Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: mughetto nella neve    03/04/2016    2 recensioni
"Il malessere che invade il suo corpo non è ricollegabile ad una causa naturale.
Shaina continua a ripetersi che è opera di un serpente spietato che le si è insinuato in petto d’improvviso; ma, quando qualcuno le domanda quando sia successo, non sa spiegarlo."

[ Shaina/Saori | Pre-Hades | #FearShainaLella ]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, FemSlash | Personaggi: Altri, Ophiuchus Shaina, Saori Kido
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Autore: mughetto nella neve [ FB e A03 ]
Fandom: Saint Seiya
Personaggi: Kido Saori, Ophiuchus Shaina; [minori] Eagle Marin
Coppia Principale: Shaina/Saori
Generi: introspettivo
Avvertimenti generali: fem!slash, OOC (?)
Avvertimento principale: missing-moments
Prompt: “Odi et Amo”
 
 
 
 
Image and video hosting by TinyPic
 
 
 
Il malessere che invade il suo corpo non  è ricollegabile ad una causa naturale.
Shaina continua a ripetersi che è opera di un serpente spietato che le si è insinuato in petto d’improvviso; ma, quando qualcuno le domanda quando sia successo, non sa spiegarlo.  Ipotizza che sia accaduto durante una notte estiva - mentre giaceva immobile nel letto - o durante una delle perlustrazioni per la Grecia; ma ciò non fa che generare ulteriore scetticismo nell’ascoltatore, che la prega di non scherzare su simili incidenti.
E, tuttavia, il dolore che alberga dentro di sé è reale e Shaina non può credere davvero che non conosca origine o precedenti. Esplora, quindi, il suo corpo in cerca di morsi o ferite; ma nulla pare suggerire la presenza di un veleno o di un qualunque malanno.
« La causa non va cercata in natura, amica mia » le ha detto Marin con voce d’improvviso più dolce, quasi dovesse parlare ad un bambino spaventato che le si agita fra le braccia: « È nella tua testa »  
Un infido scherzo degli Dei, dunque? Shaina non può davvero crederci. Sarebbe davvero troppo crudele, perfino per subdola Eris o il goliardico Dioniso. Perché le Divinità proverebbero godimento nel vederla soffrire? A che pro? Il dolore non è certo divertimento, ma strumento necessario: bisogna saperlo brandire, conoscere e utilizzare. Un Santo deve saperlo riconoscere dentro di sé e riuscire ad infliggere nell’avversario.
Non vi è nulla di teatralmente avvincente o drammatico - non per lei, almeno.
Marin, però, non la prenderebbe mai in giro: se le ha detto questo vuol dire che lo crede veramente. Forse anche lei vi è passata ed ha saputo riconoscerlo poiché i sintomi erano gli stessi; Shaina non è dunque la prima a soffrire così? Come hanno fatto gli altri a riprendersi o smettere di patirne?
La pesantezza la pervade: i suoi movimenti sono tardivi, i pensieri confusi ed avverte il cuore in una misteriosa morsa  che si stringe d’improvviso facendola gemere dolorosamente. Non si è mai sentita così: il Lightning Volt del Leone Dorato è poca cosa rispetto a questo, e così il tridente di Poseidone conficcato nella carne.
Colpisce la roccia davanti a sé. Questa si frantuma in pochi istanti e le macerie si spargono nella terra.
Shaina respira profondamente. Si piega su se stessa e parte ancora una volta all’attacco: colpisce un’altra roccia e subito è più avanti per sferrare un calcio nell’aria. L’allenamento, dice, la fa stare meglio. Il suo corpo suda ed il sole graffia sprezzante la pelle. Passa la mano sotto il collo e se lo massaggia un poco.
Il rumore di passi la richiama immediatamente allo stato d’allerta e subito si volta verso il visitatore che turba la sua quotidiana esercitazione.
Atena la osserva in silenzio.
I suoi occhi sono di un verde chiaro, purissimo e perfetto, ed il suo viso pallido e splendente. Shaina nota un leggero rossore sulle sue guance madreperlacee - crede immediatamente che sia per il caldo e non ci fa più caso; china subito il capo e poi tutto il corpo per rendere omaggio alla sua Dea.
« Ti prepari alla battaglia, Ofiuco? » domanda la Divina Creatura avvicinandosi a lei. Le sorride un poco mentre china il volto su un lato e i capelli accarezzano la spalla scoperta. Shaina ne osserva il chiarore e arrossisce appena, sebbene la maschera lo dissimula.
Annuisce fra un ansito e l’altro. Atena ne pare compiaciuta e le sorride ancora; le si affianca con estrema tranquillità e, con un breve gesto del capo, le consente di alzarsi. Nike, nella sua mano, splende brillante.
« La resa dei conti è ormai vicina, si » parla ancora, questa volta più a se stessa che all’altra donna. Stringe il proprio scettro e guarda la natura attorno a sé, presa da un’improvvisa serenità che Shaina non riesce a spiegarsi. Torna poi ad osservarla e le sorride con maggiore intensità: « Ma non affaticarti troppo, mio Ofiuco. Non ti fa certo bene ».
Lei può solo annuire. Le parole, infondo, le sono morte nella gola e possono solo lasciare spazio a lievi cenni del capo che paiono bastare alla Dea tanto da farla allontanare in tutta calma. Shaina la vede ancora sorridere e qualcosa, nel petto, le si agita.
Ferma la mano sul proprio seno ed ascolta i battiti del suo cuore: sono veloci, il che è strano dato che la fatica ha ormai abbandonato il suo corpo. Torna a guardare ancora Atena ed il rossore sulle sue guance prende a bruciare.
Non va bene parla una voce nella sua testa Non va affatto bene. Preme sul suo cuore, quasi a volerlo strappare dal suo petto; ma il fuoco che le si agita dentro la ferma dal compiere quell’estremo gesto. Il suo corpo ha preso a bruciare e il tremore delle sue mani veicola un’improvvisa debolezza di cui sa già di non poter trovare il rimedio.
Osserva di nuovo la sagoma della sua Dea in lontananza: ne è davvero lei la causa? Il dubbio improvvisamente la assale e la confonde maggiormente. Se ne domanda, infatti, le cause e cerca di motivare il perché di simile odio.
Cosa ha fatto per meritare questo? Perché deve soffrire così? Perché lei e non un’altra?
Chiude gli occhi ed ispira profondamente. Non deve pensarci, deve tornare assolutamente ad allenarsi. Se si chiude in un cerchio di domande rischia di impazzire e morire atrocemente nel suo dolore.
Passa il viso sulla sua maschera, pigiandosela contro le guance ancora in fiamme. Sposta indietro i suoi capelli e si flette in avanti per qualche piegamento. Il sudore torna a bagnare la sua schiena mentre i muscoli prendono di nuovo a tirare affaticati. Shaina stringe i denti e continua a fare esercizi.
Il viso di Atena, però, torna nella sua mente e subito il suo corpo torna in fiamme.
Deve calmarsi. Sì, deve proprio calmarsi.
 
 
 
~Il Mughetto dice~
Il tema dell’amore come “morbo” mi ha sempre affascinato e, sviluppato da Catullo, ha un suo dannato perché. Sebbene i miei studi non mi permettano ancora una conoscenza sufficiente della sua poetica, ho tentato di personalizzare il suo carme 85 in una chiave un po’ personale.
È normale odiare la persona che si ama? Forse. Personalmente, alla mia ragazza voglio un bene dell’anima e non provo che il semplice desiderio di sistemarmi sul suo petto ed ascoltare il suo cuore per intere giornate. Perciò, come interpretare ed utilizzare simile componimento se io - per prima - non lo comprendo?
Questa one-shot ne è il risultato. Shaina non odia Saori, semplicemente non comprende perché proprio lei sia la causa del suo malessere e la vede come una sorta di capro espiatorio. Chi non lo fa? Invece che soffermarci sul cuore del problema, preferiamo imputare tutto ad una persona e sperare che ciò risolva ogni nostro dolore. Purtroppo non funziona così. Soprattutto in amore.
Che altro dire? Ah, sì. Non sperate davvero che vi molli proprio adesso. Certo che no, il LesboDrama è ancora ai suoi inizi. #FearShainaLella
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: mughetto nella neve