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Autore: MerasaviaAnderson    05/05/2016    0 recensioni
• {Breve OneShot ~ Flashfic mancata ~ Gallavich ~ Mickey!Centric ~ 599 parole}
Questa storia non narra altro dei pensieri di Mickey durante una particolare scena della 5x08, quando finalmente va a casa Gallagher a trovare Ian.
"E voglio piangere, per la prima volta in vita mia voglio farlo, qui in questo letto, con Ian Gallagher tra le mie braccia."
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I will protect you
 


 
[Mickey Pov]
 
Non posso far niente.
Me ne accorgo subito, non appena varco la porta di casa Gallagher e trovo la famigliola al completo con una faccia non proprio felice.
Non ci voleva, porca puttana, non doveva andare così.
Perché, tra tutti, proprio a lui?
Tutti i Gallagher alzano lo sguardo su di me quando si accorgono della mia presenza, sembrano quasi straniti dal fatto che io sia qui.
Perché quelle facce?
Lo amo, cazzo, non avrei mai potuto lasciarlo solo per un fottuto bipolarismo.
Sono stato un codardo, è vero, me ne sono andato via dalla clinica, ho avuto il terrore di quel fantasma che non era altro che l’ombra del mio Ian.
Ma ora sono tornato, non dovrebbe essere questo a contare?
Sono qui per lui.
«È di sopra.» mi informa - finalmente - Lip indicandomi con un cenno di capo il piano superiore e tenendo le braccia ben ancorate al ripiano della cucina.
Grazie, biondino.
Mi incammino silenziosamente per le scale, le salgo piano, contandole una da una: sono sedici in tutto.
Conto i passi che mi separano dalla stanza di Ian: solo cinque.
Il mio fottuto cuore batte sempre più forte, la ferita sotto l’occhio sembra far male di più, pulsa, brucia … ma non mi importa, non quando dietro la porta che ho davanti c’è lui.
Io innamorato del Rosso … sembro una mammoletta.
Apro la porta piano, non voglio farlo spaventare, ma lui è lì, disteso su quel piccolo letto con un’espressione troppo stanca.
Dorme, o così pare.
«Ehi» lo chiamo a bassa voce, cercando di essere più cauto possibile, cosa che mi è sempre riuscita piuttosto male.
Lui si gira lentamente verso di me.
No, non dorme.
Non ho mai visto il suo volto così affranto, i suoi occhi così vacui, persi nel vuoto, terrorizzati, quasi.
Ed io non posso fare niente.
Sto per piangere.
«Scusa,» mugugno. Varranno qualcosa le mie scuse? «sono in ritardo.»
Lui non parla, non reagisce, non piange, non ride, non mi accoglie, non mi caccia via. E ho paura, ho terribilmente paura di perderlo.
Sto per piangere di nuovo.
Fa un caldo infernale qui dentro, o forse sono io che lo sento, così mi tolgo il giacchetto che ho indosso, lasciandolo sbadatamente sul pavimento e avvicinandomi a Ian, che ancora mi guarda con quell’espressione.
Non posso fare niente.
Mi intrufolo nel suo letto, lui si scansa un po’ per farmi spazio, siamo stretti, quasi cado, ma non mi importa, non quando sono qui con lui.
Resto qualche secondo a guardarlo, a studiare il suo volto lentigginoso, i suoi capelli rossi, i suoi occhi che non ho il coraggio di guardare ancora, le sue mani terrorizzate che stringono freneticamente la coperta sotto la quale siamo stesi: anche conciato così è bello, maledettamente bello.
Fottuto Gallagher.
Porto una mano sulla sua tempia, accarezzandogli i capelli e le guance.
Non posso fare altro, Ian, posso solo amarti.
E voglio piangere, per la prima volta in vita mia voglio farlo, qui in questo letto, con Ian Gallagher tra le mie braccia.
Ma so di non poterlo fare, non davanti a lui.
Così gli poso un bacio sulla fronte, nella speranza che non possa accorgersi dei miei occhi lucidi. Appoggio la mia fronte alla sua, mi inebrio del suo profumo, dello strano sentimento che ci circonda.
Piangerò quando ti addormenterai, Ian.
Vorrei poterlo tenere così, nelle mie braccia, per sempre. Vorrei proteggerlo da ogni cosa brutta, dalla sua malattia, anche da se stesso, se sarà necessario.
Voglio proteggerlo.
Posso proteggerlo.
Devo proteggerlo.
Ed io ti proteggerò, Ian.


FINE
 


 
Note d’Autrice:
Ehm … ciao.
Come avrete potuto intuire sono nuova in questa sezione e questo è uno dei primi esperimenti sulla Gallavich che ho fatto (Ho scritto un’altra storia, che pubblicherò a breve), ho provato a immaginare i pensieri di un Mickey molto OOC durante quella che io ritengo una delle scene più belle tra lui e Ian, avvenuta nella 5x08, e che naturalmente vedete nel banner all’inizio della storia.
Ammetto di non essere molto pratica nel caratterizzare Mickey, ma ho voluto tentarci e ho fatto il possibile purché non risultasse troppo Out Of Character. Anche se devo ammettere che per me lui, in fondo in fondo, è un agnellino, quindi non sono riuscita ad immaginarmi qualcosa di diverso in questa scena.
Oh, povero cuore.
Mi scuso se questa OneShot è molto breve, ma in realtà doveva essere una flashfic che mi è … diciamo, sfuggita di mano!
Spero che la storia vi sia piaciuta e di poter ricevere qualche recensione!
See ya soon.
(E che Frank possa regalare a tutti voi una bella lattina di birra fresca)
_merasavia.

 
   
 
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