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Autore: Agni_InkTears    17/04/2016    1 recensioni
" Dal sangue versato gli eroi sorgeranno,
e i perduti cercar dovranno
fin là dove il carro dorato è solito terminar il suo viaggio,
se la spietata vendetta si vorrà fermar con coraggio.
La sorte decideranno dell'equilibrio rovesciato,
quando l’addio del Crepuscolo sarà ormai realizzato “
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Dei Minori, Eris, Gli Dèi, Nuova generazione di Semidei, Quasi tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
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Alexis Blake

 

Tutto nella normalità.

Era tutto nella normalità.

Alexis correva a perdi fiato, inseguita da una folla scatenata di canadesi arrabbiati. Molto arrabbiati. Scoppiò a ridere mentre ,allungando la mano, afferrò l’ennesimo ‘regalino’ dalla bancarella di bigiotteria che stava superando. Un braccialetto. Beh, aveva sperato in qualcosa di più. Qualcosa che valesse di più.  Non sarebbe costato più di cinque pounds. Uff, l’avrebbe fatto bastare.

Con un saltello schivò una baguette che la stava per colpire in testa. L’afferrò, e girandosi rivolse un enorme sorriso alla panettiera che poco prima aveva derubato. "Grazie del pane!" le urlò, soddisfatta del suo sempre più crescente bottino.

Adorava rubare. E adorava le fiere.

Quindi per lei rubare alle fiere era proprio il massimo.

"Mi scusi signora"disse ad una donna mentre si abbassava per raccogliere la spesa che per ‘sbaglio ‘ le aveva fatto cadere e silenziosamente sfilava il portafogli dalla borsa. Un urlo che sembrava tanto "Adesso ti prendo ladruncola!" (ma non si poteva mai dire dato che quei canadesi parlavano un inglese incredibilmente storpiato) le fece dimenticare le buone maniere e strattonò direttamente via la borsa della signora senza tanti preliminari. "Un voleur! Elle prit le sac! Aller à elle! "  

Alexis riprese la corsa, fregando cappelli ai passanti e provandoseli per poi scoppiare a ridere e rilanciarli indietro. Possibilmente in faccia alla panettiera antipatica. Continuava a borbottare strani insulti in francese, convinta che non li avrebbe capiti. E invece se c’erano delle cose che imparava velocemente nelle lingue straniere, quelle erano proprio le parolacce.

Nessuno si prendeva gioco di Alexis Blake. Nessuno.

Tantomeno una canadese con la cadenza francese.

Stava andando tutto benissimo fino a quando non si ritrovò in un quartiere che le era del tutto nuovo della città. Okay, diciamo che tutta la città le era nuova. Dato che ci viveva più o meno da…, quanto?, un paio di ore, minuto più minuto meno.

La folla alle calcagna era diminuita certo, ma non poteva ancora permettersi di rilassarsi. Non che una come lei potesse mai permettersi di rilassarsi.

Rallentò leggermente mentre girava alla cieca tra i vicoletti. Doveva essere la zona malfamata perché più si guardava attorno più scorgeva palazzi in rovina che si reggevano in piedi per miracolo. E il fatto che lei ci fosse esattamente sotto non era un buon segno. Per niente.

Ben presto si ritrovò la strada sbarrata da un muretto. Non ce l’avrebbe mai fatta a scavalcarlo in tempo, nemmeno se quel cane rabbioso che aveva davanti non si fosse mai messo a ringhiarle. Come se non bastasse la gentilissima panettiera di poco prima le spuntò alle spalle. Perfetto.

"Ragazzina, la tua corsa è finita."Alexis si girò di scatto. Da quando in qua, quella panettiera aveva un accento inglese così perfetto?

Si sforzò di tenere sotto controllo anche il cane, mentre squadrava la donna. Fortunatamente era sola, gli altri dovevano aver rinunciato. Ma a quanto pareva lei no. Brutto errore.

"E anche la tua vita!" Dritta al punto… "Addirittura? Solo per un pezzo di pane? Allora è proprio vero che voi canadesi siete dei tirchi!" Ironizzò, cercando intanto una via di fuga da quell’enorme casino in cui si stava trasformata la sua giornata. Peccato, pensò, si preannunciava così bene!

Un ruggito dilaniò l’aria, in un verso decisamente poco rassicurante. Quasi animalesco. E non veniva dal cane.

Non era poi più così tanto sicura che quella fosse una panettiera. O per lo meno, una panettiera umana.

"Wow! Quanta rabbia repressa! Sai, lo yoga fa miracoli…"

La osservò mutare in un brutto mostro. Non si sforzò nemmeno di ricordare quale fosse il suo nome. Al momento era l’ultimo dei suoi problemi. Sapeva solo che le ricordava terribilmente una gallina un po’ spelacchiata.

"Devi esserti persa, la bancarella del pollo arrosto è dall’altra parte" la informò ridacchiando. Mai perdere il buon umore, era la sua filosofia di vita. E non intendeva venirne meno nemmeno questa volta.

Con uno scatto afferrò il boomerang che teneva nello stivale e con l’altra mano raccattò un ramo preso lì vicino. Il cane aveva cominciato a spalancare la bocca, pronto all’attacco.

Tentò con un "Ehi, Fuffi, riporta!" lanciando stupidamente il bastone poco lontano in un disperato tentativo di raggirare il cane. A quanto pareva l’animale era più furbo di lei perché non si preoccupò minimamente del ramo gettato poco distante. Ma che fine avevano fatto gli innocui cagnolini della pubblicità della Scottex?

Tanto per ricordarle che preferiva avere lei arrosto, il mostro le piombò addosso, e per poco non la prese in pieno. Alexis ringraziò tutti gli dei che conosceva, che non erano poi così tanti, per i suoi riflessi semidivini.

Poi si ritrovò a ringraziare anche quell’inetto di Edward per aver voluto un cane. Un cane che la odiava, tra l’altro. Si chiese se non fosse lei a ispirare antipatia a quelle bestiacce. Ma era abbastanza sicura che fosse stato proprio il fratellastro ad aizzarglielo contro. In ogni caso, per un secondo ne fu grata. Se non altro adesso sapeva come fermarne uno che cercava di sbranarla.

Continuò a schivare e indietreggiare, in un incredibile successione di imprecazioni e benedizioni. Stava appunto maledicendo quella stupida cittadina quando ricevette l’illuminazione.

Si domandò coma mai il cane ce l’avesse tanto con la sua parte destra del corpo. Tendeva sempre a puntare a quella, e lui si trovava a sinistra. Non esattamente la scelta più conveniente per un essere intelligente come lui.

Poi un buonissimo odorino le colpì le narici. Odore di sacottino coi Wurstel. Aprì velocemente la borsa che aveva rubato poco prima, da cui proveniva la dolce scia. E dentro vi trovò proprio il panino incriminato. Ecco perché ce l’aveva tanto con lei! Voleva il cibo! Si maledisse per non esserci arrivata prima.

Evitò un altro attacco dell’arpia (finalmente si era ricordata il nome) e le tirò un calcio sfruttando il suo sbilanciamento. Quella cadde poco distante. Si ritrovò a fissare negli occhi il cane affamato.

Tutto quel casino solo per un po’ di pane e Wustel! Ed ecco la seconda idea.

‘ tutto è cominciato per un sacottino e per un sacottino tutto finirà.’  

"Lo vuoi, Fuffi, lo vuoi?" si passò da una mano all’altra il cibo più volte, sventolandolo per bene davanti al muso del cane. Iniziò a sbavare. Doveva avere proprio fame, in questo Alexis poteva capirlo. "Vai a prendertelo!"

"Al volo!" urlò poi, lanciando all’arpia il panino. Questa ancora un po’ sotto sopra per il calcio lo afferrò ingenuamente e in un attimo il cane le balzò addosso. Alexis pensò di non aver mai amato tanto un animale in vita sua. "Bravo Fuffi!"

Senza perdere tempo si arrampicò su per il muretto, arrancando dalla fatica mentre il mostro continuava a mugugnare di dolore. Sapeva che ben presto l’arpia si sarebbe ripresa, e avrebbe fatto meglio ad essere distante per allora.

Tutto nella normalità.

Era tutto nella normalità.

Era tutto nella normalità fino a quando non mise piede per terra, oltre il muretto.

E il buio l’avvolse.

Niente sarebbe più stato nella normalità. 

 

Angolo delle Lacrime d'inchiostro

Salve a tutti! Questa è la mia prima storia quì su efp, e sono veramente molto eccitata per questa nuova avventura che mi si prospetta davanti! 

Sono una fan sfegata di Percy Jackson e in attesa di The Trials of Apollo ho deciso di dare sfogo alla mia immaginazione con questa storia. E' ambientata un anno dopo la guera di Gea e, soprattutto nei primi capitoli,saranno presenti anche i nostri amati semidei.

I protagonisti, però, saranno tutti personaggi nuovi e non mancheranno profezie, scontri e salvataggi. Spero che questa storia possa incuriosirvi, e grazie a tutti quelli che sono arrivati a leggere fin quì!

Alla prossima,

Agni_InkTears

p.s. per chi fosse interessato ho anche un account Wattpad, sempre con lo stesso nome( sono una tipa molto fantasiosa), dove ho pubblicato una Solangelo.

   
 
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