Come
per l’altra, anche questa song-fig è stata cancellata… dunque la reinserisco.
Si
tratta della canzone “La solitudine” di Laura Pausini, modificata ad hoc per
farla calzare alla perfezione alla dipartita del salvatore del mondo Goku.
Chichi
è sola. Goku si è sacrificato per salvare la terra dall’esplosione di Cell ma a lei manca moltissimo.
Le
parti cantate da lei sono in verde, quelle da Gohan in blu.
Goku se n'è andato e non
ritorna più
La pasta delle 7:30 senza lui
È un cuore di nutella senza l'anima
Nel freddo del mattino grigio di città
Ah, Goku! Perché devi sempre fare l’eroe? Io
ora sono vedova, sola! Non sono affatto felice. E come potrei esserlo? Senza di
te che faccio? Gohan sente tanto la tua mancanza… I
mattini sono tutti uguali, caratterizzati da quel grigiore impregnante che
pervade la nostra casa… La colazione con quei dieci
quintali di pane e nutella non è la stessa cosa senza di te!
A casa il bagno è vuoto, Goku è dentro me
È dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me
Marito mio! Dovevi proprio rifiutarti di
tornare in vita? Io capisco che lì tu ti puoi allenare, ma a me non ci hai
pensato? Ah, perché sei così? Quando ti penso mi rendo conto di tutto ciò che
provo per te… Ti amo ancora. E poi, in certi istanti,
mi sembra di sentire il tuo respiro pesante quando russavi di notte, ma è solo
un ricordo. Non ti manco?
Chissà se tu mi penserai
Se con Re Kaioh parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai
Rinchiuso in cantina e non vuoi mangiare
Stringi forte al te il cuscino
Piangi non lo sai
Quanto altro male ti farà la solitudine
-Povera Chichi! –Disse Re Kaioh
sentendola dall’aldilà- Lei non sa che Goku si sta divertendo come un pazzo a combattere
con gli altri guerrieri! Altrochè solitudine! Mangia
come un bue e di lacrime neanche l’ombra! Meglio che lei non sappia!
Già. Era decisamente meglio che lei non
sapesse, perché altrimenti la sua sofferenza si sarebbe probabilmente trasformata
in rabbia.
Anche Gohan si unì ai lamenti della madre.
Papy nel mio diario ho una
fotografia
Hai gli occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti d'inglese e matematica
Gohan come sempre era costretto dalla madre
sui libri. Per non farsi dare del “teppista” e soddisfare la sua ambizione
culturale doveva sgobbare e studiare tutto il giorno. Ma tra i libri spuntava
un prezioso ricordo. La foto di Goku che avevano scattato durante uno di quegli
speciali allenamenti pomeridiani insieme stava nel suo diario come una preziosa
reliquia. Gli occhi di Goku e di Gohan si specchiavano. Uguali come due gocce
d’acqua. Gli mancavano quegli allegri pomeriggi, fuori dall’ossessivo controllo
di una madre troppo opprimente.
Chichi lo sentì e gli rispose.
Tuo padre e suoi consigli che monotonia
Lui col suo lavoro che l’ha portato via
Di certo il tuo parere non l'ha chiesto mai
Già. Quella sorta di “lavoro” lo portava
sempre via da loro. Se non moriva doveva allenarsi. Chichi aveva dei momenti di
crisi nei quali si sfogava contro il marito. Era una sorta di rabbia latente
che in certi istanti prendeva il sopravvento.
Gohan però precisò.
Ha detto un giorno tu mi capirai
Chichi continuò con l’espressione delle sue
idee su come il marito stesse male all’altro mondo senza di lei. Ne era davvero
convinta. Non si aspettava davvero che lui stesse bene comunque. Per sua
fortuna non lo sapeva e il pensiero che quel dolore fosse condiviso dal suo
grande amore era consolante. Come si suol dire: mal
comune, mezzo gaudio. Ma non era così. E lei non poteva capire che a Goku
bastava sapere che tutti stavano bene e non erano in pericolo per essere felice
e contento.
Chissà se tu mi penserai
Se con Re Kaioh parlerai
Per non soffrire più per me
Ma non è facile lo sai
A quelle ennesime parole Re Kaioh si mise una mano sugli occhi. No. quella donna non
doveva sapere. Goku non le parlava mai di Chichi, ma solo dei combattimenti e
del cibo. Sembravano quelli gli unici suoi pensieri. La moglie era convinta che
lui cercasse svago per non sentire più la sofferenza del distacco. A quel
pensiero Re Kaioh rise amaramente. Goku era un
bambinone accomodante che stava bene sempre e comunque.
Gohan prese in mano la foto del papà e
continuò.
A scuola non ne posso più
E i pomeriggi senza te
Studiare è inutile tutte le idee
Si affollano su te
Per Gohan era veramente dura. Quei pomeriggi
di allenamento che lo sottraevano ai suoi impegni scolastici erano parte di un
passato ormai sbiadito. E mentre studiava nella sua cameretta, faticava a
comprendere ciò che leggeva, perché in ogni istante l’allegra faccia del padre
gli appariva davanti.
Chichi piangeva e si disperava. Avrebbe
voluto aspettare il suo Goku per l’eternità!
Non è possibile dividere
La vita di noi due
Ti prego aspettami amore mio
Ma illuderti non so
Più probabilmente non si sapeva illudere lei.
Credeva di vivere un rapporto indivisibile e che lui, dall’aldilà la stesse
aspettando.
Re Kaioh guardò giù
dal ring e vide il ragazzone sorridente mangiare l’ennesimo panino. Si si, soffriva proprio molto…
La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l'inquietudine di vivere
La vita senza te
Non riusciva proprio a concepire di vivere
una vita senza il suo Goku. Aveva due figli, di cui uno piccino e lui non era
tornato. Chichi era inquieta. Come avrebbe fatto? Come li avrebbe cresciuti?
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due
La solitudine.
La solitudine era il sentimento che in quel
momento provava più spesso.
Ma alcuni anni dopo, finalmente, sarebbero
potuti tornare ad essere una famiglia.