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Autore: Blade the KnightRevenant    17/04/2016    5 recensioni
La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni. [Giovanni Falcone]
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-A mio parere? Gli eroi non vanno dimenticati.-
Genere: Song-fic, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Miles Tails Prower, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
- Questa storia fa parte della serie 'Robe su Sonic'
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Eroi nati per morire

fA Palermo nel cuore del centro c'è un'antica focacceria 
davanti alla Chiesa di San Francesco, si ritrovano sempre li 
seduti al tavolo che fu di Sciascia a bere Heineken e caffè 
sono la banda del sogno interrotto di una Sicilia che non c'è 

 

-Allora miei signori. Abbiamo mezzi, abbiamo uomini e il Duce in persona mi ha dato poteri straordinari di ogni nostra azione sull’isola. Il nostro obiettivo è combattere la Mafia con ogni mezzo e sradicare il suo dominio nel territorio siciliano.-

Queste erano le parole di quel mobiano, forte, determinato e serio come suo solito. Ormai si era dato alla fama nel mondo come Shadow, il Prefetto di Ferro, l’unico mobiano che lo Stato aveva riposto le speranze nella liberazione contro la “tirannia mafiosa”.

Da giorni le sue azioni avevano portato enormi successi e per la prima volta i mafiosi erano stati messi alla sbarra, buttati in galera e condannati per le loro malefatte.

 

-Preparatevi. A momenti.. faremo di nuovo visita ai mafiosi.. e li terremo dietro le sbarre.- continuò, facendo cenno alle decine di persone tra magistrati, carabinieri e uomini di fiducia a prepararsi al momento.

 

Mentre tutti uscivano dalla stanza, il Prefetto di rimase da solo nel suo studio per riordinare le varie pratiche di accusa e di processi. La sua attività nel territorio gli aveva fatto capire che la malavita organizzata può arrivare a colpire chiunque, che sia un povero disgraziato o addirittura un persona importante come un questore o le istituzioni stesse.

-A costo di sembrare più mafiosi di loro Prefetto?- domandò Omega. Ormai il vice prefetto Omega era diventato il più fidato collaboratore di Shadow. Ciò che non condivideva era il fatto che Shadow arrivava a fare dei “colpi bassi” per riuscire a catturare i mafiosi, come bloccare l’acqua a una città o tenere in ostaggio donne e bambini. Nemmeno a lui piacevano, ma se era un metodo per portare allo scoperto i criminali, era meglio utilizzarli.

Shadow non ci mise tanto a rispondergli. Sapeva cosa faceva e sapeva il significato delle sue parole. -Esatto. A costo di sembrare più mafiosi di loro. Noi siamo qui per fare il nostro dovere, non dimenticarlo. Dobbiamo usare ogni modo per vincere questa crisi.-

Dopo quelle parole, silenzio. Shadow si mise le dita sulle tempie e non disse altro. Sarà lo stress? Si chiese Omega, aspettando una risposta dal Prefetto. Da oltre cinque anni erano in quella terra e finalmente stavano avendo dei grossi risultati.

-Ormai non so manco di chi fidarmi Omega. Costoro non hanno ancora capito che i briganti e la mafia sono due cose diverse. Noi abbiamo colpito i primi che, indubbiamente, rappresentano l'aspetto più vistoso della malvivenza, ma non il più pericoloso. Il vero colpo mortale alla mafia lo daremo quando ci sarà consentito di rastrellare non soltanto tra i fichi d'india, ma negli ambulacri delle prefetture, delle questure, dei grandi palazzi padronali e, perché no, di qualche ministero.-

-E su questo, abbiamo entrambi la stessa veduta Eccellenza.-

-Forza, dobbiamo muoverti. Stavolta c’è qualcosa di nuovo a Palermo e non lasceremo che i mafiosi facciano ancora il loro comodo.- riprese Shadow, mentre si preparava a uscire.

-Sempre al suo servizio Eccellenza Shadow.- finì Omega, seguendo a ruota il Prefetto.

 

 

Come gli altri dopo di lui.. non riuscì a finire il suo lavoro. La differenza tra lui e gli altri? Lui non è morto per mano della mafia.. e ha potuto vivere la vita ancora per un po’. Cesare Mori.

 Si sentì come un medico che ha operato a metà: ha fatto soffrire, ma non ha guarito.

 

 

 

 


c'è Isidoro, c'è Simone, Beppe il biondo della pantera 
Alex De Lisi l'artista da guerra che usa il pennello come una bandiera 
il loro capo Ottavio Navarra è stato eletto adesso sta a Roma 
si è comprato un vestito decente ma dentro ha ancora più rabbia di prima 

 

Appena fuori dalla prefettura della città, un anziano coccodrillo vestito tutto in ghingheri viene fermato da un giovane, chiedendo una sua intervista. Lui accettò senza esitare. Di certo non avrebbe detto di no a un giovanotto.

-Mi mandano in una realtà come Palermo con gli stessi poteri del prefetto di Forlì, se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue istituzioni e delle sue leggi. Non possiamo delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti.-

Queste erano le prime parole che in quel momento rilasciò a un giornalista del posto il Prefetto di Palermo Vector. Ormai era passati anni dal suo ritorno in Sicilia, ma finalmente era lì, con pieni poteri e con la carica di Prefetto di Palermo.

-Se posso permettermi, può rilasciare qualcos’altro signor Prefetto.. sempre riguardo la mafia?- domandò il giornalista lince, ammaliato alla sola vista di quell’eroe.

 

Vector esitò prima di dire altro, ma poi pensò  subito a tutto il suo lavoro e poté dire qualcosa di concreto.

-Non chiedo leggi speciali, chiedo chiarezza. Mi fido della mia professionalità, sono convinto che con un abile, paziente lavoro psicologico si può sottrarre alla mafia il suo potere.- continuò Vector, dando però il tempo al giovane di scrivere ogni sua parola, ogni suo pensiero.

-Ho capito una cosa molto semplice, ma forse decisiva. Gran parte delle protezioni mafiose, dei privilegi mafiosi, certamente pagati dai cittadini, non sono altro che i loro elementari diritti. Assicuriamoglieli, togliamo questo potere alla mafia, facciamo dei suoi dipendenti i nostri alleati.-

 

Parole vere.. troppo reali. Il gatto ascoltò e trascrisse ogni parola del Generale, ringraziandolo per aver perso parte del suo tempo nel concedergli questa intervista. Anche se non durò molto, visto che si avvicinò uno degli agenti di scorta di Vector.

-Generale è meglio che ci muoviamo. Qui non è sicuro.- disse Espio, uno dei carabinieri che Dalla Chiesa si fidava. Un tipo giovane, come il suo secondo agente, Charmy. Il giovane capì e se ne andò e lo stesso lo fece il Prefetto, accompagnato dai suoi agenti verso la macchina per andare a cenare.

Purtroppo, non sapeva cosa gli sarebbe accaduto pochi attimi dopo.

 

Era notte, niente il vista.. deserto.. rumori di Kalashnikov.. 3 morti.. nessun sopravvissuto.
Lì è morta la speranza dei siciliani onesti. Strage via Carini. Carlo Alberto Dalla Chiesa.

 

 

 


Didilala-hey didilala-hay 
se non sono ancora stanchi non si stancheranno mai 
non li fermano con gli spari, non li fermano con le TV 
sono i veri siciliani e non si fermeranno più 

 

Radio Aut, la radio indipendente accesa tra le città di Cinisi e Palermo. Chi la costituiva? Dei giovani comunisti appassionati di due cose: politica e sbeffeggiare i mafiosi.

 

-OK Blade, quando vuoi.- disse uno dei tanti, dando il permesso al suo coetaneo di fare come suo solito, il cronista della radio.

-Come sempre sono pronto. Apriamo le danze su.-

-Ok.. musica pronta.. microfono pronto.. siamo in onda. Vai Blade!

 

 

Parlantina vicina al dialetto dell’isola, scherzoso come sempre, ma sempre serio a punzecchiare chi gli stava suoi coglioni: gli “uomini d’onore”, i mafiosi. Chiamata anche la montagna di merda di Cinisi.

 

--Oook, siamo nei paraggi del maficipio di mafiopoli.. del municipio di mafiopoli--

--E’ riunita la commissione edilizia.--

--All’ordine del giorno: L’approvazione del progetto Z11.--

--Il grande capo Tano Seduto si aggira come uno sparviero per la piazza.--

--La commissione e’ riunita, si aspetta il verdetto. Tutti i grandi capi delle grandi famiglie indiane sedute qua.--

--C’e’ manu cusuta, cusuta mano. C’e’ quarara calante, eccola la col suo bel pennacchio.--

--Poi c’e’ anche l’esploratore e infine a presiedere la seduta in tutta la sua maestosità.. C’e’ il grande capo.. i due grandi capi: Tano Seduto e Geronimo Stefanini, sindaco di Mafiopoli.--

--I membri della commissione discutono, qualche divergenza, ma sono fondamentalmente d’accordo.--

--Si stanno mettendo d’accordo nell’approvare il progetto Z11.--

--Qualche minuto, pochi minuti e verrà effettuato. Cosa verrà effettuato?--

--Fratelli, la nostra riserva indiana e’ stata finalmente aggiudicata.--

 

--Ok, vi daremo prossime informazioni a momenti, intanto godetevi un po’ di buona musica: https://www.youtube.com/watch?v=zVcfIqQIg5I

 

-Le canti come sempre Blade.- fece uno dei ragazzi, dando una pacca sulla spalla all’attorone che era Blade.

 

Lui non aveva paura di denunciare le malefatte che i mafiosi commettevano ogni giorno grazie a Punta Raisi. Il sangue di suo padre non contava.

Ciò che gli importava davvero era ridicolizzare quegli “uomini d’onore” e se volevano ammazzarlo beh, allora dovevano capire COME e QUANDO ammazzarlo.

Non gli importava se quel leccaculo di suo padre lo aveva cacciato di casa, non gli importava se i mafiosi lo odiavano sempre di più. La mafia uccide.. e il silenzio pure.

 

(https://www.youtube.com/watch?v=I5XTj72skCc secondo me.. vale e varrà solamente l’originale.)

 

9 maggio 1978.. una ferrovia distrutta.. lui scomparso.. e solo Cinisi lo ricordò. Peppino Impastato.



 

 


Hanno sfilato in manifestazione, raccolti distratta solidarietà 
hanno pianto Falcone e gli altri, hanno guardato sbarcare i parà 
volantinato Zen e Acquasanta e non so quanti altri quartieri 
intanto il governo ha sbloccato gli appalti e la mafia riapre i cantieri 

 

-Ma lo devo fare per forza?- pregò Sonic, sempre inchiodato al suo posto di lavoro nella Prefettura di Palermo. A fargli compagnia però, c’era stavolta il suo vecchio amico (se non fratello) Tails, che era come sempre a fargli manforte.

Negli ultimi tempi avevano affrontato molte tematiche: l’assassinio di Vector Dalla Chiesa e di Big Chinnici, l’organizzazione del Pool Antimafia e del ben ricordato Maxiprocesso tenutosi a Palermo grazie alle testimonianze di vitale importanza di Scourge Buscetta. Purtroppo c’erano anche le cattive notizie, come il suo quasi attentato dinamitardo e le continue minacce del “Corvo” e della mafia stessa. Ormai era diventato un obiettivo da distruggere.. e come disse Scourge, lo distruggeranno sia professionalmente, che fisicamente. Solo sua moglie Amy e il suo migliore amico gli stavano accanto in quei momenti, troppo stressanti e pericolosi. Ormai.. aveva un bersaglio dipinto dietro la schiena.. e di certo un intervista non avrebbe giovato.

 

 -Suvvia, che sarà mai vecchio mio? È una semplice intervista.-                 

-Lo sai che non ho tempo per questo.- ribatté Sonic.

-Tranquillo. Stasera tu e Amy siete invitati a cena da me questa sera.-

-Allora dovrà darsi da fare Cosmo.- commentò Sonic, immaginandosi la povera Cosmo sempre bloccata ai fornelli per sfamare lui e la sua famiglia.  -Forza, adesso preparati e fatti onore.- finì Tails, uscendo dall’ufficio e dando così posto alla giovane giornalista.

 

Anche ella molto giovane e si poteva sentire il suo marcato accento. Passarono ore chiusi in quell’ufficio a parlare. Lei faceva le domande e lui rispondeva senza mezzi termini. Non era come un interrogatorio, ma sembrava più una parlata amichevole tra vecchi amici.

 

-Dottor Falcone, lei è costretto a viverre sedici ore su ventiquattro in un piccolo ufficio di acciaio e cemento per lottare contro la mafia, non può assaporare i piccoli piaceri della vita quotidiana. È vero quello che dicono?-

A tale domanda Falcone rispose sempre sereno, con uno smagliante sorriso –Beh, diciamo che c’è molto di vero. Si, indubbiamente questo tipo di attività.. incide pesantemente sulla privacy. Questo non c’è dubbio.-

-Eeee.. come lo vive lei?- chiese la giornalista, curiosa nella risposta del giudice.  -Mah, direi con rassegnazione.- rispose, tenendo sempre il suo sorriso.

Ci fu un attimo di pausa, poi l’ultima domanda.

-Lei ha detto.. pare che abbia detto: < il vigliacco muore più volte al giorno, il coraggioso una volta sola. > Questo significa che non ha paura?

Prese respiro. Poi rispose. –L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, ma saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.-

 

-Quale è una sua citazione riguardo la mafia?- chiese per l’ultima volta la ragazza, ormai affascinata dalle parole di quell’uomo.

 –Che non è invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine.- finì, stranamente contento.

 

https://www.youtube.com/watch?v=-Ly9XS4iLj8 (AUTORE: Certe parole dovete sentirle, non leggerle.)

Esempio? Si.
Uomo? Si.
Eroe? Si. Ma purtroppo strappato troppo presto dalla vita terrena.. Era il 23 maggio 1992: strage di Capaci. Giovanni Falcone.


 

Non so se noi ne avremo il coraggio, se prenderemo la via del nord 
o meglio ancora via dalle palle, fare in culo a tutti voi 
perché nella banda del sogno interrotto non sono molti i fortunati 
sono in tutto quaranta persone di cui trentotto disoccupati 

Canta!

 

MESI PIÙ TARDI..

 

Una volpe distrutta, seduta a un divano del soggiorno, stava facendo anche egli un’intervista, poco dopo i fatti che hanno diviso la sua vita da quella del suo vecchio amico Sonic. Ormai da come parla e da come si vede, è distrutta nel cuore.. ma forte, perché vuole mandare avanti il lavoro suo e del suo più caro amico.

 

-Da quanto lei e il dottor Falcone siete stati amici?- questa era la prima domanda che si sentì dire dal giornalista.

-Beh, la nostra amicizia.. risale da quando eravamo bambini perché siamo nati.. in due palazzi della vecchia Palermo, distanti appena duecento metri. Non abbiamo frequentato la scuola assieme perché lui era più grande di me. In quel periodo non c’era niente da rinsaldarsi, perché è sempre stata un’amicizia saldissima. Però negli anni dove fummo tenuti a Caltanissetta, potei io, ma soprattutto mia moglie Cosmo, nel conoscere di più la moglie di Sonic, permettendo così un’amicizia saldissima con Amy.  

-Lei ha amato Palermo o non l’ha mai amata?- domandò il giornalista, tenendo nota delle parole del giudice.

-Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare.-

-Cosa ha pensato della lotta alla mafia che lei e Sonic avete mandato avanti per così tanto tempo?- chiese ancora.

-La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.-

-Per finire dottor Borsellino, dopo la morte di Falcone come è cambiata la sua vita?-

-La morte di Falcone è ovviamente.. mi ha lasciato in uno stato di.. grave situazione psicologica per il dolore provato, in quanto non si tratta soltanto di un collega di lavoro ma probabilmente del più vecchio dei miei amici che.. è venuto meno. Ho temuto.. nell’immediatezza nella morte di Falcone una.. drastica perdita di entusiasmo nel lavoro che faccio. Fortunatamente ho ritrovato.. almeno la rabbia per continuarlo a fare.-

 

Ciò che si vedeva era un uomo distrutto.. ma che non aveva gettato la spugna.

 

19 luglio 1992.. egual fine per lui.. Strage Via D’Amelio. Paolo Borsellino.

 

https://www.youtube.com/watch?v=NL0trFpyxOA (C’è lo hanno sempre nascosto.. perché darci tutto questo dolore?)

 

 

Didilala-hey didilala-hay...

se non sono ancora stanchi non si stancheranno mai 

non li fermano con gli spari, non li fermano con le TV 
sono i veri siciliani e non si fermeranno più.

 

Non erano semplici uomini. Erano nati con dei sogni e con delle aspirazioni.. ma uccisi troppo presto.

 

 

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTORE

Lo so.. lo so! Sicuramente vi state chiedendo cosa cacchio sia questa shot! Ammetto che è totalmente diversa dalle ultime che ho fatto, in questo caso “Cut” e “I’m at soup” (madonna per quelle shot dovrei essere arso vivo xD) ma questo è un caso diverso. Nel senso che è.. un tributo ad alcuni eroi che si sono battuti per un’Italia senza la mafia (in questo caso i principali eroi contro  Cosa Nostra). È stato.. abbastanza semplice. Grazie a questi personaggi e ad alcuni del mondo di Sonic, sono riuscito a carpire delle uguaglianze, così da poter unire in una specie di Cross-over. Per esempio, in questo caso, abbiamo Cesare Mori e Shadow, entrambi forti, seri e di forte carattere, il senso di giustizia che condividono Giovanni Falcone e Sonic, o il mio senso di astio verso i mafiosi come Giuseppe Impastato (e tranquilli: non sono figlio di mafiosi xp)

La verità è che volevo pubblicare tale shot in alcuni giorni importanti, come il 9 o il 23 maggio (precisamente la scomparsa di Peppino Impastato e Giovanni Falcone), ma dopo i fatti di “Porta a Porta” riguardo l’intervista al figlio di Totò Riina.. mi ha convinto a condividere questo mio piccolo pensiero con voi.

Però prima di andare, vorrei farvi una domanda. Secondo voi.. un programma nazionale può permettersi di ospitare un mafioso anzi, il figlio di un assassino come Totò Riina e permettersi di pubblicare un libro dove non giudica manco un poco le azioni criminali del padre?

Permettetemi di dire che così abbiamo buttato per l’ennesima volta 30anni di guerra alla Mafia, composte da dolore, eroi, sacrifici, morti e tradimenti. Spero che possiate dirmi la vostra riguardo tale fatto e se siete consapevoli di ciò.

Ricordo che tale fan fiction è stata scritta NON per far polemica ma per ricordare alcuni uomini che noi italiani dobbiamo sempre rispettare. Vi ringrazio moltissimo ragazzi. ^.^

Knight CuttingBlade

 

P.S: Non dimentichiamo gli eroi. Se loro non erano degli eroi, allora chi lo è mai stato?

Youtube e Internet in generale sono pieni di interviste, tributi, documenti e film su di loro.. perché non ne approfittiamo?

Vi ringrazio dell’attenzione. SEMPRE E SOLO NO ALLA MAFIA.

 

Canzone utilizzata: “La Banda del Sogno Interrotto” dei Modena City Ramblers.. ed è tutta italiana! :D

 

 

-Cesare Mori/Shadow the Hedgehog

-Carlo Alberto Dalla Chiesa/Chaotix (Vector, Espio e Charmy)

-Peppino Impastato/Blade the Hedgehog

-Giovanni Falcone/Sonic the Hedgrhog

-Paolo Borsellino/Miles Tails Prower

  
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