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Autore: sabdoesntcare    12/05/2016    0 recensioni
Panic!lock, songfic, watson wedding, comedy.
WARNING: Il livello di stupidità di questa storia è altissimo, ma il fatto è che oggi mi annoio particolarmente ed era da un po' che volevo togliermi lo sfizio di fare qualcosa che mettesse insieme I write sins not tragedies con il matrimonio dei watson.
Per una maggiore comprensione del testo e quindi per il vostro divertimento si consiglia di cercare la traduzione della canzone, nel caso non la si conosca/non si abbia un medio livello di inglese.
Enjoy!
Genere: Demenziale, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mary Morstan, Sherlock Holmes, Sig.ra Hudson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era una bella mattina a Londra, tutto era pronto per il matrimonio mio e di Mary, non potete sapere quanta ansia e quanta gioia!
La cerimonia fu bellissima, se non fosse che Sherlock non si era presentato.
Ovviamente l'intera schiera di invitati cominciò a borbottare di quanto fosse ovvio il motivo, che per lui non ero solo un amico, e altre cose del genere.
Decisi di chiamarlo, ma ovviamente non rispondeva.
"Quell'idiota starà sicuramente facendo lo splendido su qualche scena del crimine.
Ed io che gli avevo chiesto di fare il discorso... tipico."

Così dicendo buttai giù un altro bicchiere di vino, eravamo tutti seduti nella speranza che sarebbe arrivato da un momento all'altro, del resto com'è ovvio che sia nessun'altro si era preparato un discorso da fare per l'occasione e il momento era arrivato.

Ad un certo punto sentii degli strani rumori provenire dall'esterno, mi alzai insieme ad altri due o tre invitati per controllare, ma non c'era nessuno.
"John, ma quei cavi c'erano anche prima?" fece Lestrade.
"No, non mi sembra. Scommetto che è She-" non feci in tempo a concludere che un suono fastidiosissimo venne dagli altoparlanti nella stanza. Poi all'improvviso il disturbo nell'audio sparì, e una canzone iniziò a risuonare per tutta la sala.

"Sherlock e i suoi scherzi" rise la Hudson. 
"Oh, well imagine, as I'm pacing the pews in a church's corridor, and I can't help but hear, No I can't help but hear and exchanging of words: What a beautiful wedding"

"Oh, ma è stato dolc-" Nemmeno Molly fece in tempo a concludere, che la canzone cominciò a farsi strana.
"Oh yes but what a shame, what a shame that the poor groom's bride is a whore!
I'd chime in, haven't you people ever heard of closing a goddamn door?"

A quel punto, Sherlock (con un cilindro in testa e un bastone in mano, ma perché!?) entrò dalla porta che dava sul giardino.
Sfondandola.
"No, it's much better to face this kind of things with a sense of poise and rationality!" urlò poi, ballando in giro per la stanza da bravo cretino.

Poi si avvicinò a me, e accarezzandomi il viso fece "Well in fact, well I'll look at it this way, I mean technically your marriage is saved" per poi lasciarmi in mano delle foto di Mary intenta a limonarsi l'ex. Con me di spalle sullo sfondo che mangiavo dei pasticcini. MA QUANDO E' SUCCESSO!?

"Well this calls for a toast, so pour the champagne!"
E tutto soddisfatto si servì da bere.

La folla era nel panico, io non sapevo chi avrei voluto strozzare di più e mentre Sherlock si beveva tutto il mio vino Mary tentava di accopparlo spaccandogli una bottiglia vuota in testa.

Lestrade la bloccò, Mary tentò di sputargli in faccia ma per sbaglio prese l'occhio della Hudson, i camerieri non sapevano cosa fare e nel frattempo Sherlock era andato a vedere se i pasticcini del buffet erano davvero così buoni da non accorgersi di tua moglie che ti fa le corna.
La musica continuava a propagarsi a tutto volume e a rendere la confusione ancora maggiore, il personale provava a spegnere ma era tutto inutile così iniziai a cacciare malamente tutti gli invitati, e se erano persone invitate solo per far piacere a Mary mi prendevo la libertà di accompagnarle all'uscio (più che altro, alla porta sfondata) a calci nel sedere.

Alla fine cacciai fuori anche Mary, descrivendola con aggettivi che al momento non posso ripetere, e questa è la storia di come il mio matrimonio durò mezza giornata.

"E Sherlock?", direte voi.

Sherlock era sotto effetto di cocaina, gli avevo prestato il mio cd dei Panic! At the disco ed ecco che aveva avuto l'illuminazione sul modo più delicato di spiegarmi che non sarei stato felice con quella donna.

Ora che ci penso gli ho quasi rotto la testa quel giorno, però non sembra mi porti molto rancore. Oggi per le nozze d'argento mi ha anche regalato una spilla a forma di violino.

Ed ecco come il mio (altro) matrimonio durò 25 anni.

   
 
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