~ Capitolo 5 ~
Mi svegliai sorridendo come non mai.
E per giorni così. Tutte le mattine e tutte le sere.
Tutto ciò che apparteneva alla realtà non mi sfiorava nemmeno. Ignoravo totalmente la gente che mi stava attorno. Vivevo solo nell’attesa di addormentarmi.
Ero innamorata.
Ma si poteva essere innamorati di un sogno? Di qualcosa che esiste solo nella mia mente?
Ripensando a come mi sentivo, sì.
Ero felice. Dopo tanto tempo passato a deprimermi finalmente un raggio di sole con gli occhi scuri e i capelli ribelli aveva fatto breccia nel mio cuore, sciogliendo quella spessa lastra di ghiaccio che ricopriva la mia anima.
Ma per quanto sarebbe durato tutto ciò? Un giorno avrei smesso di sognarlo?
Forse sì. Ma pensarci mi faceva solo star male. Sapevo che sarei ritornata ad avere paura.
Pensai che dovevo godermi quei momenti e trarne tutto l’amore e la felicità possibile.
Ogni giorno, dopo la scuola, correvo a casa. Per giorni interi saltavo la cena pur di avere più tempo per stare con lui; non ne avevo granché bisogno.
Una sera abbiamo passeggiato nel parco e abbiamo mangiato il gelato. Sembrava di vivere un caldo pomeriggio estivo. E lui passeggiò senza la pesante giacca ma solo con il gilet grigio. Era così affascinante.
Mi divertii così tanto. Era così bello tornare a ridere.
Da quel momento, ogni volta che me ne andavo, non ero triste, perché sapevo che la notte seguente lo avrei rivisto.