Capitolo 1:
Il suo nome è Chat Blanc
Parigi, Francia Ore 8:00
-Ehi, Evelyne,
svegliati o farai tardi!-
-…Arrivo, mamma!-
…Uffa, che
pizza!
Mi presento, il mio nome è Evelyne. Ho 16 anni e nel caso ve lo
stesse chiedendo NO, non sono una supereroina. Perché ve lo dico? Beh,
Parigi ha i suoi supereroi personali e il mio più grande desiderio…è diventare
una di loro. Ma ahimè, temo di essere fin troppo normale per diventarlo. Ecco perché ogni volta che mi presento preciso
che NON LO SONO.
-*yawn* …’Giorno, mamma.-
-Ben svegliata, tesoro. La colazione è già pronta.-
Ah, quasi dimenticavo…mia madre è una cuoca.
Infatti possediamo un ristorante.
-Cos’hai preparato oggi?-
-Pancake con sciroppo o nutella. Scegli pure.-
-…Inutile dire che sai che tipi di gusti ho…e
che sceglierò la nutella.-
-Infatti non avevo dubbi, ahah.-
Dopo aver finito di mangiare, mi vestii in
tutta fretta.
-Io vado!-
-A più tardi, tesoro!-
In verità…mi sono trasferita in Francia solo
quest’estate, quindi temo che i nuovi compagni mi saranno completamente
estranei. Beh, a parte la figlia di mia zia, ovvero colei mi ha insegnato il
francese quand’ero piccola. Ad ogni modo mi chiedo…se
il destino mi riservi qualcosa di più emozionante di questa vita monotona e
noiosa.
-Evelyne Simon.-
-Presente.-
-Adrien Agreste.-
-Presente.-
...E…EEEHH?!!
Istintivamente mi voltai verso destra, dove
il ragazzo con la mano alzata era seduto.
-Oddio, sei davvero Adrien Agreste!-
-Ehm… Si, sono io.-
-AAH, non posso crederci! Ti chiederei un
autografo, ma siamo nel bel mezzo della lezione e…la prof mi lincia. Quindi te
lo chiederò a ricreazione.-
-E-Ecco, sarebbe meglio, eheh.-
E così mi misi ad aspettare l’intervallo,
mentre ascoltavo la stressante lezione di biologia della professoressa Aubert.
Ma quando finalmente arrivò…
-A-Adrie-- -
-Adrien caro!-
…una ragazza dai capelli biondi mi sbarrò la
strada.
-Ah, ehm… Ciao, Chloe.-
-Senti, non è che per caso ti andrebbe di
fare un giretto con me? Eh, Adrien caro.-
-…Si, ehm. Vedi, mi dispiace tanto, ma ho
promesso un autografo a Evelyne e vorrei
approfittarne per passare un po’ di tempo con lei.-
…Se l’è
ricordato davvero?! Si è ricordato sia il mio nome che dell’autografo che gli
volevo chiedere!
-Tsk! Certo, la
solita scusa “E’ una fan e vorrei conoscerla meglio”.
Ma fammi il piacere.-
-Chloe, per favore.
Faremo un giro insieme domani, o magari questo pomeriggio così andiamo al parco
invece che girare per la scuola.-
-…E va bene. Ma è una promessa, vero?-
-*sigh* Si, è una promessa.-
E fu così che vidi la bionda spiccare un
salto.
-Allora ci vediamo alle 17?-
-Accordato.-
-Fantastico! Io vado allora.-
Non appena se ne andò, Adrien si avvicinò a
me.
-Ti chiedo scusa, Chloe
mi sta sempre appiccicata.-
-Si, ho notato, eheh.-
Risposi, cercando di allentare la tensione.
-Dì un po’, ti sei appena trasferita?-
Mi chiese poi, porgendomi l’autografo.
-Eh? B-Beh, si, diciamo di si. Sono qui da quest’estate.-
-Davvero? Quindi immagino tu non sappia dei
supereroi di Parigi.-
-No, al contrario! Sono parecchio informata
su di loro.-
-…A…Ah, si?-
In quel momento vidi il suo volto sbiancarsi
leggermente.
-Beh, si, insomma… Ho sempre sognato di essere
una supereroina e venire a sapere che esistono davvero è stato fantastico!
Però…non credo che riuscirò mai a diventarlo davvero.-
-…Mai dire mai, Evelyne.-
-Ragazzi, si può sapere che state facendo?-
All’improvviso, una ragazza dai capelli
corvini apparve dietro di me.
-Marinette!-
-E’ una tua fan?-
-Eh? …Ah, si. Marinette ti presento Evelyne. Evelyne lei è Marinette.-
-Piacere.-
…Sarà un’altra
sua fan? Un’amica? …E se fosse…LA SUA RAGAZZA?!
-Prima che tu possa pensare male NO, Marinette non è la mia ragazza.-
-Eh? …E-E chi l’ha pensato, io no. C-Comunque
che ne dite di farci un giro, eh?-
-Uuh, mi hai letto
nel pensiero Evelyne!-
…Sentirsi dire una cosa simile dal proprio
idolo. …Stavo in paradiso!
-…Uhm… Dimmi un po’ di te, Marinette.
-Eh? …Oh, beh, che dire? Sono una ragazza
come tante altre: non spicco per abilità motorie, odio la chimica e adoro alla
follia l’inglese.-
-Davvero? Anch’io! E’
la lingua che mi piace di più, anche se ammetto che anche il francese mi piace
molto. Beh, non che non fosse ovvio. Dopotutto se non avessi una certa passione
per il francese e la Francia in generale non sarei qui.-
…Perché le sto
parlando così tranquillamente? Non la conosco nemmeno!
-Vieni da fuori?-
-S-Si, provengo dall’Italia.-
Non appena Adrien mi sentì pronunciare quelle
parole, i suoi occhi diventarono stelle.
-Tu provieni dall’ITALIA?! Io ADORO quella nazione!-
-…A-Ah, davvero? Allora magari qualche giorno
ti parlerò delle nostre usanze.-
-Oh, si! E magari
mi insegni anche qualche parola di italiano.-
-Ma si, perché no?-
…Il mio idolo
che mi chiede lezioni?! NON POSSO CREDERCI! Ok, devo stare calma, devo stare
calma. Va tutto bene, Evelyne, va tutto bene.
E mentre ero immersa nei miei pensieri, il mio
telefono squillò.
-…S-Scusate un attimo, eheh.-
*TUT*
-Pronto?-
<
-Mamma?-
<
-M-Ma perché, che succede?-
<<…C’è un mostro fuori dal nostro
ristorante!>>
-CHE COSA, UN MOSTRO?!-
<
-O-Ok, arrivo subito!-
Finita la discussione con mia madre
mi voltai per avvisare i ragazzi, ma…
-Ragazzi perdonatemi, ma devo anda-- …Uh?-
…loro non c’erano più.
-…Dove sono finiti? B-Beh, non ha
importanza adesso. Devo andare dalla mamma, e in fretta!-
Uscii di corsa dalla scuola e mi
diressi verso il ristorante. E quando lo raggiunsi…
-…Oh, no…. Mamma!-
…mi resi conto che il mostro l’aveva
presa.
Lo rincorsi per un isolato intero… finchè non notò la mia presenza.
-…Dannazione!-
Con gli occhi del mostro fissi su di
me, rimasi come pietrificata.
…Perché…non
riesco a muovermi?!
E proprio quando stavo per essere
catturata, qualcosa…o meglio qualcuno, lo fermò.
-E’ tutto a posto?-
Erano loro. …avevo davanti a me i
supereroi di Parigi.
-…S-Si, sto benissimo…Ladybug e Chat Noir.-
Potei notare subito l’espressione di
stupore sui loro volti non appena pronunciai i loro nomi.
-Ma tu come-? …A-Ad ogni modo non è
sicuro qui. Presto, vai a nasconderti!-
Seguendo il consiglio, andai a
nascondermi dietro uno degli alberi lì vicino.
Da lì dietro mi misi ad ammirare il
loro stile di combattimento, mentre li incitavo a bassa voce.
-Chat Noir, il suo akuma deve essere in uno di quei fiori in cima a Cerisier! Ho bisogno che tu mi prenda quello giusto!-
-Consideralo già fatto, my lady.-
Con un balzo, Chat Noir arrivò in
cima al mostro-albero, prendendo l’unico fiore nero in quella “chioma” rosa.
Ma proprio quando l’impresa sembrava
compiuta…una raffica di petali scaraventò via sia gatto che coccinella.
-Oh, no!-
Esclamai di fronte a quella scena.
-‘Cidenti!
…Cosa faccio, cosa faccio?! Hanno bisogno d’aiuto, ma cosa posso fare io?!-
…Sono inutile…
NON SERVO A NIENTE! …Se solo… Se solo…fossi come loro.
-Oh, ma tu lo sei!-
-Uh?-
Una voce si fece strada nella mia
testa. …O almeno così credevo.
-Psst! Da
questa parte!-
Mi voltai verso la direzione della
voce e accanto ad un’ombra vidi una strana scatoletta.
La presi e la aprii, e da lì
dentro…uscì il mio kwami.
-Ciao Evelyne!
Io sono Felì, piacere di conoscerti.-
-…Non…Posso…CREDERCI! Dev’essere un
sogno! Datemi un pizzicotto, vi prego!-
-No evelyne,
non è un sogno. Sei stata scelta per affiancarli.-
-Oddio, non dovrai ripetermelo due volte!-
-Quanta fretta! Sai già cosa fare?-
Con un sorriso a 32 denti le risposi
pronunciando la frase di trasformazione.
-Felì, trasformami!-
E in men che non si dica… il mio
aspetto cambiò.
-AAAHH!! E’ troppo figo!-
Dopo i primi attimi di emozione, mi
schiarii la gola e mi ricomposi.
-Bene, entriamo in azione.-
Con un balzo uscii allo scoperto,
richiamando l’attenzione del mostro…
-Ehi, bonsai troppo cresciuto!-
-Uh?...-
-Occhio, o potresti farti male.-
…e con una naturalezza che non
pensavo di avere, usai le mie armi per intrappolarlo.
-Elettrostorm!-
Con il mio potere speciale riuscii a
mettere KO il mostro.
-Ragazzi, prendete il fiore, presto!
Non rimarrà stordito ancora a lungo!-
-Ehm… Ok, anche se non abbiamo la minima
idea di cosa stia succedendo.-
Agile e scattante come il felino che
è, Chat Noir prese il fiore e lo porse a Ladybug, che
lo frantumò e catturò l’akuma all’interno.
-…Fiù! Per
fortuna è finita bene.-
-Ben fatto!-
Esclamarono insieme, mentre io ero
già intenta a svignarmela.
-A-Aspetta un momento!-
Ma non feci neanche in tempo a
voltarmi che la voce del gatto mi chiamò.
-Possiamo sapere chi sei?-
Fu quello che mi chiese.
-…Chat Blanc.
Io…sono Chat Blanc.-
E con quelle parole mi volatilizzai.
Accertatami che mia madre stesse
bene, tornai a casa ed accesi la TV in attesa del suo ritorno.
-Ah, giusto in tempo per il notiziario.-
<-Notizie dell’ultima ora! Parigi
ha una nuova eroina!->
…E…EEHH??!!
<-Il suo nome è Chat Blanc, signore e signori!->
-Ma quella SONO IO!-
Nel mio volto si dipinse
un’espressione di stupore.
-Beh, non sei contenta? Significa che
ce l’hai fatta, no?-
-Ma infatti io sto SCOPPIANDO DI GIOIA!-
Dissi poi, eseguendo un giro completo
della stanza con la sedia per l’emozione.
-Aaah, non
riesco ancora a crederci.-
-Se vuoi ti do davvero un pizzicotto.-
-No, non ce n’è bisogno.-
…Perché nel caso
fosse un sogno… non sono sicura di volermi svegliare.
L’indomani mi alzai presto,
saltellando tutto il tempo per la felicità. Persino a scuola non potei fare a
meno di sorridere.
-Ehi, Evelyne.-
-Oh? Ah, ciao
Adrien.-
-Ti vedo sprizzante oggi. E’ successo
qualcosa?-
…E con quella domanda, a quella mia
felicità si aggiunse un sentimento contrastante…l’ANSIA.
-…N-No, niente. E’-E’ che mi è
accaduto qualcosa di bello, tutto qui, eheh.-
-…Ne sei sicura? Perché tutto questo
nervosismo improvviso?-
-Ma cos’è, un interrogatorio?-
Su, calmati Evelyne. In fondo non può mica sospettare che tu sia Chat Blanc così, di punto in bianco.
-Ero solo curioso, tutto qui.-
-…Si, scusami.-
-Tranquilla, non preoccuparti.-
...Mi sorrise così dolcemente che non
potei fare a meno di ricambiare.
Poi…
-Ah, bella collana comunque.-
-Eh? …Ah… Si, è un…un regalo di mia zia.-
-Ha dei gusti davvero raffinati.-
-Lo so.-
…Magari fosse
davvero così, ma non posso dirti la verità. Scusami, Adrien.
E con questo pensiero impresso, mi
avviai verso la classe assieme a colui che di lì a poco… sarebbe diventato il
mio migliore amico.
Continua…
NOTA DELL’AUTRICE:
Salve a tutti! Finalmente sbarco
anche nel meraviglioso mondo di Miraculous Ladybug XD Premetto che trovo questo primo
capitolo un po’ corto e leggermente frettoloso (senza contare gli altri
miliardi di difetti che gli vedo -.-‘), quindi spero di rifarmi con il prossimo
^_^ (…Oddio, magari sto dicendo una
cavolata, ma d’altra parte sono anche un po’ opinioni U_U)
Detto questo vi saluto e spero che il capitolo sia stato di vostro
gradimento. A presto! >w<