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Autore: Raffaele Di Ronza    29/04/2016    1 recensioni
E' iniziato un po' tutto per caso una sera d'estate. Io non feci altro che crollare a terra a guardare le stelle in mezzo a un prato circondato da lucciole. Può anche sembrare un' immagine utopica, ma io quella sera me la ricordo bene. Ricordo le risate la compagnia, ma la ricordo bene soprattutto perché per la prima volta sentii l' esigenza di scrivere quello che vedevo, quello che sentivo. Beh, questo è quello che vedo, quello che vivo, quello che la mia testa vorrebbe raccontarvi.
Genere: Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Aiutami a scandire il tempo di una goccia nell' universo

per poi affogare come cenere nell' immortale trasparenza

o a lottare come un lenzuolo, contro il vento avverso,

dal sublime tormentato in corpo, senza degna giacenza.

 

Perché piangi mia principessa incompresa

sulla melodia più adagiata?

Cosa cerchi sotto la mia spalla indifesa

con la tua, pronta a cadere, lacrima salata?

 
Dimenticavo l' aroma del pianto

che t'affoga il petto,

la gola singhiozza un canto

non di parole, ma di un morto affetto.

 

A vederti mi torna un tumulto in gola 

e il mio diventa pianto di nidi abbandonati,

di chi ha bisogno di volgersi al cielo, ma ancora non vola,

isteria di lacrime su volti squarciati.

   
 
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