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Autore: Orion919303    05/04/2016    2 recensioni
Quando un Arbok ti attacca... (primo esperimento in seconda persona singolare)
Genere: Slice of life, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Dimmi.
Ti è mai capitato di avventurarti in praterie erbose alla ricerca di Pokémon da studiare o catturare?
In tal caso, hai mai avuto il coraggio di avvicinarti alla tana degli Ekans?
Bene, adesso immagina di farlo in primavera, nel periodo in cui questi Pokémon sono da poco usciti dal letargo.
Decidi d'intraprendere una ricerca sul campo per osservare il comportamento di questi serpenti, con te solo il compagno Dodrio e una videocamera. Trovi una tana, sicuramente è la loro. T'inginocchi facendo luce con il flash: non si vede la fine.
Metti la testa dentro ma dopo qualche secondo senti soffiare e ti allontani di scatto. Uno scatto che agita ancor di più la creatura, della quale cominci ad intravedere il luccichio degli occhi che si avvicinano sempre più. Ben presto ti accorgi, però, che quelle pupille non appartengono ad un Ekans: sono più eleganti, meno vacue. Non fai in tempo a realizzare di aver avuto l'immensa sfortuna di aver snidato un Arbok che provi a svignartela più veloce che puoi. Cerchi di salire in groppa al tuo Dodrio ma sei troppo lento: l'Arbok ti disarciona quasi subito. Senti le urla dello struzzo a tre teste che vuole difendere te e se stesso, lo vedi attaccare il cobra con un Perforbecco senza, però, riuscire a portare a termine la carica, immobilizzato improvvisamente dalle orribili sembianze che il modello sul corpo del rettile aveva assunto. Basta quest'attimo di tentennamento per far sì che Dodrio venga scaraventato via lontano con una violenta codata.
Ora immaginati così, ancora a terra per la botta subita alla schiena cadendo da Dodrio, l'Arbok che avvicina la sua fronte alla tua quanto basta per solleticarti il naso con la lingua biforcuta e che lentamente comincia ad arrotolarsi intorno a te.

Siete squame contro pelle.
Il sole è sparito.
La morsa stringe sempre più.
Cominci a sentire i primi scricchiolii delle tue ossa.
Una goccia di veleno ti cade in testa. Brucia.
Inizia a mancarti il respiro.
Davanti ai tuoi occhi altri occhi, quelli del disegno mostruoso che ormai sa di morte sulle costole del cobra viola.

D'un tratto senti urlare da lontano il tuo compagno Dodrio e pochi secondi dopo riesci a vedere solamente un bagliore di luci blu, gialle e rosse, sentendo al contempo freddo, piccole scosse e caldo. Con le briciole di razionalità che ti sono rimaste capisci che l'Arbok è stato colpito in pieno dall'attacco Tripletta di Dodrio e questo è sufficiente perché il rettile rinunci al pranzo e batta in ritirata.
Ora c'è uno strano silenzio.
Il tuo corpo sfoga tutto ciò che ha accumulato in questi cinque minuti concedendoti la grazia di svenire a terra.
Ti risvegli al Centro Pokémon qualche ora più tardi, professionalmente medicato in compagnia dell'eroe pennuto che, vedendoti riprendere i sensi, riesce a far sorridere anche la sua testa più brontolona.
Non avvicinarti mai e poi mai alla tana del serpente da poco uscito dal letargo.
   
 
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