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Autore: gateship    29/04/2016    2 recensioni
Il dio dei tuoni e dei fulmini si era sempre chiesto cosa sarebbe successo se entrambi fossero stati deboli nello stesso momento. Ora lo sa.
[The Dark World]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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He has nowhere to call home, no place he belongs, so he's a wounded soul, Loki." Tom Hiddleston



 

Parole: 581
Personaggi: Loki, Thor
Ambientazione: TTDW, appena finisce la scena nella cella di Loki, quando il dio chiede "When do we start?"
Note:
In The Dark World, Thor non chiama Loki mai “fratello”: la parola “brother” viene pronunciata 8 volte in tutto il film: 6 da Loki, e 1 da Thor, ma soltanto quando lui e Loki parlano nei sotterranei e il dio gli dice “credevo che mio fratello fosse ancora lì dentro."
Ho sempre visto Loki, più che altro, come una persona stravolta dal dolore. Nelle prime scene di Thor I è perfettamente normale, poi però veniamo a scoprire che è figlio di Laufey e blablabla. È in quel dialogo che il personaggio cambia, è a causa di quello, almeno per me. Ha subito un tradimento talmtente grande, uno shock così enorme, che ne è impazzito. Non lo sto giustificando, però lo capisco. Credo che, in fondo, sotto sotto, voglia ancora bene a Thor… per non parlare del fatto che è indirettamente responsabile della morte di sua madre, e che questo gli deve aver fatto un male!



 

Call me brother

 

“Perchè non mi chiami più fratello?” la voce di Loki è debole e Thor quasi non crede che la domanda del giovane sia reale. Aspetta per qualche momento che il dio dell'inganno esca dalla cella, poi, quando nulla accade, entra lui stesso.

Il figlio di Odino resta vicino alla parete, pronto per chiamare le guardie in caso di bisogno e osserva il fratello ancora seduto sul pavimento. “Non sei pronto ad andare?”

Loki non risponde, continuando a scrutarlo come se nella sua persona il dio del tuono racchiudesse tutti i segreti dell'universo.

“Loki?”

“Thor.” il tono del dio non ammette repliche, e il maggiore lo squadra attentamente. Dimmelo.

“Suppongo perché non sono abituato alla tua presenza.” risponde, e si chiede da quando mentire sia anche nella sua natura, e non solo in quella del fratello.

“Un tempo lo eri.” sussurra Loki, e si morde la lingua perché davvero, cose del genere non sono per lui.

Thor inarca le sopracciglia e gli si avvicina, inginocchiandosi di fronte lui sul pavimento della cella. Potrebbe mentirgli, dirgli che non lo chiama fratello perché in realtà non lo sono mai stati, ma persino lui sa che la famiglia non è vincolata dal sangue. La morte di Frigga, quando quelle parole gli scivolano sulla lingua, lo trattiene dal pronunciarle. “Così è più facile.” dice invece, e non si accorge che è la verità sino a quando quella frase non gli è uscita di bocca: è più facile fingere che l'uomo di fronte a lui sia un criminale, piuttosto che suo fratello.

Loki si acciglia e lo squadra per un lungo momento, poi abbassa gli occhi chiari verso il suolo. Fa per parlare, ma le parole gli si bloccano in gola. Improvvisamente non sa più cosa vuole, e pondera per un attimo se lo abbia mai saputo.“Frigga...”

“Lo so.”

“Nostra madre...” tenta ancora, mentre il nodo che lo attanaglia alla gola si stringe.

“Lo so.” Il dio dei tuoni e dei fulmini si era sempre chiesto cosa sarebbe successo se entrambi fossero stati deboli nello stesso momento. Ora lo sa.

Fratello.” geme con voce che non gli appartiene. Loki ricerca il suo sguardo, alzando gli occhi ghiacciati da terra. Vorrebbe dirgli che lo ama, vorrebbe dirgli che gli dispiace, vorrebbe dirgli che, nonostante siano passati anni da quando ha conosciuto la sua origine, ancora non sa chi realmente lui, Loki, sia. Vorrebbe dirgli che brama di piangere con lui la morte della madre, che ne è colpevole e che gli fa male. Ma nulla di tutto questo gli esce dalla bocca, è un dio ferito, Loki, senza più un luogo da chiamare casa o una famiglia da cui rifugiarsi, perché ha scoperto di non averne mai avuta alcuna. Quindi il Trickster si limita a stabilire un contatto visivo, perché tutto il resto sarebbe troppo doloroso da dire. Perché a Loki Laufeyson, nome che tutt'ora gli porta vergogna, i sentimentalismi non sono mai andati a genio.

Thor alza la mano per toccargli il volto, poi la ritira, chiudendola in un pugno: non vuole toccarlo, l'orrore che ha provato sul Bifrost e a New York è ancora troppo forte.

“Lo so.” sussurra così piano che l'altro si chiede se lo abbia solo immaginato. Non importa il tipo di sangue che scorre nelle vene di Loki, il dio del tuono saprà sempre quello che il fratello gli vuole dire. Secoli passati l'uno di fianco all'altro non si cancellano con scelte sbagliate, non importa quanto gravi esse siano. “Lo saprò sempre.”

  
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