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Autore: dramy96123    28/04/2016    6 recensioni
Sugakookie
"In quel momento voleva solo parlare col suo Hyung, ricevere un buongiorno che si potesse chiamare tale, un sorriso magari. E i suoi auguri di buon compleanno. E comunque non lo vedeva dal pomeriggio prima, il che per il gruppo equivaleva più o meno ad un secolo, con tutto che vivevano praticamente in simbiosi. Il fatto era che non lo vedeva da nessuna parte. Fermò Jimin, che camminava velocemente per il corridoio, e lui alla sua domanda scrollò le spalle, aggiustandosi il colletto.
“Credo sia nello studio. Non è andato a dormire ieri sera.” Gli disse, prima di continuare a camminare, lasciando Kookie lì da solo.
Il giovane controllò l’ora e imprecò, forse a voce troppo alta. A breve avrebbero avuto il concerto, e dovevano ancora provare la coreografia sul palco, e fare la prova dei microfoni, e fare le riprese individuali, mancavano cinque minuti e lui era ancora in boxer.
Senza più pensare a nulla si mise a correre lungo il corridoio"
[...]
“Sì.” Jungkook incrociò le braccia al petto. “E’ stata una giornata pessima, continuano tutti a comportarsi in modo strano, e tu…”
“Scusa, Jungkook, non mi interessa più di tanto, in realtà.”
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Min Yoongi/ Suga, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L’orribile compleanno di Jeon Jungkook – Ma forse non così orribile.






Jeon Jungkook si alzò dal letto, stiracchiandosi. Sbadigliò, passandosi una mano fra i capelli scuri, si stropicciò gli occhi e lasciò vagare lo sguardo per la stanza che condivideva con gli altri Bangtan. Si erano tutti svegliati prima di lui, neanche troppo strano, in realtà. Forse Tae era un po’ una sorpresa, pensò, scostando le coperte con un piede. Il calendario segnava il primo settembre, la data era cerchiata in rosso. Un sorriso assonnato comparve sul viso di Kookie, mentre si scompigliava nuovamente i capelli. Il suo compleanno, finalmente! Sarebbe stato un giorno bellissimo, tutto dedicato a lui, e…
“Ah, sei sveglio! Ciao, sbrigati a fare colazione, abbiamo le prove!” Jin, il più grande tra i ragazzi, aprì la porta quasi bruscamente. Era vestito di tutto punto, era anche pettinato perfettamente, così come si richiedeva al visual dei BTS. Senza aspettare risposta gli fece un cenno con la mano e si defilò, prima ancora che Jungkook potesse realizzare le sue parole. Il ragazzo rimase a fissare la porta, arricciando le labbra, confuso e anche un po’ offeso.
Ma come,  gli auguri, un sorriso? Scosse la testa, lasciando perdere. Forse Jin Hyung si era svegliato con la luna storta, pensò, mentre si infilava una maglietta nera, senza scritte. Si aggiustò i capelli con le dita, guardandosi per un momento allo specchio. O forse il manager lo aveva di nuovo ripreso perché aveva mangiato troppo a colazione. Jin Hyung era abbastanza sensibile per quanto riguardava il fattore cibo, e Jungkook, anche se capiva la preoccupazione, capiva di più Jin. Pensando a questo tornò a sorridere,  a come si fosse probabilmente perso il broncio di Seokjin al rimprovero di PD-nim, e si trascinò a fare colazione.
Appena aprì la porta individuò J-Hope, con cui solitamente mangiava la mattina. Quel ragazzo lo caricava di allegria ogni giorno. Avevano ormai i posti fissi, quando si mettevano a tavola, per questo rimase perplesso quando lo vide mangiare accanto a Jiminie. Hoseok gli rivolse un buongiorno assonnato e appena udibile, mentre Jimin neanche alzò la testa dal piatto. Okay, questo è strano, si disse jungkook, guardando i due ragazzi più grandi. Anche loro erano già pronti per fare le prove sul palco, già con il trucco sugli occhi e i capelli in ordine, ma i gesti erano visibilmente lenti e assonnati. Si sedette al suo solito posto, mangiando con meno appetito del solito. Solitamente lo salutavano con calore. Sapeva di essere molto amato dai membri del gruppo,  si comportavano così solo se…
Jungkook si bloccò con il boccone a mezz’aria.
Non è che aveva offeso qualcuno il giorno prima? Non gli sembrava, si era comportato in modo normale. Guardò di nuovo i due e li vide battibeccare per l’acqua, e gli scappò un sorriso. Nonostante sembrassero così assonnati riuscivano a litigare in quel modo,  e alla fine capì e si diede dello stupido. Ma certo. Erano anche le sette del mattino, e né Jimin Hyung né Hobie Hyung erano mai stati particolarmente mattinieri. Finì di mangiare con un nuovo appetito.
Stava pensando troppo, e stava pensando troppo perché nessuno gli aveva ancora fatto gli auguri. Doveva solo avere pazienza e concentrarsi sul concerto, in quel momento.
Appena la porta si aprì Jungkook alzò di scatto la testa, sperando fosse… no, no, ovviamente non era lui. Il leader dei Bangtan, con i capelli ancora sparati in tutte le direzioni, ma con uno sguardo visibilmente più sveglio di Jimin e Hoseok messi insieme, entrò velocemente nella sala, afferrò un piatto pieno di cibo e stava per andarsene, quando Jungkook si alzò per raggiungerlo.
“Namjoon Hyung, senti… “
“Ah, Jungkook, scusa, non posso darti retta adesso, sono piuttosto impegnato.” Fu la risposta, con un piccolo sorriso di scuse.
“Ma…” Jungkook mise su un piccolo broncio, ma più che offeso era perplesso, davvero. Sapeva che Rap Monster era il leader dei BTS, e per questo aveva tante più cose da fare di loro, ma avrebbe potuto almeno salutarlo. Ma sì, in fondo erano tutti stanchi per vi del concerto e delle prove, non poteva prendersela con loro, per questo. Kookie prese il cellulare dal tavolo mentre si alzava e usciva fuori dalla sala, e sorrise istantaneamente quando vide tutte le lettere e i tweet delle fan. Mentre scorreva la bacheca urtò contro un Taehyung che se ne andava in giro, correndo a sguardo basso.
“Ma che cosa…?” esclamò, girandosi per fermare l’amico, ma quello se n’era già andato senza neanche guardarlo in faccia.
 
 
In quel momento voleva solo parlare col suo Hyung, ricevere un buongiorno che si potesse chiamare tale, un sorriso magari. E i suoi auguri di buon compleanno. E comunque non lo vedeva dal pomeriggio prima, il che per il gruppo equivaleva più o meno ad un secolo, con tutto che vivevano praticamente in simbiosi. Il fatto era che non lo vedeva da nessuna parte. Fermò Jimin, che camminava velocemente per il corridoio, e lui alla sua domanda scrollò le spalle, aggiustandosi il colletto.
“Credo sia nello studio. Non è andato a dormire ieri sera.” Gli disse, prima di continuare a camminare, lasciando Kookie lì da solo.
Il giovane controllò l’ora e imprecò, forse a voce troppo alta. A breve avrebbero avuto il concerto, e dovevano ancora provare la coreografia sul palco, e fare la prova dei microfoni, e fare le riprese individuali, mancavano cinque minuti e lui era ancora in boxer.
Senza più pensare a nulla si mise a correre lungo il corridoio.
 
Completò la coreografia perfettamente, a testa bassa, il sudore che scendeva lungo la fronte e il collo. Rimase per tre secondi in posizione sulla X, poi si mosse per avvicinarsi a Jin. Tutti si tolsero dalle posizioni. Era riuscito a scambiare qualche parola con un paio dei Bangtan, prima della coreografia, era andato tutto bene, si comportavano normalmente.
Nel momento in cui si girava per parlare con il suo Hyung, con cui era riuscito a scambiare a malapena un “ciao” (perché ovviamente Suga si era presentato spaccando il minuto e non aveva avuto il tempo per parlargli) lo chiamò il regista, con una faccia severa. Jungkook sbatté le palpebre, con un’espressione confusa, e tutti tranne Rap Monster si allontanarono. Kookie vide con la coda dell’occhio Min Yoongi che usciva per ultimo dalla porta.
“Hai sbagliato, eri spostato troppo sulla sinistra.” Jungkookie sentì il mondo crollargli addosso.
“Cosa? No, stavo sulla X!” balbettò, respirando ancora affannosamente per via della coreografia. Cercò con lo sguardo Namjoon, come a chiedere il suo aiuto, e lo vide guardarlo con un’espressione seria.
“Namjoon Hyung,  io stavo sulla X, mi hai visto, no?”
“Jungkookie…”
“No, dico davvero!”
“Smettila di scherzare, è evidente che hai sbagliato, non farci perdere tempo.” Sia il manager che il coreografo si erano aggiunti alla discussione, e alle parole di quest’ultimo Jungkook guardò la X, a tre passi da lui, e poi a terra, sentendo il viso farsi rosso. Era certo di aver fatto bene la coreografia, non c’era cosa di cui fosse più certo, ma si costrinse a rimanere in silenzio.
 
Non appena scese dal palco, Jungkook uscì velocemente e salì le scale correndo. Entrò senza bussare nello studio di Suga, anche se normalmente non l’avrebbe mai fatto.
“Hyung!” disse a voce alta. Yoongi Hyung non si girò, aveva lo sguardo fisso sul PC.
“Ciao, Jungkook-ah.” Disse a bassa voce, completamente preso da ciò che stava facendo.
“E’ stato terribile, continuano a dirmi che ho sbagliato la coreografia, ma io non ho sbagliato!” esclamò, passandosi una mano fra i capelli. Il viso di Suga era lievemente illuminato dallo schermo bianco, completamente senza espressione.
“Ah, sì?” mormorò il più grande, scrivendo qualcosa sulla tastiera. Kookie si bloccò con ancora le mani fra i capelli, e lo guardò sentendo la rabbia salire. Min Yoongi si era già cambiato, aveva messo una felpa anche troppo grande per lui, i capelli scuri erano leggermente scompigliati, e la pelle sembrava ancora più bianca alla luce artificiale dello schermo. E Min Yoongi, bello e concentrato com’era, non lo stava degnando di uno sguardo.
“Sì.” Jungkook incrociò le braccia al petto. “E’ stata una giornata pessima, continuano tutti a comportarsi in modo strano, e tu…”
“Scusa, Jungkook, non mi interessa più di tanto, in realtà.”
Era troppo. Yoongi Hyung, il suo Hyung, quello da cui più di tutti voleva essere consolato, trovava interessante uno stupido schermo più di lui. Fissò quel volto inespressivo per un altro secondo, prima di girarsi, uscire dallo studio e sbattere la porta dietro di sé.
Le lacrime cominciarono a scendere lungo il viso di Jungkook, senza quasi che lui se ne accorgesse. Quello era letteralmente il compleanno più orribile della sua vita. Voleva solo cancellare quella giornata tremenda. Voleva sparire. Voleva solo chiudersi in camera per sempre e…
“Ah, sei qui!” Namjoon era comparso improvvisamente di fronte a lui, e lo trascinava per un braccio per le scale, facendogli rischiare una caduta non troppo piacevole ogni due gradini. Non gli lasciò il tempo di reagire, continuò solo a tirarlo, con Jungkook che a malapena si rendeva conto della situazione. Lo spinse dentro una camera con una violenza che non si aspettava e un boato e delle risate lo accolsero, insieme ad una miriade di braccia e gente che lo stringeva e lo abbracciava, continuando a fargli gli auguri.
Jungkookie si ritrovò in lacrime, con Taehyung che gli aveva messo a forza un cappellino di carta colorato, con lui che continuava a guardarsi intorno cercando di capire.
“Ma che…?”
“Auguri Jungkookie!” urlò J-Hope nel suo orecchio, ridendo e stringendolo più forte. Jimin lo prese in braccio, tra applausi e risate.
“Buon compleanno, moccioso!” gridò Namjoon, sorridendogli da sora una torta di compleanno. Jungkook sembrò afferrare solo in quel momento.
“Ma… stamattina…”
“E’ stato difficilissimo non farti gli auguri!” disse Jin con un sorriso, scompigliandogli i capelli affettuosamente. Jungkook si girò verso Jimin, sbattendo le palpebre.
“E voi…”
“Eravamo davvero addormentati, stamattina! Per noi è stato più facile fingere, credimi!” ride J-Hope, con Jimin che annuiva concorde. “Siamo rimasti svegli tutta la notte per preparare i festoni!”
V sorrise allegro, passandogli un braccio sulle spalle e stringendolo in un abbraccio stritolacostole “Guardate che faccia che ha! Non se lo aspettava, guardate che occhi!”
“Ma quindi anche alle prove…”
Gli altri annuirono, inteneriti. “Non hai sbagliato, no.”
“Lo sapevo che stavo sulla X, lo sapevo!” balbettò ancora Kookie, cercando con lo sguardo il regista. L’uomo, insieme al produttore e al maestro di ballo, lo salutarono dal fondo della stanza con un sorriso tutto denti, facendogli un cenno con la mano. Il regista mimò con le labbra le sue scuse.
Jungkook si asciugò gli occhi con la mano e guardò Namjoon, esitando.
“Ma quindi… anche Hyung…”
“Fingeva, sì. Non è andato a dormire per prepararti la torta, ieri sera.”
“E ora…”
“Ti sta aspettando di sopra.”
Jungkook sentì un sorriso enorme aprirsi sul viso, e corse verso la porta, spalancandola. Fece le scale tre gradini alla volta, seguito dalle risate e dalle urla dei membri del gruppo.
Suga lo aspettava sulla porta, con un sorriso e una mano fra i capelli. Sembrava quasi imbarazzato.
“Non lo farò più, ragazzino, lo giuro.” Non riuscì a finire la frase, si ritrovò le braccia di Jungkook intorno al collo. Persero l’equilibrio e caddero a terra, Suga ridendo, Jungkook con il viso premuto contro la sua maglietta.
“Promesso?” borbottò, la voce soffocata. Il cappellino colorato cadde rotolando, quando Suga gli accarezzò i capelli.
“Promesso.”
 
 
Salve a tutti!
Spero vi piaccia questa piccola OS!

Grazie a chi leggerà, fatemi sapere che ne pensate!
Un bacio
dram
   
 
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