Videogiochi > Final Fantasy VII
Ricorda la storia  |      
Autore: Selhin    09/04/2009    5 recensioni
...I pensieri di Tifa, nell'attimo della morte di Aerith...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tifa Lockheart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: FFVII
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piccolo Angelo

Piccolo angelo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  Che cosa mi sta succedendo?

Alzo lo sguardo scuro, e fisso un punto lontano da me. L’aria è fredda, tanto da farmi rabbrividire fin nelle ossa.

Ma è un freddo diverso quello che sento. Scorgo, in quella lontananza illusoria, due figure conosciute.

Cloud, immobile resta a fissare l’altra figura, incantato.

Aerith, salda come una statua greca, silenziosa e perfetta, se ne sta inginocchiata, le mani giunte in una preghiera. Ancora non so cosa stia facendo.

Osservo la scena, mi sembra di avere davanti a me un quadro incantato, magico e surreale. La figura di un uomo che resta affascinato dall’osservare un angelo apparso dal nulla. Si Aerith è come un piccolo e dolce angelo, chi potrebbe non amarla?

Le sono debitrice, perché sta facendo a Cloud, quello che io non sono riuscita a fare in anni, o che non sarei riuscita a portare a termine in tutto l’arco della mia esistenza. Con lei è tornato a ridere e sorridere. E’ tornato a parlare un po’ di più con noi. E’ tornato sicuro di se stesso.

Si, Aerith è un piccolo angelo che ha compiuto un grande miracolo.

Ma questo quadro di felicità si distrugge in un lampo argentato davanti ai miei occhi. Scorgo dal nulla, apparire un’altra figura a minacciare quell’immagine poetica che mi stava portando a sognare. Fra le mani crudeli stringe una lunga spada di metallo, sul viso perfetto un sorriso diabolico.

Lo vedo calarsi sul piccolo angelo, trapassargli la spada nel petto. Ed io non riesco a far niente se non stare immobile a guardare quel piccolo angelo cadere senza vita, il sorriso scomparso, gli occhi verdi pieni di dolore chiudersi per non aprirsi mai più.

Cloud si getta contro il suo nemico, rabbioso, in un gesto quanto mai disperato. L’altro scappa via, lasciandosi alle spalle solo morte e dolore nei nostri cuori.

Mi volto incredula, e scorgo nel viso del mio compagno un lampo di sofferenza. Persino Vincent è impallidito alla scena.

Il mio sguardo torna sull’uomo che sta fermo immobile, lontano da noi. Lascia cadere la spada, macchiata del sangue del mostro che ha appena ucciso, dalle mani, per portarle sul viso, in un gesto disperato. Come se, così facendo, l’immagine di morte appena accaduta svanisse per magia.

Vengo colta da un groppo in gola che non accennerà mai ad allontanarsi, il compagno al mio fianco mi passa veloce davanti, posandomi leggermente una mano sulla spalla, e si affretta a raggiungere l’uomo sopraffatto dal dolore.

Resto immobile ancora qualche istante, poi lo seguo, ma quando arrivo di fronte a lui tutto il mio coraggio, tutta la mia determinazione di mostrarmi forte per lui, crolla.

Lei se ne sta li, seduta sul gelido pavimento di pietra, gli occhi chiusi, fredda, immobile. Mi avvicino e m’inginocchio al suo fianco. La sua espressione è quasi serena, sembra addormentata.

Le accarezzo i capelli, ancora morbidi di seta castana. Non rivedrò mai più i suoi occhi verdi, i suoi occhi limpidi, i suoi occhi allegri e dolci. Non sentirò mai più la sua voce, la sua risata.

Potevamo essere amiche, volevo essere sua amica e so che lei voleva la mia stessa cosa. Ma non siamo riuscite a trovarci, e ormai è troppo tardi. Ho passato tutto il mio tempo a guardarla con Cloud, così tanto tempo a desiderare di poter essere lei che non mi sono resa conto di chi avevo veramente accanto. Una ragazza, un piccolo angelo, disposta a sacrificare la sua vita per noi, per tutti noi. Me inclusa.

I miei occhi tornano a posarsi su Cloud. Non si è quasi mosso, ha solo levato le mani dal viso lasciandole cadere giù lungo i fianchi. Gli occhi sono spenti, non una lacrima scivola sulle sue guance. No, non basterebbero oceani di lacrime per esprimere il dolore che sta provando, è troppo. Restano invece fissi su Aerith, speranzosi di poter rivedere i suoi aprirsi ancora. Ma lei non si sveglierà. Mai più.

So che adesso sta pensando una cosa orribile. Leggo perfettamente che vorrebbe lasciarsi morire per poterla raggiungere. La amava dunque così tanto?

Anzi, la ama così immensamente?

Non riesco più a trattenere le lacrime, che iniziano a fuoriuscire copiose dai miei occhi. Per me è facile piangere, solo così riesco a esprimere il dolore di questa mia perdita, è più facile piangere liberandosi e sfogandosi della sofferenza piuttosto che trattenere tutto quanto. Scelgo sempre la via più semplice, anche in un momento come questo. Guardo nuovamente Aerith, nonostante mi appaia sfocata dalle lacrime. Dovrei esserci io al suo posto!

Cloud aveva finalmente ritrovato la serenità, non desideravo altro per lui.

Dovrei esserci io al posto di Aerith!

Non è giusto, non è giusto niente a questo mondo! Lei, che parlava così tanto del suo futuro, che si aspettava sempre qualcosa in meglio per il giorno successivo; lei che sperava sempre in un domani.

E’ morta. Aerith non esiste più.

Altre lacrime cadono giù dal mio viso.

Oggi abbiamo perso un’amica, una compagna. Con lei tutta la stirpe dei Cetra è scomparsa.

Con lei, se n’è andata la serenità.

Sento un grande vuoto dentro, non si riempirà mai. La ferità non si rimarginerà mai, perché lei se n’è andata.

Sento della rabbia montarmi dentro, guardando le sue labbra curvate in un flebile sorriso. Lo sapeva, sapeva ogni cosa, sapeva a cosa sarebbe andata incontro venendo qua!

Perché Aerith? Perché ci hai illuso così?

Non ce lo meritavamo. Cloud non si meritava questo, ma forse io si. Sei stata un’egoista, hai voluto vivere come ti pareva per quel che ti restava, ma agendo così non hai fatto altro che farlo soffrire ancora di più.

Ma cosa sto dicendo?

Sicuramente tu non volevi tutto questo, tu volevi vivere con Cloud, per sempre, non è vero? Ci hai sperato fino alla fine.

Sei stata proprio una sciocca.

Mi mancherai amica mia.

La guardo mentre le sorrido, anche se le lacrime e il dolore, rendono il mio sorriso una smorfia indistinta. Addio Aerith.

Così pura, così innocente.

Se n’è andata, è tornata al suo amato pianeta. Continuerà a vivere e a sorridere attraverso i suoi fiori.

Lei che era un piccolo angelo capace di un grande miracolo.

 

 

 

 

 

 

Fine

 

 

 

***********************************************************

 

Ok, non so da dove mi sia uscita sta cosa...e sinceramente sono un po’ dubbiosa rispetto al risultato ottenuto...

Tuttavia la pubblico lo stesso...

 

E’ la prima volta che scrivo su Tifa, perdonatemi se è un po’ OOC...non era voluto, ho fatto del mio meglio...

 

Se avete letto siete stati coraggiosi, se recensite siete intrepidi ^___^’

Ok me ne vado, se avete dei consigli fate pure ^^

 

Bacio,

Selhin

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: Selhin