Bill era sul quel palco da mezz'ora e i fan sembravano in estasi, tutto procedeva perfettamente per essere la prima tappa del suo mini tour solista. Tom lo guardava fiero, appoggiato al bancone del bar mentre beveva la sua birra come un fosse stato un qualunque avventore del locale. Era incredibile, per tutta la vita aveva sentito il dovere di proteggere il suo fratellino come fosse stato il suo tesoro più grande e ora finalmente, vedendolo su quel palco, si rendeva conto di quanta strada avessero fatto, di quanto entrambi fossero cresciuti e cambiati. Era forte il suo piccolo Bibi, questo l'aveva sempre saputo, ma vederlo lì, mentre affrontava una folla di fan tutto da solo per la prima volta, lo rendeva orgoglioso ed agitato allo stesso tempo.  

<< Non credevo di vivere abbastanza per vedere questo giorno. Bill Kaulitz su un palco tutto solo...>> esordì una voce a lui fin troppo conosciuta, non ebbe nemmeno bisogno di voltarsi per riconoscerlo ed in fondo non si stupì affatto che della sua presenza.  

Ciò nonostante Tom si ritrovò a chiedere. 

<< Che ci fai qui?>> 

Lo sentì ridere quasi lo stesse prendendo in giro, beh forse era davvero così. 

<< Non avrai pensato davvero che mi sarei perso il debutto da solista di tuo fratello. - l'altro sospirò. - In fondo un po' è anche merito mio, no?>> 

In quel preciso istante le prime note di "Love don't break me" risuonarono nella stanza e per un po' entrambi rimasero in silenzio ad ascoltare le parole di quella splendida canzone. Bill aveva assunto un'espressione triste, quasi sofferente, come se quelle parole provenissero dal profondo della sua anima e facessero ancora male come quando le aveva scritte la prima volta. 

Fu allora che Tom si voltò ed alzò lo sguardo sul volto dell'altro, non si stupì di trovarvi la stessa espressione sofferente che era sul volto del suo gemello, addirittura potè giurare di aver visto una lacrima scendere scintillante da quegli occhi azzurri. 

<< Sul serio, perché sei qui? - chiese ancora. - Bill non ha bisogno di...>> 

<< Tranquillo, non sono venuto per rovinare la sua grande serata. - non lo stava nemmeno guardando, come era ovvio teneva lo sguardo sul cantante, come se cercasse di comunicargli chissà cosa. - Avevo solo bisogno di vederlo.>> 

Tom riportò lo sguardo sul gemello. 

<< Dopo quello che hai fatto, non ti sembra un po' egoistico? Hai idea di quanto abbia sofferto dopo che...>> 

L'altro si voltò e gli lanciò uno sguardo carico di rabbia mista a dolore puro. 

<< Non fare l'errore di credere di essere l'unico a tenere a Bill più di qualsiasi cosa al mondo. - gli intimò quasi minaccioso, poi tornò a guardare il cantante e il suo sguardo di fece più dolce. - Lui sa perché l'ho fatto e credimi quando ti dico che è stata la decisione più difficile che abbia mai preso.>> 

Bill sollevò lo sguardo e la sua espressione cambiò quando individuò quello dell'ospite inaspettato, ebbe l'impulso di lasciare il microfono e correre da lui, ma era un professionista e non lo fece, continuò a cantare tenendo gli occhi nocciola su di lui. 

<< Fagli i miei complimenti. - Tom spostò di nuovo lo sguardo sul ragazzo accanto a sé a quelle parole. - La canzone è stupenda, lo sono tutte, ma non avevo dubbi.>> disse ancora, poi semplicemente si voltò e fece per andarsene. 

Bill saltò giù dallo sgabello su cui era seduto e fece involontariamente un passo in avanti, non poteva lasciarlo andare, ma davvero avrebbe dovuto fermarlo? E per quale motivo? 

Il ragazzo si voltò a guardarlo un'ultima volta prima di uscire dalla porta del locale e sparire nella notte. Entrambi erano consapevoli che quella sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero visti.  

Ma in fondo era finita tempo prima ed era stato meglio così... 

"I'm still crawling I can't see a new sky yet, but broken wings can barely fly...