Veramente
bella
“Mentre i sogni si
dissolvono
e gli inverni si accavallano
quanti spilli sulla pelle
dentro il petto sulle spalle
…
e vivo fino a sentir male
con la gola secca sotto al
sole”
Che
rumore
fa la felicità - Negrita
Siamo sul pulmino in gita e il tuo migiore amico ha
fatto una domanda
semi-seria, io rispondo qualcosa di profondo con un sorriso sulle
labbra,
trattandolo con leggerezza.
Per i successivi dieci minuti non smetti di
fissarmi mentre spero che la
frangia si allunghi improvvisamente e mi copra il viso per la vergogna.
Ti diverte farmi sentire a disagio?
Al ritorno ti siedi sul sedile davanti al mio e non
faccio altro che
fissarti la nuca.
Vorrei poterla baciare e darle piccoli morsi.
Ancora non ho capito cosa sia veramente questo
bisogno che sento nello
stomaco di infilare le dita tra i tuoi boccoli di petrolio, rimane
silenzioso e
fisso in un angolo della mia testa.
O forse sono solo troppo vigliacca per definirlo.
Il tuo è il primo compleanno
dell’anno.
E’ la prima volta che mi trucco e mi
vesto bene, mi guardano tutti
sorpresi e mi fanno un sacco di complimenti, mentre facciamo una foto
mi
sussurri all’orecchio ‘veramente bella’.
La nostra compagna di classe, che ti piace dalla
prima, è diventata mia
amica, si confida solo con me per quanto ti riguarda, la gente tende a
fidarsi
della mia apparente riservatezza, lei ha già un ragazzo e
non sa se farebbe
bene a lasciarlo e dirti di sì oppure rimanerci insieme.
Tutte le volte che fai qualcosa di carino per lei,
tutte le volte che le
parli di quello che senti, lei me lo dice.
Rispondo sinceramente cosa farei nella sua
situazione e quello che provo
comincia a preoccuparmi.
Alla fine riesco a convincerla a scaricare il tizio
con cui stava, che
lasciatelo dire, non è niente a che vedere con te anche da
un punto di vista
oggettivo.
Lei corre per darmi la buona notizia e io mi rendo
conto, nel preciso
istante in cui termina la frase, che sono appena andata in frantumi.
Per
fortuna sono un’ottima attrice, ma dentro di me so che
sarà un lavoraccio racogliere
tutti i pezzi e rimetterli insieme.
Siamo d’accordo.
Siamo d’accordo e sosteniamo la stessa
parte della discussione contro i
nostri compagni.
Siamo d’accordo e sosteniamo la stessa
parte della discussione contro i
nostri compagni e ci basta un solo sguardo per scegliere chi dei due
debba
controbattere all’ultima critica, quando il professore ci
ferma ti faccio un
sorriso storto e mi fai l’occhiolino.
Irresistibile.
E’
successo l’irreparabile.
Il
focolaio è scoppiato e non posso fare niente, ma
io e te siamo ancora fuori dal balcone della stanza
dell’hotel a discutere di
quello che è successo, mentre due nostri compagni
amoreggiano da una parte.
Ci
confrontiamo e cerco di essere del tutto
oggettiva nello spiegarti come stanno le cose, anche se ti parlo della
mia
migliore amica, ma purtroppo hai il punto di vista della tua ragazza e
infondo
non puoi contraddirla e schierarti dalla nostra parte.
Dalla mia
parte.
E’ da due anni che ho smesso bruscamente
di tenere un diario.
E’ da due anni che faccio finta di non
sentire niente quando ti vedo.
E’ da tre mesi che fai finta di non aver
mai sentito nemmeno il mio nome,
anche se spesso ti ritrovo a fissarmi con insistenza.
Siamo entrambi al primo banco, divisi da una sfilza
di compagni, ma io
riesco a guardarti lo stesso.
Ti guardo per tutto il tempo, nessuno se ne accorge
mai.
Conservo ogni tua espressione: i tuoi occhi quando
sorridi, le tue labbra
carnose che rimangono aperte mentre ti sforzi di capire cosa stia
scrivendo la
professoressa alla lavagna, le tue sopracciglia folte che si uniscono
in un
cruccio quando ti vengono rivolte delle domande; ridacchio segretamente
delle
tue facce buffe.
Quando la mia compagna di banco mi chiede cosa sto
guardando io mi
invento mille scuse, d’altronde lo sai, sono
un’ottima attrice e
l’improvvisazione è il mio forte.
Mi permetto di struggermi per te solo quando sono
da sola nella mia
stanza, senza nessuno che può sentirmi o vedermi, rendendomi
conto che mi sono
accorta di te molto prima di quando sono stata costretta.
Non l’ho detto a nessuno.
Sono un’attrice così brava che
nemmeno io ci ho creduto fino all’ultimo,
ma l’amore più lo ignori più si beffa
di te, più ti tormenta e ti deride.
Tu non senti niente e io continuo a scivolare ed a
sanguinare dove la
ferita è fresca.
Ogni rara volta che mi capita di scambiare due
parole in croce con te,
appare lei…forse sospetta qualcosa.
Da quando è successa quella cosa tra la
mia migliore amica e la sua
amica-appena-acquisita, si è dimenticata di chi
l’ha accolta e aiutata a
riambientarsi, di chi era diventata sua confidente e le ha aperto gli
occhi su
di te.
Mi sono accorta della faccia che hai fatto quando
ho letto una poesia in
lingua originale, non ti aspettavi che sapessi leggere il francese e ho
sentito
il tuo sguardo addosso per tutto il tempo.
Lo hai distolto solo quando la professoressa aveva
già iniziato la
traduzione da un po’, quando ti ho rivolto il mio, di
sguardo, dandoti il
permesso di staccare gli occhi dai mei, cosa che hai fatto lentamente,
senza
nasconderti.
Mi hai fatto incavolare come una belva ieri,
è inutile che mi fissi per
scusarti, solo perché siamo in pochi a Religione alla prima
ora, tra cui spicca
la mancanza della mia ‘ex-amica’ e tua attuale
ragazza, non vuol dire che devi
starmi addosso.
Ok. Zitta. Respiri profondi, è solo un
caso che mi stia guardando, ieri
non c’entra niente, stai tranquilla, non arrossire per nessun
motivo!
Smettila di fissarmi, il prete comincia a guardarti
male!
Basta. Ora ti sta guardando malissimo
ed anche la mia vicina di banco comincia ad esserne irritata.
Dopo che lei sbotta chiedendoti che vuoi e il
professore ti riprende per
la seconda volta, sono costretta a guardarti e lo faccio con
un’espressione
dura sul viso, che si scioglie subito vedendo la tua contrita.
Ti rigiri immediatamente chiedendo scusa e tutto
torna normale, senza che
nessuno dia peso alla cosa.
Mentre abbracci sorridente la tua ragazza, fuori
dalla porta aperta dell’aula,
mi lanci sguardi casuali, come se l’occhio ti fosse caduto
per sbaglio su
questa persona del tutto ignorabile, cosa su cui non discuto
perché nessuno mi
trova abbastanza minacciosa per preoccuparsi di me, qualità
che giova molto
alle mie doti attoriali. Ma non puoi nasconderti, sono diventata brava
in
quest’arte prima di te.
Ti vedo.
E mi sento morire ogni volta che lo fai.
Ogni giorno una nuova tortura.
E’ sbagliato, devo convincermi che tu non
mi vuoi, sei stupido e l’unica
cosa che ti interessa è l’apparenza!
Io non devo…non dovrei, eppure sono qui
a trattenere le lacrime perché
sei molto più distante di quanto tu sia mai stato e non so
come fare a
raggiungerti.
Finalmente lei non c’è e
passiamo la giornata insieme, non da soli,
impossibile, ma con altri compagni.
Mi piace quando ricominci a guardarmi come prima,
come se ti
incuriosissi, mi piace quando ascolti ogni cosa che dico e cerchi di
interpretare
ogni mia espressione; lo so che studi le persone a distanza
perché sei un tipo
calcolatore, che non sgarri mai, che fai tutto ciò che ti
porta più vantaggi e
ti va bene così.
Il problema è che non riesco ad
arrendermi all’idea.
Giochiamo all’Uomo nero¹ e
rimaniamo solo io e te, devo scegliere le
carte dalle tue mani e ci fissiamo insistentemente sorridendoci.
Per la settimana successiva non faccio altro che
pensare ai tuoi occhi
verdi, macchiati di pagliuzze dorate, e non mi rendo conto che una
piccola
parte di me si sta illudendo di qualcosa che non sarà mai.
E’ il tuo compleanno e fanno uno
stupidissimo gioco in cui ti bendano e
fanno mettere in fila tutte le ragazze di classe e tu devi riconoscere lei.
Con le altre ti basta il tocco delle mani per
capirlo, ma arrivato a me
dici che non riesci a deciderti e, senza riuscire a trattenere un
sorriso
storto, proponi di valutare in base al mio odore, così mi
dicono di guidarti le
mani sulle spalle e, dopo che mi hai quasi sfiorato il collo con il
naso, ti
tiri indietro dicendo che non sono lei.
Giochi con una mia ciocca di capelli sorridendo
storto, a mo’ di saluto e
passi a quella dopo.
Sto tremando.
Esibisco il miglior sorriso falso del mio
repertorio e dichiaro di star
morendo di freddo, quando la trovi sono nell’altra stanza a
far finta di
prendere il maglioncino passandomi le mani perennemente gelate sul viso
in
combustione per riprendermi, il mio sguardo di terrore si riflette sul
vetro
della finestra che mi sta davanti restituendomi l’immagine di
una ragazza sperduta.
E’ l’ultimo giorno di scuola,
lei esce di classe prima di te, tu ti
avvicini al nostro gruppo e saluti tutte, me per ultima, tentennando e
guardandomi dritta negli occhi prima di lasciarmi la mano stretta per
dire addio.
E so che lo sarà, un addio,
perché non ti interessa fare ciò che vuoi, ma
solo ciò che gli altri si aspettano da te.
Una parte di me è appena crollata e si
è trasformata nell’acqua in cui
sento di affogare.
La mia aula all’università
è vicino alla tua e, a parte una sola volta in
cui ti saluto ironicamente, non ci guardiamo nemmeno.
Quando passo mi guardi, ma io sono diventata la
donna di ghiaccio per te.
Sono stanca, troppo stanca per continuare a cercare
di farti ragionare,
sei libero di fare ciò che vuoi.
Ora sorridi alle mie amiche quando sei costretto,
solo io vengo ignorata
completamente.
Le prime volte si fanno delle domande, ma poi
desistono perché non so
assolutamente che spiegazione dare loro, non avendone una nemmeno per
me.
La ferita ora è chiusa, ma la cicatrice
rimane.
¹Gioco di carte chiamato anche Asino
NOTE DELL’AUTRICE:
Ho
gravi
problemi di comprendonio con l’html, quindi da vera profana
sto cercando di
capire come fare! >.<
Per ora
sono riuscita a racimolare ciò, anche se non capisco
perché metta il corsivo
anche dove non vorrei, comunque per ora va bene, poi cerco di sistemare.
Questa
raccolta è conclusa, spero che abbia qualche senso, anche
perché ho scritto le
drabble in ordine sparso e solo successivamente le ho riordinate.
Non so
se
sia uscito qualcosa di decente, è la prima cosa che pubblico
su questo sito e
si tratta di una cosa che mi porto dietro da un po’!
Sono
terrorizzata
dall’idea di aver fatto violazioni e robe simili, quindi se
vedete qualcosa che
non va per favore fatemelo sapere!!!!!
Per il
resto se avete voglia di farmi sapere cosa ne pensate, se avete voglia
di farmi
domande o se volete chiarimenti o, soprattutto, se trovate errori e
volete
correggermi, mi farebbe molto piacere ricevere una parolina ;)
Un
grande
bacio
Dannie
Nightsky