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Autore: ragazzasilenziosa    07/05/2016    0 recensioni
Post Civil War. Solo una sciocchezza leggera, come mi piacerebbe fosse il risveglio di Bucky. Sam sarà nella storia, perchè, diciamocelo, sono il duo comico che vorreste vedere al Saturday Night Live
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Sam Wilson/Falcon, Steve Rogers/Captain America
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Il Sergente James Buchanan Barnes, Il Soldato d’Inverno, Bucky, L’Uomo-che-proprio-non-riesce-a-mettere-un-eyeliner-decente, si svegliò.  "Cristo, che freddo!" Intonitito, fece mente locale. Regno del Wakanda, Steve, assassinio degli Stark, Steve, la perdita del braccio, Steve, il lungo viaggio aereo, Steve, l’ultimo saluto, Steve, il freddo che ti entra dentro ancora e ancora e ancora , Steve, Steve , Steve, Stevie. "Almeno ricordo il mio nome, stavolta"  Uscendo dalla capsula si guardò attorno velocemente. Vide scienziati in camici bianchi e un bip bip di sottofondo che gli martellava il cranio. Non poteva essere l’Hydra, realizzò immediatamente, spegnendo subito la piccola voce nella sua testa che sussurrava “Ti hanno preso ancora”. No , questo era il Wakanda, il regno del re T’Challa. Questo poteva significare solo una cosa: qualcuno era riuscito a scoprire come eliminare il meccanismo nella sua testa. Era libero, Cristo, dopo anni, decenni, passati a massacrare per volti senza nome e senza memoria, sarebbe stato libero. Ma dov’era Steve? Stava bene? Dove erano tutti? Il cuore iniziò a battere all’impazzata, rabbioso. "Se qualcuno lo ha toccato, giuro su Dio, saprà perchè il mondo tremava guardandomi"  - Hei amico!
- Porc!
Sam fottuto Wilson, il migliore amico di Steve, il Falco.
Ma poteva essere svegliato da un cretino del genere?! Chi è che mette una mano sulla spalla di un assassino sovietico appena risvegliato, seriously?
- Cosa fai qui? Dove sono? Dov’è Steve? Quanto tempo è passato?
- Frena, amico. Va tutto bene. Steve sta parlando con il re. Ovviamente voleva essere il primo a vederti, bla , bla, bla. Ma non sarebbe stato un bello spettacolo, voglio dire, sembri proprio un cadavere. Abbiamo pensato che non sarebbe stato facile per lui, quindi crede tu sia ancora ibernato, pronto al bacio del tuo principe azzurro.
- Idiota. … Ma avete fatto bene. No volevo mi vedesse così. Aiutami ad alzarmi.
- Hei guarda che un grazie sarebbe carino! Ciao Sam, come stai? Tutto bene grazie, non c è male. La famiglia? Bene bene, la mia nipotina Doris è sempre più adorabile. È stato lungo il viaggio? Si, guarda non me ne
- Forse dopotutto stavo meglio sotto ghiaccio.
Aiutato da Sam Cervello-da-Uccello-Wilson ( he he carina questa), si vestì velocemente, anche se con difficoltà, avendo un braccio solo. Non credeva potesse mancargli quel freddo pezzo di metallo.
- Buck!
Steve. Ed eccolo, sempre, arrivava quando aveva bisogno di lui. Perfetto, felice, con un sorriso grande e caldo e che ricordava casa. Il groppo alla gola gli si fece più forte, e andò ad abbracciare il suo più vecchio amico, il bambino fragile che potevi spostare con una mano, il soldato per cui ti saresti ammazzato, l’uomo di cui era innamorato da quando, sedicenne e spaventato, aveva visto Steve disegnare divertito due bambini che litigavano nel fango e aveva pensato “ Ti ho aspettato tutta la vita”.
L’abbraccio rassicurante e forte e disperato, sempre, non lo colse di sorpresa.
Dio, Steve. Steve che aveva gli occhi lucidi quanto i suoi, i capelli colorati d’oro persino in questo triste laboratorio e
- Volete che vi lasci soli, Leo e Kate? O vi suono in sottofondo i violini.
Wilson. Steve lo guardò imbarazzato, grattandosi il collo.
Che deficiente.
Perché non poteva essere la Vedova, la nuova amica del cuore di Steve? Certo, non c’era da fidarsi, aveva la sensazione che quella donna guardasse tutti come pranzi succulenti pronti per essere mangiati e risputati, ma dannazione, almeno non diceva cretinate. Oppure quello là, dai il tipo formica. Coso Lang. Va bene, era irritante quanto Wilson a volte però… No ok, cattivo esempio. Occhio di falco era escluso, anche lui con la sua fissa per gli uccelli, Freud avrebbe avuto una seduta molto interessante con quello. Wanda? Oddio, la strega lo inquietava un po’. Con tutti quei sortilegi, e ti entrava nella testa, con il suo fare “ Oh sono la vittima adolescenziale, bu bu” e intanto ti friggeva il cervello manco fosse Martedì Grasso a New Orleans.
" No, sono arrivato esattamente in tempo per salvare Steve dai suoi amici squinternati. E io sono un killer novantenne con problemi di insonnia , rendiamoci conto, devo intervenire."
- Buck. È bello rivederti. Abbiamo bisogno di te
- No Steve. Non senza aver eliminato quell’impulso ad obbedire all’Hydra. Non posso.
- Sappiamo come fare, adesso. Bruce Banner ci ha dato una mano. Ma dovrà essere dopo, Thanos il Titano Pazzo è arrivato, gli alieni hanno invaso New York, ci devi dare una mano.
- Steve
- Mi fido Bucky. Mi fido di te.
Cazzo, Steve. Non può sempre dire cose del genere così, semplicemente, come se non fossero coltellate.
- Va bene Steve. Va bene. Solo, ridatemi il braccio d’acciaio.
- Certo, ti spiego strada facendo.
E come al solito sorrise, e si voltò.
Buck fissò quella schiena allontanarsi, grande e rassicurante. Dio, sperava che col tempo il suo cuore avesse imparato la lezione.
- Per mesi no ha parlato altro che di te, era veramente patetico.
Sam Wilson gli sorrise, con uno sguardo che lo sondava, lo capiva. Sapeva, dannato.
- Davvero? Cercò di suonare indifferente.
- Una vera lagna, neppure Sharon Carter riusciva a farlo smettere. Continuava a parlare dei bei vecchi tempi andati. Lei lo ha lasciato
- Ah.
- Eh già. Credo di non averlo mai visto così felice come quando Bruce gli ha riferito che avevano trovato un metodo per sbloccare la tua mente.
- …oh.
- Prima o poi dovrai dirglielo Barnes. In realtà, credo non aspetti altro da tutta la vita. Solo che non ha mai detto nulla, lui e il suo dannato spirito di sacrificio.
- Non so di cosa tu stia parlando.
- Ah ah. Certo. Dai muoviti. Gli alieni certo non aspetteranno te.
Wilson, Sam, si allontanò dalla stessa porta da dove era uscito Steve. <>
Sorrise.
"Forse dopotutto, Stevie sa sceglierseli, gli amici."
 E seguì Falcon verso il prossimo futuro, pronto alla nuova battaglia.
  
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