffa e si sdraia, finalmente anche lui fa un po' di silenzio.
-Puoi leggerlo solo quando sei qui, e io la notte voglio dormire, quindi se non hai sonno conta le pecorelle e non tenere strane luci accese- 
-Devo segnarlo sulla lista delle cose che non devo fare- che è chilomentrica
-Domani. Ora di dorme- ordina freddo
-Io non riesco a dormire a comando-
-Allora terrai gli occhi aperti finchè non ti verrà sonno- perchè è l'unica cosa che posso fare quando lui dorme. Mi stendo vicino a lui, che mi stringe forte. Nonostante sia freddo a parole, mi piace come mi tratta. Mi tratta bene e la cosa mi da sicurezza. Ormai ho imparato a decifrare i suoi toni da essere superiore d mi ci sono abituata. Ma se prima volevo tornare a casa, ora voglio stare qui. -Sento il tuo cuore battere all'impazzata. Cosa c'è?-
-Ho paura che qualcuno si porti via tutto questo-
-Questo cosa?-
-Quello che c'è tra noi-
-Ti proibisco di pensare a una cosa del genere- ma che novità... -Nessuno si porterà via quello che c'è tra noi-
  
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