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Autore: Emiko92    07/04/2009    12 recensioni
Aveva la vista ancora offuscata,chiuse gli occhi per un istante sbattendo un po' le palpebre. Guardò di fronte a sè,sentendosi ancora leggermente intontita. Avvertiva un leggero dolore alla testa. A pochi passi da lei vi era un uomo,o per meglio dire uno youkai. Era alto,voltato di spalle, e indossava un vestito sfarzoso. I capelli erano lunghi e argentati,legati in una coda alta. Anche da fermo ispirava rispetto,aveva un portamento elegante e maestoso.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Secret meeting

 

 

Ciao a tutti! Lo so,sono sparita per secoli. La motivazione di questo è che non avevo più internet ;___; Ma ora l'ho rimesso da poco e ho ripreso tutti i capitoli delle mie storie incompiute(perciò non uccidetemi,aggiornerò presto >__>). Qualcuno di voi(forse)si ricorderà che lo scorso 7 aprile avevo postato una fic per festeggiare l'anniversario di quando ho iniziato a vedere inuyasha(*___*). Ebbene quest'anno ho deciso di rifarlo(lo so che non mi sopportate più,lo so =__=). Questa volta la fic è su Inu no taisho e Izayoi(ovvero una sorta di esperimento visto che è la prima che faccio...). Ma era tanto che volevo provarci perchè è una coppia che mi piace tantissimo *___*
Vorrei aprofittare di questo spazio per ringraziare InuYasha(un manga che amo troppo per non fare qualcosa per festeggiare XD)per tutto quello che ha fatto per me...chi conosce tutta la storia forse capirà. Spero di aver scritto qualcosa di decente...*fugge*










SECRET MEETING



And so and now I'm sorry I missed you,

I had a secret meeting in the basement of my brain.

It went the dull and wicked ordin  way.

It went the dull and wicked ordin  way.

And now I'm sorry I missed you,

I had a secret meeting in the basement of my brain
[The National].



 

 

Quella stanza aveva un cattivo odore. Se n'era accorta subito,appena il demone l'aveva portata dentro.

Era odore di morte.
Chissà quante altre vittime c'erano state prima di lei...quante vite innocenti strappate via senza una vera ragione,soltanto per i desideri corrotti di una creatura malvagia.
Quel mostro seminava distruzione già da tempo nelle sue terre,ma non aveva mai attaccato il palazzo. Mai fino a quella notte.
Era arrivato all'improvviso,e tutte le guardie si erano prodigate per proteggere lei,la principessa,com'era giusto che fosse. Ma Izayoi non sopportava che qualcuno rischiasse la vita al posto suo. Era nel suo carattere,non poteva farci nulla.
Ed aveva fatto una cosa molto stupida.
Era scappata via facendosi inseguire dal demone che stava per uccidere un soldato,e si era fatta catturare.
Una cosa stupida,sì,ma l'avrebbe rifatta...anche dieci,cento volte.

Intorno era il caos. Non era sola,altri erano prigionieri come lei. Tre uomini,una donna...e un bambino.
Gli uomini urlavano,pregavano. E il bambino piangeva.
Soltanto la donna restava in silenzio. Probabilmente era la più spaventata di tutti,perchè temeva per sè stessa ma anche per il proprio figlio. Eppure si faceva forza per lui,lo stringeva forte al petto cercando di dargli sicurezza.  Izayoi era sempre stata affascinata dall'amore materno: un sentimento tanto potente da donare una forza quasi inimmaginabile. Un sentimento che non si può comprendere finchè non lo si prova.

La principessa si alzò lentamente dall'angolo in cui era seduta,passando accanto ai tre uomini intenti ad urlare preghiere di misericordia. Chiuse gli occhi per un attimo; avrebbe dato qualunque cosa per non sentire più quelle urla che le rimbombavano nelle orecchie.
Quando arrivò accanto alla donna col bambino in braccio s'inginocchiò per essergli più vicina.
"Piccolo,hai tanta paura vero?" Domandò con la propria voce calma e melodiosa,carezzandogli una guancia umida di lacrime.
Il bimbo annuì,continuando a singhiozzare.
"Ma devi stare tranquillo: andrà tutto bene,vedrai." Continuò Izayoi con un sorriso. Sapeva che stava mentendo,ma quel bambino era così piccolo che forse una menzogna era meglio di tutto quel terrore.
Il piccolo la guardò per un attimo,con gli occhi rossi e gonfi. Il sorriso della principessa era così dolce...e sicuro. Annuì debolmente,incapace di negarle quel semplice gesto.  Si sentì un po' più calmo e smise quasi del tutto di piangere.
"Bravo,così!" Approvò Izayoi allontanandosi un poco.
La donna strinse più forte il figlio. "Voi...siete una principessa,vero?" Domandò. La voce le tremava.
Izayoi annuì sfilandosi la parte più esterna del proprio kimono,per poi avvolgervi il bambino che fremeva leggermente per il freddo.
"Vi ringrazio molto" Sussurrò la madre poggiando la schiena contro la parete. La principessa sorrise.

Dall'esterno si udì un forte rumore che fece allarmare ancora di più i tre uomini,ormai totalmente terrorizzati. Izayoi e la madre del bambino si voltarono simultaneamente in direzione della porta,vecchia e logora.


Il potente Generale Cane lanciò con forza una Cicatrice del vento con la propria spada,la Tessaiga. Il suo avversario fu però più veloce del previsto e rimase ferito soltanto ad un braccio.  
Gli occhi ambra del grande demone si assottigliarono in una smorfia di disappunto. Da settimane ormai era sulle tracce di quel mostro,ma questi riusciva sempre ad eludere il suo finissimo olfatto. Quella volta però aveva commesso un errore: si era fatto distrarre dal desiderio di accrescere la propria forza,aveva rapito degli umani per divorarne le anime ed aveva abbassato la guardia.
Il malvagio youkai sapeva di avere poche speranze contro il potente Comandante delle terre dell'ovest,ma sapeva anche di non poter più scappare. Si alzò in volo e dalla sua schiena spuntarono due possenti ali piumate,nere come la pece. Volò ancora più in alto,abbandonando del tutto la forma umana che aveva assunto,rivelandosi come un enorme demone rapace.
Il Generale Cane sorrise bieco,lanciandosi all'attacco ad una velocità sorprendente. Il testa a testa durò pochi minuti,e riuscì facilmente a trapassare il nemico con la spada; questi si avvicinò fulmineo,nonostante la ferita,al fatiscente palazzo alle sue spalle e con un getto di fuoco lo incendiò,per poi accasciarsi a terra.
Il Signore dei cani gli diede il colpo di grazia senza esitazioni,ma ormai il palazzo aveva preso fuoco quasi del tutto. Dentro vi erano ancora gli umani rapiti: ne sentiva l'odore,misto a quello del legno bruciato.
Si avvicinò alla costruzione. Avrebbe almeno cercato di farli fuggire.


Caldo. Aveva sentito caldo d'improvviso...e un fortissimo odore di bruciato. Ci aveva messo molto poco a capire,ma a quel punto le pareti del palazzo,ormai vecchio e rovinato,avevano già cominciato a cedere.
"Un incendio! Un incendio!" Avevano urlato gli uomini ancora intenti a pregare. Izayoi provò a cercare velocemente una soluzione,ma più si sforzava e più si rendeva conto che la situazione era più che disperata.
Sentì un rumore alla propria destra,in alto,mentre il bambino ricominciava a piangere.
Alzò lo sguardo e la vide: una trave del soffitto stava per cadere proprio addosso alla madre del bimbo.  Senza pensarci si gettò su di lei cercando di spostarla. Ci riuscì appena in tempo,ma un angolo della trave la colpì alla testa facendola cadere di lato,riversa sul pavimento ardente.
Da quel momento tutto fu confuso. Sentì la voce della donna che la chiamava,le rimbombava nella testa come un eco lontano.
Le urla degli uomini...il pianto del bambino.
Poi uno schianto,come di una porta che veniva aperta a forza. Le voci degli uomini cambiarono improvvisamente,urlavano frasi che Izayoi  non capiva: che c'era un altro demone,che era lì con loro.
Passarono pochi secondi e udì dei passi frenetici,come di persone che correvano nella direzione opposta alla sua. La voce della madre del bambino le disse di scappare e poi divenne sempre più lontana.  
La principessa cercava di emergere da quella semi-incoscenza,ma non sapeva cosa fare per riuscirci. La testa le faceva male,tremendamente; e non riusciva a respirare: i fumi dell'incendio la circondavano e sentiva le fiamme sempre più vicine. Caldo,sempre più caldo.
Poi la sensazione cambiò di colpo.
Qualcosa di morbido l'avvolse e si sentì stringere,come in un abbraccio,un abbraccio che cancellò in un secondo ogni paura ed ogni dolore.
Poi,non sentì più nulla.


Quando riprese conoscenza la prima cosa che sentì fu qualcosa di caldo sulla guancia. Ma non era un calore fastidioso e opprimente come quello delle fiamme...al contrario,era piacevole...un piacevole tepore.
Cercò di aprire piano gli occhi e quando riuscì a mettere a fuoco le forme vide una mano allontanarsi dal proprio viso. Non era umana: aveva artigli lunghi ed affilati. Izayoi capì che avrebbe dovuto averne paura,ma non provava nulla del genere. Il contatto di quella mano sulla propria pelle era stato un qualcosa di estremamente dolce.
Aveva la vista ancora offuscata,chiuse gli occhi per un istante sbattendo un po' le palpebre.
Guardò di fronte a sè,sentendosi ancora leggermente intontita. Avvertiva un leggero dolore alla testa.
A pochi passi da lei vi era un uomo,o per meglio dire uno youkai. Era alto,voltato di spalle, e indossava un vestito sfarzoso.
I capelli erano lunghi e argentati,legati in una coda alta. Anche da fermo ispirava rispetto,aveva un portamento elegante e maestoso.
Izayoi si guardò attorno e rimase a bocca aperta: il luogo in cui si trovava era... semplicemente incredibile.
Era sdraiata su di un prato dall'erba tanto morbida da sembrare una soffice coperta. Poco più in là un lago dall'acqua così limpida da essere trasparente,rifletteva i raggi della Luna che si specchiava in esso,piena e di un bianco quasi accecante.

La principessa si mise in ginocchio riportando lo sguardo sul proprio 'salvatore', dopo aver dato un'ultima occhiata ammirata all'incanto che la circondava. Soltanto allora si accorse di avere qualcosa che le copriva le spalle: era una veste di un rosso intenso,morbida e calda. Ed aveva un buon profumo.
Ne prese un lembo tra le dita osservandola incuriosita.
"Quella è la veste d'Hinezumi" Disse una voce bassa e profonda. Izayoi alzò la testa di scatto.
"L'ho usata per proteggerti dalle fiamme. Puoi tenerla." Continuò il bellissimo youkai senza però voltarsi.
Izayoi stava per rispondere,nonostante quella figura imponente la mettesse leggermente in soggezione,ma lo vide fare un passo in avanti pronto ad andarsene.
"Aspettate!" Urlò la principessa alzandosi in piedi. Il movimento improvviso le causò un lieve capogiro,ma lo ignorò. Lui si fermò,fu così veloce e preciso nei movimenti che lei li notò a malapena.
"Io...vi ringrazio per avermi salvato!" Continuò stringendo la veste rossa per non farla scivolare via. "Qual'è il vostro nome?"
Lui si voltò per la prima volta nella sua direzione,mostrando due plendidi occhi ambrati intensi e fieri. La luce della Luna giocava con i suoi capelli,dal colore così simile al proprio,creando incantevoli riflessi.
"Mi chiamano Inu no Taisho" Disse semplicemente,per poi voltarsi nuovamente.
Fu così che Izayoi capì. Lo youkai che l'aveva salvata era il famoso e potente Signore dei cani. Aveva sentito molto parlare di lui...ovvio,era il comandante dei demoni delle terre dell'ovest,le stesse dui cui faceva parte anche il suo palazzo.  Un grande demone superiore.  Avevano tutti paura di lui ma lei aveva sempre pensato che in fondo non faceva altro che proteggere e governare le proprie terre. Proprio come aveva fatto quella notte,salvandole la vita.
Non fece in tempo a dire nulla che lui se ne andò,senza aggiungere altro.
Izayoi rimase per un attimo interdetta. Ora cosa doveva fare? Come tornava al castello?
Cercò di non farsi prendere dal panico e si mise a camminare. Aggirò la collinetta che sovrastava il lago e in lontananza vide del fumo,come di un fuoco che usciva da un camino. Era un villaggio.
In quel momento capì che Inu no Taisho l'aveva lasciata lì sapendo che avrebbe trovato un rifugio sicuro. Sorrise leggermente,sentendo però come un peso sul cuore: non l'avrebbe rivisto mai più?
Osservò una mancica della veste che lui le aveva lasciato. L'odore di cui era impregnata era il suo.
In silenzio s'incamminò verso il villaggio,trattenendo le lacrime che inspiegabilmente premevano per uscire dai suoi occhi nocciola.


La notte seguente Izayoi era nuovamente sulla stradina che aggirava quella collina. Appena arrivò davanti al lago la bellezza di quel luogo la colpì come la prima volta. Era il paesaggio più sconvolgente che avesse mai visto,così perfetto nella sua semplicità.
Il contatto dei propri piedi con l'erba la fece rilassare. Si era portata anche la veste d'Hinezumi,che teneva fin sopra la testa,e scendeva per tutta la lungezza dei suoi capelli che,neri e lisci,le arrivavano alle caviglie.
Al villaggio erano stati molto gentili,l'avevano accolta e le avevano indicato la strada per il proprio palazzo che fortunatamente non era lontano.
Ma izayoi aveva voluto tornare in quel luogo ancora una volta. Rivedere quel lago illuminato dalla Luna e la sua acqua trasparente.
Ma soprattutto sperava di rivedere lui. Era un desiderio strano e inspiegabile,ma tanto forte da stordirla.
Andare lì non significava rivederlo...in fondo,perchè lui sarebbe dovuto tornare? Eppure...lei non sapeva cos'altro fare ed una strana sensazione in fondo al  cuore l'aveva spinta ad incamminarsi nell'esatto istante in cui era scesa la notte.
Si fermò accanto ad un altissimo albero e vi si appoggiò con la schiena.  Nella propria testa continuava a rivedere quegli occhi dello stesso colore dell'oro...preziosi...o del miele...dolci. Era come un flash back senza fine.
Stava per scoraggiarsi quando vide una sagoma avvicinarla. Ovviamente non l'aveva sentito arrivare.
Sorrise.
Aveva uno sguardo strano,tra lo stupito e l'arreso...ma era anche dolce, senza intaccare la sua naturale fierezza. E gli erano occhi più belli di come li ricordava.
La principessa sentì un calore intenso pervaderle il cuore nel momento esatto in cui lo vide.  Non capiva perchè le facesse un tale effetto ma in fondo non aveva importanza.
Lui le fu di fronte in pochi passi,la guardava senza dire una parola.
"Speravo che tornassi qui,stanotte."  Sussurrò lei. Allungò lentamente una mano,fino a sfiorare quasi impercettibilmente la pelle calda di quella di lui.
In quel momento una piccola farfalla volò a pelo d'acqua sul lago,li raggiunse e girò loro intorno. Izayoi notò che aveva le ali dorate,proprio come gli occhi del demone cane a cui doveva la vita.

***********

Izayoi si voltò piano sentendo dei passi avvicinarla di corsa. L'avrebbe riconosciuto tra mille: il rumore prodotto dai piccoli piedi di suo figlio.
Il bambino la raggiunse mentre il vento gli scompigliava i lunghi capelli color della Luna.  Lei abbassò le braccia per stringerlo a sè appena le fu abbastanza vicino e il piccolo abbassò le buffe orecchiette da cane che gli spiccavano sulla testa.
Dopo poco Izayoi si staccò leggermente da lui e gli si inginocchiò davanti,sorridendogli. Il bimbo stringeva tra le piccole mani una palla,il suo gioco preferito era la palla-corda ma era sempre costretto a giocare da solo. Nessuno lì al castello voleva tenergli compagnia.
Perchè lui era un mezzo demone.
Izayoi sentì una stretta al cuore. Il modo in cui trattavano il suo bambino la faceva soffrire incredibilmente,ma si sforzò di sorridergli ancora.
L'hanyou la guardò con aria curiosa,inclinando la testa di lato. Aveva il viso sporco di terra. Era così buffo che Izayoi non potè trattenere una risatina.
Prese un fazzoletto bianco e cominciò a ripulirlo dolcemente. Lui la guardò in silenzio fissando i propri occhi nei suoi.
Izayoi ebbe un fremito.
"Sai,InuYasha..." Cominciò posando il fazzoletto accanto a sè. "I tuoi occhi sono proprio uguali a quelli del tuo papà."
Il bambino la guardò stupito per un attimo e poi sorrise.
Lui purtroppo non aveva mai potuto vedere il padre.
"Oggi..." Continuò Izayoi. "è l'anniversario di quando io e papà ci siamo conosciuti. E' un giorno importante." Nel dirlo non potè fare a meno di sorridere ripensando a quella notte...a quel lago...e a quella Luna i cui raggi giocavano con i suoi capelli argentati.

***********

InuYasha guardò incuriosito la ragazza che si agitava poco distante. Il demone pulce Myoga gli saltellava sulla spalla.
"Accidenti!" Urlò Kagome. "Avevo completamente perso la cognizione del tempo! E invece domani ci sarà un esame a scuola! Oggi è il 7 aprile,vi rendete conto?" Ormai era in preda al terrore,mentre Sango cercava invano di calmarla.
InuYasha rimase per un attimo immobile. Il 7 aprile...quella data gli ricordava qualcosa...ma cosa?
Poi d'improvviso capì.
Buttò giù Myoga dalla propria spalla,il quale imprecò,e si diresse fuori dalla capanna senza dire nulla. Sguardi perplessi e preoccupati  si puntarono su di lui.

Il mezzo demone si sedette sull'erba,poco distante dall'albero Goshinboku. Lo sguardo fisso davanti a sè.
Ricordava ancora bene le parole della madre,il suo sguardo leggermente malinconico,quello stesso giorno di 200 anni fa.
Sentì dei passi,lenti e regolari. Non aveva bisogno di voltarsi per capire chi fosse . Anche se il vento non gli avesse già portato quell'odore tanto dolce,sarebbe comunque stato in grado di riconoscere quell'andatura delicata.
Kagome si fermò a poca distanza da lui.
"Oggi è l'anniversario,vero?" Domandò con un sorriso.
L'hanyou sobbalzò voltandosi a guardarla.
"E tu come..." La ragazza lo interruppe prima che potesse completare la frase.
"Me l'ha detto il vecchio Myoga" Disse semplicemente. "Si ricorda bene di quel giorno." Aggiunse sedendosi accanto ad InuYasha.
Lui sbuffò. "Tsk...quella pulce ha sempre la lingua troppo lunga."
Kagome si limitò ad alzare le spalle. "Ti và di parlarne un po'?"
InuYasha si voltò dall'altra parte. Non aveva nulla di cui parlare. Solo che...quella era stata l'unica volta in cui qualcuno gli aveva detto che assomigliava in qualche modo al padre.
Il padre che non aveva mai conosciuto. Il padre che non era in grado di eguagliare.
"Mh...facciamo i tenebrosi,eh?" Disse Kagome con tono falsamente infastidito.
"I....cosa?" Domandò il mezzo demone perplesso.
"Oh,guarda laggiù,InuYasha!" Eslamò la ragazza d'improvviso indicando un punto davanti a sè.
Poco più avanti volava una bellissima farfalla.
Una farfalla dalle tonalità dorate.

 



And now I'm sorry I missed you,

I had a secret meeting in the basement of my brain...



 



-Fine-  




Rieccomi qui! Allora,che ne pensate? *pauraaaa* Commenterete,vero vero??*_____*
Ringrazio Aryuna che mi ha procurato i versi che vedete citati,della canzone "Secret meeting"(da cui la fic prende il titolo XD)dei The National.
Poi voglio salutare le mie amichette Roro,Valycch,Steffy e Kikka-chan(bacetti a tutte XD).
E poi ne aprofitto per dire un grazie(anche se a distanza di un anno XD)a tutti quelli che avevano commentato la fic dello scorso anno,"Anniversario-Remembers of you-" ,e cioè...
Roro
Daygum
Aryuna
Shirin
Ryanforever
Valycch
E ovviamente chi l'ha messa tra i preferiti(io vi adoroooo*___*)che sono:
Aryuna
Shirin
inukag90
Davvero davvero grazie,i vosti complimeti li ho apprezzati moltissimo =)
Baci e alla prossima!!!!

 










































 

  
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