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Autore: Little_Lotte    05/04/2016    9 recensioni
Shaina sospirò profondamente e si lasciò cadere a peso morto sul materasso, sconsolata. Erano trascorso così tanto tempo dall'ultima volta in cui aveva visto Seiya che quasi credeva di non riuscire a ricordarne il volto; rammentava ancora le ultima parole mormorate di fronte ai Cavalieri di Athena ed alla stessa dea, ancora le sembrava di percepire dentro al proprio cuore quello stesso dolore che aveva provato nell'istante in cui le aveva pronunciate.
“Non posso accettare di perderlo per sempre.”
[Storia su Seiya e Shaina, scritta per celebrare la loro vittoria come miglior coppia per la challenge indetta dalla pagina facebook "Saint Seiya's Ladies".]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ophiuchus Shaina, Pegasus Seiya
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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NOTE: Questa storia si colloca in un periodo temporale seguente allo scontro fra Hades e Seiya, ma non tiene necessariamente conto degli eventi di Next Dimention. Interpretatela a vostro piacimento. :)
Buona lettura... E ancora complimenti a Seiya e Shaina, per aver vinto. <3

 

Il sole era sorto e tramontato fin troppe volte dall'ultimo istante in cui Shaina ricordava di aver sorriso.

L'odiosa maschera che era da sempre costretta ad indossare era stata, per una volta, la sua unica salvezza: per giorni e giorni aveva nascosto le lacrime, il dolore, la paura e l'inconfessabile preoccupazione che solcavano il suo volto, mostrando ai più quella tipica arroganza e fastidiosa tracotanza che era solita riservare a chiunque osasse rivolgerle una parola di troppo.

Era sempre stata un mistero per tutti, la Sacerdotessa dell'Ofiuco.

La maggior parte dei Cavalieri di Athena ne aveva paura, altri la disprezzavano, o perlopiù provavano nei suoi confronti la più cieca indifferenza; nessuno aveva mai mostrato affetto nei suoi riguardi, ben poche erano state le persone che si erano rivolte a lei con gentilezza ed affabilità.

E solo una persona, in tutto il modo, si era mostrata realmente degna del suo amore.

Shaina sospirò profondamente e si lasciò cadere a peso morto sul materasso, sconsolata. Erano trascorso così tanto tempo dall'ultima volta in cui aveva visto Seiya che quasi credeva di non riuscire a ricordarne il volto; rammentava ancora le ultima parole mormorate di fronte ai Cavalieri di Athena ed alla stessa dea, ancora le sembrava di percepire, dentro al proprio cuore, quello stesso dolore che aveva provato nell'istante in cui le aveva pronunciate.

Non posso accettare di perderlo per sempre.”

Erano stati i giorni più lunghi della sua vita: lei e Marin avevano promesso di proteggere Seika - la sorella di Seiya - a qualunque costo e così era stato; si erano prese cura di lei, avevano provato in tutti i modi a rassicurarla mentre Athena ed i Cavalieri di Bronzo partivano in missione per salvare il loro amato compagno, avevano inghiottito il dolore e la paura, mostrandosi sempre ottimiste e fiduciose, poiché non potevano permettersi di apparire timorose agli occhi della povera Seika.

Era stato così difficile non cedere al dolore, più di quanto non lo fosse mai stato durante un combattimento corpo a corpo; Shaina era abituata a lottare contro uomini o donne ben più forti di lei, ma sfidare i propri sentimenti era ben altra cosa.

Essere umana – essere donna - si diceva, è molto più complicato che essere un Cavaliere di Athena.

Non era stata neanche informata delle attuali condizioni di salute di Seiya; tutto ciò che sapeva era che “la missione era stata portata a termine con successo”, nonostante il giovane Cavaliere di Pegasus giacesse ancora incosciente nel proprio letto di ospedale.

Athena aveva detto che sarebbe stato sufficiente portare ancora un po' di pazienza, tuttavia Shaina iniziava ad essere decisamente stufa di tutte le sue chiacchiere; aveva giurato di servire la sua dea in eterno, ma non poteva più nascondere a se stessa tutto l'astio ed il rancore che aveva covato nel tempo nei confronti della donna.

Del resto, Saori era l'unica vera responsabile di quanto era accaduto al povero Seiya.

Shaina provò un immenso disgusto verso se stessa, per aver anche solo pensato una cosa del genere; come poteva mettere così duramente in discussione l'operato della sua dea? Il dolore stava iniziando a darle alla testa, non vi era alcun dubbio! Eppure, come poteva metterlo a tacere?

Come poteva trattenersi dal provare odio e rancore nei confronti di chi aveva condannato l'uomo che amava a morte quasi certa? E come poteva mettersi il cuore in pace, senza avere la certezza che oramai era stato fatto tutto il possibile per riuscire a salvare Seiya?

Shaina si rigirò bruscamente ed affondò il volto in un cuscino, soffocando un urlo straziato.

Era stanca.

Stanca di aspettare, stanca di chiedersi se fosse arrivato il momento di dire addio, stanca di lottare per una causa per la quale – forse – non valeva affatto la pena. Stanca di credere in qualcosa che probabilmente non sarebbe mai arrivato.

Era così provata che, per un attimo, credette persino di aver sentito qualcuno bussare alla sua porta.

<< E' permesso? >>

La fanciulla si sollevò di colpo: allora non era stata un'allucinazione, vi era davvero qualcuno ad attenderla sulla soglia. Si voltò in direzione della porta e la sorpresa fu grande nel momento in cui i suoi occhi si posarono sulla figura malconcia che si stagliava di fronte a lei.

Si teneva in piedi a malapena ed aveva un'aria ancora molto frastornata, ma non poteva esservi alcun dubbio: era lui.

<< Ciao, Shaina. >> mormorò dolcemente Seiya, sorridendo con fare garbato.

Shaina si portò entrambe le mani alla bocca e spalancò gli occhi in un'espressione di pura meraviglia.

<< S-Seiya. >> balbettò con voce rotta dall'emozione << Sei... Sei tu. >>

Lui le si avvicinò a passo lento, ampliando ulteriormente il suo tenero sorriso.

<< In carne ed ossa. >> rispose << Accidenti, è davvero bello rivederti! Non sei cambiata di una virgola dall'ultima volta che ti ho vista... Beh, non che sia trascorso molto tempo. >>

Fu proprio in quel momento che Shaina realizzò di non avere indosso la propria maschera ed istintivamente si coprì il viso con entrambe le mani, voltandosi dal lato opposto per non permettere a Seiya di guardarla. Il Cavaliere ridacchiò sommessamente.

<< Suvvia, Shaina! >> l'ammonì dolcemente << Credo che a questo punto tu possa anche smetterla con questa ridicola faccenda della maschera! >>

Shaina fece una smorfia: << Ridicola, dici? Ma se è stata proprio la tua cara dea Athena ad impormelo! Inoltre, conosci bene le regole: se un uomo dovesse vedere il volto di una Sacerdotessa di Athena, allora lei dovrebbe... >>

<< … Ucciderlo o legarsi a lui per sempre, lo so. >> la interruppe Seiya << Tuttavia, Shaina, dopo quanto è accaduto durante il mio scontro con Hades credo di essere diventato piuttosto sprezzante nei confronti della morte! E per quanto riguarda la seconda opzione... Che cosa ti fa pensare che, oramai, non sia io stesso a desiderarlo? >>

Shaina, scossa da quelle parole, si voltò rapidamente in direzione di Seiya e lo fissò con aria confusa.

<< Tu... Come sarebbe a dire? >>

Seiya, nel frattempo, era ormai così vicino a lei da riuscire a guardare dentro ai suoi occhi verdi e vedere sé stesso in essi riflesso.

<< Marin mi ha detto che tu e lei vi siete prese cura di mia sorella. >> disse poi, cambiando completamente argomento << E che tu le sei stata molto vicina durante questi ultimi giorni. Ho parlato anche con Seika e credo che si sia molto affezionata a te: non faceva altro che dirmi quanto tu sia stata cara e gentile con lei, mi sono persino chiesto se non ti avesse confusa con un'altra persona! >>

Shaina lo guardò di traverso, non potendo – tuttavia – trattenersi dal sorridere.

<< Vedo che non sei affatto cambiato, Seiya. >> bofonchiò << A quanto pare neanche la morte è stata in grado di guarirti dall'arroganza e dalla strafottenza. >>

Seiya rise: << Che ci vuoi fare, sono fatto così! Immagino che sia impossibile che una persona possa cambiare del tutto... Anche se si nasconde dietro ad una maschera. >>

Shaina, a quel punto, non poté più ignorare quelle continue – seppur sottili – provocazioni e con voce ferma ma decisa domandò a Seiya: << Cavaliere, per quale motivo sei giunto fino a qui? Dimmi, stai solo cercando di provocarmi, oppure... >>

<< Sono giunto fino a qui, perché l'essere stato privato della vita – anche solo per poco tempo - mi ha fatto capire cosa è veramente importante per me. >> replicò il ragazzo, guardando la fanciulla direttamente negli occhi e facendola arrossire << Lo sai anche tu, Shaina, quando si è praticamente ad un passo dalla morte la nostra vita ci scorre davanti agli occhi come se fosse un rullino fotografico ed è solo in quel momento, quando la nostra anima è in lotta fra la luce e le tenebre, che ci rendiamo finalmente conto di ciò che conta veramente. >>

Shaina deglutì nervosamente, facendosi ancora più rossa in volto.

<< Sì... E' così. >> balbettò << Eppure, certe volte, ciò che è importante per noi non sempre è alla nostra portata. >>

<< E se questa volta lo fosse? >> domandò con insistenza Seiya << Se per una volta tu potessi avere tutto ciò che desideri, tutto ciò che per te conta veramente... Non faresti qualsiasi cosa pur di averlo e non lasciarlo più andare? >>

Shaina si morse leggermente il labbro inferiore.

<< F-forse sì. >> rispose << Tuttavia... Se per ottenere ciò che desidero dovessi andare contro il volere della mia dea, io... >>

<< Shaina, ti prego... Dimentica Athena, dimentica tutto il resto! >> Seiya colmò ulteriormente la distanza fra di loro ed afferrò dolcemente le mani di Shaina, stringendole fra le proprie e portandosele alle labbra << Ti scongiuro, ormai ho atteso troppo a lungo. Non ce la faccio più ad aspettare. >>

Il volto della fanciulla si fece paonazzo.

<< Seiya... Tu... >> balbettò nervosamente, sollevando appena appena gli occhi per guardare di sbieco il Cavaliere.

Lei le rivolse un sorriso beato ed allungò una mano verso di lei per accarezzarle i capelli.

<< Io ho bisogno di te, Shaina. >> mormorò con voce morbida << Ci ho messo molto tempo a capirlo – forse troppo – e ti domando perdono, vorrei davvero essermene accorto prima! O forse, nel profondo nel mio cuore, l'ho sempre saputo e aspettavo semplicemente l'occasione migliore per dirtelo. >>

<< E l'occasione migliore era ad un passo dalla morte? >> Shaina soffocò una risata.

Seiya fece spallucce: << Non può essere sempre tutto perfetto, ogni tanto qualcosa può anche andare fuori programma! >>

I due risero insieme e poi, con un gesto tenero ma deciso, Seiya afferrò il volto di Shaina e la portò a guardare dentro ai suoi occhi, in quel momento limpidi e colmi di amore.

<< So di aver fatto molti errori in passato. >> bisbigliò il Cavaliere << So di aver sprecato fin troppe occasioni per confessarti ciò che sento, ma adesso è arrivato il momento di essere sincero. Lo devo ad entrambi. >>

Shaina sospirò profondamente, le ginocchia che quasi le sembrarono sul punto di cedere. Qualunque cosa stesse per uscire dalla bocca di Seiya, non era del tutto certa di riuscire a reggere il colpo.

<< Shaina, io... Io sono innamorato di te. >> confessò finalmente Seiya, le guance che rapidamente si fecero vermiglie << Profondamente e sinceramente. So di non essere mai stato particolarmente bravo a dimostrartelo, che non sono mai stato un gentiluomo con te e... >>

Shaina interruppe le sue parole con un bacio irruento, cogliendolo di sorpresa per i primi secondi; nel momento in cui, finalmente, fu in grado di realizzare l'accaduto, Seiya avvolse il corpo della fanciulla con le proprie braccia e si strinse a lei con vigore, ricambiando con entusiasmo le sue effusioni.

Si baciarono intensamente, quasi a voler recuperare in un solo bacio tutte quelle volte in cui erano stati troppo stupidi o spaventati da trovare il coraggio di abbandonarsi ai propri sentimenti; si baciarono a lungo, dimenticandosi del resto del mondo e di tutti quei doveri ai quali, per troppo tempo, avevano permesso di avere la meglio.

Quando posero fine al bacio, Shaina restò avvinghiata al corpo di Seiya e lo guardò con aria semi divertita, le guance rosee ed un tenero sorriso sulle labbra.

<< Sei riuscito a sottrarti alla morte, mio prode Cavaliere di Pegasus. >> mormorò, ancora sospesa fra le labbra di Seiya << Ma non potrai più sottrarti a questo. >>

Seiya scoppiò in una dolcissima risata.

<< Mia amata Sacerdotessa... >> le rispose con voce flautata << E' proprio per questo motivo che sono scappato dalle braccia della Signora Nera. >>

Shaina sorrise: << E la cosa non ti spaventa neanche un po'? >>

Seiya scosse il capo: << Non più di quanto possa spaventarmi l'idea di vivere senza di te. >>

Il sorriso sul volto di Shaina si ampliò ulteriormente e prima ancora che ella potesse dire qualsiasi cosa, Seiya si protese nuovamente verso di lei e posò un secondo bacio sulle sue labbra, più lento e dolce del precedente.

Si sentivano così felici ed al sicuro, l'uno fra le braccia dell'altra: avevano taciuto i loro sentimenti per troppo tempo e adesso, finalmente, si sentivano liberi di essere se stessi e di amarsi fino in fondo, senza dover più nascondere niente a nessuno.

Specialmente a se stessi.


 


 
  
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