Serie TV > Legends of Tomorrow
Ricorda la storia  |      
Autore: Jade Tisdale    24/04/2016    2 recensioni
[CaptainCanary | Spoiler 1x12]
«Sicura di stare bene?» chiese l’uomo, col suo solito tono tagliente.
«Tranquillo,
Snartino. Ho tutto sotto controllo.»
Leonard corrugò la fronte, confuso. «Come mi hai chiamato?»
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Leonard Snart, Sara Lance
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Young and beautiful

 

 

 

 


Era stata davvero strana, quella missione.
Non era neanche tanto il fatto che un’assassina avesse tentato di ucciderli ad averli sconvolti ‒ a quello erano abituati ‒, quanto piuttosto l’incontro con le loro versioni più giovani.
Leonard aveva intravisto appena il sé stesso neonato tra le braccia della giovane Sara all’orfanotrofio, ma, una volta tornati sulla Waverider, Rip aveva rispedito le loro versioni del passato e i rispettivi familiari nella propria epoca.
In poche parole, era stato l’unico a non aver interagito con la sua vecchia vita.
In compenso, però, aveva avuto l’occasione di rivedere sua sorella dopo tanto tempo.
«Starà bene, vedrai.»
Leonard voltò il capo in direzione della sua interlocutrice. «A chi ti riferisci?»
«A Lisa» proseguì Sara, cauta. «Vedrai che sistemeremo ogni cosa.»
Sapeva a cosa si riferiva: dopo che Stein aveva rivelato che la moglie non ricordava chi fosse, ognuno di loro aveva iniziato a temere che, presto o tardi, sarebbe successo anche alla propria esistenza. Ma quando Snart aveva parlato con Lisa, poco prima di darle la pillola per cancellare la sua memoria riguardo agli ultimi eventi, sua sorella ricordava benissimo chi fosse.
Non lo avrebbe mai dimenticato. Ne era più che sicuro.
«Non mi faccio problemi al riguardo» rivelò, incrociando meccanicamente le braccia. Se ne stava appoggiato a una grande cassetta in metallo nel ripostiglio della navicella, nello stesso punto in cui, non molto tempo prima, aveva quasi rivelato a Sara i suoi sentimenti per lei. «Tu, piuttosto?» chiese, delineando un sorriso.
La bionda inspirò profondamente, per poi stringersi nelle spalle. «La mia famiglia è bella tosta. Penso che senza di me avrebbero avuto un problema in meno a cui pensare.»
«Vorresti davvero che la tua famiglia si dimenticasse di te?» azzardò l’uomo.
«Hai visto com’ero insopportabile, no?»
«Molto vivace, oserei dire.»
Sara sorrise, ripensando allo schiaffo che la sé stessa del passato aveva dato al giovane Mick. «Non so cosa sarebbe meglio per loro, ma di sicuro non sarà un danno se si scorderanno di me per un po’.»
Leonard abbassò il capo, rimuginando sulle parole della ragazza. Nonostante il suo passato tormentato e per niente felice, non avrebbe mai e poi mai accettato che Lisa si dimenticasse di lui. Dopo tutti quegli anni passati accanto a lei, come avrebbe potuto accettare che sua sorella, la donna che amava più di chiunque altro, si scordasse chi fosse il suo Lenny?
Non conosceva molto del passato di Sara, eppure Quentin gli era parso un brav’uomo e l’amica parlava sempre molto bene della sorella e della madre. Quindi, per quale motivo avrebbe voluto uscire dalle loro vite?
Snart sospirò. Sara era cocciuta, spesso più di lui, ed era difficile da comprendere: per questo sapeva benissimo che scervellarsi per capire cosa le passasse per la testa non era una delle opzioni migliori. L’unico risultato che avrebbe raggiunto sarebbe stata un’emicrania.
Dopo alcuni minuti trascorsi nel piacevole silenzio della stanza, Leonard cominciò a provare una strana sensazione. Si sentiva osservato. Percepiva lo sguardo della bionda su di sé, ed era snervante.
«Che ti prende?» domandò, leggermente confuso quanto incuriosito.
Sara gli dedicò un sorriso sornione, portandosi distrattamente una ciocca di capelli dietro all’orecchio. «Niente» rispose, avvicinandosi a Leonard di qualche passo. «Mi rimangio quello che ho appena detto.»
«Prego?»
«Se la mia famiglia si dimenticasse di me, o, peggio, se la Pellegrina mi avesse uccisa e io non fossi mai nata…» White Canary ruotò appena la testa di lato, ancora con quel sorrisetto stampato in viso, «probabilmente a quest’ora non sarei qui e non avrei mai avuto l’occasione di vivere questa giornata.»
«Sicura di stare bene?» chiese l’uomo, col suo solito tono tagliente.
«Tranquillo, Snartino. Ho tutto sotto controllo.»
Leonard corrugò la fronte, confuso. «Come mi hai chiamato?»
Sara rispose con un occhiolino, per poi lasciargli una rapida carezza sulla guancia. A Leonard mancò il respiro per qualche secondo, ma cercò di non darlo a vedere. La ragazza continuò a sorridere serena mentre lasciava il ripostiglio, coi lunghi capelli biondi che le ondeggiavano sulle spalle a ogni passo, e Snart non poté non chiedersi cosa le fosse passato per la testa.

 

 

 

 

 

 

 


Primo esperimento CaptainCanary, perché vedere Sara alle prese col piccolo Snart mi ha fatta letteralmente sciogliere. Ho cercato di trattare Leonard al meglio, ma non avendo mai scritto nada su di lui non sono sicura che sia pienamente IC. Anyway, ringrazio chiunque voglia lasciarmi le sue impressioni o abbia letto la storia :3

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Legends of Tomorrow / Vai alla pagina dell'autore: Jade Tisdale