Ehi ciao gente! Questa è la seconda fic che scrivo sui miei amati Gerard e Frank! Spero vi piaccia. La prima parte è abbastanza corta, ho provato a cimentarmi in questa storia a capitoli - non saranno molti, non preoccupatevi!- e vediamo come andrà. E niente, spero vi piaccia almeno un po'. Ho una sola piccola richiesta... Recensite, recensite, recensite!
Un saluto noccioline belle! Lily

-Mikey smettila! - sussurro sogghignando. Lui continua a fare l’imitazione di quello scorfano della prof di Lettere – che sputa quando parla- in maniera eccellente, facendomi scoppiare in una fragorosa risata. Non la smetto più. Purtroppo la donna in questione si gira a causa del rumore e ci guarda malissimo. Oh Cristo, ci ha beccati.
- Iero, ricordami per quale assurdo motivo non ti ho bocciato l’anno scorso- borbotta infastidita.
- È semplice cara prof: lei mi adora! - rispondo con ironia e sfacciataggine, sorridendole sornione.
- Si, così tanto che al prossimo schiamazzo che sento ti metto in punizione per un mese! - Ah, porca miseria, meglio stare zitto sennò mi becco un castigo di quelli noiosissimi, tipo sistemare tutti i libri della biblioteca lasciati in giro dagli studenti. “Megera con i capelli a forma di fungo atomico” penso mentre la guardo ‘amorevolmente’. Lei si volta e se ne torna alla cattedra sogghignando, fiera di sé stessa.
- Al diavolo! - mormoro, poi, dopo aver sorriso a Mikey – che mi mette sempre nei pasticci, maledetto migliore amico- cerco di stare concentrato sulla lezione. Dieci secondi e la mia attenzione viene interrotta da un ragazzo che sta passando accanto all’edificio scolastico e arriva proprio vicino alla finestra sotto la quale sono seduto io. Noto solo il nasino all’insù e i capelli color pece, poi vengo ripreso dall’insegnante e sono costretto a girarmi.
Però quel poco che ho visto mi è piaciuto. Molto.
 
 
- Allora, vieni a casa mia oggi? Mio fratello è tornato dall’università di New York per le vacanze di Pasqua, te lo faccio conoscere! - mi propone Mikey appena finite le lezioni, sgomitandomi.
- Certo amico, volentieri! Ma solo se mi prometti che poi ci vediamo un bel film horror a base di zombie e cervelli! – esordisco io, felice.
Per fortuna che ho accanto persone come lui, che mi salvano la vita ogni giorno.
Usciamo da scuola e mi accorgo subito che di fronte a noi c’è il ragazzo che ho intravisto prima, a lezione. Ora che posso guardarlo meglio, mi stupisco della sua bellezza. È alto, ha un fisico morbido, gli occhi verdi e brillanti, una bocca piccola e non troppo carnosa, aperta in un sorriso storto.
- Ehi Gee! - urla Mikey, correndo incontro a quel tipo e abbracciandolo. Rimango stupefatto. Di solito Mik è molto freddo e timido, che cavolo gli succede?
- Beh, Frank, ti presento mio fratello, si chiama Gerard, - ah ecco ora si spiega tutto - Gerard, questo è Frank, il mio migliore amico! -
‘Gee’ mi squadra per bene, poi mi stringe la mano, mentre con l’altra si sistema i lunghi capelli neri dietro l’orecchio. – Piacere! - dice.
- Il piacere è tutto mio! Finalmente ci conosciamo! Mik mi ha tanto parlato di te! – rispondo con enfasi. Cazzo quanto è bello!
- Spero non ti abbia raccontato solo cose brutte! - dichiara lui, sghignazzando.
Gli sorrido di rimando.
Ci guardiamo per un istante che sembra infinito, poi lui abbassa lo sguardo.
 –Mikey, sono venuto a prenderti- comunica al fratello, contento.
- Grazie! Ah, senti, devi raccontarmi come è andato questo periodo all’università, sono troppo curioso! - esclama Mikey.
- Beh, non è facile ma tengo duro- risponde Gerard.
- Cosa studi? - gli domando, interessato.
- Sono studente della scuola d’arte SVA di Manhattan- mi dice.
Che figata!
- Ah è vero, sei un artista! - dichiaro io, esaltato e, senza dargli il tempo di parlare, continuo: - Devo ASSOLUTAMENTE vedere un tuo quadro! Perché tu realizzi quadri no? –
Lui comincia a ridere, penso sia lusingato. – Si, sarò molto felice di mostrarti un dipinto- risponde. Gli sorrido di rimando.
Successivamente mi volto verso Mikey, che mi sta guardando in modo strano. Porco cane, non mi dire che ha già capito che sono pazzo di suo fratello!
Gli dò una leggera spallata, tanto per allentare la tensione.
- Senti Gee, io e Frankie questo pomeriggio ci vediamo un film, non è che vuoi unirti a noi? - chiede Mik.
- Si dai, mi farebbe piacere, ma solo se è un bel film dell’orrore- esorta il fratello.
- Ovvio! Mangiamo pure i pop corn! - asserisco. Poi mi mordo la lingua: che idiota che sono, mi comporto come un bambino! Mi giro verso Gerard e noto che mi sorride.
- Bene, allora accetto! - esordisce.
Dai, forse gli sto simpatico!
 
 
- Il film era davvero stupido! - ridacchia Gerard.
- L’ha scelto Mik, è colpa sua! - mi difendo io.
- Dai, ‘L’alba dei morti dementi’ non sarà istruttivo, ma almeno fa ridere- sostiene Mikey, facendo il finto offeso.
Rido e gli corro incontro – Anche se il film ha fatto pena, ti amo lo stesso. Non devi giustificarti o tentare di proteggerti caro il mio bel bambino- dico facendo il gay un po’ effeminato. Un po’ tanto. Gli do persino un puffetto sul culo.
- Ma allontanati da me, vattene via, esci da questo corpo! - grida Mik e Gee scoppia in una fragorosa risata.
- Cazzo, avrei voluto avere il telefono fra le mani per poter filmare questa scena! - esclama.
Ehi ehi ehi Frank lo hai fatto ridere, sei un genio, un mito, un eroe.
- Vabbè, ho capito: la prossima volta decido io cosa guardare! - dice in seguito Gerard.
Cosa hanno sentito le mie orecchie! Ci sarà una prossima volta!
Dò uno sguardo all’orologio: sono già le cinque…
- Beh, grazie per il bel pomeriggio ragazzi! Scusate ma io devo andare, i compiti non si fanno da soli purtroppo. Gerard, è stato un piacere conoscerti, spero…- dico tristemente, ma vengo interrotto da lui che risponde:
- Spero che ci vedremo domani Frank! Io vengo a scuola a prendere mio fratello, quindi ci si becca all’uscita-
- Certo! - esclamo, contento – ma senza mostrarlo troppo palesemente. – Allora ciao! E scusate il disturbo! -
- Ma che disturbo e disturbo! - controbatte Mikey, - Ciao Frankie! A domani! -.
Esco da casa Way leggero come una farfalla. Sono rilassato ed eccitato allo stesso tempo. Voglio assolutamente conoscere Gerard molto più a fondo. Voglio essergli amico a tutti i costi.
I miei pensieri da checca vengono interrotti da un gridolino. Un po’ spaventato, mi nascondo dietro ad uno dei tanti alberi della via. Osservo una ragazza dai capelli biondi – sicuramente tinti- che si avvicina alla porta dalla quale sono uscito, suona il campanello e poi… Oh no! Cosa vedono i miei occhi! Gerard esce tutto felice, la abbraccia e la bacia!
Ma è fidanzato?!