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Autore: impala67    22/04/2016    0 recensioni
Assbutt. Idjit. Jerk. Bitch.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Impala, Lucifero, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Show Me A Hero, And I’ll Write You A Tragedy

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1: Be your own hero

Dean: lui è coraggioso, gentile, intelligente, ma l’unica cosa che rende speciale Dean, è che lui non rinuncerà mai a te, mai, lui sarà sempre lì per te, non importa cosa.

Lui è un Winchester, ed è già maledetto. Lui non è una brutta persona… lui è davvero una bella persona, alla quale sono accadute cose brutte.

Sam: tutto il dolore, la miseria e la solitudine, l’hanno fatto diventare gentile. Il ragazzo che ha salvato il mondo, non è mai stato una parte di esso, ed è stato spezzato per esso.


Io: Mi hanno detto che i sogni diventano realtà, ma si sono dimenticati, che gli incubi sono anche dei sogni. Devi amare a volte, prima di poter sentire la sua mancanza.

E così sono stata catapultata nel mondo del sovrannaturale, insieme a un paio di ragazzi e ad un ‘vecchio’ e saggio, di nome Bobby, a cacciare e dormire più o meno 3 ore a notte, se tutto va bene.

“Cavoli…Dean mi ammazza”

I ragazzi mi avevano lasciato l’Impala nelle mani, più che altro Dean, mentre loro cacciavano un Wendigo nella foresta del Canada.
Io ero alle prese con un parcheggio: non ho mai guidato una macchina così lunga, ed inevitabilmente ho preso in pieno la macchina dietro di me: una leggera, ma davvero leggera, ammaccatura al paraurti posteriore. Ad occhio nudo non era molto visibile, ma se ti avvicinavi quel tanto che bastava, riuscivi a vederla benissimo. Appena sentii rumori di passi e scricchiolii, presi subito la pistola e mirai davanti a me: erano solo Dean e Sam, di ritorno dalla caccia.

“Wow, siete conciati davvero bene” il mio tono era divertito: erano entrambi sporchi di sangue, terra, foglie e forse anche di pezzi di Wendigo addosso. Sam, mi rivolse un sorriso stanco, mentre posava l’attrezzatura del bagagliaio insieme al fratello, mentre Dean mi fulminò con lo sguardo. Sembrava andare tutto liscio, ma appena vidi Dean fermarsi a esaminare la macchina, il sangue mi si raggelò. Sam ormai era in auto e forse si era già addormentato.

“Mi hai ammaccato la macchina?” il suo tono non prometteva nulla di buono, così scelsi di provare con una piccola bugia.

“No, Dean. Sono stata super-attenta” dissi a braccia conserte, cercando di non tradirmi con le mie espressioni facciali. Alzò lo sguardo dalla macchina a me, osservandomi con precisione.

“Non dirmi bugie” il tono severo e intransigente di lui, mi fece tremare. Le mani mi caddero sui fianchi, sbuffando sonoramente.

“Lo sai che non sono abituata a guidare la tua macchina! La mia è una piccola utilitaria, non una muscle!!” risposi, consapevole.

“Lo sapevo!” mi disse indicandomi, andando furente al posto del guidatore.

Sbuffai, sapendo cosa mi aspettava già la mattina dopo, ovvero 5 ore da adesso.
Sam entrò a casa di Bobby strisciando i piedi a terra, rumorosamente dato il sonno, salendo poi le scale e buttandosi sul letto; Dean entrò con il borsone in mano, buttandolo molto poco gentilmente vicino al tavolo della cucina, andando poi a prendersi una birra fresca dal frigo; io entrai molto lentamente, cercando quasi di diventare un tutt’uno con la carta da parati di casa Singer, ma Bobby appena mi notò, venne a stringermi con un abbraccio, regalandomi un sorriso affettuoso.

“Ciao Bobby” dissi sorridendogli, felice di quel piccolo gesto.

“Ciao bellezza” mi rispose, dandomi un buffetto sulla guancia, provocandomi una leggera risata fermata poi dallo sguardo accusatorio di Dean.

“Vado a dormire, a domani” dissi velocemente salendo le scale e salutando con una pacca sulla spalla Bobby, che annuì con un cenno del capo.

Aprii la porta affianco a quella della stanza di Sam e sprofondai nel letto, stanca della lunga giornata trascorsa senza dormire e stare ferma per pochi secondi. Presi subito sonno e mi svegliai di soprassalto dopo quasi 5 ore. Guardai l’orologio ed erano pressoché le 7 di mattina. Sentii dei strani lamenti e appena sentii Sam urlare molto forte, scattai fuori dal letto e dalla stanza, irrompendo nella stanza di Sam, correndo subito verso di lui e scuotendolo.

“Sam…Sam!” urlai cercando di svegliarlo. Subito spalancò gli occhi, tutto sudato e si voltò a guardarmi quasi fossi una visione.

“Jane!” si buttò su di me, abbracciandomi, come se fosse una consolazione avermi trovato affianco a lui in quel momento. Ricambiai l’abbraccio, dandogli qualche pacca d’incoraggiamento sulla spalla, mentre lentamente si staccava da me e si passava velocemente le mani nei capelli scompigliati e bagnati dal sudore.

“Un altro incubo?” gli chiesi dolcemente, scostando una ciocca di capelli dal suo viso, mentre lo vedevo con sguardo basso e martoriato annuire lentamente.

“Sono un casino, Jane” mi disse passandosi una mano sulla faccia, sconsolato.

“Sei un bellissimo casino, e non importa cosa ti dicano gli altri, per me rimani sempre Sam, l’unico e il solo” dissi posandogli una mano
sulla spalla, sorridendogli.

“Grazie Jane” mi disse mostrandomi il suo dolcissimo sorriso.

“Vado a farmi una doccia” disse alzandosi e scansandomi con gentilezza, mentre annuii e scesi le scale, dritta verso la cucina dove Bobby era intento ad armeggiare con la caffettiera, e ad imprecare verso di essa.

“Giorno Bobby” dissi posando una mano sulla sua spalla, che si voltò e mi sorrise.

“Jane” mi disse con un sorrisone. Lo vidi in serie difficoltà con l’oggetto che aveva in mano, così presi dalle sue mani la caffettiera, soffocando una risata.

“Dà a me” dissi divertita. Si allontanò prendendo una birra e stappandola, mentre mi osservava mentre riempivo la caffettiera di acqua e caffè e la mettevo sul fuoco, quasi incredulo.

“Dean?” chiesi poggiandomi con le mani alla cucina, voltandomi verso Bobby.

“Di là, con la macchina” mi disse indicando la parte dove parcheggiava la macchina e la restaurava.

Sentivo continui rumori, di oggetti che venivano percossi contro qualcosa, così decisi di andare a vedere.
Mi coprii gli occhi dal sole, fermandomi poi appena vidi il muso dell’impala davanti a me e una figura piegata nel motore, mentre armeggiava con alcuni oggetti. Mi misi di spalle al sole, vedendo poi Dean, con una maglia a giro grigia macchiata di olio, alzarsi e guardarmi con gli occhi in due fessure.

“Che fai?” chiesi ancora con gli occhi semichiusi, per via del sole.

“Secondo te? Aggiusto la mia bambina” disse pulendosi la fronte con una pezza vicino a lui.

“Oltre ad aggiustare un’ammaccatura sospetta” mi disse continuando la frase, guardandomi esitante.

“Dean-” non continuai appena vidi la sua mano alzarsi, mentre mi indicava con una grossa chiave inglese, che mi metteva quasi paura.

“Tu prima di guidare ancora la mia macchina, prenderai lezioni dal sottoscritto” ancora con la chiave ad indicarmi, annuii velocemente.

“Ti ho già detto che non volevo farlo apposta!” dissi spiegandomi ancora.

“Sto dicendo solo che, quando inizierai a guidare questa macchina, sarà perché hai fatto lunghe….lunghissime guide con il sottoscritto. Ora smamma, piccoletta” mi disse gesticolando freneticamente con la chiave inglese nelle mani.

Annuii velocemente, andando a passo veloce dentro casa. Entrai in casa, passando poi vicino a un Sam sveglio seduto al tavolo, lasciandogli una pacca amichevole sulla spalla, mentre prendevo il mio caffè caldo dalla caffettiera e Bobby, continuava a regalarmi sorrisoni.

“Nemmeno a noi regali certi sorrisi” disse divertito Sam.

“Che devo dirti…Jane riesce a mettermi il sorriso sul mio bel faccino” disse sincero e sarcastico, Bobby, verso Sam che continuava a scuotere la testa incredulo.

“Che tu ci creda o meno, una ragazza in questa casa ci voleva, è una vera e propria benedizione” mi disse avvicinandosi, posando una mano sulla mia spalla.

“Grazie Bobby” dissi imbarazzata.

“Ei, cos’è questo clima così sentimentale e sdolcinato?” ecco che rovina sempre tutto: Dean.

“Muoviti ad entrare, ragazzo. Prima che la birra si faccia calda” disse scontroso Bobby, verso Dean, che con una smorfia entrò in casa. Tutto d’un tratto qualcuno di fronte a noi, si materializzò.

“Salve, ragazzi”



TAN TAN TAAAAN! Momento suspance! xD Si lo so, non sto bene, ma comunque vado avanti. Questi ragazzi mi hanno completamente rapita, ma dettagli. Spero la storia anche se all'inizio, vi abbia incuriosito almeno un pò :3 Aspetto vostre recensioni con ansia :)


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