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Autore: njaalls    26/04/2016    0 recensioni
Lui si scusa tacitamente e prova vergogna, mentre la guarda come se potesse essere l'ultima volta.
Lo sarà?
[​Spoiler 3.12]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Pensavo di fare un commento alla fine, ma per diversi motivi l'ho dovuto inserire all'inizio.
  • Non leggerte -nè la os nè il resto dei punti qui sotto- se non avete visto la 3.12, non voglio essere responsabile di eventuali spoiler (in generale si capisce come finirà la puntata, ma potrei rovinare le uniche vere sorprese).
  • Ho visto -come al solito- molti commenti negativi riguardo questa scena in cui Bellamy, prima prontissimo a non lasciar morire Clarke, si disarma quando Emerson lo obbliga ad uscire allo scoperto, prendendo l'unica persona a cui tiene più di Clarke: Octavia. Chiaramente questa è stata una scelta che hanno fatto notare (e pesare) le tutte le anti-Bellamy (gran parte, ovviamente, Clexa shippers) e, sinceramente, è l'unica scelta che avrebbero potuto far prendere a Bellamy, oppure il suo personaggio, ogni sfumatura e ogni caratteristica, avrebbe perso notevole consistenza. Per Octavia ha sparato ad un uomo, si è intrufolato su una navicella senza sapere se ne sarebbe uscito vivo, ha sacrificato sua madre e la sua stessa vita. Cos'altro avrebbe dovuto fare? E poi, siamo onesti, se avesse scelto di restare al fianco di Clarke e di trovare un modo per salvare Octavia (e gli altri) gli avrebbero detto di non avere spina dorsale, di essersi ridotto al minimo per una donna e tutte quelle lagne che non riesco più a leggere e sentire.
  • Lo stesso JRoth una volta ha anche risposto così alla domanda "chi salverebbe Bellamy, tra Clarke ed Octavia, in una situazione di vita o di morte?": x.
  • Per concludere, dico che è stata una scena davvero bella e per me i sentimenti di Bellamy in quel momento erano così intensi, che se si fosse messo a piangere, Clarke lo avrebbe seguito a ruota: lei ha gli occhi lucidi per gran parte del tempo (si possono notare alla fine della scena) e non avrebbe mai voluto che Bellamy scegliesse tra lei ed Octavia. Dal mio punto di vista il suo volerlo fermare è un modo per dirgli 'ho un piano' e non 'o me o tua sorella'. Non lo farebbe mai. Il modo in cui lui abbassa il capo, poi, dice più delle parole, più delle occhiate terrorizzate dalla camera stagna.
​Buona lettura, spero vi piaccia e la pensiate come me.
Njaalls.

 

«Bellamy, non lo fare»
Gli occhi di Clarke si appannano e ci prova a destarlo disperatamente, sperando che la ascolti, ma non è convinta nemmeno lei delle sue stesse parole e tutti, alla fine, conoscono la dedizione di Bellamy per Octavia. A quanto pare pure Emerson.
Le mani di Clarke sono ancora per aria, a vista, quando voltata verso le sue stesse spalle guarda la figura scura di Bellamy, che poi le è subito accanto, obbligandola a girare il busto dal lato opposto. È solo un istante quello in cui rimangono vicini, quasi spalla a spalla, come sempre, prima che lui scivoli via.
La testa del ragazzo si abbassa, quasi con vergogna, dispiacere e scuse silenziose, poi i suoi occhi cercano quelli di Clarke e quando si trovano è una tempesta. Sono esattamente come li ricordava: bellissimi, magnetici, ma anche segnati dalla fatica di sopravvivere, di fidarsi, di vedere le persone care morire e non poter far nulla per rimediare.
Bellamy guarda Clarke e non è arrabbiata, né delusa. Non potrebbe mai esserlo, perché l'ha salvata quando nessuno l'ha fatto, quando non si piacevano e non si conoscevano nemmeno, ci ha provato, a salvarla, anche quella volta, ma sarebbe una stupida a lasciare che quel gesto disperato, nato dal vero amore, la ferisca. Octavia è il mondo di Bellamy, è la ragione per il quale lui ha sparato ad un uomo e ha mentito per sedici anni, sacrificando razioni di cibo e ossigeno, è il motivo per il quale ancora lotta e Clarke non gliela toglierebbe mai. Sarebbe un'egoista se provasse a cancellare il valore di Octavia per Bellamy, cosa li lega oltre il sangue materno e cosa significano l'uno per l'altro. Ha troppo rispetto per entrambi, ma sopratutto per Bellamy, per sottrargli qualcosa di così prezioso come una vita che è l'unica cosa in grado di tenerlo a galla, anche nelle difficoltà e negli ostacoli che insieme stanno attraversando.
L'impatto degli occhi di Clarke e Bellamy è come un'onda troppo alta che si abbatte sui loro cuori che inevitabilmente si frantumano, andando alla deriva.
Lui si scusa tacitamente e prova vergogna, mentre la guarda come se potesse essere l'ultima volta. Lo sarà?
Entrambi sperano in un piano di fortuna.
Clarke mantiene lo sguardo, non abbassa il capo e va bene così.
Non potrebbe mai chiedere a Bellamy di scegliere lei ad Octavia e sinceramente non le è mai passato nemmeno per la mente: come potrebbe sopravvivere con un senso di colpa del genere, oltre quello che già ha addosso?
Quindi, ora, sono lì e contemporaneamente non ci sono, perché si chiedono: sarà mai fine quella? È questa la morte che li aspetta dopo essersi caricati di omicidi insormontabili? Una vendetta? Niente lotte, niente morti degne dell'inferno che hanno affrontato fianco a fianco. Tutto qua? Solo Emerson che cerca vendetta a causa loro? Sua.
Hanno scalato montagne vertiginose e superato ostacoli che li hanno inevitabilmente legati e nessuno dei due potrebbe rimpiangere quella fiducia reciproca, quindi, se stanno morendo, lo faranno con alle spalle tanto senso di colpa per ogni gesto atroce commesso, quanto ogni azione compiuta insieme, sulla base di lealtà, amore, amicizia, determinazione e lavoro di squadra.
Bellamy vorrebbe chiederle scusa e Clarke vorrebbe dirgli che va tutto bene, ma gli sguardi che si scambiano sono le parole più grandi che possano dirsi. Gli occhi lucidi di entrambi sono un'arma che affonda nella carne dell'altro e Bellamy ha pianto così tante volte davanti a Clarke che non avrebbe nessuno problema a mostrarsi vulnerabile davanti a lei, se non la vedesse sull'orlo di un precipizio in quel esatto istante. I capelli ricci gli ricadono sulla fronte e si trattiene, per lei, e le dice che la ama nonostante le divergenze, gli alti e i bassi, la sua paura di fare il passo più lungo della gamba. Anche se nessuno lo sente, tutti ormai lo sanno.
Lei sostiene quello sguardo, le mani alzate in segno di resa nei confronti di Emerson e ringrazia Bellamy per ciò che è stato al suo fianco, nel suo cuore e in ogni sbaglio che ha commesso: spera solo che sia lei l'unica a pagarne il prezzo e non la famiglia che ha amato e ha appena ritrovato.
Guarda Bellamy e vorrebbe solo dire grazie.
  
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