Rido
Come un virus intestinale invadi la mente,
la confondi,
la costringi a riflettere,
le attorcigli le budella spremendo fuori pensieri inquinati
e inquinanti.
La coinvolgi in etiche battaglie
dove solo la stupidità evince.
Accendi fuochi di gelide cortesie,
avvalorando tesi inesistenti.
Ti aggrappi alla tua solitudine come una cozza,
meretrice infausta di nobili cause,
che vendi per altrui.
Alla luce del sole ti dichiari incolpevole e contrita,
spacciando dietro le quinte tutto il tuo livore
condito in piatti luccicanti di lustrini e paiette.
Servi al mondo belle parole per raggirare vergini proseliti
e poi ti prostituisci con vecchie bagasce.
Ma non illuderti!
La verità è la menzogna spremuta su una ferita fresca.
E in tutto questo io rido, se permetti, e se non permetti, io rido lo stesso.
Note autrice: è un pensiero che ricorre quando noto come le persone sminuiscono se stesse perché non hanno il coraggio di ammettere le proprie debolezze. Rido perché, purtroppo, siamo tutti così.
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