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Autore: Arthur Velacci    13/04/2016    2 recensioni
Un uomo che da sempre ha considerato l'amore come un sentimento a lui incomprensibile, inizia a comprenderlo appieno attraverso un "gioco" con una sconosciuta incontrata su un sito d'incontri.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1
Inizia il gioco

 
 
Ritorno a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Tutto troppo banale: come al solito apro la porta di casa, le luci sono spente, nessuno mi aspetta; preparo una cena precotta e mi fiondo subito nella doccia. Dopo aver cenato, accendo il computer…tremo.
Già da tempo avevo preso in considerazione l’idea di fidanzarmi. Ho sempre pensato che l’amore fosse qualcosa per me incomprensibile, provo invidia verso chi riesce a capirlo. Non sono un tipo che si vanta del proprio aspetto, i miei amici credono che io sia un playboy che rimorchia tutte le sere. Ma è solo un’immagine che dò di me stesso, per non apparire come una figura fragile quale io sono. Ho solo avuto molte cotte durante la mia vita, ma non ho mai perso la testa per qualcuno.
Ma oggi è tutto diverso, oggi sto cercando di fare ciò che ho sempre considerato inutile: mi sto iscrivendo in un sito d’incontri on-line. Sto per compiere il gesto più sconsiderato della mia vita. Neanche io so perché sto svendendo me stesso in un mercato sessuale su internet. Non credo che possa funzionare, non credo che l’amore possa nascere così di punto in bianco da una semplice foto da me postata. È un modo barbaro e infimo per cercare partner sessuali, un semplice sfogo primordiale via wireless. Mi chiedo davvero se ne vale la pena…ma oramai ho finito di completare la mia scheda personale, e ora sono disponibile.
Ho messo apposta la foto più brutta di me, così da dimostrare che è solo una questione d’apparenza. Che inutilità… ma allora perché tremo? Perché mi sento agitato? Non c’è alcun motivo per sentirsi agitati. È solo una buffonata…nulla di più. Si, nulla di più.
 
I minuti passano, si trasformano in ore. È mezzanotte e cinque, e io sono ancora attaccato al monitor come un disperato. Cosa mi prende? Sto davvero aspettando che qualcuno mi noti? Ma non era inutile questa cosa? Non era una buffonata?
Improvvisamente un suono mi colpì come una freccia nel cuore: un “mi piace”. Acciuffo il mouse e scopro chi è: si chiama Amelia, e a giudicare dall’aspetto, sembra proprio quel tipo di donna che io disprezzo: truccatissima, che mostra ridicolmente le sue curve, le labbra sono marcate dall’abbondante rossetto, i capelli sono biondi e fluenti. A giudicare da tutto ciò, pare che si sia fatta un selfie molto accurato, progettato e studiato per farla sembrare…appetibile.
«Proprio come mi aspettavo. Tutto ciò è una buffonata.»
 
Il giorno dopo i miei amici e colleghi mi hanno chiesto se già ho conosciuto qualcuno, gli ho risposto di no. Loro sono rimasti delusi e hanno concluso il discorso discendo: «È solo questione di tempo, fidati. Arriverà qualcuno.»
Non riesco proprio a capire il perché di tanto interessamento. Gli cambia la vita se divento fidanzato?
A ogni modo, termina un’altra giornata lavorativa e sono di nuovo a casa. Dopo la solita routine, accendo il computer. Sono tentato all’idea di controllare sul sito d’incontri…beh…in fondo che male può fare?
Con mia grande sorpresa mi accorgo che a ben centoventi tre donne piaccio, e ognuna di esse mi ha scritto sulla chat. Porto il busto all’indietro e mi si tinge in volto un’espressione scioccata. In un solo giorno così tante donne? È semplicemente… strano, inaspettato. Cosa mai hanno trovato nella mia foto da mettere “mi piace”?
Mi alzo dalla sedia e girovago per casa. Rifletto e rifletto, ma arrivo sempre alla stessa conclusione: non riesco a capire. Me? Centoventi tre donne a cui piaccio? Possibile che sia solo un’attrazione fisica dovuta (inspiegabilmente) dovuta alla mia orrenda foto? Possibile che sia tutto uno scherzo? No, credo che sia ridicolo che centoventi tre utenti siano falsi, e che tutto sia solo uno stupido scherzo. Il mio profilo utente è veramente invaso da donne con cui posso interagire. Ma si, infondo, è solo un gioco, nient’altro: un volgare gioco di apparenza sessuale on-line. Allora divertiamoci!
Mi siedo sulla sedia ed esamino una per una tutte le utenti a cui io “piaccio”. La maggior parte di loro sono così volgarmente stomachevoli che non riesco neanche a guardarle in faccia.
Mentre scorro col mouse, mi colpisce particolarmente una donna; è la meno volgare di tutte le altre che ho visto: poco trucco, sguardo sorridente e sincero, capelli neri, labbra carnose e occhi marroni. Guardando meglio la foto mi accorgo che è a una festa, infatti lei è circondata da gente con bicchieri di champagne, e indossa un abito rosso fiammante che la copre fino alle cosce.
Esamino la foto più e più volte perché è quella che particolarmente mi ha colpito. Nella chat mi ha scritto: «Ehi, ciao. Mi chiamo Donna dei Tuoi Sogni e mi piacerebbe conoscerti.»
Donna dei Tuoi Sogni? Perché mai ha scelto un nome del genere!? Forse devo rivalutare la sua persona, anche se dalla foto mi pare una ragazza apposto. Un po’ diffidente le schivo: «Ehi là, anche per me è un piacere conoscerti.»
Attendo… ma non credo che sia collegata attualmente. Vedrò domani.
Mentre sto per spegnere il computer, mi appare una notifica: è lei.
«Ti va se parliamo al telefono?» mi scrive.
«Si, perché no?» le rispondo.
Mi scrive il suo numero, io lo digito ma non la chiamo subito. Devo riflettere attentamente su ciò che sto per fare. È successo tutto così in fretta, fino a qualche giorno fa non mi passava neanche per l’anticamera del cervello una prospettiva amorosa, e adesso sto per parlare con una donna sconosciuta? Così, di punto in bianco? Solo per gioco, o perché spero veramente che possa nascere un sentimento d’amore? No so, non so proprio cosa decidere. È incredibile come le situazioni accadano così rapidamente.
Mi chiama qualcuno, un numero sconosciuto.
«Pronto?»
«Ehi, ciao. Sono la Donna dei Tuoi Sogni.» mi risponde una voce allegrotta.
Non so cosa sia peggio, il fatto che lei mi abbia chiamato prima che io abbia potuto scegliere, o che il nickname che ha scelto è così ridicolo da rivalutare l’intera situazione. Accenno a un saluto tentennante.
«Perdonami se posso sembrare un po’ sfacciata, ma la verità è che odio i siti d’incontri on-line, e mi piace dialogare in maniera più diretta possibile con qualcuno, specialmente se è sconosciuto.»
«Incredibile, anche io odio i siti d’incontri on-line. Ma allora cosa ti ha spinto a entrarci?»
«Mah, non saprei…direi perché…ero annoiata. Per lo più, molte mie amiche ne hanno parlato bene, dicono che si può trovare facilmente chiunque.»
“Già…centoventi tre in un giorno.” penso.
«E tu? Come mai, visto che li odi?»
«Per noia.»
Ridiamo entrambi per pochi istanti e le chiedo: «Posso sapere il perché del tuo nickname?»
«Per gioco, ho visto che su questo sito ci sono per la maggior parte donne facili. Ho voluto solo divertirmi, mostrandomi come “Donna dei Tuoi Sogni”.»
Davvero interessante, non mi aspettavo di trovare una persona che gioca al mio stesso gioco. Sappiamo entrambi che è tutto per finta, tutto per un mero piacere carnale, o così vogliamo far intendere.
«Interessante. Mi piace come ti prendi gioco di questo social.» le confesso.
«Ah sì? E perché?» mi chiede incuriosita.
«Perché anche io voglio giocare, e tu ti stai dimostrando una rivale molto abile. Sei un passo in più davanti a me. Io non avrei mai pensato di darmi un nickname così squallidamente provocatorio.»
«Molto arguto. Allora possiamo dire che il gioco ha inizio.», dopo un secondo di silenzio, riprende. «Mi sa che dovremo rimandare a domani sera. Sono già le tre di notte.»
Il tempo è letteralmente volato, domani ho il lavoro è devo svegliarmi presto.
«Molto bene, allora. Continueremo domani. Notte.»
«Buonanotte.»
Un beep chiude la chiamata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Grazie per aver letto! Fatemi sapere cosa ne pensate! ;)
   
 
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