Schiamazzi che potevano essere uditi quasi per tutto il palazzo di quella Sindria raggiante, governata da un re a dir poco benevolo.
Quegli strepiti assordanti provenivano dai due generali ovvero, Yamuraiha, water mage favorevole alla magia e Sharrkan, spadaccino favorevole alla scherma, in entrambi i casi, essi disprezzavano le abilità di uno e dell'altro che, ormai, davano vita a quel posto sempre con dei battibecchi 
Entrambi si ritrovarono nella stanza della blu cui, ci fu l'inizio del litigio.
Il possente albino fu provocato un ennesima volta dalla collega, per cui, egli prese le guance di lei, per poi tirarle con forza e lasciarle dopo poco, notando che ella si toccava queste ultime massaggiandosi dolorante.
L'uomo dai capelli eburnei si avvicinò alla figura dalla maga, studiando ogni suo movimento e lineamento, sotto lo sguardo carico di ira e perplessità di lei. 
Poggiò le sue mani nuovamente sulle goti di lei ma, stavolta, in modo più dolce e pregevole, avvicinandosi fisicamente sempre più, facendola indietreggiare ad ogni passo, in un attimo si ritrovarono uno sopra l'altro su di una piattaforma comoda, ovvero il letto della camera.

*Come ho fatto a non accorgermi della sua pelle così limpida e melata, gradevole..*

Pensò, aggrottando le sopracciglia, poggiando un ginocchio sul materasso mentre, nella sua mente gli riaffiorarono tutti i litigi  avvenuti fino a quel momento.
Portò l'indice della sua mano destra sulle labbra di lei, spalancando gli occhi e restando alquanto estasiato dal viso della giovane donna, pieno di attrattiva, sentendo poi sotto di lui che il petto dalle forme generosi abbondanti di ella era ben aderente a quello gagliardo di lui. Senza essersene reso conto aveva creato un'atmosfera di pura lussuria, per cui, senza esitazione lasciò il polso di lei, arrogando le sue mani ancora una volta sulle sue ganasce, inserendo i suoi pollici nella bocca di lei e tirare il tutto con forza verso l'esterno mentre, la blu cercava senza risultati di far mollare la presa allo spadaccino.

"Che diamine stai facendo, stupido spadaccino!"

Ammonì con ira così, senza nessun'altra possibilità, diede un morso abbastanza forte da far cedere la presa di egli dalle sue goti, alzandosi infastidita, quasi con un pizzico di delusione nelle gesta del suo "nemico."

"Stupido, che cavolo ti è saltato in mente.."

Sussurrò, ancora infastidita, avviandosi verso l'uscita dalla stanza mantenendosi il cappello mentre, una vena di nervoso comparse sul suo capo.Lasciò lì l'albino, ancora seduto comodamente sul letto che, fissava la persona di Yamuraiha uscire da lì.
Iniziò a muovere la mano a destra e a sinistra per il dolore del morso ricevuto precedentemente, per poi alzarla verso l'alto, osservando i segni dei denti sul suo pollice.
Avvicinò quest'ultimo alle sue labbra per poi lasciarci sopra un bacio delicato, restando col suo sguardo inesorabile verso l'enorme porta.