Ho la mente affollata di pensieri,
Di quei ricordi, o forse rimorsi.
Che ho avuto, quei drammi.
E la solitudine che t'artiglia il petto,
Non ti fa nemmeno respirare.
Mi rendo conto, di non essere ne vivo,
Ne morto.
Aspiro ad altre cose, eterno bugiardo.
Buffone di piazza, che s'aggira sulla strada,
Come un pazzo senza soldi.
Follia scorre come ghiaccio nelle vene.
Il cuore pompa, il cervello strozza,
Nervi su fili di nervi, come corde che non so suonare.
Imprigionato dalla mia stessa casa,
Vorrei scappare, vorrei poter urlare,
E dirti amandoti che si va bene.
Ma non va bene, non va bene.
Scrivere è orribile, per gente come me.
Abituata a soffrire, senza poterlo dire.