Cap.1
Monday
Foggy
si portò la fetta
di torta al rabarbaro alla bocca e le diede un morso, chiuse gli occhi
e
deglutì rumorosamente. Allungò le gambe, facendo
tremare il suo ventre rigonfio
e si abbandonò sulla seggiola che scricchiolò.
Alcune briciole gli rotolarono
sul doppio mento, altre gli aderirono alle guance. Il vento che entrava
dagli
infissi cigolanti gli faceva ondeggiare i capelli lunghi.
“Te
la stai proprio
godendo?” si sentì domandare da Matt.
“Amo
i compensi che
riceve la Nelson and Murdock, socio” sussurrò.
Matt
avanzò ticchettando
il bastone e sorrise.
La
luce del sole si
rifletteva nelle lenti rosse dei suoi occhiali da sole.
“Non
mi hai sentito
entrare?” domandò Daredevil. Raggiunse una
scrivania, appoggiò il bastone
accanto il computer e si andò a sedere su una poltrona
dietro di essa.
“Sei
tu quello che sente
tutto” rispose Foggy. Si mise l’intera torta in
bocca, mentre Matt montava il
proprio portatile sulla scrivania.
Foggy
si sporse in
avanti, rimettendo i piedi per terra e piegando le ginocchia in fuori.
“Hai
mai pensato che se
mettessi delle lenti nere, invece che rosse, non vedresti
più il mondo in
fiamme?” chiese.
Matt
scosse il capo e
iniziò a digitare sui tasti in braille del proprio portatile.
“Mi
dispiace. Ci ho
provato. Sei di cattivo umore?” domandò.
Foggy
sospirò.
“Nemmeno
la signora
delle torte può rincuorarmi quando è
lunedì. È una noia andare a fare bisboccia
la domenica senza di te, perciò il giorno dopo è
ancora più dura tornare al
lavoro” spiegò.
Matt
si massaggiò il
collo, sentendolo scricchiolare.
“Il
lunedì è sempre
stato un problema per te” ribatté.