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Autore: YoongiYah    21/04/2016    7 recensioni
"Quando Jin varcò la soglia di quel loft, ritrovandosi davanti tre ragazzi, capì subito di aver interpretato male l'annuncio trovato su internet"
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[NamJin] [YoonSeok] [TaeJiKook]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Taehyung stava aspettando Jimin davanti all'ingresso del cinema, con impazienza e il cuore che batteva a mille. Da quando lui e il ragazzino del canile avevano iniziato a frequentarsi, Taehyung si era sentito un po' escluso -e non solo perché poteva avere un minuscolo, insignificante interesse che poteva andare leggermente oltre la semplice amicizia per Jimin. Il fatto era che anche a casa stava iniziando a sentirsi un po' di troppo, con Namjoon e Jin che si ronzavano stranamente intorno senza avere le idee chiare su come comportarsi e con Hoseok che poteva o non poteva avere una storia con Yoongi, che sembrava quasi essersi trasferito da loro, alle volte. Era felice per tutti, sul serio -sarebbe stato più felice se tutto quello non avesse più influito sul suo riposo notturno, ma andava bene lo stesso- solo che, almeno per quella giornata, si sarebbe voluto godere l'appuntamento (che appuntamento non era) con il suo amico, in completa tranquillità e senza dover pensare ai suoi problemi di scuola o ai problemi dei suoi altri amici. E poi non vedeva l'ora di passare del tempo con Jiminie e di divertirsi con lui! Avevano programmato tutto, si sarebbero incontrati al cinema per andare a guardare l'ultimo film sui supereroi appena uscito, quello che Jimin aveva detto di essere impaziente di vedere, e poi sarebbero andati a cena da qualche parte nelle vicinanze. Taehyung aveva pure dato fondo a gran parte dei suoi risparmi per poter offrire al suo amico almeno il biglietto del cinema e i popcorn. Era talmente tanto entusiasta che non si sentiva nemmeno più di tanto in colpa per aver saltato la sua visita giornaliera a Donut. E infatti, quando vide Jimin avvicinarsi nella sua direzione, non poté trattenersi dallo sbracciare contento, ignorando le persone intorno a lui che avevano iniziato a guardarlo male "Jiminie!"

Jimin incominciò a ridere, quella risata un po' infantile che non poteva non essere considerata adorabile, non quando ci si accorgeva che i suoi occhi sparivano completamente dietro le sue guance, e lo raggiunse facendo, un po' di corsa, gli ultimi passi che li separavano "Ciao Tae"

Quando Jimin gli si parò davanti non perse tempo ad abbracciarlo calorosamente. Il cuore di Taehyung incominciò a battere un po' più veloce e, confuso, ricambiò velocemente la stretta. Ormai doveva esserci abituato, lo sapeva che Jimin era sempre più affettuoso del necessario, non solo con lui -lo aveva visto comportarsi allo stesso modo anche con Jin hyung e Yoongi hyung- ma la realtà era che, da quando aveva capito che Jimin avrebbe potuto essere più di un semplice amico per lui, non riusciva a prendere quelle effusioni amichevoli solo per quello che effettivamente erano. E per quanto in realtà gli piacessero, avrebbe preferito che l'altro ne facesse a meno, giusto per non dargli altri motivi per dare credito a quel tarlo che il moccioso gli aveva messo in testa dopo la loro chiacchierata.

"Mi sembra passata una vita dall'ultima volta che ci siamo visti!"

Taehyung sorrise, sollevato in parte da quelle parole -almeno non era l'unico ad aver avuto quella sensazione.

"Anche a me" si tirò indietro dall'abbraccio dell'altro e, dopo avergli dato un buffetto gentile e scherzoso sulla testa, chiese "Andiamo? Se non ci sbrighiamo ci beccheremo i posti peggiori"

L'altro annuì e così si ritrovarono in coda alla biglietteria del cinema, chiacchierando animatamente sul film che era già uscito un paio di anni prima, quello che faceva da inizio a quello che avrebbero visto a breve, quando il telefono di Jimin squillò dalla tasca dei suoi jeans. Taehyung guardò l'amico estrarlo da lì e sbloccarlo, per controllare chi fosse il mittente del messaggio "Grazie al cielo, credevo fosse ancora la chat di gruppo che ho con Jin hyung e Yoongi hyung. Non ti offendere ma da quando si sono andati a confondere con i tuoi coinquilini sono diventati così pesanti da reggere!"

Taehyung si imbronciò appena "Non dirlo a me, sono io a doverci condividere quel loft e a doverli sentire notte e giorno" non seppe poi come la domanda successiva gli uscì dalla bocca "E' Jungkook?"

Quando vide Jimin arrossire un pochino e sorridere felice si pentì immediatamente di avergli fatto quella domanda. Davvero, non è che ci tenesse così tanto a sabotare con le sue stesse mani quel pomeriggio che tanto aspettava da giorni ma non riuscì a trattenersi, non quando si accorse che gli occhi si erano illuminati in quel modo.

Jimin, ancora sorridente, si morse appena il labbro inferiore prima di rispondere "Sì. Mi ha mandato una foto di un nuovo arrivato al canile, mi ha detto che l' ha fatto pensare a me. Guarda"

Taehyung aggrottò le sopracciglia, quasi infastidito, fino a che non vide la foto. Effettivamente, non poteva dar torto a Mefistofele, quel piccolo batuffolo di pelo era tanto carino da poter ricordare in qualche modo Jimin. Ed era anche una cosa tanto dolce questa, secondo lui, ma comunque non poteva fare a meno di sentirsi indispettito.

Il vero problema, in quella faccenda, non era la sua gelosia. Nonostante ormai avesse capito di poter provare qualcosa per il suo amico, era davvero felice di vederlo così contento. Quello che gli dava fastidio era il non riuscire a capire le vere intenzioni di Jungkook. Aveva ovviamente capito che l'unico motivo per cui all'inizio il più piccolo avesse contattato Jimin era per fare un dispetto a lui. Era talmente palese e infantile da risultare quasi ridicolo, ma il punto era che non riusciva a spiegarsi perché la cosa ora stesse andando avanti così a lungo. Incominciava ad avere davvero paura che quel ragazzino lo stesse prendendo solo in giro per colpa sua e se così fosse stato non se lo sarebbe mai perdonato. Allo stesso tempo, però, aveva anche paura di dire esattamente quello che credeva a Jimin. In quel caso, la causa della sua sofferenza non sarebbe stata solo Jungkook, ma anche lui e, egoisticamente, preferiva poter essere quello che avrebbe poi sistemato le cose una volta che Lucifero si fosse dimostrato per quello che effettivamente era. Nell'esatto momento in cui questo pensiero sfiorò la sua mente desiderò di potersi prendere a calci da solo e punirsi. Era davvero una persona orribile, Namjoon hyung poteva dirgli tutto quello che voleva ma la verità rimaneva quella.

Jimin, comunque, lo riscosse dai suoi pensieri riprendendo il cellulare e aggiungendo "Ha anche detto di essersi preso cura di Donut lui stesso oggi, puoi stare tranquillo"

Appunto. Era un doppio gioco a dir poco demoniaco quello. Si sforzò di sorridere e di aggiungere un "Ringrazialo" che suonasse vagamente gentile. Probabilmente non era stato molto credibile ma in ogni caso vide Jimin annuire e sperò che questo chiudesse la questione Jungkook lì.

"Oh. Gli ho detto di raggiungerci per cena. Non ti dispiace, vero?"

Ma da quando era diventato così sfortunato, esattamente?

Sospirò e poi, sempre con quel sorriso forzato, rispose "Certo che no. Ci divertiremo tutti insieme"

Quando vide che il loro turno era ormai arrivato lo afferrò per l'avambraccio e lo tirò verso la biglietteria "Guarda, tocca a noi! Sbrighiamoci"

Tanto oramai la giornata era stata rovinata. Non poteva far altro che sperare che quello fosse il film più lungo mai prodotto prima.

 

 

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Purtroppo per lui, però, non fu affatto così e il film durò, come previsto, giusto un paio d'ore. Non appena comparvero i titoli di coda sul grande schermo e le luci della sala si riaccesero Jimin balzò in piedi, tutto sorridente, e riprese la felpa che aveva lasciato sulla poltrona "Andiamo?"

Taehyung si era lasciato scivolare sulla sua, di poltrona, stando quasi steso e con le braccia conserte portate al petto. Guardando di sottecchi Jimin, sbuffò e si imbronciò, comunque alzandosi e iniziando a camminare verso l'uscita. Vide l'altro raggiungerlo in un paio di grandi e buffe falcate per poi iniziare a camminare normalmente una volta che furono fianco a fianco "Non ti è piaciuto il film?"

Avrebbe voluto rispondergli che sì, il film gli era piaciuto tanto, esattamente quanto gli piaceva la sua compagnia, e aggiungere anche delle scuse per essersi imbronciato in quel modo ed essere stato sgarbato, ma quando raggiunsero nuovamente la grande entrata del cinema e vide lì il demonio ad aspettarli, appoggiato ad un angolo della parete con la schiena e le mani in tasca, non poté fare a meno di ridurre gli occhi a due fessure e guardarlo, rispondendo a Jimin con un "Non più di tanto" praticamente grugnito. Il suo amico fece per rispondergli ma si interruppe quando si accorse verso chi il suo sguardo era diretto. A quel punto, dalla sua fronte scomparirono le rughette che si erano formate a causa delle sopracciglia aggrottate e le sue labbra si stesero in un carinissimo sorriso.

Taehyung, invece, incominciò a chiedersi se in una sua vita precedente fosse stato un pessimo individuo degno di una qualche punizione celeste. Lo guardò corrergli incontro e salutarlo con un bacio sulla guancia. Jungkook a sua volta gli sorrise e lo prese per mano. Si ritrovò costretto a pensare che insieme, quei due, fossero davvero carini, se non fosse stato per la sua convinzione del fatto che Jungkook si stesse solo prendendo gioco di Jimin.

All'improvviso, si ricordò di quello che il suo hyung gli aveva detto quando tutta quella storia tra loro era appena iniziata. Se non poteva parlarne con uno -anche se per ragioni diverse, questa volta- avrebbe potuto farlo con l'altro. Non poteva dire a Jimin quello che pensava, non voleva spezzargli il cuore, ma avrebbe potuto mettere in guardia Jungkook e chiedergli quale il suo gioco fosse effettivamente.

 

L'occasione gli si presentò poco dopo, quando si ritrovarono seduti intorno al tavolo di un pizzeria. Dopo che ognuno di loro aveva scelto cosa prendere e dopo averlo riferito al cameriere, Jimin si congedò per andare in bagno, lasciando così Taehyung da solo con l'ingannatore. Seguì il suo amico con lo sguardo, i suoi occhi rimasero incollati alla schiena di Jimin fino a che questa non scomparve dietro l'angolo del corridoio che portava alla toilette. A quel punto, poi, praticamente scattò, girandosi verso Jungkook e ringhiandogli contro mentre tentava di guardarlo minaccioso "Si può sapere cosa accidenti stai facendo?"

Quello che Taehyung non si sarebbe mai aspettato, però, fu esattamente quello che successe: nello stesso momento in cui lui gli rivolse quella domanda, il più giovane, la serpe infingarda, gli propose un quesito simile con tono ed espressione altrettanto simili ai suoi.

Taehyung strabuzzò gli occhi, sconcertato. Era sicuro che l'altro ragazzo non fosse proprio nella posizione di rivolgersi a lui in quel modo. Non ne aveva il diritto. Né tantomeno il motivo.

"Di cosa stai parlando?"

Jungkook si sforzò di ridere per poi rispondergli, con tono arrogante "Di te che organizzi delle uscite con Jimin!"

Oh, quindi il diavolo non era solo cattivo, era anche stupido. Bene, buono a sapersi.

"Da quando non si possono organizzare serate da passare in compagnia di un amico, esattamente?!"

"Da quando tu sei interessato a lui mentre lui è già impegnato con me!"

Taehyung si ritrovò a spalancare la bocca per poi richiuderla subito dopo, non sapendo cosa dire. Gonfiò le guance, pensandoci, per poi sbuffare e ritrovarsi a dire "Non è assolutamente così! Io non ho nessun secondo fine nei suoi confronti"

Assottigliò di nuovo gli occhi, cercando di tornare ad intimorirlo un pochino "Al contrario di te"

Cercò di mantenere la sua espressione, ma guardando l'altro fare altrettanto ebbe la sicurezza di non essere minimamente credibile -il che era assurdo, visto quanto il viso di Jungkook, in condizioni normali, fosse carino, con quei grandi occhioni e tutto il resto.

Non avrebbe mai potuto nemmeno prevedere il repentino cambiamento che ci fu nei lineamenti dell'altro, però. Rimasero duri, continuava ad essere arrabbiato con lui per nessuna valida ragione, ma Taehyung fu certo anche di notare un lampo di smarrimento.

"Cosa significa?"

Taehyung sbuffò una risata forzata e poi gli rispose "Falla finita, ok? Non m'interessa se vuoi prendere in giro me o se vuoi vendicarti perché ti ho detto di non voler passare del tempo con te. Fa pure, dico sul serio, ma lascia in pace Jimin. Lui non c'entra niente in questa storia e non si merita un trattamento simile!"

Quando vide il ragazzino sospirare sconfitto non riuscì a trattenere un sorriso. Internamente aveva pure esultato -fortunatamente era riuscito a reprimerlo, glie lo dicevano sempre i suoi hyung che esternava troppo le sue emozioni.

"Ok, lo ammetto" ad ogni parola da lui pronunciata il sorriso di Taehyung si allargava sempre di più "La prima volta ho chiesto a Jimin di uscire con me solo perché avevo capito che a te piace e volevo fartela pagare per avermi rifiutato per lui ma -"

Il sorriso di Taehyung morì nello stesso momento in cui Jungkook smise di parlare ed entrambe le cose avevano probabilmente lo stesso motivo: Jimin aveva fatto ritorno dal bagno proprio in quell'istante e li stava guardando con le labbra socchiuse e gli occhi un po' lucidi.

Rimasero lì, immobili, per quelle che a Taehyung parvero delle ore, tutti e tre senza dire una parola e senza muovere un muscolo. Avrebbe voluto poter andare dal suo amico per assicurarsi che stesse bene, anche se chiaramente non era così. Avrebbe voluto abbracciarlo o fare qualsiasi cosa, ma non riuscì a muoversi. E non perché si sentiva in colpa o colto in flagrante come probabilmente era per Jungkook. Si stava semplicemente sentendo nuovamente e  ufficialmente di troppo. Jimin, nonostante avesse sentito tutto quello che il più giovane aveva detto, nonostante sapesse ormai che quello che Taehyung provava per lui, aveva rivolto il suo sguardo addolorato solo a Jungkook.

Era lui a non entrarci niente in quella storia, non Jimin. Non poteva più fare a meno di sentirsi davvero una persona orribile e solo perché sapeva che, anche se fosse riuscito a muoversi e a raggiungerlo, non avrebbe potuto fare niente per tirargli su il morale. Non era di sua competenza.

Cercò di farsi il più piccolo possibile mentre Jungkook si alzava dalla sedia per avvicinarsi mentre piano sussurrava "Jiminie io -"

"E' hyung, per te" fece un passo indietro e poi, con voce strozzata, aggiunse "Dimmi... Dimmi solo se è vero"

Guardò Jungkook avvicinarsi ancora mentre cercava di parlare "Io... Sì, ok, ma non è -"

Jimin si ritirò a sua volta e, sul punto di scoppiare a piangere, riuscì a dire qualcosa che suonò vagamente ad un "Non m'interessa" per poi correre fuori dalla pizzeria. A quel punto, Taehyung, riuscì finalmente a sentire nuovamente le sue articolazioni potersi muovere e, correndo anche lui, si fiondò al di fuori cercando di raggiungerlo, senza preoccuparsi di guardare un'ultima volta Jungkook.

 

Lo trovò poco più avanti, seduto sul marciapiede mentre cercava di trattenere a stento le lacrime. Sentì il suo cuore spezzarsi ancora una volta a quella vista.

"Jiminie..."

Quello stesso giorno, appena qualche ora prima, aveva pensato di voler aspettare il passo falso di quello stupido per poter avere l'opportunità di essere la spalla su cui Jimin potesse piangere e per poter consolarlo. Il suo desiderio era stato esaudito prima di quanto avesse mai potuto immaginare e ora che era lì tutto quello che voleva era poter ritornare indietro nel tempo e impedire ad una cosa del genere anche solo di avvicinarsi alla sua testa, se solo fosse servito a non far stare così il suo amico.

Si mise seduto anche lui su quel marciapiede e svelto circondò le spalle di Jimin con un braccio, stringendo poi su quella dove si era posata la sua mano. Jimin tirò su col naso e  poi sussurrò "Avrei dovuto capirlo subito. Solo che... Mi piace così tanto"

Taehyung lo strinse ancora un po' e poi appoggiò la sua fronte sui capelli dell'altro "Lo so. Non è colpa tua"

Jimin a quel punto alzò la testa, costringendolo a fare altrettanto. Si guardarono negli occhi e poi Taehyung vide l'altro provare a sorridere mentre gli diceva "Nemmeno tua. Non ce l'ho con te"

Taehyung si sorprese per un attimo quando si accorse di non essere ferito dalle implicazioni di quella frase. Jimin sapeva. Era ormai chiaro, e sapeva anche che era colpa sua se il ragazzo che tanto gli piaceva si era approfittato di lui ma, comunque, non gli stava dando nessuna colpa. Non riteneva il suo coinvolgimento tanto importante quanto quello tra lui e Jungkook. Faceva male, certo, ma continuava ad essere più dolorosa la consapevolezza di non poter impedire al suo amico di soffrire.

"Dì a Donut che mi dispiace. Non credo che verrò più a trovarlo"

Lo strinse ancora una volta prima di lasciare la presa, rispondendogli con un "Capirà"

A quel punto si alzò e tese le mani all'altro ragazzo per aiutarlo ad alzarsi a sua volta "Se vuoi posso addestrarlo e insegnargli a sbranare chiunque vogliamo. Lo faremo partire da Jungkook e pian piano riusciremo a conquistare il mondo"

Jimin scoppiò a ridere, buttando indietro la testa "Dovremmo mettere su un esercito di Donut, allora"

"Sarà l'esercito più carino e letale del mondo"

Jimin rise ancora, intrecciando le loro mani insieme e iniziando a camminare nella direzione di casa.

Taehyung, guardandolo, riuscì a sorridere a sua volta e a sentirsi un pochino meno orribile. Non poteva impedirgli di soffrire ma almeno era riuscito a farlo ridere e questo bastava a mettere in pace una parte del suo mondo, per il momento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti, miei cari ^^

Vi scrivo direttamente dal mare che le mie lacrime hanno formato in questi giorni *piange ascoltando Young Forever e Toy come se non ci fosse un domani*  non so voi, ma io da questo periodo probabilmente non mi riprenderò mai *muore affogando in quelle sue stesse lacrime*

Comunque, non so a quanti di voi interessino i miei scleri, quindi ignorateli e andiamo al dunque. La maknae line, il secondo capitolo di Tae. La mia più grande incertezza. Spero davvero non vi abbia deluso, è inutile ripetervi quanto io sia insicura su questi capitoli...

 Come al solito, devo e voglio ringraziarvi tutti, perché siete davvero magnifici nonostante questa storia non meriti affatto tutto questo sostegno!
Le vostre recensioni mi emozionano sempre tantissimo, grazie

 Prima di salutarvi, vi chiedo scusa in anticipo. Probabilmente l'aggiornamento della prossima settimana salterà, ma prometto che in qualche modo mi farò perdonare!

 

Buonanotte,
al prossimo aggiornamento spero *-*

 
YoongiYah

 

 

 

 

 

 

   
 
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