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Autore: Daughter_Of_The_Moon    10/05/2016    2 recensioni
Killugon ambientata nell'episodio 37 (si, la famosa scena del letto)
Dal testo
"Ti avevo avvertito. Un giorno ucciderai i tuoi amici. Che questo ti serva da lezione"
-
"Mi dispiace"
"Per cosa?"
"Secondo te, idiota?!"
Sentì su di se lo sguardo confuso del moro.
"Se ti riferisci al letto, non preoccuparti. Te lo avrei ceduto lo stesso"
"Certo che proprio non capisci, eh" disse stanco, per poi rinunciare "non fa niente. Lascia perdere."
Gon si lasciò andare ad una risatina. "Certo che sei proprio strano, eh!" Killua alzò la testa per guardare l'amico. "Senti chi parla!" ribatté piccato.
"Ehi, che intendi dire?!" "Proprio ciò che ho detto!"
-
Hurt/Comfort
Mio primo tentativo in questo fandom, siate clementi!
Buona lettura
Daughter_
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gon Freecss, Killua Zaoldyeck
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I'M RIGHT HERE NOW

(<< Arigatou, Gon. >>)





Un giorno dovrò spiegare i miei incubi. Perché sono venuti. E perché non se ne andranno mai del tutto. Dirò loro come li supero. Dirò loro che, nelle mattine brutte, mi sembra impossibile trarre piacere da qualcosa perché temo che possano portarmelo via.

(Suzanne Collins)




La strada era appena illuminata. Alti lampioni emettevano una debole luce pallida, gettando lunghe ombre sull'asfalto scuro. Il cielo era coperto da fitte nubi e la pioggia cadeva ormai da più di un'ora. Non che fosse un problema per Killua. Lui ci era abituato al freddo. Ricordava ancora vividamente quella volta che suo fratello lo rinchiuse in una cella frigorifero per ore ed ore. Non che fosse accaduto solo una volta. Cose del genere erano all'ordine del giorno in casa Zaoldyek. Dopotutto, faceva parte del suo addestramento da assassino. Resistere a veleni, scosse elettriche e agenti atmosferici come pioggia o neve non era poi questo granché per lui.

Ad ogni passo, il buio sembrava farsi più pesante, la pioggia più scrosciante. Aggrottò la fronte. Fino a poco fa non c'erano nuvole, e tutto il giorno era stato soleggiato. Lui e Gon si erano divertiti con lo skate- Gon! Si guardò intorno velocemente. Dov'era Gon? Lì non era sicuramente. Un brivido gli corse lungo la schiena.

Si ritrovò improvvisamente davanti ad una costruzione immensa. Era una villa a due o forse tre piani. Si vedeva che era stata trascurata da un bel po'-il giardino era pieno di erbacce, i fiori appassiti. Un viale di foglie secche e marroni si snodava attraverso piante di dubbia identità. L'edera cresceva rigogliosa sui muri esterni.

Cosa ci faceva in quel posto?

Il cancello arrugginito si aprii con uno scricchiolio che lo fece sobbalzare. Si avvicinò cauto. Si sentiva la gola secca mentre oltrepassava l'entrata.

Un fruscio lo fece girare di scatto. Il cuore gli si fermò nel petto.

<< Ciao, Kil. >> davanti a lui, con il viso macchiato di sangue, c'era suo fratello. Suo fratello con in braccio...in braccio...

<< Gon... >>

Non riusciva a respirare, il suo corpo non rispondeva ai suoi comandi. Lo sguardo di Illumi era calmo, freddo ed indecifrabile. Come sempre. Killua sentì un grido farsi strada nel petto, risalire fino alla bocca, ma emise solo un gemito strozzato.

<< Gon! Gon!! GON! >>

<< È inutile-la voce di suo fratello era piatta, quasi annoiata. Killua digrignò i denti con forza.- È morto >>

<< Non mentire! >> corse in avanti quasi istintivamente. La sua mente era offuscata, non riusciva a ragionare. << non è morto! Che gli hai fatto!? >>

Illumi schivò il colpo del ragazzo con facilità.

<< Io? Proprio niente. >> Gli prese con forza il braccio, fermando così il colpo diretto a lui. Killua tirò via il braccio con uno strattone. Saltò indietro, a qualche metro di distanza dall'altro.

Illumi lo fissò. << Sai che non puoi combattere con me. Ti conviene scappare. Ormai non puoi fare niente per lu- >> << Zitto! >> Killua urlò con tutto il fiato che aveva in corpo. Si portò le mani alle orecchie. Non voleva sentire. Doveva salvare Gon. Doveva salvarlo! Non poteva andarsene così...abbandonarlo.

<< So cosa stai pensando, Kil. Ma non puoi fare niente. Come ti ho detto, è morto. Guarda >> e, senza che Killua potesse solo aprire bocca, Illumi alzò la testa del moro, mostrando così un taglio profondo alla base della gola. Cadde a terra in ginocchio, scuotendo la testa. Chiuse gli occhi.

<< Nessuno potrebbe sopravvivere ad una ferita così. Devo dire che hai fatto un bel lavoro, fratellino. >>

Le parole di Illumi risuonarono per qualche istante infinito nella testa di Killua. Quando realizzò cosa aveva detto era troppo tardi. Si alzò in piedi velocemente, il corpo che tremava mentre vedeva suo fratello allontanarsi, il corpo di Gon buttato sul pavimento.

Non poteva essere...lui non-

<< Cos'ho fatto?! >> Illumi si fermò.

<< Ti avevo avvertito. Un giorno ucciderai i tuoi amici. Che questo ti serva da lezione >> detto questo, sparì dalla sua visuale.

Killua era affannato. Che aveva fatto...aveva davvero ucciso...ucciso il suo migliore amico? Aveva davvero ucciso...Gon?

Si avvicinò piano al ragazzo, sedendosi lentamente accanto a lui. No...

Si guardò le mani. Erano rosse, impregnate di sangue. Il sangue di Gon. Sentì qualcosa di umido e freddo scivolare sul suo viso. Stava piangendo. Cominciò a singhiozzare, chinandosi sul corpo dell'amico. Di quell'amico che aveva ucciso con quelle mani che ora lo cullavano.

<< Mi dispiace...mi dispiace...mi dispiace... >>

<< Killua... >>

<< Gon...alzati ti prego. Per favore...per favore... >>

<< Killua >>

<< GON! >>

<< Killua! >>


Spalancò gli occhi, mettendosi a sedere di scatto sul letto sfatto. Era tutto sudato e stava ansimando, come se avesse corso per chilometri. Spostò lo sguardo intorno a lui. Dove...

Sentì un singhiozzo. Perplesso, si accorse di star piangendo.

<< Killua...? >> girò la testa verso la voce. Gon lo stava guardando, preoccupato. Improvvisamente si ricordò di ciò che era successo.

<< Killua, stai ben- >> Non gli permise di finire la frase. Gli si buttò addosso, abbracciandolo stretto. Chiuse gli occhi, cercando di calmare le lacrime. Gon era lì. Gon stava bene, Gon era vivo. Un paio di braccia lo strinsero esitanti, accarezzandogli la schiena con calma.

<< Ehi...va tutto bene. Va tutto bene, Killua. Sono qui. >>

Il pianto non accennava a calmarsi, e il ragazzo non poteva far altro che aggrapparsi al collo del più basso, tenendolo stretto a sé, lasciarsi avvolgere dalla presenza del suo migliore amico, dal calore della sua pelle. Percepiva le mani di Gon sulle sue spalle. Non voleva spostarsi. Voleva rimanere in quella posizione per sempre.

Passarono minuti (o forse erano ore? Il tempo sembrava essersi fermato) e solo dopo che i singhiozzi si fermarono decise di allontanarsi dall'altro. Si passo una mano sugli occhi, asciugandoli. Sentiva la testa avvolta da un cerchio di dolore.

Abbassò lo sguardo sulla trapunta. Si trovava nel letto del suo migliore amico, e improvvisamente arrossì. Non solo aveva rubato il letto a Gon, ma si era anche fatto vedere così debole. Ringraziò il cielo che era buio e che nessuno poteva vederlo.

<< Mi dispiace >> borbottò mordendosi un labbro.

<< Per cosa? >> Killua riusciva a immaginare l'espressione perplessa del suo amico, e vietò alle sue labbra di stirarsi in un sorriso.

<< Secondo te, idiota?! >> sbottò imbronciato.

Sentì su di se lo sguardo confuso del moro.

<< Se ti riferisci al letto, non preoccuparti. Te lo avrei ceduto lo stesso >> spiegò l'altro. Killua avvampò ancora di più.

<< Certo che proprio non capisci, eh >> disse stanco, per poi rinunciare << non fa niente. Lascia perdere. >>

Gon si lasciò andare ad una risatina. << Certo che sei proprio strano! >> Killua alzò la testa per guardare l'amico. << Senti chi parla! >> ribatté piccato.

<< Ehi, che intendi dire?! >> << Proprio ciò che ho detto! >>

I due scoppiarono a ridere un secondo dopo.

Il silenzio cadde tra di loro. Killua sapeva che l'altro avrebbe chiesto spiegazioni. Chiunque l'avrebbe fatto.

Si stava quasi per addormentare, solo a metà conscio del fatto che a soli pochi centimetri da lui c'era il moro, quando Gon lo chiamò.

È ora, pensò Killua, alla ricerca di una possibile scusa.

<< Stai meglio ora, Killua? >>

Sgranò gli occhi. Non si era aspettato questa domanda. Tra tutti gli scenari possibili, non aveva pensato a questo.

Guardò il soffitto della stanza, lasciandosi andare ad un sorriso.

<< Mi ero dimenticato che non sei “chiunque” >> sussurrò senza pensarci.

<< Eh? E questo che significa ora? >>

Era possibile che in dieci minuti questa era la terza volta che le sue guance diventavano rosse?!

<< Niente, stupido >> borbottò, voltandosi verso il muro, cercando di non far capire all'altro il suo imbarazzo per essersi lasciato scoprire così facilmente. Attese qualche minuto, finché il respiro di Gon non si fece più pesante, segno che si era addormentato. Poi, si girò nuovamente. Il volto di Gon era pacifico, e Killua giurò di vedere un lieve sorriso sulle sue labbra. Il cuore prese a battergli più veloce, tanto da fargli temere che il moro lo potesse sentire. Seguì con gli occhi la linea della sua mascella, per poi risalire agli occhi chiusi, alla curva delle sue sopracciglia e ai capelli spettinati. Allungò senza pensarci una mano e sfiorò la guancia morbida. Era bollente. E vera.

Deglutì, ritirando l'arto. Lui era lì, ed era vivo.

Non permetterò a nessuno di ferirti, di portarti via. Nemmeno a me stesso, te lo giuro. Era una promessa.

Poi, chiuse gli occhi e cadde in un sonno senza sogni.


(<< Grazie, Gon. >> )



Angolo di quella pazza della scrittrice:

E questo è il mio debutto in questo fandom! Dopo avere visto tutta la serie di seguito, mangiandomi letteralmente 148 episodi e due film, piangendo tutte le mie lacrime sul finale, ho deciso di scrivere qualcosa su questi miei amori qua. Che dire, amo la loro relazione, la loro amicizia, amo tutto di loro! Come si può non adorarli? E così eccomi qua.

Killua potrebbe sembrare un po' OOC, ma, dai, si era appena svegliato, da un incubo per lo più, non è detto che non possa reagire così (e poi avevo bisogno di un po' di dolcezza aw).

Questa roba non è betata, quindi perdonatemi errori e ripetizioni. Inoltre sto male, quindi ho la testa che mi scoppia. Sorry.

Detto tutto, spero.

Spero che vi sia piaciuta e se vi va lasciatemi un parere :3

Daughter_

   
 
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