Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: oblivion242    04/05/2016    2 recensioni
Dopo la morte di Bobby, Dean è a pezzi. Per fortuna c'è Sam.
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano giorni che Dean non faceva altro che bere. Erano ancora nel nascondiglio di Rufus e Dean era seduto sul letto, circondato da una quindicina di bottiglie tra birra e alcool. Non parlava più con nessuno, nemmeno con Sam. Non che si fosse mai aperto tanto con il fratello, ma in questo caso era diverso: Bobby era morto. Quello che per loro era sempre stato come un padre, che li aveva sempre guidati e aiutati, ora non c’era più, se ne era andato per sempre. Dean aveva cercato di contattare tutti i demoni che conosceva, anche Morte in persona, ma nessuno era disposto a far tornare indietro Bobby. I tempi erano cambiati e i demoni non si fidavano dei Winchester, soprattutto se il maggiore di questi era guidato da una dose non indifferente di alcool.
Dean si portò la bottiglia alla bocca per l’ennesima volta, bevve un lungo sorso e la gettò a terra, rompendola. Sam, che continuava a fissarlo dal cardine della porta, non si scompose più di tanto all’azione del fratello, ormai diventata all’ordine del giorno. Il minore dei Winchester sospirò e si allontanò dalla porta, dirigendosi verso la cucina. Dean era seduto sul letto, immobile. Non aveva versato una lacrima per la morte di Bobby. Nel profondo si sentiva in colpa per questo, ma in quel momento il suo corpo non rispondeva a niente, era come se fosse stato intrappolato in una bolla che gli stringeva il corpo e gli impediva di muoversi. Sam riapparse sulla porta e guardò il fratello, incrociando le braccia sul petto.
“Dean…” chiamò Sam piano.
Dean non mosse un muscolo.
“Forse dovresti dormire un po’… sono giorni che non fai altro che bere.”
Dean avrebbe voluto rispondere a Sam con tutto l’odio che aveva in corpo, ma non riusciva ad emettere nessun suono, così si limitò a girare la testa e a guardare il fratello. Sam gli si avvicinò e si sedette sul letto accanto a lui. 
“Dean ti prego, reagisci, fa qualcosa…”
Sam aveva gli occhi lucidi.
“Dean… spacca qualcosa, incazzati, picchiami, urla… ma fa qualcosa, per favore. Non riesco a vederti così…” 
Una lacrima rigò il viso di Sam e il ragazzo l’asciugò prontamente con la manica della camicia.
Dean restò immobile, gli occhi fissi sul fratello.
“Dean, cazzo! Reagisci!” 
Sam era incazzato nero. Si era alzato dal letto e aveva tirato un pugno dritto sul naso di Dean. Il ragazzo non si scompose, si limitò a pulire il sangue con la manica e a guardare il fratello che ormai aveva le guance completamente bagnate dalle lacrime.
“Dean!”
Sam urlava, e Dean continuava a guardare un punto fisso fuori dalla finestra. 
Sam fece quasi per andarsene dalla stanza, quando Dean si alzò e andò vicino alla finestra.
“Vuoi che reagisca? Che mi sfoghi?” disse il maggiore dei Winchester con una tranquillità quasi surreale.
“Si.” Sam rispose in un filo di voce.
“Vuoi davvero che tiri fuori tutta la merda che ho dento?! Eh, Sam?! È questo che vuoi?!” 
Dean aveva buttato giù in un colpo solo un vaso che era appoggiato sulla finestra e il televisore che era appoggiato affianco e aveva sputato quelle parole con una tale rabbia che Sam indietreggiò per lo spavento.
“Vuoi davvero saperlo?!”
Dean si era avventato su Sam e lo aveva sbattuto al muro, prendendolo per il colletto della camicia. Sam non aveva nessuna intenzione di rispondere a quel gesto. In quel momento gli importava solo che Dean si sfogasse, anche se questo comportava ricevere qualche pugno. Dean fissava il fratello con uno sguardo famelico, come se volesse ucciderlo da un momento all'altro; Sam invece cercava di concentrarsi solo sul suono del suo cuore che batteva all'impazzata. Il minore dei due appoggiò una mano sul petto dell'altro, guardandolo dritto negli occhi.
"Dean." La voce di Sam era un sussurro.
Dean rispose inchiodandolo ancora di più al muro e guardandolo con ancora più rabbia. 
"Dean, so che è difficile per te, ma devi cercare di reagire."
Dean era furioso. Tirò un pugno dritto sul naso del fratello e si allontanò da lui, sbattendo a terra tutto ciò che incontrava sul suo cammino. Sam si pulì il sangue con una manica e corse dietro al fratello, cercando di bloccarlo prima che distruggesse la stanza. Bloccò Dean da dietro, circondandolo con le braccia. Sam era più alto di Dean e per questo non gli fu difficile bloccarlo, ma Dean si girò di scatto e lo spinse via, urlando.
“Lasciami stare Sam! Non mi toccare! Non voglio la tua pietà, né quella di nessun altro. Sto bene, devi lasciarmi in pace!”
Dean sarebbe sembrata la persone più convincente del mondo in quel momento se una lacrima non lo avesse tradito, scappando di suoi occhi e rifugiandosi nella bocca. Dean tirò su col naso e voltò le spalle al fratello “Sto bene, Sammy”. Sam gli si avvicinò molto lentamente e gli posò una mano sulla spalla. Dean stava piangendo; piangeva come mai aveva fatto nella sua vita. Sam sentì il cuore stringersi a quella visione, non aveva mai visto il fratello così fragile e indifeso. Lo abbracciò di scatto, aspettandosi un nuovo rifiuto da parte di Dean che, invece, fece l’unica cosa che Sam non avrebbe mai immaginato: affondò la faccia nel suo petto e si aggrappò alla sua camicia. Dean in quel momento aveva bisogno di certezze, di sapere che poteva fidarsi di qualcuno. E Sam era quel qualcuno. Lo strinse ancora di più a sé, posandogli un leggero bacio tra i capelli.
“È tutto okay, ci sono io con te, non sei solo”
Dean alzò la testa verso quella del fratello. Aveva gli occhi rossi e gonfi. Sam abbassò la testa e fece sfiorare i loro nasi. Dean si mosse verso le sue labbra e Sam le catturò in un bacio leggero, che sapeva di lacrime e guerra. In quel momento c’erano solo loro, nessun altro. Erano tutti spariti, Bobby, i leviatani, i problemi sempre dietro l’angolo… tutto sparito. In quell’istante esistevano solo loro, le labbra unite, i respiri mescolati, le mani di Sam di corpo di Dean, le mani di Dean sul corpo di Sam. In quel momento erano finalmente liberi. Sam si staccò dalle labbra di Dean e posò la sua fronte su quella del fratello.
“Dean… dovresti dormire un po’, sono giorni che non chiudi occhio…”
Dean sospirò e guardò il fratello nei occhi.
“Sì… forse hai ragione”
Dean si sedette sul letto e Sam fece per andare in cucina, quando Dean lo chiamò.
“Sammy… dormi con me… ti prego.”
Sam si avvicinò al letto e si stese accanto al fratello. Lo prese per un braccio e lo tirò più vicino a sé, posandogli la testa sul suo petto, all’altezza del cuore.
“Non ti lascerò mai Dean, non dimenticartelo. Saremo io e te per sempre. Sei l’unica cosa giusta in tutto questo casino che stiamo vivendo.”
Sam aveva detto quelle parole con il cuore in mano. Non gli importava di sembrare debole o smielato, era quello che provava ed era stufo di doverlo nascondere. Era Dean la sua felicità.
“Ti amo, Sammy”
“Anche io ti amo, Dean.”
Si addormentarono così, abbracciati, l’uno accanto all’altro, e in quel momento Dean sentì di essere davvero al sicuro, si sentì finalmente a casa, tra le braccia dell’unica persona al mondo capace di farlo sorridere davvero.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: oblivion242