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Autore: Natsumi Raimon    26/04/2016    2 recensioni
L'addio di Lexa, le sue emozioni, i suoi pensieri verso Clarke, verso Costia, verso la sua breve ma intensa vita.
Dal testo:
Non voglio lasciarti. Ti prego, Clarke, perdonami…io non voglio lasciarti.
Ricordò cosa era successo dopo la morte di Costia.
Quanti giorni era rimasta senza mangiare? Quanti senza parlare? Quanto aveva impiegato a respirare di nuovo? Per quanto il cielo era stato solo un telo mutevole sulla sua testa, privo di misteri e di magie? Per quanto i fiori avevano perso il loro profumo? La loro grazia? La loro bellezza?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Titus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'impronta dell'ultimo bacio
 







 
 
 
 
 
Era diventato difficile mettere a fuoco i volti attorno a lei, sembravano solo grandi e confuse chiazze rosate, ma Lexa sapeva che dietro la chiazza più vicina a lei si celava il viso di Clarke e cercò con tutte le sue forze almeno di immaginarlo se non poteva vederlo.
-Lexa…-Clarke gemeva, piangeva e Lexa poteva sentire il suo dolore bruciarle sulla carne e farle male persino più della ferita al fianco.
 
Non voglio lasciarti. Ti prego, Clarke, perdonami…io non voglio lasciarti.
 
Ricordò cosa era successo dopo la morte di Costia.
Quanti giorni era rimasta senza mangiare? Quanti senza parlare? Quanto aveva impiegato a respirare di nuovo? Per quanto il cielo era stato solo un telo mutevole sulla sua testa, privo di misteri e di magie? Per quanto i fiori avevano perso il loro profumo? La loro grazia? La loro bellezza?
 
Non voleva che Clarke soffrisse tutto ciò che aveva sofferto lei.
 
Non doveva andare così…dovevo renderti felice…non spezzarti ancora…
 
Lexa gemette, ma il suo non era un gemito di dolore, era pieno di rimpianti e di paure e di preoccupazione. 
Voltò la testa verso Titus: -Non cercherai mai più di far del male a Clarke.-
Ancora una volta, fino alla fine, doveva proteggerla, doveva vegliare su di lei. I singhiozzi di Clarke aumentavano, mentre lei sorrideva.
 
Guardami Clarke, guardami e sappi che non ho paura, perciò tu non devi averne, devi essere forte. Dimmi che sarai forte Clarke…lo sarai? Dimmelo, ti prego.
Menti, se devi, ma ho bisogno di sentirtelo dire.
 
Era un quadretto quasi bizzarro: Clarke, piangente, cercava di rassicurare Lexa mentre Lexa, sorridente, cercava di rassicurare Clarke.
 
Sentiva ancora le piccole ma forti mani di Clarke premere con decisione sulla ferita sanguinante, cercando di fermare l’emorragia, Lexa sapeva che le avrebbe sentite fino alla fine, cercare di fermare ciò che era inevitabile, cercare di trattenere la vita che era in lei.
 
Lo capiva.
Avrebbe fatto lo stesso per Clarke.
 
Avrei fatto lo stesso anche per Costia…
 
Lexa si sollevò appena, facendo appello alle poche ed ultime forze che ormai le rimanevano, ignorando la voce di Clarke che la supplicava di risparmiarle, ancora aggrappata alla speranza. 
Guardò di nuovo la macchia rosea indistinguibile, alle spalle della sua Clarke: -Devi proteggere Clarke, Aiden si occuperà del resto…promettilo, Titus.-
 
La voce del suo mentore, del flaimkepa le rispose un flebile, commosso, “” mentre si stringeva e tormentava il petto, per la perdita del suo comandante.
La sua Heda.
 
Clarke avrebbe preferito mille volte vedersi uccisa, condannata a morte dal popolo dei Grounders, avrebbe preferito mille volte morire, annegare nel suo stesso sangue piuttosto che affrontare un mondo senza la sua Lexa.
 
Lexa, tenace, continuava a rassicurarla, tra i singulti e i tremori che preannunciavano la sua fine e poco importava che fosse ormai sul bordo del baratro, poco importava che avesse già guardato giù, nelle sue nere e spaventose profondità, poco importava che stesse ormai scivolando, mentre la vita la abbandonava, tutto ciò che chiedeva era il suo volto. 
Fu quasi un dolce miracolo, per Lexa, quando finalmente le ultime forze accorsero dal cuore agli occhi e riuscì improvvisamente a focalizzare il suo sguardo sul viso di Clarke, tagliato da lacrime scintillanti.
 
Tutto ciò cui riuscì a pensare, mentre cadeva, inghiottita dalla morte, era la dolce e morbida sensazione delle labbra di Clarke che carezzavano le sue per l’ultima volta.
 
Yu gonplei stei odon.
 
Fu così che la vita abbandonò il corpo di Lexa, lasciando dietro di sé l’impronta di un sorriso sul suo giovane volto.
L’impronta dell’ultimo bacio.
 
 
 
 
 
 










 
Spazio Autrice:
Il mio primo racconto in questo fandom, per me del tutto nuovo ma che ho sempre seguito come lettrice. Spero possiate apprezzarlo e aiutarmi a migliorare attraverso i vostri commenti :)

 
Amavo profondamente Lexa, non trovo nemmeno le parole per esprimere la mia contrarietà dinnanzi alla morte di un personaggio così complesso e profondo del quale non abbiamo avuto modo di studiarne le difficili e numerose sfaccettature. Colpa di Jason? Colpa degli impegni di Alycia? Ormai è inutile indugiare sui motivi che hanno portato a questa scelta degli autori e dei produttori, resta il fatto che nulla sarà per me lo stesso senza di lei.











 
   
 
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