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Autore: sunfree122    04/05/2016    1 recensioni
C’era una volta, in una radura lontana e nascosta...un essere perfido e subdolo, chiamato Tremotino, che senza farsi scrupolo con vari patti usava la vita delle persone solo per i suoi scopi personali...in un altro reame viveva una fanciulla, Belle, di una bellezza sconvolgente, temeraria e dai forti ideali...due persone all'apparenza così diverse...dopo un'importante decisione la loro vita non sarebbe stata più la stessa..
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Neal Cassidy/Baelfire, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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L’essenziale è invisibile agli occhi.
                                                                                                                                                           
                         Antoine De Saint Exupery

 
 
C’era una volta, in una radura lontana e nascosta, un’enorme casa di legno, grigiastra e cupa, a strapiombo su di una roccia imponente, incuteva paura al solo vederla; più in là nel bosco si poteva scorgere, tra i vari alberi, una sorgente limpida e pura, il suo scorrere aveva il potere di emanare tranquillità e pace tutt'attorno a se, gli uccellini canticchiavano, il vento era libero di volare tra le foglie, attraversando tutto il bosco, le farfalle danzavano con i loro mille colori: era tutto magico e bellissimo.

Era incredibile come due posti così diversi fra loro, buio e luce, potessero coesistere uno affianco all'altro in una perfetta sincronia. O forse si sarebbe riuscito a capirlo dopo aver conosciuto la storia di due persone speciali.

Nessuno sapeva dove si trovasse quel posto, dietro tutto ciò c’erano tante leggende, mormorii nei vari reami di un essere così mostruoso e perfido che senza farsi scrupolo con vari patti usava la vita delle persone solo per i suoi scopi personali, come se fossero stati tutte marionette nelle sue mani.

A prima impressione, a guardare quella casa, si aveva la sensazione di un vuoto allo stomaco e di un sentimento così nefasto e tagliente di buio e di tristezza, essa alleggiava intorno a tutta la casa come una coltre pesante di fumo nera.

Le persiane delle finestre erano serrate, non entrava neanche un piccolo barlume di luce, le tende erano inchiodate ai muri, tutto era chiuso, tutto era impregnato di patimento e dolore.

All’interno se ne stava chiuso in una delle tante stanze regali, Tremotino, chiamato anche il Signore Oscuro, l’essere tanto discusso dalle persone superficiali del paese, dalle persone che sapevano solo vedere e giudicare i suoi atti crudeli, che guardavano solo l’apparenza mostruosa del suo aspetto, senza mai porsi la domanda come era diventato così?..Come una persona poteva ridursi a fare simili scempi, solo per divertimento personale?..

Ovviamente nessuno avrebbe mai pensato di porsi queste domande, sinceramente non me ne stupisco, si sa la gente segue il branco e il branco non vive su una morale, su sentimenti, su compassioni ma solo su giudizi in una continua prevaricazione di chi sia uno il migliore dell’altro in una lotta senza fine che lascia attorno a se solo feriti e mutilati, è così che va il mondo ed era su questa falsa guida che procedeva anche il pensiero di questi reami.

Tremotino, appariva sicuro di se, forte, incontrastabile, aveva una pelle squamosa, ricoperta, come a lui piaceva, da vestiti di pelle neri ed aderenti che gli conferivano un’aria austera e impenetrabile, nessuno era in grado di avvicinarsi a lui, alla parte più profonda di se, nemmeno lui stesso. Aveva perso se stesso molti secoli prima, se per sfortuna, per colpa o per destino contrario lui non sapeva spiegarselo e aveva rinunciato a cercare di comprenderlo.

Aveva fatto del suo dolore la sua armatura, così potente e fiera, da ricoprirlo tutto senza far più penetrare la luce di un sentimento umano. Il suo dolore era diventato la sua arma, la sua saccenza, la sua supponenza, la sua ‘’apparente’’ superiorità, la sua cattiveria e la sua spavalderia.

L’unica cosa che lo tenesse ancora in vita era la speranza di poter riabbracciare un giorno il figlio perduto e potergli chiedere almeno scusa per il suo atto vigliacco.  

Non gli restavano altri desideri e speranze, tutta la sua vita viaggia in una lunga corsa contro il tempo per portare a termine questo obbiettivo, ne era ossessionato: giorno e notte filava la paglia in oro per cercare di dimenticare, di scacciare i suoi incubi, i suoi demoni che lo tormentavo molto di più di quanto lui facesse con le persone; tutto il resto era superfluo, non meritava la sua attenzione, tutto lo aveva stancato e provato.

La sua vita era come un lungo tunnel buio in cui non vi erano scorciatoie o spiragli di luce, questa era la sua condanna.

Ma non sempre le cose vanno come noi pensiamo, il destino, il fato, dio o un potere superiore o come si voglia chiamare aveva in serbo qualcosa di molto diverso rispetto a ciò che lui pensava di meritarsi, come punizione, e rispetto a ciò che credeva sarebbe accaduto…

Infatti in un altro reame, c’era una ragazza affacciata alla finestra del suo castello, guardava sconsolata dall’alto il suo regno, vedeva guerra, baracche distrutte, famiglie spezzate e le sanguinava il cuore dal dispiacere.

Era una ragazza di una bellezza da togliere il fiato, occhi di un azzurro di ghiaccio, bellissimi in cui immergersi, facevano trasparire tutta la profondità del suo essere, del suo mondo così vasto e inesplorato; capelli castani lunghi così soffici che parevano di seta e un sorriso che avrebbe incantato chiunque.

Una ragazza tenace, caparbia e dai grandi ideali, da sempre voleva essere un’eroina fare la differenza nel suo regno con le sue azioni, voleva viaggiare, desiderava scoprire e vedere mille luoghi e imprimersene le diverse sfaccettature, bramava la conoscenza e per questo amava leggere i libri, i suoi fedeli compagni di viaggio; ma allo stesso tempo desiderava ardentemente vivere emozioni forti, avventure come le vicende di tutti i personaggi che aveva letto.

Non sapeva che ben presto, lei stessa sarebbe diventata una di quelle storie che restano nel cuore di tutti, così come avevano fatto i suoi personaggi preferiti con lei.

Quella sera all’ennesima vista del sacrilegio che gli orchi stavano compiendo al suo regno, prese un’importante decisione che avrebbe cambiato per sempre le sorti e il destino di molte persone.

Belle mi avete fatto chiamare?…
 
 
   
 
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