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Autore: Lyls    04/04/2016    0 recensioni
Tutti conoscono Anne Bonny.
Sanno che è stata sempre al fianco di Charles Vane, e prima ancora di Jack Rakham.
Ma nessuno sa la sua storia prima di Vane, di Rakham, prima di tutto quanto.
Ma nessuno sa che ha una sorella minore.
Ma nessuno sa della sua storia.
Elizabeth.
Un altra Bonny.
Un altra pirata.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anne Bonny, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cronache di una fuggitiva
Atto II - Salvataggi, catture e cose che non ti aspetti.


Tutto era pronto per mettere in atto il piano.
Elizabeth ha convito Milly ad aiutarla, anche se con molta fatica e sborsando un bel pò di quattrini, pur rischiando di far finire la sua unica alleata e amica per strada, letteralmente.
Charles Vane, invece non nasconde il suo scetticismo nell'avere sia Anne che Elizabeth parte attiva del piano.
Con loro due assieme è come avere un bersaglio dipinto sulla testa, sono due forze della natura, ed averle nello stesso luogo è un rischio. Anne ha tentato di tranquillizzarlo assicurandogli di aver messo in riga la sorella minore, ma sa benissimo che quella è una mezza bugia.
Ci sono ben poche persone che possono tenerla in riga Elizabeth, ed anche se Anne è la sorella maggiora a lei da retta ma non più di tanto.
"Niente errori altrimenti è la volta buona che Charles ti uccide, che tu sia mia sorella o no" dice Anne fissandola seria.
"Quante volte dovrò ancora chiedergli scusa?" domanda Elizabeth esasperata "è stato un incindente l'ultima volta".
L'ultima volta di cui sta parlando, si tratta di una cosa successa quasi un anno prima, quando Charles Vane l'aveva coinvolta in un'arrembaggio e lei aveva accettato entusiasta di poter partecipare, anche se la cosa era un pò sfuggita di mano e quello che sembrava un lavoro facile era rischiato di finire nel sangue, il loro tra l'altro, Elizabeth dal canto suo continuava a scusarsi essendo colpa sua che era di vedetta di aver scambiato una nave di cacciatori di taglie per una nave alla deriva.
"All'infinito" dice Anne scoccando un occhiata alla sorella, finendo di sistemarsi il pezzo di stoffa in volto, così da far vedere solo gli occhi e tutto il resto del capo è coperto, stessa cosa fece Elizabeth.
Ed in quel momento si trovano in groppa ad un cavallo nero, dirette verso la direzione dove dovrebbe esserci la carrozza.
Il gruppo è formato da loro due, Charles Vane, ed alcuni uomini sia di Flint che della ciurma di Charles.
Cavalcando sostenuti in poco tempo individuano il mezzo di trasporto.
"Eccola" dice Charles fissando la carozza in movimento "la priorità sono l'oro e Jack, tutto il resto non conta chiaro?"
Tutti annuiscono, mentre avanza sempre più diretti al loro obiettivo, e sia Charles, sia Anne, che Elizabeth tirano fuori le pistole.
Pistole che puntano subito ai soldati più vicini.
Pur non ammettendolo, avere Elizabeth nel gruppo è sicuramente un enorme vantaggio, ha un ottima mira e potrebbe colpire qualsiasi bersaglio, che sia in lontananza che in movimento, anche ad occhi chiusi se volesse.
Tanto che pur rimanendo in sella al cavallo, i soldati finiscono a terra con una pallottola piantata in testa, uno ad uno.
"Puntate alle ruote!" urla Charles senza voltarsi rivolto a tutti, mentre ad uno a uno, i soldati cadono finchè non rimangono solo quelli sopra alla carozza con il governatore che tenta di difendersi come può.
Anche se alla fine, sapevano che sarebbe andata a finire in questo modo: è una cosa tra Rogers e Charles Vane.
Cosa che sicuramente aspettavano entrambi da tempo.
Il governatore Rogers, per e soprattutto per via di Eleanor Guthrie, avrebbe fatto qualunque cosa per quella donna, anche cercare di annientare tutte quelle persone che hanno osato farle del male.
Charles Vane è di certo in cima alla lista.
Charles Vane, dal canto suo, se il governatore fosse morto avrebbe causato non poco dolore a colei che lo aveva rovinato ed ora lo voleva morto per averle ucciso il padre, e la cosa si era capita fin troppo chiara e forte quando a tutti era stato concesso il perdono dall'essere pirata, tutti tranne che a lui, non che la cosa lo interessi, non avrebbe mai abbandonato la vita da pirata, ma è diventata una questione di principio la sua.
Se fosse stato un altro momento, e in un altra situazione, Elizabeth si sarebbe fermata a vedere il governatore prenderle da Charles Vane.
Oh, sicuramente, era da tanto che aspettava questo momento.
A pure pensato di andarlo ad aiutare, ma sa già che non la prenderebbe bene.
Charles è quello che desidera più di tutti, farla pagare a Rogers.
O probabilmente solo per il piacere di vedere la Guthrie soffrire, pensa tra se Elizabeth.
Ed alla fine Charles Vane sembra avere la meglio, tanto che lascia il governatore che sembra svenuto e va verso la carrozza per recuperare sia l'oro che Jack.
"Forse, con il senno di poi, puntare alle ruote non è stata una grande idea" dice Elizabeth mentre con Anne, cercano di tirare fuori Jack da quello che rimane della carrozza.
E mentre Elizabeth usa l'elsa della spada per liberarlo colpendo la catena che unisce le manette ed il forziere con l'oro, Anne prende la faccia di Jack tra le mani.
Elizabeth per un breve momento di orrore, pensa che quei due stiano per baciarsi, ma deve ricredersi subito sentendo le parole della sorella.
"Se ti azzardi a morire ti resuscito per poi ammazzarti con le mie mani" dice stizzita la Bonny maggiore facendo ridere la sorella minore.
"Mi sei mancata anche tu" dice Jack sarcastico con un filo di voce, mentre appoggia la testa sulla spalla di Anne.
"Su non abbiamo tempo da perdere" dice Elizabeth sbrigativa, mentre continua a lavorare senza sosta per liberarlo.
Ed in tutto questo Charles, viene colpito dal governatore di spalle.
Tutte e due le sorelle si voltano di scatto, proprio mentre Elizabeth riesce a liberare Rakham e l'oro, aiutata dalla sorella trascina entrambi fuori dalla carrozza.
"Voi due!" urla Anne rivolta a due dei superstiti che la guardano quasi impauriti, anche se non c'è bisogno di dire altro che non se lo fanno ripetere, dopo aver assicurato il forziere con l'oro, un manico del forziere per cavallo, scappano partendo al galoppo come se non ci fosse un domani.
Charles Vane, si riprende giusto in tempo, per sentire il rumore di zoccoli in avvicinamento.
Gli inglesi hanno inviato dei rinforzi.
"Andate via!" urla Charles facendo segno a loro di andarsene in fretta, mentre solo nel momento che sono a cavallo, o meglio Anne e Jack Rakham sono in sella al cavallo, qualcuno da una pacca al sedere del cavallo per farlo andare via da li e facendolo partire giusto in tempo, e voltandosi Anne si rende conto che è stata quella pazza di Elizabeth che li ha appena salvati, mentre Anne non ha neanche il tempo per dire nulla alla sorella, il cavallo si allontana velocemente.
"Va' via anche tu" dice Charles irritato fissando Elizabeth.
"Se resti da solo morirai e dubito che tu voglia farlo" dice Elizabeth seccata.
"Sei pazza" dice Charles seccato a sua volta "ma la vita è tua"


Solo quando sono in un punto abbastanza distante Jack ferma il cavallo.
Ed Anne scende con un salto, facendo avanti e indietro come un animale in gabbia.
"Io la uccido!" sbotta Anne incredula "vado a liberarla e poi la uccido!"
"Minacciare di ucciderla non ti aiuterà di certo a liberarla" dice Jack cercando di calmarla.
Hanno sempre saputo che era una missione suicida ma nonostante tutto, Anne non ha fatto marcia indietro, sapendo che entrambi non avrebbero voluto soprattutto ora che hanno l'oro tra le mani.
Ma questo, non impedisce ad Anne di voler uccidere la sorella con le proprie mani.
Elizabeth agisce, il più delle volte, sempre d'istinto per non parlare che quando è arrabbiata in quei momenti assomiglia fin troppo alla sorella maggiore, ma per una volta ha sperato che avrebbe agito diversamente, in maniera più calcolata.
Le speranze sono state vane.
Quindi, il fatto di vedere Anne così alterata e reagire in quel modo non dovrebbe stupirlo, alla fine sono sorelle, hanno affrontato cose peggiori assieme ed affronteranno anche questo assieme.

Quando Jack aveva liberato Anne dal suo marito-padrone, non pensava che indirettamente avrebbe aiutato anche un altra persona.
Quindi immaginate la sua sorpresa quando si era visto arrivare questo uragano dai capelli rossi in miniatura?.
"Anne dice che ci aiuterai è vero?" domanda Elizabeth con la vocina tipica dei bambini.
"Certo" dice il ragazzo ma non sembra convinto neanche lui alla fine.
"Ci aiuterai" dice la bambina seria, fin troppo seria per una bambina di dieci anni "lo farai perché se no prendo un pugnale e ti faccio fare la fine di quel tizio" all'inizio non aveva dato troppo peso a quella minaccia, infondo si è detto, si tratta di una bambina, che cosa potrebbe fare? Però con il passare del tempo aveva imparato a conoscerla ed aveva capito che nonostante tutto le minacce le mette in pratica, come quando a dodici anni non si era fatta problemi a pugnalare un uomo, che a suo dire, aveva allungato un po troppo le mani e lei l'aveva zittito.

"So benissimo che sa difendersi" dice Anne alla fine, senza fissarlo mentre ormai il suo fare avanti e indietro si è fermato "quello non mi preoccupa neanche un pò".
"E cosa ti preoccupa?" domanda Jack scettico fissandola dal cavallo, nonostante la situazione è sollevato che non sia capitato a lei.
Se sente quello che sto pensando uccide anche me, non solo la sorella, pensa tra se Jack.
"Quelli che potrebbero finire sotto la sua spada, se la fanno incazzare?" domanda Jack alla fine nascondendo a stento un ghigno.
"Ah che spiritoso" dice Anne lanciandogli un occhiataccia "e comunque neanche quello mi preoccupa, stavo pensando che sia Elizabeth che Charles sono ricercati con una taglia sulla testa" dice zittendosi di colpo.
Probabilmente quelli sono i rari momenti in cui la piratessa mostra quel lato che tiene celato il più delle volte, le persone per cui si comporta in quel modo si contano sulle dita di una mano sola.
"Temi che possano decidere di impiccare entrambi" dice Jack capendo al volo la cosa "lo so che tu e tua sorella non vi vedete da molto, ma prima faranno il processo e poi la impiccheranno sicuramente a Londra, e la stessa cosa capiterà a Charles"
"Non temo, ne sono certa" dice facendo una smorfia, anche se la cosa che la preoccupa è anche un altra.
Ed in tutto questo riescono ad arrivare al punto d'incontro con Flint, non potendo andare in città, la casa della defunta signora Barrow è l'unico posto sicuro.
Anche se un pò sembrano quasi rimanerci male quando vedono Silver e non Flint.
"Dove sono Elizabeth e Charles?" domanda il quartiermastro.
"Catturati credo" dice Jack non del tutto convinto neanche lui
"Come sarebbe credo?" domanda Silver incredulo.
"Quello che Jack voleva dire e che stavano combattendo quando siamo stati costretti a lasciarli" dice Anne, senza che scendono da cavallo.
"Bisogna avvertire Flint" dice Anne prima di spostarsi per far camminare il cavallo.
"Buona fortuna" dice Silver quando ormai non possono più sentirlo.
Anne non dice più nulla da quando hanno lasciato Silver con quella notizia tutt'altro che rassicurante.
Ed in tutto questo Anne continua a pensare alla sorella, non sa se essere arrabbiata per averla cacciata in quel modo o sollevata che alla fine la salveranno.
Jack sa che in parte è colpa sua, se non avesse deciso di tornare indietro non l'avrebbero preso, non avrebbero dovuto ideare quel piano per liberarlo ed ora Elizabeth e Charles non si troverebbero in mano agli inglesi.
"Non è colpa tua se è andata così" dice Anne mentre incita il cavallo ad andare più veloce "anzi mi stupisce che non ci sia finita prima".
Non dice nulla ancora se ne rimane in silenzio.
"Beh con te come sorella, non mi stupisce che sia così scaltra" dice alla fine l'uomo.
"Quel dannato oro ci rovinerà la vita" dice Anne pensando al forziere "anche se bisogna ammettere che l'idea di Max era buona, ma non credo che avesse pensato anche alle conseguenze"
"Non ha pensato alle conseguenze perchè voleva scappare" dice Jack serio "ti ha dato la scelta e tu hai scelto, anche se probabilmente si aspettava che scappavi con lei"
"Allora mi conosce male se pensava che avrei scelto diversamente" dice alla fine senza però fissarlo, anche perché per mezzo secondo era stata quasi tentata di accettare, ma poi si è resa conto che non sarebbe stato da lei fare una scelta simile.
"Lo dirai prima a Flint o a Billy?" domanda alla fine Rakham fissandola.
"Al primo che incrocio trai due, anche se non capisco che ci trova Elizabeth in quel ragazzino" dice Anne facendo una smorfia "voglio dire ci sono pirati e persone che sono meglio di lui".
Non è mai stata quel tipo di sorella asfissiante, anzi rischierebbe di passare per una che se ne frega altamente anche se non è così.
Ma di Billy non si fida, così come non si fida del tutto neanche di Flint.
   
 
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