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Autore: Diamont Duchess    06/05/2016    1 recensioni
Le droghe inibiscono i sensi di Clarice Starling , la realtà che la circonda non sembra essere la stessa. Hannibal Lecter viene scoperto dalla stessa agente speciale sotto una luce nuova , qualcosa che non credeva possibile. Il palato della donna è ancora invaso dal sapore pungente della carne umana , che cosa sta diventando al suo fianco?
I pensieri corrono lenti come le parole che vengono pronunciate dai due , il passato come guida del presente , l'unità e la somiglianza riesce a far avvicinare questi due esseri così diversi solamente formalmente.
Hannibal Lecter comprende che cosa fare avvicinandosi appena alla donna, la stessa che ha plasmato il suo destino.
(Fiction ambientata nel capitolo 104 " Hannibal " di Thomas Harris, Clarice Starling è sotto effetto di droghe somministrate dallo stesso Lecter il che ha ha alterato la sua capacità di distinzione tra il bene ed il male.)
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarice Starling, Hannibal Lecter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Baltimora.

Il sapore della carne umana appena assaggiata ancora invadeva la sua bocca, qualcosa di tetro ed eccitante portava Clarice a sorridere, l'abito mostrava semplicemente quanto donna potesse essere anche Starling privata delle insegne e stendardi dell'FBI.
Hannibal Lecter era seduto al suo fianco , un divano accoglieva entrambi, il crepitio del fuoco era l'unico rumore che scandiva le loro pause tra un sorso di Chateau d'Yquem ed un respiro.
Il tempo non faceva parte delle loro discussioni da sempre, perdevano entrambi il contatto con la realtà che correva veloce attorno a loro e quella sera, come le precedenti , non conosceva eccezioni. Hannibal Lecter risplendeva di luce diversa adesso agli occhi di Clarice Starling, appariva più uomo di quanto mai fosse stato in passato, aveva conosciuto lati della sua persona in quella permanenza forzata che mai si sarebbe aspettata di trovare in un essere come Lecter, l'aveva visto sotto una luce paterna che poco si sposava con l'idea che per anni l'aveva accompagnata.
Il vestito lasciava libere le spalle , copriva la ferita che sicuramente avrebbe lasciato un indelebile segno sulla sua pelle per sempre, Hannibal l'aveva salvata che le piacesse o meno quel pensiero.
Ancora quel suono così strano, un gorgoglio ed una freccia scoccata rimbombava nella sua mente mentre Lecter teneva le redini di quella conversazione , sorseggiava il suo vino , ottimo, chissà quanto era costato pensava mentre il cannibale le si era fatto più vicino quasi per captare il suo respiro tranquillo.
Parlavano ora di Mischa Lecter , parlavano dei loro passati come erano soliti fare , quale strada le loro vite aveva intrapreso e quanto nel dolore due esseri così diversi sembravano simili?

" Perché il posto che ha assegnato a Mischa non dovrebbe essere buono?"

Proruppe la voce piatta di Starling, le droghe che avevano in corpo correvano più velocemente annebbiando i suoi sensi e lasciandola ancora con quel sapore di morte in bocca, leggermente speziato.
Lecter la guardava , ammirato probabilmente adducendo che forse era giunto il momento di dare pace all'anima od all'essenza di Mischa, almeno questo sembrava aver recepito Clarice mentre sorseggiava ancora il vino. Chiusa nella sua mente , trovava confortante l'idea della morte come liberazione dell'anima, rivedeva gli occhi brillanti di Lecter , si vedeva intenta a mangiare ciò che Lecter le aveva servito senza scrupoli di coscienza, aveva dato a suo padre un posto ora fisso nella sua vita, perché Lecter non sarebbe stato capace di fare altrettanto?
Avvicinò la mano sinistra ad una tazza presente sul tavolino di fronte ai due, la spinse , cadde a terra frantumandosi.
Lecter fissava quei cocci, sembrava quasi ammirasse l'opera di Clarice più della stessa Pietà di Michelangelo.
Sapeva che la sua mente quanto forse il suo cuore arido ragionavano su quel momento presente.

" Io e Mischa potremmo essere come sorella. Ho trovato un posto per mio padre in me, lei, Dottore, potrà fare altrettanto."

Così si rivolgeva al cannibale che ora la guardava , la sua migliore creazione era Clarice Starling ma per quanto ancora avrebbe tenuto soggiogata la sua personalità? Per quanto ancora quella stessa tenacia così confacente al carattere della campagnola Clarice avrebbe combattuto per uscire? Avrebbe potuto modificare ed alterare le sue percezioni, ma quel suo carattere sarebbe rimasto ed era giunto il momento anche per di fare i conti con se stesso.
Sembrava aver fatto centro aprendo una voragine le petto dello stesso Lecter che ora la guardava, immobile, quasi senza respirare.
Quale posto migliore del suo?
Clarice stava occupando il posto di Mischa senza che l'uomo se ne fosse mai accorto , ma Starling non sarebbe stata mai dello stesso avviso. Ora i due sembravano guardarsi come due fiere pronte ad attaccare, studiavano i punti deboli e di forza , Starling finì il suo bicchiere per poi posarlo sul tavolino.
Tornò a guardare Lecter aspettando una sua risposta.

" Ho trovato un posto migliore per Mischa.. Quel posto è il suo, Clarice."

Rispose guardando i suoi occhi.
Una fiamma accese gli occhi di Starling, la sua mente superò la sua stessa esperienza e comprese ciò che di giusto poteva esserci in quell'errore chiamata esistenza. Aveva perso e aveva guadagnato quella sera qualcosa che ora teneva fra i denti, era giusto varcare i propri limiti e spingersi oltre?
Il tempo non torna indietro, questo sembravano sussurrarsi con quelle parole che non riuscivano a dire.
Lecter s'era fatto più vicino, Starling non sembrava opporre resistenza, abbassare la guardia cosa avrebbe significato?
Cambiare per sempre , era questo che desideravano entrambi.
Si erano trovati simili nel dolore , qualcosa che probabilmente avrebbe segnato ancora le loro esistenze.
Un momento, Lecter era vicino al suo corpo, la guardava come donna, come una nemica e qualcosa che Clarice comprese.
Superò in quel momento le sue barriere lasciando a Lecter il piacere d'avvicinarsi , cambiare per ritrovarsi, perdersi per rinascere.
Hannibal Lecter premette le proprie labbra secche su quelle umide di Starling, percepì il sapore del vino misto a quello della sua bocca.
Euforico immaginò ogni contorno, ogni increspatura prima d'esplorarla, Clarice stava cambiando in quel momento.
La sua mente , i suoi ricordi, ciò che era stata svanì, percepì una scossa scuotere il suo animo.
In quel momento non erano più gli stessi.
Stavano mutando , ma quanto avrebbe ricordato Clarice?
Quanto accettava?
Non importava in quel momento, il crepitio del fuoco venne superato dai sospiri di Hannibal e Clarice fusi insieme , in un bacio che non era altro che un preludio alla metamorfosi appena iniziata.
   
 
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