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Autore: Evola Who    29/04/2016    2 recensioni
Momenti di quotidianità della famiglia Holmes con un piccolo Sherlock di 7 anni e un giovane Mycroft di 14 anni
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Mr Holmes, Mrs. Holmes, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Momenti di quotidianità

 

Maggio, casa Holmes, camera di Sherlock ore 16:30.

Un piccolo Sherlock di appena 7 anni era in camera sua, seduto attorno al piccolo tavolino di legno rotondo, con addosso un completo da perfetto pirata: un lungo cappotto nero, con il coletto altro, capello da capitano dello stesso colore con delle piume viola sul lato, una sciarpa bianca di setta sul collo, i pantaloncini rossi e i calzini bianchi lunghi fino alle ginocchia.

Attorno al tavolo c’erano i suoi pupazzi: Un coniglio blu, un porcospino, due orsetti, un gattino e un mostro, con addosso delle bende sugli occhi, capelli di carta e delle bandane.

Insieme stavano controllando una finta mappa dei pirati, trovata in una edizione limitata di un romanzo per ragazzi.

“Okay! Visto che siamo dentro alla nave del nemico, Testa Grossa, dobbiamo trovare il suo tesoro! Abbiamo trovato questa mappa delle isole di White dove lo stesso Testa Grossa l’ha nascosta. Ma io, visto che sono più intelligente, l’ho trovata.” E fece un sorriso di soddisfazione.

“Bene! Secondo la mappa il suo tesoro è nascosto nella stiva. Quindi. Io e il Coniglio Blu andiamo lì, voi restate qui di guardia, e controllate se c’è anche qui un po’ di oro.”

Cosi Sherlock prese il coniglietto sotto braccio e uscì della camera.
Camminò pian, piano con aria attenta, arrivò davanti alla porta.

Sherlock la apri lentamente, lui si nasconde dietro e mise il peluche dentro alla stanza con il braccio e chiese a bassa voce: “C’è qualcuno?”

Il coniglio fece no con la testa e entrò nella stanza:
Era una camera da letto: un letto singolo a destra, la finestra al centro del muro, l’armadio di legno chiaro a sinistra attaccato al parete, la scrivania vicino l’armadio con sopra gli scaffali pieni di libri e sopra la scrivania fogli e porta penne.

Sherlock entrò in camera in punta di pieni dicendo a passa voce: “Bene, secondo questa mappa, il suo tesoro è… qui!”

Si fermò davanti alla scrivania, apri il primo cassetto e tirò fuori due pacchetti di caramelle al limone dicendo: “Lo abbiamo trovato Coniglio Blu! Il tesoro di Testa Grossa!!” e cominciò a ridere di felicità.
“Sherlock!” si senti una voce maschile con tono irritato.

Si girò e vide Mycroft,14enne con le mani sui fianchi e aria arrabbiata.
Sherlock tirò fuori dal cappotto una pistola giocattolo pirata dicendo: “Indietro Testa Grossa! Orami il tuo tesoro è mio!” e si mise a sparare.

Mycroft lo guardò male, lo prese per il coletto della giacca e della camicia, facendo cadere le caramelle, la pistola e il pupazzo, lo tirò su e lui cominciò a protestare: “Lasciami! Lasciami dannato Testa Grossa!”

E andarono in cucina dove c’erano i loro genitori:
Mr. Holmes era seduto sul tavolo a fare il cruciverba sul giornale, e Mrs. Holmes a preparare il tè.

“Mamma!” disse Mycroft

Entrò della stanza con Sherlock ancora per aria dicendo: “Tuo figlio è entrato di nuovo in camera mia a frugare tra le mie cose!” e lo mise a terra.

“Beh... se non vuoi che entri in camera tua, devi chiuderla a chiave!” disse Sherlock mettendosi a braccia conserte.

“Lo farei, ma l’ultima volta lai aperta con una graffetta!” rispose il fratello.

“Beh… non è colpa mia se le serrature di questa cosa sono facili da aprire!”

“E poi, se sei a dieta, perché hai delle caramelle al limone dei cassetti?”

“Sono senza zucchero!” rispose con tono paziente.

“Anche le barrette al cioccolato e i marsmallow?” rispose lui guardandolo con sorriso cinico.  

Mycroft lo guardò male, lo stava per prendere di nuovo ma si fermò sentendo la voce di sua madre: “Adesso basta!”

I due fratelli guardarono il genitore.

“Sherlock smettila di frugare tra le cose di Myc senza chiedere. E Myc dovresti giocare un po’ di più con tuo fratello.” Disse Mrs. Holmes con tono sicuro.

“Il mio nome è Mycroft, mamma.” Corresse il figlio.

“Comunque, tua madre ha ragione. Dovreste giocare più spesso insieme voi due, come una volta.” Disse Mr. Holmes.

“A settembre devo iniziare il liceo, e voglio essere il primo della classe. E poi, sono troppo grande per queste cose infantili!” rispose Mycroft.

“Non si è mai troppo grandi per il divertimento.” Disse il padre con tono allegro.

“E poi, non puoi passare tutta l’estate a studiare per il liceo.” Aggiunse sua madre portando il te sul tavolo e sedendosi.

“Disse la donna che ha quattro lauree.” Disse lui con tono paziente.
E sua madre gli lanciò una occhiataccia.

“Avrà preso quattro lauree, ma ha avuto il tempo di concorsemi, di sposarmi e avere voi due.” Aggiunse suo padre; marito e moglie risero e si baciarono.

Mycroft alzò gli occhi al cielo con aria paziente e Sherlock con aria disgustata.

“Tanto Mycroft sarà picchiato dai bulli di nuovo.” Disse il minore con tono sicuro.

“Anche se mi picchieranno, io farò parte del governo inglese. E mentre un giorno loro faranno dei lavori monotoni e noiosi, io pranzerò con sua maestà in persona.” E sorrise per il suo futuro.

“Però intanto ti piccheranno lo stesso.” Disse Sherlock.

Il maggiore lo guardò male e fu di nuovo mamma Holmes a salvare la situazione dicendo: “Nessuno piccherà nessuno. Myc, prima finisci il liceo e poi paleremo del tuo futuro. E ora Sherlock, chiedi scusa a tua fratello.”

Cosi Sherlock guardò Mycroft dicendo a bassa voce e occhi in basso: “Scusa se sono entrato in camera tua e ho preso le tue caramelle.”

I genitori sorrisero e il padre disse: “Bene, ora, Mycroft, ora chiedi scusa al tuo fratellino e andate a giocare insieme.”

“Chiederò scusa, ma non giocherò insieme, perciò...”

Mise le mani dietro la schiena, guardò il fratello dicendo: “Sherlock mi dispiace per averti sgridato e ora porterò i tuoi giocattoli che sono nella mia stanza nella tua e mi chiuderò in camera mia e voglio essere lasciato in pace.” E se andò.

Sherlock guardò in basso con aria triste.

I suoi genitori si guardarono preoccuparti.

Il padre si girò verso di lui dicendo: “Hey… Sherlock, non essere così triste.”

“Perché Mycroft non vuole più giocare con me?” chiese lui con occhi lucidi.

“Perché ora sta diventando un ragazzo grande e noioso. E ovviamente non vuole più giocare con i bambini vivaci e fantasiosi come te” cercò di spiegare Mr. Holmes sorridendo.

“E poi, anche se non lo dimostra, ti vuole bene e sarà sempre con te in ogni momento.” Aggiunse Mrs. Holmes.

“Ma io voglio Mycroft adesso…” rispose Sherlock a tessa bassa. 

Marito e moglie si guardarono, ma poi al padre venne un’idea “Hey! Ti va di prendere la tua ciurma e trovare il tesoro in giardino?”  

Il piccolo Sherlock alzò la testa di scatto dicendo: “Davvero?”

“Cerrrrto!” rispose lui, imitano il verso dei pirati.

“Possiamo scavare in giardino?”

“Si.”

“No.” Disse Mamma con tono serio.

“È meglio di no, altrimenti tua madre ci butterà dalla passarella con gli squali.” Disse il marito a bassa a voce al figlio.

“Ora prendi la tua ciurma e aspettami in giardino, okay?”

“Okay!” e se andò correndo, e lui lo guardò sorridente.

Mrs. Holmes sopirò dicendo: “Più crescono, più mi faranno preoccupare.”

“Beh, sono i doveri e diritti di ogni genitori e figlio. Più crescono complicati più i genitori si preoccupano.”

“Soprattutto se hai figli particolarmente intelligenti.”   
 
“Quello lo hanno preso da te!” rispose subito il marito.

La moglie gli lanciò una occhiataccia ma disse con tono serio: “Ma sono preoccupata per Sherlock, Mycorft non vuole più passare il tempo con lui, non vuole fare amicizia con gli altri bambini a scuola, noi abbiamo il lavoro. E non possiamo lascialo solo a se stesso.”

“Ha le tate”

“Le tate ci sostituisco solo quando siamo al lavoro e quando ci prediamo una serata libera. Non è la stessa cosa.” Disse lei con tono convito.

Cosi Mr. Holmes ci pensò: “E se gli prendessimo un cane?” 
 
La moglie lo guardò con aria incuriosita: “Un cane?”

“Si, un cane.” Disse Mr. Holmes e continuò: “Dove può giocare,
divertisti, non si sentirebbe più solo, può anche imparare a prendersi cura degli altri e essere più responsabile.”

“Non lo so… non è un po’ piccolo per avere un cane tutto suo?” chiese la moglie non molto convita.

“Io penso che sia dell’età giusta! immagina Sherlock con un bel cane di razza a giocare in giardino, non darebbe più fastidio a Mcyroft e a noi. E poi, i cani sono sempre stati i migliori amici dell’uomo.” Spiegò lui sicuro.

La moglie rise poi, si senti un urlo fuori: “PAPA’! SONO PRONTRO!”

“Almeno te la prenderesti con lui per la buche in giardino.” Disse il marito alzandosi.

“Okay, il prossimo weekend gli prederemo un cane e gli facciamo una bella sorpresa.” Disse Mrs. Holmes convita.

“Ne sarà davvero felice.” E si sorrisero.

“Ma… non dovremo preoccupare di Mcyroft?” chiese lei.

“Perché?”

“Perché vuol far parte del governo inglese e pranzare con la regina.” Disse Mrs. Holmes con tono serio.

“Ha 14 anni, lasciamolo sognare. E poi, con la sua intelligenza può diventare primo ministro! E pensa a tutti i vantaggi che possiamo sfruttare del suo lavoro.” Rispose lui con tono ironico e risero.

“PAPAAA’!” urlò Sherlock.

“È meglio che vada, prima che mi butti sui pescecani. Intano organizza il piano per il prossimo weekend.” Disse Mr. Holmes allontanatosi.

“Si, capitano!” rispose lei facendo il saluto militare e risero.

Una settimana dopo…

I coniugi Holmes portarono a casa un bel cane di taglia grande di pelo rosso. Sherlock subito si innamorò e lo chiamò Barbarossa, come il pirata, che diventò il suo migliore amico.

Facendo felice i suoi genitori e anche a Mycroft
a parte in certi momenti…
 

Fine.      


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 Note della autrice:
Salve! Ecco la mia prima e vera storia completa!
Senza dividere i capitoli! (E per me è una novità)
Mi sono ispirata a una fan art che volevo mettere in
Copertina, ma non che l’ho fatta, quindi me lo metto qui.
https://it.pinterest.com/pin/355221489330845499/
e… spero che vi sia piaciuto! E poi, ve lo dico, mi
Sono divertita a scrivere i dialoghi dei genitori di Sherlock!
Perché dalla prima volta che lo visti, lo trovati simpatici
E… mi piacerebbe vedere più storie su di loro e della
Infanzia tra Sherlock e Mycroft. Forse farò altre storie…
E quindi…
Ciao!
Evola 

 
 

 

   
 
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