Serie TV > The 100
Ricorda la storia  |      
Autore: Reshop Heda    04/05/2016    0 recensioni
Sulla via del ritorno verso Arkadia, Clarke incontra una parte del suo vecchio gruppo. Non tutto è come prima però, qualcosa manca. Qualcuno.
OS scritta per celebrare il "TWO MONTHS WITHOUT LEXA" che è avvenuto ieri, ma per motivi personali non ho potuto finirla in tempo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Clarke Griffin, Lexa, Octavia Blake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Mourning Lexa'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
STILL HERE

STILL HERE

 

-Numbing the senses
I feel you slipping away
Fighting to hold on
Clinging  to just one more day
Love turn to ashes
With all that I wish I could say-
Still Here- Digital Daggers

 

Clarke si rigirò la scatola contenente la Fiamma tra le mani, senza osservarla. Stava tornando ad Arkadia, al momento era all’interno di una grotta per ripararsi dalla pioggia, dopo aver deluso Octavia, ma di certo non poteva lasciarla in quel momento. Sperava di riuscire a salvarla dopotutto, però per qualche motivo tutto quello che sua madre le aveva insegnato le era svanito dalla mente, rimpiazzato dalla paura di perderla, di perdere l’unica persona in quel mondo che la faceva sentire umana. Evidentemente non meritava di sentirsi normale, dopo tutto quello che aveva fatto.
Aprì il contenitore e prese tra le dita il chip; per qualche strano motivo ogni volta che lo teneva in mano riusciva a sentirla lì, vicino a lei. Lo rigirò diverse volte, guardandolo da diverse angolazioni, pensando a Lexa.
Cosa aveva detto Titus? La Fiamma uccideva chi non era un nightblood, forse quella sarebbe stata la soluzione. Forse avrebbe dovuto già farlo prima, quando ancora stava scappando da tutto e da tutti. Nessuno d’altronde avrebbe sentito la sua mancanza, tutti le davano le colpe di qualsiasi cosa, anche di quelle in cui non c’entrava nulla, quindi sarebbe stato meglio se lei fosse scomparsa definitivamente.
“Maybe someday you and I will owe nothing more to our people”
Le sue stesse parole le tornarono in mente.
Il suo popolo ancora non era salvo, avevano ancora bisogno di lei. Clarke non sarebbe stata Clarke se avesse messo il suo bisogno di lasciarsi andare prima della sua gente, dei suoi amici.
Sospirò e strinse a se il chip, reprimendo indietro le lacrime. Non era ora di versarle.
Sentì dei fruscii fuori dal suo rifugio e rimise istantaneamente la Fiamma e la scatola dentro la sua armatura ed estrasse il suo coltello, quello che aveva usato per salvarle la vita da Quint.
Tre figure entrarono nella grotta e la guardarono stupiti, sguardo che nemmeno lei esitò a ricambiare.
Octavia, Bellamy e Jasper abbassarono le armi e così fece anche lei. L’altra ragazza la guardò in modo freddo mentre gli altri due in modo diffidente, era vestita da Terrestre d’altronde.
Nonostante l’atmosfera fredda il gruppo ritrovò in fretta la parola, i ragazzi si scambiarono le terrificanti novità che portavano, sia da Polis che da Arkadia, che a quanto pare non era più sicura.
-Devo trovare Luna e solo Lincoln può aiutarmi. Luna deve diventare il nuovo Comandante, solo lei può aiutare la nostra gente.- disse afferrando il braccio di Octavia, nella speranza di convincerla a portarla da lui.
-Lincoln è morto. Pike l’ha ucciso.- rispose l’altra guardando il fratello con odio, liberandosi dalla stretta della Flamekeeper.
Il mondo intero crollò su Clarke, che uscì di corsa sotto la pioggia e urlò in direzione della torre di Polis. Per un momento tutti videro la stanchezza e la distruzione che si portava dentro la ragazza e ne furono quasi spaventati. Solo la più piccola ebbe il coraggio di andare a riprenderla, forse perché era ancora arrabbiata con lei, ma ogni sentimento negativo passò quando vide che non solo la pioggia bagnava il suo viso, ma anche lacrime. Ad Octavia finalmente sembrò una ragazza della sua età, non una persona spietata, quando l’altra la strinse in un abbraccio per sorreggersi.
Clarke liberò tutto il pianto a cui non aveva dato sfogo e la guerriera non seppe che fare se non accarezzarle i capelli.
-Faresti bene a piangere anche tu. Lui non tornerà indietro.- sussurrò all’orecchio Wanheda prima di rientrare nella grotta.
Octavia scosse il capo e Clarke capì, la più piccola si sentiva più una terrestre.
All’interno della grotta avevano acceso un fuoco ed il silenzio faceva da padrone, anche se tutti avevano molte domande da rivolgerle, prima tra tutti la persona che l’aveva seguita sotto la pioggia.
Clarke emise un sospiro stanco e riprese la scatola con il chip, rigirandosela tra le mani.
-Cos’è?- chiese Bellamy guardandola incuriosito, allungando una mano per farsela passare.
Lei istantaneamente si ritrasse scuotendo il capo, non avrebbe mai ceduto a nessuno che non fosse Luna l’ultima cosa che le restava della persona che ha amato e che tutt’ora amava, però aprì il contenitore e prese l’AI tra le mani, mostrandolo a tutti.
-È Lexa.-sussurrò con voce tremante, trattenendo ancora una volta le lacrime –Una parte di lei è ancora qui dentro.-
-Avanti Clarke non puoi credere sia davvero in quel coso!
È morta, lasciala andare. - dissero Bellamy e Jasper in coro.
- La consapevolezza che lei sia qua dentro è l’unico motivo per cui riesco ad andare avanti in questo momento.- disse guardando Octavia con un sorriso esasperato in viso nella speranza che capisse.
La guerriera ci mise un po’, ma spalancò gli occhi quando arrivò al significato dietro quelle parole, mentre gli altri due sospirarono.

Clarke si svegliò nel cuore della notte, con la faccia bagnata a causa del sogno che aveva appena fatto. Ricordava sangue, molto sangue nero tutto intorno a lei. Ricordava una fonte di calore diventare sempre più fredda. Ricordava un sorriso spegnersi. Ricordava la morbidezza delle sue labbra.
It’s  okay.
Si guardò intorno alla ricerca della voce, ma tutti stavano dormendo. Si rese conto poi che era la sua voce, non di qualcun altro.
You are safe.
Annuì alla voce, fidandosi ancora una volta dell’unica persona che l’aveva vista come un essere umano dopo tutte le cose inumane che aveva compiuto.

 

-Every night
I dream you are still here
The ghost by my side
So perfectly clear
When I awake
You disappear
Back to the shadows
With all I hold here-
Still Here-Digital Daggers

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The 100 / Vai alla pagina dell'autore: Reshop Heda