Sono quelle sere in cui esistiamo solo io, te e un posto dove stare sdraiati, che capisco fino in fondo quanto mi fai stare bene e quanto sono fortunato ad averti.

Quelle sere in cui mi riempi di baci, ti rannicchi vicino a me e ti fai dare baci sulla fronte.

Quelle sere in cui mi riempi di baci, ti rannicchi vicino a me e ti fai dare baci sulla fronte.

Quelle sere in cui appoggi la testa sul mio petto e, con le gambe incrociate alle mie, strusci i piedi sui miei.

Quelle sere in cui ad un certo punto ti giri di schiena, mi metti i capelli in faccia e cerchi di non farti dare baci sul collo. Ma io so come farti il solletico.

Quelle sere in cui cerchi inutilmente di farmi male, dopo qualche mia battuta idiota.

Quelle sere in cui sei costretta a sentire le stronzate che dico.

Quelle sere in cui mi continui a ripetere di non guardarti, ti dà fastidio. Ma sai che lo farei per ore.

Quelle sere in cui ti avvicini alle mie labbra, mi fai sentire il tuo fiato e poi ti tiri indietro in un sorrisetto compiaciuto.

Quelle sere in cui mi tiri un buffetto quando riesco a darti un bacio sul naso o sulle orecchie.

Quelle sere in cui siamo noi e il silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri, mentre, quasi automaticamente, ci scambiamo carezze e grattini.

Quelle sere in cui inizi a fare sul serio e altro che sette baci, me ne dai almeno mille.

Quelle sere in cui gioco con le mani sul tuo viso, sui tuoi fianchi, sulle tue gambe e sul tuo seno.

Quelle sere in cui arriva il momento di imbarazzo.

Quelle sere in cui arriva il momento di andare ed è subito un mix di malinconia e felicità.

Quelle sere in cui cerco di darti l'affetto di un padre, di un fratello, di un amico e di un ragazzo.

Quelle sere che non dovrebbero finire mai.

Quelle sere di cui non cambierei nulla.

Beh, non c'è nulla al mondo come quelle sere.

Peccato che non ci saranno mai più quelle sere.