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Autore: Satan_s Vessel    11/05/2016    1 recensioni
[MICHIFER - BROMANCE]
Dal testo: «E Lucifer diffuse il caos. Lo diffuse come avrebbe dovuto diffondere luce: in qualsiasi punto in cui si trovasse, il dolore regnava in ogni angolo.»
Genere: Angst, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lucifero, Michael
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Supernatural e i suoi personaggi non mi appartengono, magari. Tutti i diritti sono di Kripke e company.

 

Premessa: Questa storia non c'entra niente con la Michifer ispirata a Hurricane già presente qui su EFP. In verità, non sapevo neanche dell' esistenza di quella fan fiction quando mi sono resa conto di quanto questa canzone rappresenti perfettamente i due arcangeli.

 

Questa è la storia che racconta il conflitto tra Michael e Lucifer, a partire dalla ribellione di quest'ultimo, fino ad arrivare al giorno in cui i due si incontrano nei loro tramiti allo Stull Cemetry.

 

Ho messo delle modifiche nella storia, alcune volte perché nello show non sono state approfondite certe situazioni, altre per adattare la fic alla canzone.

 

Avevo eliminato questa ff da EFP in un momento di insicurezza e zero autostima, ma la amo troppo e ho dovuto ripubblicarla.

 

 

 

 

Hurricane

 
























 

A Charlie,

Il miglior tramite che Michael abbia mai potuto avere.










 

No matter how many times you told me you wanted to leave.

No matter how many breathes that you took, you still couldn't breathe.

 

 

Insisteva, Lucifer. Insisteva nel contraddire il Padre, preoccupando Michael.

Michael era in conflitto con se stesso: era d'accordo con Lucifer, ma doveva seguire gli ordini di Dio.

E l'ordine era di prostrarsi alla razza umana, un'idea che disgustava perfino gli angeli di quart'ordine che erano considerati feccia dai perfetti arcangeli.

Gli umani: fragili primati con corpi viscidi e minuti, esseri bellicosi e pieni di difetti. Perché Dio, tra tutto quello che avrebbe potuto creare, aveva dato vita proprio a questa specie composta da servitori infedeli e utili quanto una spada senza lama?

Eppure li aveva plasmati. E tutta la schiera celeste fu costretta ad amarli e rispettarli come Lui faceva.

Ma Lucifer non volle. Per principio o per vanità, decise di non seguire l'ordine del Padre.

Essere la creatura più amata da Dio in tutto l'universo per poi essere sostituito da fenomeni da baraccone, le cui vite duravano quanto un battito d'ali angelico, non gli andava bene.

E, nonostante ciò, Michael riponeva fiducia in lui.

Non importavano tutte le volte in cui Lucifer avesse detto che non si sarebbe mai inginocchiato di fronte ai nuovi arrivati, Michael era convinto che prima o poi lo avrebbe fatto, se non per amore nei confronti di Dio, almeno per quello nei suoi.

 

 

No matter how many nights that you'd lie wide awake to the sound of the poison rain.

Where did you go?

 

 

Mentre Michael si illudeva del fatto che Lucifer non avrebbe mai generato una ribellione, quest'ultimo era dell'idea che il fratello maggiore si sarebbe unito a lui in questa.

Ne era convinto perché Michael era sempre stato un fratello ineccepibile agli occhi di Lucifer.

E, di certo, non lo avrebbe deluso in tale circostanza.

Una convinzione alquanto ingenua, o meglio, egocentrica, tipica del bambino viziato che era. Quindi, non aveva idea di quanto si sbagliasse.

Per quanto Michael amasse il fratello, la sua devozione nei confronti del Padre era infinita. E quando Lucifer se ne rese conto, provò un'angosciante delusione che lo fece ricredere riguardo colui che era stato il suo più amato fratello.

Dov'era Michael? Quel Michael che pensava di conoscere? Dove era andato?

 

 

As the days go by, the night's on fire.

 

 

Lucifer si ribellò e Michael dovette affrontarlo in una straziante battaglia.

Il più anziano tra gli arcangeli combatté contro il fratello che prediligeva, perché lui era nato per quello: combattere per conto del Padre. Contro chi combattesse era solo un dettaglio da trascurare, perché un ordine era un ordine e l'arcangelo non aveva diritto di giudicarlo.

Ma fu un conflitto tormentato, più di quello che Michael potesse immaginare.

Lottare contro colui che avrebbe dovuto portare luce, saggezza, speranza, ma che si era rivelato un traditore del suo stesso Padre, fu una cosa che segnò Michael nel profondo, lasciando una ferita, che però seppe abilmente celare con una maschera di freddezza e apatia.

 

 

Tell me, would you kill to save a life?

 

 

Lucifer era deluso, sì, ma anche sorpreso dal fatto che il proprio fratello sarebbe stato disposto ad ucciderlo per salvare inutili vite, imparagonabili a quelle celesti.

Era convinto di essere nella ragione, proprio perché quei calpestabili cuccioli erano nulla confrontati ai potenti angeli.

Davvero Michael lo avrebbe ucciso per salvare quelle creature primitive?

Michael non voleva uccidere Lucifer, ma lo avrebbe fatto se ne fosse stato costretto, perché era il suo dovere.

 

 

Tell me, would you kill to prove you're right?

 

 

Un dubbio affine a quello del fratello minore crebbe in Michael.

Lucifer sarebbe stato disposto ad ucciderlo per dimostrare di avere ragione? Si sarebbe davvero spinto a tanto?

Lucifer aveva abbastanza sangue freddo e decisione che gli avrebbero permesso di essere capace di uccidere Michael, o almeno lo credeva.

 

 

Crash, let it all burn.

This hurricane's chasing us all underground.

 

 

L'unica soluzione per evitare stragi fu, secondo Michael, creare una gabbia da serrare con seicentosessantasei sigilli e nella quale avrebbe rinchiuso il suo stesso fratello.

In questo modo non sarebbe stato costretto ad ucciderlo e lui non avrebbe mai compiuto la sua ribellione.

Quando lo fece, quando Michael rinchiuse Lucifer nella gabbia, fu grazie ad un attimo di esitazione da parte del minore, un attimo in cui quest'ultimo avrebbe dovuto, o meglio, potuto uccidere il maggiore. Ma non ci riuscì e questo gli costò la libertà.

Rinchiuso in quella prigione per millenni, al gelo, da solo, Lucifer accumulò rancore e sete di vendetta, e divenne sempre più convinto del suo obiettivo, che si ripromise di raggiungere alla prima occasione.

 

 

No matter how many deaths that I die, I will never forget.

 

 

Michael aveva compiuto il suo dovere. Si era comportato da bravo figlio, ma ciò non lo fece stare mai meglio, non gli fece mai dimenticare di avere rinchiuso il proprio fratello, lasciandolo in balìa della solitudine.

E il padre non lo aiutò a stare meglio, neanche accennò un segno della sua gratitudine -sempre che la provasse-, tutto quello che fece fu abbandonarlo.

Dio se ne era andato. Toccava a Michael prendere il comando di Terra e Paradiso finché, sperò, Egli non sarebbe tornato.

Ma non lo fece.

Passarono millenni, Dio non si fece vedere. I sensi di colpa di Michael per avere imprigionato Lucifer e la rabbia nei confronti di un padre assente si intensificarono.

Alla fine, però, si rassegnò. Convinse se stesso che Dio lo amasse incondizionatamente, che non lo considerava solo la migliore arma che avesse tra le mani e la possibilità di sostituirlo prendendo il comando del Paradiso lo dimostrava.

Quindi, Michael andò avanti, portando il carico che Dio gli aveva addossato, ma non dimenticò neanche per un istante Lucifer e tutto l'accaduto.

 

 

No matter how many lives that I live, I will never regret.

 

 

Stare per così tanto tempo nella gabbia non aiutò Lucifer a dimenticare il passato. Piuttosto, alimentò la sua determinazione.

Prima o poi si sarebbe vendicato. Avrebbe applicato la sua giustizia spazzando via le leggi di Dio.

Avrebbe causato la lenta e dolorosa distruzione della vita umana e, se necessaria, la morte di Michael e di tutti gli altri i fratelli che lo ostacolassero.

Non era pentito, non lo sarebbe mai stato.

E, questa volta, avrebbe vinto lui.

 

 

There is a fire inside of this heart and a riot about to explode into flames.

 

 

La gabbia fu aperta, sessantasei sigilli erano stati spezzati. Lucifer era libero e più determinato che mai.
Michael lo sentì. Lo sentì prima di avere la conferma da parte degli angeli.
Sentì la risurrezione di Lucifer come se fosse accaduta a lui stessa. Lo stridore dei cancelli della gabbia che venivano divelti risuanovano nella sua mente.
Per un attimo, non provò preoccupazione, né ira. L'unica cosa che riuscì a provare in quel momento fu gioia, perché avrebbe rivisto colui che aveva amato più di ogni altro nell'universo.
Ma poi percepì le intenzioni di Lucifer e fu costretto a reprimere quella gioia, perché sapeva che i suoi piani non gli avrebbero permesso di dimostrare ancora il bene che provava nei suoi riguardi sin dalla nascita.
Tutto ciò che il minore tra i due fratelli avesse in mente era distruzione.
Avrebbe messo a ferro e fuoco quella discarica che sarebbe dovuta essere un paradiso terreno. Avrebbe scaricato tutto il suo risentimento sugli umani. Avrebbe fatto scoppiare l'Apocalisse biblica e così avrebbe assaporato il dolce gusto della vendetta.

 

 

Where is your God?

 

 

Come Michael aveva percepito il ritorno di Lucifer, quest'ultimo sentiva la solitudine dell'altro. Dio aveva abbandonato i suoi figli, aveva caricato di responsabilità il più devoto tra loro e non si mostrava più.
Lucifer non lo avrebbe mai fatto. Se Michael avesse scelto lui invece del Padre, avrebbe ricevuto la dimostrazione di tutto l'affetto che, con sincerità, il minore potesse provare nei suoi riguardi.
La stessa sincerità con cui aveva convinto uno di quegli umani, che sentiva l'abbandono di Dio più di altri, ad essere il suo tramite.

 

 

The promises we made were not enough.

The prayers that we had prayed were like a drug.

The secrets that we sold were never known.

The love we had, we had to let it go.

 

 

E Lucifer diffuse il caos. Lo diffuse come avrebbe dovuto diffondere luce: in qualsiasi punto in cui si trovasse, il dolore regnava in ogni angolo. Ma era turbato.

Il legame dei due fratelli era innato e, in quel momento, era un problema per entrambi: quando Lucifer era nella gabbia il collegamento era assente, ma da quando era uscito, sembrava quasi più forte di prima e non riuscivano ad ignorarsi.

Ma alla fine Lucifer pretese di parlare con Michael, cercò di farsi ascoltare più volte, ma l'altro lo ignorava, anche se desiderava comunicare con lui più di ogni altra cosa al mondo. Dopo decine, centinaia di tentativi, cedette.

 

-Lucifer.-

-Mi sei mancato, fratello mio.-

-Mi logora ammetterlo, ma anche tu mi sei mancato.-

-Lo so, lo sento. Sento che sei bloccato di fronte ad un bivio, di nuovo. Sento la tua sofferenza.-

-Lucifer...-

-Sento i tuoi pianti.-

-Io... io non so più cosa fare. Il cuore mi porterebbe a seguire te, ma il mio dovere è ben altro.-

-Tu sei stato creato in questo modo: esattamente come Lui ha reso me ribelle e testardo, ha reso te così. Voleva che gli fossi devoto, che non lo tradissi mai, anche a costo della tua vita, o peggio, della tua felicità. Ma ora Lui non c'è.-

-Ma gli ordini restano.-

-E vale la pena seguirli? A cosa ti ha portato farlo? Alla perdita del tuo più caro fratello e all'abbandono del Padre che tu rispetti così tanto.-

-Lo so. Ma sono sicuro che prima o poi riceverò la dimostrazione che tutto il mio operato non sia stato vano, perché non può essere così. Lui mi ama e tornerebbe ad amare anche te se mettessi da parte l'orgoglio e chiedessi perdono.-

-Perdono? Io non ho motivo per chiedere perdono, ho agito nel giusto e non cambierò idea.-

-Oh, Lucifer, non è questo il punto.-

-E invece lo è.-

-Non cambieresti idea neanche se ti supplicassi, vero?-

-Mi conosci.-

-Fin troppo bene.-

-Potremmo riavere la nostra vita passata, tutto quanto.-

-Non credo.-

-Pensi che tutto quello che avessimo non sia stato abbastanza? Le nostre promesse, le preghiere che dicevamo l'uno all'altro, i segreti che sappiamo solo noi. L'amore che ci univa.-

-Tutto ciò rappresenta un ricordo lontano, Lucifer. Ed io non posso tradire colui che mi ha dato vita, non posso comportarmi da ingrato.-

-Il nostro legame è un ricordo lontano?-

-Io ti vorrò bene per sempre, ma sono costretto a mettere da parte l'affetto che provo per te, in modo da poter compiere il mio dovere.-

-In questo caso, dovremo combatterci l'un l'altro ed uno di noi dovrà morire.-

-Lo so.-

-È deciso. Metterò da parte a mia volta l'amore che provo per te e ti combatterò, di nuovo, ma per un'ultima volta.-

-Mi dispiace.-

-Sai quanto dispiaccia anche a me, fratello.-

-Buona fortuna, Lucifer.-

-Buona fortuna, Michael.-


 

Do you really want me, dead or alive, to torture for my sins?

Do you really want me, dead or alive, to live a lie?

 

 

 

Si incontrarono allo Stull Cemetry, a Lawrence, Kansas, decisi ad uccidersi l'un l'altro, con l'amarezza nei cuori.

Successe tutto troppo lentamente.

Il paradiso terrestre era ormai diventato un campo di battaglia angelico, lo splendore che una volta caratterizzava quel pianeta era ormai stato sostituito da desolazione e grigiore, terra bruciata sotto ogni passo degli arcangeli. La più amata creazione di Dio viveva nel terrore.

Passarono secoli di dolorosa battaglia, ogni volta che uno dei fratelli feriva l'altro, feriva anche se stesso, nelle profondità dell'animo.

E fu così che continuò, finché nessuno dei due sopportò più le più le piaghe inflitte dall'avversario.

 

Morirono insieme, accompagnati dalla consolazione che i loro ultimi respiri li avrebbero consumati uno accanto all'altro.

  
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