---Per
quanto puoi dimenticare?---
Questa
sera Lance e Bobbi devono bere. Gli shots
mandati dei loro compagni di squadra li hanno rintronati più per chi li
ha
ordinati che per il tasso alcolemico e hanno bisogno di qualcosa di più
forte.
Hunter capisce che Bobbi deve staccare la spina abbastanza da
dimenticare anche
solo per un quarto d’ora e decide per una volta di fare la persona
responsabile. Lascia la sua compagna bere quanto vuole: questa sera
andrà così.
Mentre lei sta ancora ordinando qualcosa, Hunter cerca un albergo che
lasci
prenotare stanze a quell’ora. Quando Bobbi non ce la fa più, la porta
via e
guida fino a quel postaccio che è riuscito a trovare. Il portiere di
notte li
guarda malissimo: una donna estremamente affascinante evidentemente
addormentata per il troppo alcol e un uomo che non si capisce bene che
cosa
abbia a che fare con lei che la porta in braccio, a quell’ora della
notte.
Hunter ha imparato tempo prima a non dare peso a quelle occhiate.
Con una delicatezza che non vorrebbe venisse vista da altri che da Bobbi, Lance le sciacqua il viso con acqua fresca, le toglie gli abiti (aveva ancora addosso quelli della missione) e le mette il pigiama. Solo quando lei finalmente sta dormendo con un’espressione in viso quasi angelica da quanto è serena, si concede una doccia calda e riposante. Si infila sotto le coperte che sono almeno le tre del mattino.
Dorme per qualche ora, poi si sveglia senza sapere il perché, forse un incubo ha turbato il suo sonno. Dev’essere stato terribile per riuscire a svegliarlo, visto quanto era stanco, ma, dopo quello che ha passato in quella lunghissima giornata, tutto è possibile. Ci mette un po’ ad accorgersi che di fianco a lui anche Bobbi è sveglia e sta piangendo il più silenziosamente possibile, forse per paura di disturbarlo mentre dorme. Lance le accarezza piano i capelli e lei si volta verso di lui. Sul suo viso si distinguono le linee lasciate dalle lacrime. Hunter passa la mano sulla sua guancia e sente le dita umide.
«Non li rivedremo mai più, Lance» sussurra Bobbi, la disperazione nella voce «Nessuno di loro. Né Coulson, né Daisy, né Fitz e Simmons, né May. Né Mack. Mai più»
«Shh» risponde Hunter «Non dire così»
«Perché è così difficile dire addio a qualcuno?»
«Siamo stati fortunati»
«A doverli lasciare?»
«Ad aver conosciuto qualcuno a cui sia così difficile dire addio»
(Flash-fic,
404 parole)Con una delicatezza che non vorrebbe venisse vista da altri che da Bobbi, Lance le sciacqua il viso con acqua fresca, le toglie gli abiti (aveva ancora addosso quelli della missione) e le mette il pigiama. Solo quando lei finalmente sta dormendo con un’espressione in viso quasi angelica da quanto è serena, si concede una doccia calda e riposante. Si infila sotto le coperte che sono almeno le tre del mattino.
Dorme per qualche ora, poi si sveglia senza sapere il perché, forse un incubo ha turbato il suo sonno. Dev’essere stato terribile per riuscire a svegliarlo, visto quanto era stanco, ma, dopo quello che ha passato in quella lunghissima giornata, tutto è possibile. Ci mette un po’ ad accorgersi che di fianco a lui anche Bobbi è sveglia e sta piangendo il più silenziosamente possibile, forse per paura di disturbarlo mentre dorme. Lance le accarezza piano i capelli e lei si volta verso di lui. Sul suo viso si distinguono le linee lasciate dalle lacrime. Hunter passa la mano sulla sua guancia e sente le dita umide.
«Non li rivedremo mai più, Lance» sussurra Bobbi, la disperazione nella voce «Nessuno di loro. Né Coulson, né Daisy, né Fitz e Simmons, né May. Né Mack. Mai più»
«Shh» risponde Hunter «Non dire così»
«Perché è così difficile dire addio a qualcuno?»
«Siamo stati fortunati»
«A doverli lasciare?»
«Ad aver conosciuto qualcuno a cui sia così difficile dire addio»
HuntingBird-nostalgia, si tratta della malattia di cui sono affetta :(
È da quando ho visto questa puntata che cerco di scriverci qualcosa! Devo dire che avercela finalmente fatta è molto liberatorio :)