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Autore: Blonde Green    16/04/2016    2 recensioni
Alec, Izzy e Jace si sono appena trasferiti a New York, dove incontreranno nella loro nuova scuola nuovi amici ed un professore un po' particolare.
***tratto dal primo capitolo***
-l'importante è che il fascino della mia ragazza non ti abbagli.
-Oh no, non ti preoccupare amico- dissi scoppiando in una risata nervosa.
-Cosa?! Vuol dire che non mi trovi affascinante?- mi accusò Katie con il broncio.
-No, no non intendevo questo, cioè sei molto carina, ma non sei il mio tipo-
Infatti era una bella ragazza, alta, con le curve molto pronunciate, i capelli e gli occhi castani, ma beh... il mio tipo aveva qualcosa in meno sul petto ed in più tra le gambe...
-Ed io, sono il tuo tipo?- sentii una voce quasi sussurrata al mio orecchio e mi ritrassi immediatamente spaventato.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CORSO DI TEATRO





Capitolo 1 ------- conoscenze


Alla mia migliore amica che ascolta tutte le mie pazzie,

Odiavo il lavoro dei miei genitori, perché a causa loro non potevo passare neanche un anno nella stessa scuola. Loro erano manager di attori e cantanti famosi e quindi avevano bisogno di trasferirsi con i loro clienti, ed, essendo molto legati alla famiglia, obbligavano me, Izzy e Jace a seguirli.
I miei due fratelli erano sempre stati indifferenti ai cambiamenti, ma io, non essendo come loro così estroverso, ho sempre avuto dei problemi a farmi dei nuovi amici in poco tempo.
In ogni caso non volevo farlo capire ai miei genitori, era una preoccupazione in più che non volevo dare loro e poi non dovevo nasconderlo troppo dato che venivano a casa solo per la cena, per la quale cucinava mia madre in modo che nessuno venisse intossicato dalla cucina di mia sorella.
Quindi eccomi qui a Gennaio in una nuova scuola con il mio migliore amico e Izzy pronti a buttarci nella folla dell'entrata guardati come primini. Tutte le ragazze ed i ragazzi si giravano e mormoravano al nostro passaggio, tutti con gli occhi sbarrati per non perdersi neanche un gesto od un particolare dei miei due compagni.
Jace è il solito “bad-boy”: alto, biondo, con tatuaggi e un corpo da paura. È bello come un angelo e quando si allena con i muscoli in tensione e tutto sudato è una visone paradisiaca.
Invece Izzy è alta, con i capelli e gli occhi neri come la pece e di una bellezza mozzafiato.
Entrambi hanno sempre sfruttato il loro splendore per i “piaceri della vita” e ovviamente le loro vittime non hanno mai avuto niente da protestare, anzi da quanto mi raccontano, i loro partner sono sempre molto soddisfatti delle prestazioni e li pregano di avere un secondo round, cosa che loro solo poche volte concedono.
-ragazzi, vi stanno fissando tutti- constatai osservando tutte le occhiate che i nostri nuovi compagni ci lanciavano.
-già non è fantastico? Adoro essere il nuovo arrivato, molte più ragazze per me vogliose di fare ciò che desidero- si voltò verso di me Jace con un sorriso mozzafiato che, quando vide la mia faccia disgustata, si aprì ancora di più e, dandomi una pacca sulla spalla, mi consolò: -non ti preoccupare, quella che sceglierai non la sfiorerò nemmeno con il pensiero.-
Alzai gli occhi al cielo e sentii Izzy sghignazzare.
-ragazzi ho già addocchiato il mio- annunciò mia sorella mentre faceva l'occhiolino ad un ragazzo molto alto che la stava spogliando con gli occhi desideroso.
-quando metterete la testa a posto?- chiesi esasperato dal loro comportamento
. -dai fratellone, smettila di fare il santo. Ogni tanto ci vuole un po' di sano divertimento. Magari se ti trovassi anche tu qualcuno la smetteresti di stressarti per noi.-
-Alec, ha ragione Izzy, hai bisogno di una sana scopata. Se vuoi ti procuro qualcuna.-
Ormai eravamo arrivati davanti al portone che spinsi cercando di lasciarmi alle spalle i miei due familiari esasperanti e mi diressi verso la segreteria con Jace che mi urlava dietro -era un sì?- e Isabelle che rideva attirando ancora di più sguardi addosso al nostro trio.
-Buongiorno. Vorrei chiederle gli orari di Isabelle e Alexander Lightwood e J.C. Herondale- dissi rivolgendomi ad una signora sulla cinquantina con gli occhiali appoggiati sulla punta del naso che facevano molto nonna papera.
-Siete i nuovi arrivati, giusto?- annuii – bene, allora... benvenuti a New York, spero vi troviate meravigliosamente, questa è la migliore scuola di tutta la città-
Mentre lo disse sembrava che le si stesse gonfiando il petto per l'orgoglio, ma penso fosse solo una mia impressione. Dopo aver preso i fogli, ringraziai e ritornai dai due per consegnare loro i rispettivi orari.
-Prima ora teatro, voi?-chiesi.
-Teatro? Quindi non stavi scherzando quando hai detto che ti saresti iscritto a qual corso!-
-No Jace, volevo provare qualcosa di nuovo-
-Sicuramente sarai un attore nato, fratellone- mi incoraggiò Isabelle.
Magari imparerò qualche nuova scusa da affibiare alla mia famiglia per continuare la finzione, pensai. Devo ammettere che nascondere la mia omosessualità non è sempre stato semplice, soprattutto durante gli allenamenti con Jace. Devo costantemente controllarmi se non voglio far allagare la palestra con la bava, ma hey! Non è colpa mia se il mio migliore amico (/colui di cui ho avuto una cotta epocale) ha un corpo da Adone!
Sentii un urlo e preoccupato controllai che non fosse successo nulla, ma non c'era nessun serial killer nei dintorni, solo mia sorella che aveva appena letto il suo orario: -non è possibile! Storia e italiano le prime 3 ore! Ma dico, siamo pazzi? Io dormirò già il primo giorno e al diavolo la buona impressione!-
-Iz ho il tuo stesso orario, se ti consola sai già che saremo in due a dormire.- continuai a sghignazzare fino al suono della campanella per poi dirigermi verso la mia aula sentendo in lontananza mia sorella e Jace che si lamentavano ancora sul loro orario.
Arrivato in classe mi sedetti al primo banco, almeno alla presentazione non avrei dovuto sfilare davanti a tutta la classe in caso il professore mi avesse chiamato alla cattedra.
Presi il quaderno, una matita e aspettai l'entrata dell'insegnante. Mi aspettavo una persona un po' eccentrica, ma persino la peggiore delle mie ipotesi non aveva centrato il segno. L'uomo, o meglio il ragazzo, perchè non gli avrei dato più di 25 anni, era vestito con una vestaglia tigrata, i pantaloni neri con i brillantini, la camicia viola con le paillette e infine i capelli acconciato in una capigliatura senza senso piena di glitter e ciocche multicolori. Ovviamente non mancava il trucco, infatti si distingueva una striscia d'orata sulle palpebre e un lucidalabbra color carne con i brillantini. Aveva fascino e stile, ma devo ammettere che a prima vista ne ero rimasto sconvolto. Che professore mi ero ritrovato?
-Tu sei quello nuovo, giusto?- mi chiese con la sua voce vellutata ed io annuì – bene, ragazzi vi presento Alexander Lightwood, nuovo acquisto della nostra scuola.-
-Alec.- dissi sentendo le guance avvampare.
-come prego?-
mi schiarii la voce: -mi chiami Alec, professore, il nome Alexander non è proprio uno dei miei preferiti.-
-Ma è così sexy Alexander- mi rispose l'insegnante facendomi l'occhiolino e la classe proruppe in una risata – e comunque essendo io chi comanda in questa classe, posso decidere come chiamarti e preferisco decisamente Alexander visto che, intuendo, tutti ti chiamano Alec. Devo essere originale, no?-
Già, quella sembrava la sua politica da applicare su tutto ciò che lo circondava.
-C-certo – conclusi il discorso sapendo che non gli avrei fatto cambiare idea.
-Bene ragzzi chi vuole spiegare al nostro caro Alexander ciò che abbiamo fatto fin'ora?- un paio di braccia si alzarono e il professore indicò un ragazzo di corporatura snella ma slanciata, con i capelli biondi e un occhio verde ed uno azzurro.
-Abbiamo deciso il nuovo copione che dovremo recitare allo spettacolo di fine anno ed è stato scelto l'Otello. Non abbiamo ancora deciso i ruoli e la sceneggiatura, perchè essendo appena finito lo scorso quadrimestre eravamo impegnati a recitare lo spettacolo natalizio.-
-Che tra l'altro è stato un successone – intervenne il professor Bane – dovremo vederti recitare qualcosa Alexander, ma oggi non ho voglia di giudicare nessuno e il mio istinto dice che sei un attore nato- concluse facendomi l'occhiolino.
La lezione continuò normalmente (per quanto potesse esserlo con un professore come il nostro) fino al suono della campanella, grazie alla quale il professore ci congedò per poter andare alle altre lezioni.
-Hey!- mi si affiancò il ragazzo di prima insieme ad una ragazza -il mio nome è Richard e lei è la mia ragazza Katie. Sono contento che tu abbia scelto questo corso, sembri un ragazzo simpatico Alexander-
-Alec, per favore chiamatemi Alec. Alexander lo odio-
-Certo Alec, comunque non sentirti sotto chock per il nostro insegnante, è un'ottima persona anche se un po' eccentrica nel modo di vestire.-
-Solo un po'?- gli chiesi ironico per poi scoppiare a ridere con loro.
-Qual è la tua prossima materia?- mi chiese Katie.
-Matematica- risposi dopo aver preso il foglio con l'orario.
-Perfetto, anch'io ho quell'ora! Possiamo andarci insieme.-
-Certo, sono contento di conoscere qualcuno.- le dissi sorridendo.
-Difficile nelle nuove conoscenze?- mi chiese.
-Già...- risposi guardando il pavimento.
-Non ti preoccupare meglio pochi amici ma buoni, giusto?- mi consolò Richard scoppiando a ridere -l'importante è che il fascino della mia ragazza non ti abbagli.
-Oh no, non ti preoccupare amico- dissi scoppiando in una risata nervosa.
-Cosa?! Vuol dire che non mi trovi affascinante?- mi accusò Katie con il broncio.
-No, no non intendevo questo, cioè sei molto carina, ma non sei il mio tipo-
Infatti era una bella ragazza, alta, con le curve molto pronunciate, i capelli e gli occhi castani, ma beh... il mio tipo aveva qualcosa in meno sul petto ed in più tra le gambe...
-Ed io, sono il tuo tipo?- sentii una voce quasi sussurrata al mio orecchio e mi ritrassi immediatamente spaventato.
-Professor Bane! Non l'avevo sentita arrivare-
-O ci avrei scommesso Alexander, altrimenti non saresti scattato in quel modo. Allora? Io sono il tuo tipo?-
-Beh, professore..- iniziai, ma venni interrotto dall'arrivo di Jace che rispose per me: - il suo tipo? Ma non vede che Alec è super-etero? Anche se non ha ancora avuto una ragazza non vuol dire che sia gay, è solo che non ha ancora trovato quella giusta, vero fratello? E poi lei chi è?-
-Sono il professor Bane, insegnante del corso di teatro che Alexander frequenta, e lei deve essere Herondale- rispose contraendo la mascella in un movimento quasi impercettibile.
-Esatto, Jace Herondale e mi dispiace, ma non è neanche il mio tipo, in confronto ad Alec io non mi tiro indietro alle proposte di belle ragazze- fece l'occhiolino a Katie -quindi mi dispiace per lei ma sono etero dichiarato.-
-Oh non si preoccupi signorino Herondale, neache lei è il mio tipo, e poi la mia domanda era un test che Alexander ha superato a pieni voti. Arrivederci ragazzi.-
-Test?- chiesi perplesso.
-Ragazzi il vostro prof è pazzo.- constatò Jace.
-Però non si può dire che sia di brutto aspetto, anzi...- si intromise Isabelle con tono malizioso.
-Katie, Richard vi presento mia sorella Isabelle e il mio migliore amico Jace.-
Finite le presentazioni decidemmo di dirigerci ciascuno verso la propria classe dato che era suonata la campanella.
La giornata proseguì normalmente e finite le lezioni andai alla ricerca dei miei fratelli per poter avviarci insieme verso casa.
Durante il tragito Jace iniziò a parlare di tutte le nuove ragazze con le quali aveva già avuto dei flirt per poi lamentarsi di una certa Clary con la quale aveva litigato per tutta l'ora di arte: -quella ragazzina... proprio non la sopporto- concluse il discorso adirato.
-Jace, ha la tua stessa età. Ti stai dando del ragazzino?- constatai mentre Izzy si metteva a ridere di lui.
-No Alec- rispose lanciandomi un'occhiataccia -ma lei è così insopportabile! Non credo riuscirò a sopravvivere un anno intero con lei come vicina di banco- drammatizzò il discorso con un sospiro finale e portandosi una mano in fronte.
-Prova a cambiare tattica- gli propose Isabelle.
-Per portarmela a letto? Assolutamente no! Rischio che mi morda durante l'attività o peggio ancora che mi castri! Preferirei accudire un anatra piuttosto che flirtare con lei.- disse molto seriamente, talmente tanto che io ed Izzy scoppiammo a ridere -non fa ridere traditori! Oh al diavolo... comunque Alec hai già fatto conquiste. Bravo il mio playboy!- mi disse con un occhiolino, facendomi tornare subito serio.
-Chi Katie? Ma è fidanzata!- affermai indignato.
-No no, non stavo parlando di una ragazza- ghignò.
-Ah sì! Il professore!- mi illuminò mia sorella -è molto particolare se non ci fai un pensierino tu Alec, lo faccio io-
Quasi mi strozzai con la saliva: - I-io? Non ti preoccupare te lo lascio-
-Già il nostro secchione non ha bisogno di fare il gioco sporco per avere una A- mi prese in giro Jace -bene ragazzi, dato che siamo arrivati io vado a studiare una tecnica per far cadere ai miei piedi quella rossa. Nessuno può evitarmi, il mio orgoglio ne risentirebbe-
-Orgoglio? Direi più ego e comunque non avevi detto che avresti preferito accudire un anatra?- Gli chiesi ridendo sotto ai baffi, che non avevo.
-Non ho detto che voglia portarmela a letto, voglio soltanto far sì che mi porti un po' di rispetto e la smetta di essere odiosa.-
-Allora studia arte!- gli urlai dietro io dato che stava già correndo per raggiungere camera sua.
-Finalmente metterà la testa a posto?- chiese retorica Isabelle prima di mettersi a ridere ed io la seguii a ruota.
Ormai mi ero rassegnato, sapevo che Jace era la persona più etero che avessi mai conosciuto e inoltre era mio fratello. Saremo sempre stati uniti, ma non nel senso che io avevo costantemente desiderato, ed ormai l'avevo capito ed accettato.
-Sono contenta che la tua cotta per Jace sia quasi passata del tutto- mi guardò negli occhi e subito impallidii.
-COSA?!- urlai in preda al panico -io non ho mai avuto una cotta per lui!- finii sussurrando per non farmi sentire dal ragazzo in questione.
-Alec sono tua sorella, ovvio che ho capito il tuo orientamento sessuale-
-Raziel! Se lo hai capito tu lo avrà capito anche a lui!- iniziai ad andare avanti e indietro per il salotto con le mani nei capelli.
-Non credo fratellone, Jace è troppo ottuso per capire queste cose da solo, e poi hai superato il test del professor Bane, no? Quindi vuol dire che Jace non sospetta nulla, oppure è un ottimo attore-
-Così non aiuti, Izzy. Comunque... il test?- chiesi confuso.
-Ma certo, secondo te cosa stava valutando? Ovviamente la tua bravura a recitare la parte dell'etero- chiarii lei sedendosi sulla poltrona e atteggiandosi come Sherlock Holmes.
-Non credo Iz... altrimenti lui come avrebbe fatto a capire che sono gay? Se fossi stato così bravo avrei dovuto confondere anche lui.- le dissi e mi diressi versi camera mia chiudendo il discorso. In effetti il test di oggi è stato molto strano. E che avesse veramente capito che sono gay come dice Isabelle? No, non è possibile lo avrei sicuramente fallito, oppure... al diavolo. Domani glielo domanderò.
Presi un libro e per non pensare al corso di teatro, al professore e a quello stupido test iniziai a studiare.
Okay forse sono un po' secchione, pensai mentre cercavo le pagine che avevano spiegato oggi in classe.




Angolo autrice
Hey! Vi è piaciuta? Detto tra noi spero proprio di si XP.
Perdonatemi se ho fatto qualche errore grammaticale e sarei molto contenta se me lo faceste notare. Inoltre vorrei chiedervi se la lunghezza del capitolo va bene, perché altrimenti potrei allungare il prossimo.
In ogni caso vi ringrazio per il tempo che avete perso leggendo questa mia pazzia e anche per le future critiche che mi scriverete, perché visto che desidero migliorarmi qualsiasi consiglio è ben accetto.
   
 
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