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Autore: Yasha 26    11/04/2016    2 recensioni
L'avevo annunciata ed eccola: la long version della os Odio il giapponese antico! ^_^
Solito cliché della storia alunna/professore? Sì e no.
La giovanissima Yukiko si innamora di Akira, suo nuovo vicino di casa e affascinante laureando, che sogna di diventare insegnante. Il suo è un amore ampiamente corrisposto.
I guai tra i due cominciano quando Akira viene assunto proprio nell'istituto in cui andrà a studiare Yukiko, diventandone il professore.
Tra bugie agli amici, fughe romantiche, regali speciali e gelosie furiose, i due lotteranno per tenere segreta la loro relazione, per non far perdere il posto al bel professore.
E in tutto questo, cosa c'entra il giapponese antico? Semplice... è l'unica materia in cui Yukiko va male.
L'unica che odia col cuore. Unica che segna le sue pagelle con voti bassissimi, infrangendo così una promessa fatta anni prima, soprattutto a se stessa.
E come se questo non fosse già abbastanza frustrante per lei, l’insegnante di tale materia è proprio Akira.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Non credevo che in soli tre giorni, Akira potesse mancarmi tanto. Sto diventando troppo dipendente da lui. Però chiudermi un intero fine settimana in camera da letto non era nelle mie previsioni, ma ha voluto farmela pagare per averlo chiamato cucciolone. Sinceramente questa punizione non mi è dispiaciuta per niente. Dovrei farlo arrabbiare più spesso anzi, ma a lui non lo confesso di certo. E poi, tutte queste attenzioni mi fanno sentire, come dire… sexy ed attraente. Mi piace sapere che il mio uomo mi desidera tanto. Ovviamente la cosa è reciproca, ma per me, che mi sono sempre sottovalutata tanto negli anni, è come vincere alla lotteria. Aki mi fa sentire apprezzata.
Altrettanto non si può dire di Masumi purtroppo.
- Sapessi che rabbia Yukiko! -
- Non so darti torto.-
- Ogni volta che penso abbia smesso di guardare le altre donne, eccolo lì che non si smentisce! Inizio a scocciarmi di lui. -
- Dai Ryoko, non dire così. Lui ti ama nonostante questo piccolo vizietto. E sai anche che non ti tradirebbe mai. Lo fa per abitudine. Sai, come i tic nervosi. -
- Ma tu sai cosa si prova quando il tuo ragazzo che ti tiene per mano, ti molla per andare a fare i complimenti ad un’altra? E’ umiliante! – sbotta frustrata.
- Lo hai sempre saputo che era così. Perché ultimamente sei così arrabbiata Ryoko? È forse successo qualcosa? Di solito ci passi sopra colpendolo e via. - chiedo sorpresa da tanta collera.
- Insomma. Diciamo che in questo periodo ho avuto modo di pensare. Come sai, appena finita la scuola non andrò all’università. Vivrò con Masumi e lavorerò nel suo ufficio come segretaria. Avere un commercialista come fidanzato non è male devo dire. Stavo anche pensando che magari un figlio potrebbe pure starci, visto quanto insiste lui da quando ha saputo che credevo di essere incinta. Mi ha fatto tenerezza quando con occhioni da cagnolino bastonato mi pregava di darglielo davvero un figlio. Ma con questi presupposti mi passa la voglia. - confessa triste.
- Mi stai dicendo che vorresti un figlio? - chiedo stupita.
- Beh sì, magari non proprio appena finisco la scuola, ma dopo qualche mese si potrebbe anche fare. E poi se il tuo capo è il tuo compagno, non ti fa certo storie se ti porti a lavoro il bambino o se vai in maternità. -
- Hai già pensato a tutto vedo. -
- In effetti c’ho pensato molto come ti ho detto. Ma un compagno del genere, che va dietro a tutte, non è il massimo da immaginare come padre di tuo figlio. -
- Io penso che se dessi un figlio a Masumi, non andrebbe più dietro a niente e a nessuno. Per quanto, ti ripeto, non lo fa seriamente. Se anche qualche ragazza, pazza di sicuro, accettasse, lui non ci andrebbe di certo. Ti ama e di questo ne sono sicura. Io ti consiglio di parlare con lui, seriamente però. Senza picchiarlo come tuo solito. Dovete mettervi seduti e parlarne seriamente. Digli che stai pensando ad una famiglia con lui ma che prima deve mettere la testa a posto sul serio. Altrimenti niente. Io la penso così. -
- Dici di parlarci? E se mi dice sì e poi si comporta male come suo solito? -
- Per quanto maniaco, non ce lo vedo con un neonato in braccio a fare il filo ad altre. Se dice che si dà una calmata, stai tranquilla che lo fa. È un bravo ragazzo in fondo, molto in fondo, ma lo è. -       
- Forse hai ragione. Sai che ti dico? Ora lo chiamo e gli dico che stasera voglio parlargli. -  
- Ok. E mi raccomando, cerca di essere dolce. Si attirano più mosche col miele che con l’aceto. - le dico facendole l’occhiolino.
- Altro proverbio italiano? - chiede lei, non conoscendolo.
- Sì sì! - rispondo ridendo. Adoro anche i proverbi italiani! C’è poco da fare… amo troppo quel paese a forma di stivale!
- Sei sempre la solita! - dichiara andandosene su in terrazzo per chiamare il fidanzato. Io, invece, mi avvio in classe. Tra un po’ rientreranno tutti dalla pausa pranzo.
- Ciao Yukiko-chan! – mi ferma una voce sgradevole. Oh no! E che palle adesso! Tutti i giorni sempre la stessa storia!
- Mudo che vuoi? Comunque ti ho detto e ripetuto di non avere tanta confidenza con me! – ripeto per la milionesima volta. Che seccatore! Ha ripreso di nuovo a scocciare con la storia di uscire con lui. Non lo sopporto!
- Che ne dici di andare a fare due passi? -
- No grazie! E smetti di rompere! Ti ho detto che con te non esco! -
- E perché no? Il tuo professore è geloso se vai con un amico a fare due passi? -
- Finiscila di insinuare che sto con Akira! Mi hai stancata! - sbotto esasperata.
- Ho solo detto la verità! Il professore Yamada non è forse il tuo ragazzo? E se così non fosse, perché non lo abbiamo mai visto un altro ragazzo al tuo fianco visto che sostieni di averne uno? -
- Perché... – accidenti, che rispondo? Non sono mai stata brava a dire le bugie! Accidenti a me!
- Ecco vedi, non sai cosa rispondere. Ora andiamo su. - dice prendendomi per un braccio.
- Giù le mani! - rispondo schiaffeggiando la sua mano.
- Ehi moccioso paranoico, non osare toccare la mia donna! - sentiamo dire da lontano.
Per un attimo ho temuto si trattasse di Akira, ma la voce non era la sua, ma di Kenta che, avvicinandosi a noi, dà uno spintone a Mudo, sotto il mio sguardo stupito.
- Co-cosa? La tua donna? Ma come... non stai con quella Himeko? -
- Yukiko è la mia amante! Lo teniamo nascosto a tutti per non farlo scoprire ad Himeko! Contento moccioso schizofrenico? Ora fila, prima che ti prenda a pugni! E non osare riferire ad anima viva che sto con lei, o non vivrai abbastanza per rivedere l’America! - lo minaccio Kenta.
- Non avrei mai creduto che fossi tu il suo ragazzo. Ecco… io, scusatemi! Ciao Hayashi! - mi saluta tornando alle formalità finalmente.
- Kenta ma… sei sicuro di quello che hai fatto? - gli chiedo preoccupata.
- Certo che sì o non lo avrei fatto Yukiko. -
- Ma se andasse a raccontarlo ad Himeko? Che farai? -
- Non lo farà se ci tiene alla vita. - risponde tranquillo, andandosene. Mmmh sarà… ma io non mi fido molto di Mudo.
Passano i giorni e per fortuna quell’idiota mi sta lontano. Mi saluta appena. Che bello, forse è la volta buona che me lo tolgo dai piedi!
Passa un altro mese in totale tranquillità. Ormai mancano poche settimane alla fine del viaggio di studio dei ragazzi americani, così quel babbeo se ne ritorna da dove è venuto!
Io e Akira dobbiamo molto a Kenta. E’ davvero un ottimo amico. Per precauzione, però, non ci vediamo più a scuola. Abbiamo rinunciato alle “fughe” in giro per i luoghi isolati dell’istituto. C’è troppa tensione nell’aria e abbiamo deciso di evitare. I muri a volte sembra abbiano le orecchie. Tanto poi ci rifacciamo a casa nostra la sera. Infatti, è da un po’ di tempo che ci rifugiamo lì. Facciamo un po’ avanti e indietro tra casa nostra, la mia e la sua. Si potrebbe quasi dire che viviamo insieme. Ok ,magari non proprio, visto che oltre a dormirci non ci facciamo altro, però è una specie di convivenza. Ci svegliamo insieme, facciamo la doccia insieme, poi usciamo a far colazione al bar vicino casa, e dopo si va a scuola. Io scendo dalla moto parecchi isolati prima e lui continua fino alla scuola. All’uscita, ritorniamo alle nostre rispettive case, così che io possa cambiarmi e preparare lo zaino per il giorno dopo e lui per fare altrettanto. Dopo aver cenato con la mia famiglia, ce ne andiamo a casa nostra.
Lo so, è una cosa davvero stramba questa. Potremmo praticamente trasferirci lì ormai, tanto tra quattro mesi ci sposiamo; ormai nemmeno il nonno si lamenta più di questa cosa, però a casa nostra mancano ancora le ultime cose da sistemare. Aspettiamo l’arrivo di alcuni mobili e poi, finché non saremo sposati, Akira non vuole ci viviamo stabilmente. Nel frattempo continua a vivere vicino casa mia, per stare sempre vicini. È una grande spesa per lui mantenere due case, però se andasse via, ci vedremo davvero poco.
 
Oggi, con mia madre e Ryoko, siamo andate a scegliere finalmente il mio abito da sposa. Ne ho provati circa una cinquantina, cambiando sempre negozio, ma non ne ho trovato uno che mi piacesse e rispecchiasse i miei gusti però.
Lo voglio particolare e non bianco. Odio gli abiti tutti bianchi, ma quando ne provo qualcuno colorato, mi sento come una di quelle dame del carnevale di Venezia. Forse sceglierlo ampio e colorato non fa per me.
Poi, finalmente, eccolo! In raso di seta color avorio, taglio a sirena a lungo treno, corpetto drappeggiato con applicazioni di perline e cristalli che va da sotto il seno sinistro a finire sul fianco  destro. Quando lo provo mi sta a pennello. È un po’ strettino sul seno ma va bene così. Se fosse più largo temo scivolerebbe. Piace anche a mia madre e a Ryoko, così prendo questo. Mi piace tantissimo!
Dopo l’abito cerchiamo le scarpe. Ryoko mi fa vedere un paio scarpe altissime, con plateau e tacco 16. Li definirei più trampoli che scarpe!
- Tu mi vuoi morta, vero? – le chiedo scioccata.
- Non vorrai mettere dei piccoli tacchetti? Arrivi appena alla spalla di Akira. Sembrerai una nana in foto! Con queste almeno sarai più alla sua altezza! - spiega lei.
- Così lo supero mi sa. -
- Uffa, zitta e provale! - insiste lei facendomele mettere. In effetti, sono più comode di quello che sembra, però… riuscirò a starci su un’intera giornata?
Comprate anche quelle, ritorniamo a casa. Non vedo l’ora di dire ad Akira che ho comprato l’abito finalmente!
 
 
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Oggi non ho visto per niente Yukiko. Non è venuta a scuola perché doveva andare in giro a vedere l’abito da sposa. Conoscendola ne avrà provati centinaia. Diceva di volerlo colorato perché il bianco non le piace. Magari color glicine o verde chiaro. Povero me, spero non lo compri rosso, o invece che da sposa sembrerà vestita da Halloween! Stasera vado a cena da lei, così potrò sondare il terreno.
Mudo, in questo mese, non ha più rotto le scatole per fortuna. Ho saputo che Kenta si è spacciato per il suo fidanzato misterioso e che rimane tale per non litigare con Himeko. Ma per quanto ci crederà quell’idiota? Spero a lungo!
 
- Buona sera mamma, come va? – la saluto, entrando in casa Hayashi.
- Ciao tesoro, tutto bene. Yukiko è di sopra con Ryoko. Si sta allenando con le scarpe che userà con l’abito. – m’informa ridacchiando.
- Le scarpe? Ma allora ha scelto anche il vestito? - chiedo stupito. Credevo ci avrebbe impiegato giorni.
- Eh sì. Dopo un bel po’ di cambi lo ha trovato. Amore a prima vista direi. - spiega sua madre.
- Wow, avrei detto ci avrebbe messo una vita! La prego… mi dica che non è nero, blu o rosso? – chiedo preoccupato.
- Ahahaha tranquillo figliolo, niente colori strambi se è questo che temi! Anche io avevo paura quando ha detto che lo voleva colorato, coi fiori, ricamato ecc. Alla fine niente di tutto questo. – mi rassicura.
- Menomale! Non sa che peso mi toglie! Vado da lei, col suo permesso. -
- Vai pure caro. Tra un po’ la cena è pronta.- mi avverte, tornando in cucina sorridente come sempre.
Arrivato davanti la camera, sento le due ragazze ridere di gusto. Dopo aver bussato, mi ritrovo davanti Yukiko con una coroncina sulla testa. Quanto è bella! Sembra una principessa. La mia principessa.
- Ciao amore! Vieni entra, guarda un po’! – esclama, afferrandomi per il braccio e trascinandomi dentro la stanza.
- Ciao Ryoko. -
- Ciao Akira. Ora chiederemo a lui cosa ne pensa! Vedrai che darà ragione a me! -afferma Ryoko, rivolgendosi a Yuki.
- Ragione su cosa? – chiedo.
- Queste! - risponde la mia ragazza, facendomi vedere delle scarpe.
- Accidenti, come sono alte! - esclamo scioccato. Ma come riescono le donne a stare su questi cosi? Amano così tanto la tortura?
- Infatti! È quello che dico io! Ryoko insiste che mi stiano benissimo! Io invece mi sento una papera ubriaca a camminarci. - si lamenta lei.
- Mettitele e lasciamo giudicare al tuo fidanzato! - le dice l’amica.
Quando le indossa e comincia a sfilarci per la stanza, quasi mi viene un colpo! È davvero magnifica coi tacchi. Davvero femminile e sensuale. Non l’ho mai vista con i tacchi in effetti.
- Allora? - domanda Ryoko.
- E’ magnifica! - riesco solamente a risponderle. Sinceramente, l’unica cosa che mi passa per la mente ora è portarmela a casa e farla sfilare con quei tacchi su e giù con addosso qualcosa di sexy!
- Akira insomma, mi rispondi? - mi richiama Yukiko.
- Eh? Scusa ero distratto, dicevi? -
- E a cosa pensavi? - domanda lei.
- Sicuramente a qualcosa di poco casto! Ha la stessa espressione che fa Masumi quando mi vede con qualcosa di sexy addosso! - sostiene Ryoko, più sveglia di Yuki su queste cose.
- Davvero? Allora ti piacciono davvero come mi stanno? –
- Ti stanno benissimo amore. Non sembri affatto una papera ubriaca, ma una bella e sexy modella! - le dico prendendola per i fianchi e baciandola sulla fronte. Lei scoppia a ridere felice, continuando a ticchettare per la stanza con quei tacchi vertiginosi.
- Senti ma… e la coroncina? - chiedo curioso.
- Ah questa! E’ per il velo. Lo terrò fermo con questa. - dice togliendosela.
- Allora sposerò non solo una modella, ma anche una principessa. Interessante! - dico scherzando.
Dopo cena, riaccompagniamo Ryoko a casa sua, mentre io e Yukiko andiamo a casa nostra. Lei è talmente stanca che crolla subito tra le mie braccia. Che tenera che è. La guarderei dormire per ore. Deve aver girato molto per negozi oggi.
E’ incredibile pensare che tra pochi mesi sarà mia moglie. Sei anni fa sembrava che questo giorno non dovesse arrivare mai. L’unico problema resta quel demente di Mudo. Come vorrei spaccargli la faccia per tutto quello che ha detto a Yukiko finora. Ma non posso purtroppo.
Per fortuna, tra un mese andrà via, così ci toglieremo questa palla al piede.
 
 
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Che giornata ieri! Girare per negozi è stancante. Mi fanno male i piedi e le gambe. Pazienza, mi sono divertita tantissimo però. Arrivata a scuola, mi dirigo tranquilla come ogni giorno nella mia classe, ignara della brutta sorpresa che mi aspetta.
- Ma cosa… - sussurro incredula, osservando il mio banco imbrattato di vernice rossa con la parola “puttana”. Tutti mi guardano malissimo, ma io non capisco cosa stia succedendo.
- Oh eccola, è arrivata la traditrice! Ed io che ti credevo un’amica! Sgualdrina! - esclama Himeko, dandomi uno schiaffo.
- Ma che ti prende Himeko? - chiedo stordita.
- Osi anche chiedermi che mi prende? Ti porti a letto il mio ragazzo e chiedi a me che mi prende? Mi fai schifo Yukiko! - mi urla contro, lasciandomi senza parole. Vuol dire che Mudo ha parlato! Io lo sapevo che sarebbe successo!
- Ehi, si può sapere che succede? - chiede Ryoko appena entrata.
- Succede che la tua amica è una puttana, ecco che succede! -
- Himeko ma che dici? Sei impazzita? - domanda Ryoko.
- Io sono sanissima! E dato che quella maledetta neppure si difendem vuol dire che è vero! -
- Ma non è vero un accidente! Yukiko ha un fidanzato. Perché dovrebbe stare con il tuo? – mi difende la mia amica.
Le sento discutere, ma io non parlo, sono incapace di farlo.  Mi tremano le gambe dalla rabbia. L’unica cosa a cui penso adesso è che devo uccidere Mudo! Maledetto! È andato da Himeko a dirle che io e Kenta stiamo insieme. Lo ha fatto apposta. Di sicuro non ha creduto alla storia di Kenta e per farmi dire la verità, ha combinato questo casino. Ora che faccio? Come me ne esco?
Appena anche Kenta arriva in classe e legge il messaggio, inizia a litigare con Himeko. Cerca di spiegarle ma lei non vuole sentire ragioni. Non doveva accadere questo. Non doveva!
Quando anche lo stronzo entra in classe, non rispondo più di me. Mi dirigo verso di lui e gli do un pugno dritto in faccia con tutta la mia forza, iniziando a piangere.
- Hayashi che accidenti ti prende? - chiede lui tenendosi il naso.
- Sei contento adesso, razza di maiale che non sei altro? Hai visto che hai combinato? Perché non confessi che hai creato tutta questa confusione solo perché ti ho rifiutato tante di quelle volte da perderne il conto? Perché non hai detto anche questo a Himeko? - urlo disperata.
- Se vuoi posso anche dire a Himeko e a tutta la scuola il resto della verità. Che dici Yukiko-chan? Che ne dici di far sapere a tutti che ti fai il professore di giapponese? - risponde maligno, mentre tutti cominciano a spettegolare alla notizia appresa.
E’ la fine! Ora tutti sapranno di me e Akira. Già sento i loro commenti perfidi su di noi!
- Sei un maledetto bastardo Mudo! - esclama Kenta, dandogli un altro pugno e facendolo cadere a terra.
- Ma bene, la difendi anche adesso? Prima cerchi di discolparti e poi la difendi? – strilla la sua ragazza.
- Himeko finiscila! Non hai capito un bel niente, cretina! - risponde Kenta, infuriato.
- Non alzare la voce con me! Chi ti credi di essere! Sei un disgraziato! Tu e quella troietta di Yukiko! -
Tutta questa confusione mi sta facendo star male. La testa mi sta scoppiando. Ieri ero al settimo cielo e oggi mi sento nell’ultimo girone dell’inferno!
I professori, richiamati dalle urla, vengono a controllare cosa succede, compreso Akira che, quando mi vede in lacrime tra le braccia di Ryoko, e Mudo per terra, capisce subito tutto.
- Yuki! - mi chiama, venendomi in contro e prendendomi tra le braccia.
- Mi-mi… dispiace! – singhiozzo, in preda ad una crisi di pianto e stringendomi a lui.
- Sssh… stai tranquilla amore. Non è colpa tua. – mi rassicura dolcemente, accarezzandomi la testa.
Tutti, alunni e professori, ci guardano scioccati. Ormai è inutile continuare a fingere.
- Himeko perdonami. Hai ragione ad avercela con me, ma io e Kenta non stiamo insieme. Lui lo ha detto a questo idiota solo per farlo smettere di ricattarmi. Mi spiace avervi creato tutti questi problemi! – mi scuso, profondamente dispiaciuta.
Lei guarda scioccata prima me e Akira, poi Kenta. Finalmente sembra aver capito. Ma che ne sarà adesso di noi? Che succederà adesso?
- Professor Yamada, signorina Hayashi… nel mio ufficio. Subito! - ci ordina autoritario il preside.
- Nonno vengo anch’io! Ti devo parlare! - interviene Kenta.
Ho il cuore in gola. So già cosa accadrà adesso, ovvero il preside licenzierà Akira. E’ tutto finito! Addio matrimonio, casa e felicità! Ma quel che è peggio è che lui passerà per la persona che non è! Questo mi strazia l’anima! Mi sento quasi morire, mi mancano le forze. Sento che le gambe stanno per non reggermi più, così mi aggrappo alla giacca di Akira, che capisce subito e mi prende in braccio prima che io perda i sensi.
 
Dopo non so quanto, mi risveglio in infermeria con Ryoko e Himeko vicine.
- Yuki, ti sei svegliata finalmente! -
- Ryoko... dov'è Akira? – domando, non vedendolo al mio fianco.
- E’ ancora dal preside. E’ più di un'ora che lui e Kenta sono chiusi lì dentro. -
- Yukiko, ti prego perdonami! Non immaginavo che Mudo mentisse per ripicca. Sono stata davvero perfida. - si scusa Himeko, con aria realmente dispiaciuta.
- Non preoccuparti, ti capisco. Al tuo posto avrei reagito allo stesso modo. -
- Ti ringrazio amica mia. Perdonami! - ripete lei, abbracciandomi.
- Devo andare da Akira. Non posso lasciarlo da solo. - dico alzandomi dal lettino, ma i capogiri non sono ancora del tutto passati e sono costretta a poggiarmi a Ryoko.
Perché devo essere così emotiva? Maledizione!
- Tranquilla, sono già qui amore. - mi avvisa lui, spostando la tendina divisoria.
- Akira! Com’è andata? Ti ha licenziato? Ti ha offeso? Che è successo? – chiedo agitata.
- Ehi stai calma! Non fare così! Va tutto bene! - mi tranquillizza, accarezzandomi una guancia.
Come fa a dire che va tutto bene dopo quello che è successo?
 
 
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Credevo fosse una giornata come le altre, invece è cominciata malissimo!
Pochi minuti dopo il mio arrivo, io e gli altri insegnanti abbiamo sentito delle urla provenire dall'aula in fondo al corridoio. Ho subito temuto si trattasse di quella di Yukiko. Non so il perché, però me lo sentivo. Infatti, come temuto, ho trovato Yuki in lacrime e Mudo per terra, steso se ho ben capito da Kenta. Quel bastardo deve aver spiattellato tutto di sicuro.
Senza più badare a nessuno e a ciò che diranno, mi precipito dalla mia ragazza.
- Yuki! - la chiamo e lei si gira a guardarmi.
- Mi-mi… dispiace! – si scusa, aggrappandosi a me singhiozzante.
- Sssh… stai tranquilla amore. Non è colpa tua. – la rassicuro, accarezzandola
Tutti gli occhi sono puntati su di noi. Ma non m’importa più. Non potevo certo ignorare il suo stato. Lei si scusa con Himeko, ma al richiamo del preside sviene tra le mie braccia.
- Yukiko? Ehi Yukiko svegliati! - la chiamo, schiaffeggiandola delicatamente sul viso, ma lei non si riprende.
- Professore Yamada, la porti in infermeria. Ci penserà il medico. – ordina il preside.
- Sì, signor preside. In quanto a te, verme schifoso, ci penserò dopo! Questa me la paghi! – minaccio Mudo, guardandolo con odio e uscendo poi con Yuki tra le braccia.
Mi spiace piccola mia. Tutta questa tensione non ti fa bene. Ma se temi che io non ti sposi più, solo perché hanno saputo di noi, ti sbagli di grosso! Forse avremo problemi per mantenerci, ma io a te non rinuncio per niente e per nessuno!
 
Dopo averla portata in infermeria e averla lasciata con Ryoko e la sua amica, visibilmente dispiaciuta, mi dirigo dal preside con Kenta.
- Professore Yamada, questo da lei non me lo sarei mai aspettato! La consideravo uno dei migliori professori di questo istituto, invece intratteneva una relazione clandestina con un’alunna! Da quanto va avanti questa storia? - chiede adirato e deluso.
- Sei anni. – rispondo.
- Sei anni? Ma come… -
- Nonno, loro non hanno una relazione segreta nata qui a scuola. Si sono fidanzati anni prima di ritrovarsi professore e alunna. Yukiko andava alle medie e lui non era nemmeno professore, ma solo uno studente universitario. - si affretta a spiegare Kenta.
- Davvero professore? - chiede il preside.
- Sì, è vero signor preside. Io e Yukiko siamo fidanzati da molto prima che ne diventassi il professore. Purtroppo, per una sfortunata coincidenza, ci siamo ritrovati nello stesso istituto, nello stesso identico anno. Quando ho presentato richiesta qui, ignoravo che anche la mia fidanzata l’avesse fatto per studio. Ci tengo a precisare che la nostra non è una storiella. Fra quattro mesi, alla fine delle lezioni dell’ultimo giorno di scuola, ci sposeremo. Abbiamo già una nostra casa e la sua famiglia è al corrente di tutto ovviamente. Come sicuramente potrà notare dal suo rendimento scolastico, e nella mia materia soprattutto, non ho mai agevolato la mia ragazza in alcun modo, anzi, direi l’esatto contrario. Ho sempre trattato tutti i miei studenti allo stesso modo, senza distinzioni, lei compresa. Quindi la pregherei di non giudicare il mio lavoro come insegnante, perché ho sempre rispettato la mia etica personale nel non mischiare la vita privata col lavoro. – spiego risoluto.
Kenta non interviene, ma sento che mi sta guardando malissimo a quest’ultima affermazione. In effetti, con lui non ho proprio rispettato in fondo la mia etica. Per fortuna, però, non lo sta dicendo al nonno, tenendolo per sé. Dovrò ringraziarlo parecchio per il suo aiuto, alla fine di questa storia!
- Resta comunque il fatto che avrei dovuto essere avvisato prima di questa storia. Ci saremmo evitati questi problemi. Però vorrei sapere come faceva quel ragazzo, Mudo, a sapere di voi. Vi siete forse fatti cogliere in atteggiamenti poco consoni, qui a scuola? -
- Assolutamente no! Lui era un vecchio compagno delle medie della mia ragazza. Le correva dietro per chiederle un appuntamento, ma lei lo ha sempre rifiutato. Mi ha conosciuto proprio quando andava alle medie con Yuki e, riconoscendomi come suo insegnante in questo istituto, ha deciso di ricattarla, con atteggiamenti e frasi a dir poco sconvenienti. Non sono mai intervenuto perché per fortuna c’era suo nipote che teneva a bada quel verme, o lo avrei già tolto dalla circolazione, cosa che ho intenzione di fare appena lei mi licenzierà, signor preside! – confesso, vedendomi già senza lavoro. Tanto vale prendersi almeno questa piccola rivincita su quell’idiota!
- Mi spiace per lei professore Yamada, ma lei non sfiorerà neppure con un dito quel ragazzo! -
- E per quale motivo, scusi? Una volta che non sarò più il suo professore, nessuno mi vieta di farlo! -
- A meno che non sia lei a licenziarsi per picchiarlo, io non ho intenzione di farlo. Stando così le cose, non vedo il motivo di licenziarla. – risponde, lasciandomi di sasso.
- Dice davvero? Non mi licenzierà? - chiedo sbalordito.
- No. A patto però, che lei e la signorina Hayashi non diate spettacolo e ostentazione della vostra relazione di fronte agli studenti, chiarendo con tutti la vostra storia, in modo da non dare un’immagine sbagliata dell’istituto, che non ammette relazioni tra alunni e insegnanti. Il vostro però è un caso a parte, visto che la vostra storia è antecedente l’amissione di entrambi all’istituto Musashi. È chiaro? - precisa il preside, con tono severo.
- Certamente signor preside! Le assicuro che non sentirà neppure fiatare di noi dagli studenti! Non so davvero come ringraziarla! -
- Mi ringrazi svolgendo seriamente il suo lavoro come fatto finora professore. Può andare dalla sua fidanzata a vedere come sta. E informi anche lei sul comportamento da tenere. -
- Certamente! Ancora grazie! – dico grato, fiondandomi poi fuori e correndo da Yukiko.
 
 
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- Non mi stai prendendo in giro, vero? - domando con le lacrime agli occhi, di felicità stavolta.
- No amore! E’ la verità! Siamo liberi finalmente! - mi ripete lui. Quando mi ha raccontato cosa ha deciso il preside, quasi svenivo una seconda volta.
- Waaaaah! Sono felicissima! Evviva! Evviva! - esulto felice, saltandogli in braccio e riempendolo di baci. Mi sono miracolosamente ripresa in un secondo!
- Ok, ok, ma ora scendi! Il preside ha detto di non dare spettacolo di fronte agli studenti. – ridacchia, mostrandomi Ryoko, Himeko e Kenta alle nostre spalle, che sghignazzano divertiti.
- Sissignore! - esclamo radiosa, scendendo velocemente, non prima di avergli rubato un ultimo bacio.
- Ma adesso con Mudo come la mettiamo? - domanda Himeko.
- Mio nonno ha già avvisato la famiglia e gli insegnanti del suo comportamento e lo rispediranno in America domani, con tanto di nota di demerito. Per quanto riguarda i ragazzi americani venuti con lui, siamo stati incaricati noi di occuparcene finché non termineranno il viaggio studio in Giappone. -
- Kenta, non so davvero come ringraziarti! Sei stato un vero amico! - lo ringrazia Akira, porgendogli la mano.
- Di nulla. Anche se l’ho fatto per Yukiko. Le sono rimasto molto affezionato. – risponde, ricambiando la stretta di mano.
- Ehi? – lo rimprovera Himeko dandogli una gomitata.
- Affetto fraterno, gelosa! - chiarisce lui.
Dopo essere scoppiati tutti a ridere, ritorniamo in classe. Ora la parte antipatica della storia: raccontare tutto ai nostri compagni.
 
- Ecco… e questo è tutto. Quindi vi pregherei di tenere certi commenti fuori luogo per voi, visto che io e il professor Yamada eravamo già fidanzati da molto prima di venire in questa scuola. E’ solo per questo che il preside ci ha dato il suo permesso, non essendo andati contro nessuna regola dell’istituto. – preciso, dopo aver raccontato tutto davanti centinai di studenti.
- Ci teniamo anche ad informarvi che alla fine di questo anno scolastico, io e Yukiko ci sposeremo. Appena terminata la cerimonia di consegna dei diplomi ci sarà il matrimonio. Chi vorrà partecipare alla cerimonia e al piccolo rinfresco che terremo nel pomeriggio, sarà il benvenuto. - interviene Akira al mio fianco.
Il preside ha riunito studenti e insegnanti in palestra per farci raccontare la nostra storia, in modo da render chiaro che non stiamo infrangendo nessuna regola e che noi due siamo un’eccezione. E’ presente anche la mia famiglia per dimostrare che non ci siamo inventati nulla. Già che c’eravamo, abbiamo pensato di tenere un piccolo rinfresco dopo il matrimonio, in modo da far partecipare anche gli studenti.
- Wow! Sei anni insieme? Che fortuna! Vi amate proprio, eh? - esclama Ai, quando raggiungo le mie amiche. Akira invece è con gli altri professori.
- Oh Cielo! Che vergogna Yuki! Dopo tutti i commenti che ho fatto sul tuo ragazzo… vorrei sprofondare! - confessa Eri imbarazzata.
- E pensa me, che ho detto avrei voluto sculacciarlo con libro di giapponese…- ricorda Himeko, dispiaciuta.
- Ma io sono stata la peggiore! Ho detto che lo vorrei come regalo, nudo avvolto da carta regalo, che al posto del giapponese vorrei m’insegnasse il kamasutra, che al posto della cravatta lo avrei voluto con un collare di borchie, che con i suoi capelli avrei vol… -
- Eriiiii!!! - la interrompo io con tono spettrale e con un tic visibile all’occhio sinistro. - Non serve ricordare tutte le sconcezze che ti sei inventata in questi tre anni! Sentirle una volta è stato più che sufficiente! Piantala! - esclamo irritata oltremodo.
- Scusa. - risponde intimidita, e credo anche spaventata.
- Fai quasi paura Yukiko! - dice Ai.
- Non sapete quante volte siete andate contro la morte, ragazze! Se non l’avessi bloccata diverse volte, ve la sareste passata male! - confessa Ryoko, davvero divertita.
- Ora mi spiego perché eri così strana e reagivi a quel modo bizzarro quando parlavamo di quelle cose. – riflette Ai.
- Già! Comunque, cambiamo discorso ragazze, o finisco con l’incavolarmi sul serio! Ci venite al matrimonio? Potreste farmi da damigelle. – propongo loro. Apprezzo almeno si siano scusate.
- Davvero Yuki? Certo che verremo! - rispondono in coro.
Per fortuna, tutto sembra essere andato bene. Mi sembra di pesare dieci chili in meno. Era davvero pesante come situazione, e non ci voleva certo Mudo a complicare le cose, ma alla faccia sua, tutto si è sistemato.
Il preside non ha trovato nulla da obiettare alla nostra relazione, dato che era cominciata anni prima di trovarci in questa situazione. E poi l’aiuto di Kenta è stato provvidenziale! Ovviamente, lui sarà uno di quelli che inviteremo personalmente al matrimonio e al ricevimento serale al ristorante. È stato un grande amico, non lo avrei mai creduto possibile viste le premesse quando l’ho conosciuto.
Adesso, l’unica cosa da fare è organizzare il matrimonio in grande, alla luce del sole. Anche insieme a quelle tre spudorate di amiche che mi ritrovo. In fondo, non ce l’ho mai avuta seriamente con loro. Non essendo a conoscenza di nulla, parlavano tranquille, senza sapere però che la loro vita era in pericolo costante con me sempre pronta a strozzarle. Ma pazienza, adesso non si permetteranno di certo di rifare certi commenti, anche se credo proprio continueranno a pensarle. Ma sì, chi se ne frega! In fondo ho una ragazzo bellissimo, quindi sono felice se le altre me lo invidiano. Ora sarà una soddisfazione andare in giro per la scuola vicina a lui.
Sì! Morite d’invidia! Lui è tutto mio!
- Hai un aria inquietante Yukiko. A cosa pensi? - chiede Ryoko, osservando la mia faccia soddisfatta.
- Oh nulla di che, amica mia! Solo che da adesso ho intenzione di godermi appieno il mio fidanzato! – esclamo allegra.
 
Ora sì, posso dire di essere davvero felice, e niente potrà rovinarmi il giorno più bello della mia vita, compreso il mio tanto atteso viaggio in Italia!







Buona sera ^_^ e con questo capitolo siamo a  - 2 capitoli dalla fine *-* finalmente!
Spero che fin qui la storia non vi abbia annoiato ^^' 
Ci rileggiamo in settimana per il capitolo 17 (già pronto, e sto concludendo il 18) 
Vi ricordo sempre (per chi volesse leggerla) l'altra storia nella sezione Skip Beat, che può essere tranquillamente letta anche senza conoscere i personaggi, visto che non ci saranno nemmeno quelli originali ^^' ma due fratelli di cui racconterò la travagliata (?) storia d'amore <3 (s', amo gli incest <3) eccovi il link se volete darle un'occhiata  Don't leave me alone
Per chi invece vuole conoscere il mondo Skip Beat (le vo consiglio se amate i manga e gli anime *-*) può farlo sulla mia pagina facebook Skip Beat Italia - Cain&Setsu 
Mi tolgo dalle scatole ora ^^'''''
Baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 

 
   
 
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