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Autore: maripotter    25/03/2005    17 recensioni
la vita di una star, anche se giovane, potrebbe sembrarci perfetta...questa è la storia di una mini-attrice, con tutti i consueti tormenti dell'adolescenza...che fidatevi, non è poi tanto semplice essere un'attrice...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Daniel Radcliffe, Emma Watson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti

Ciao a tutti!!! Metto questa storia non perchè ho abbandonato Amore o Attrazione ( che posterò tra poco, dopo Pasqua), ma perché l’avevo già messa, ma non mi convinceva come era scritta prima! Così lo riscritta e spero che qualcuno la leggerà, se no, lascio perdere!

 

Ecco a voi... (lo so, sono fissata con questa frase, vedi l’altra ff)

 

°STAR IN LOVE°

 

In my dreams we're together


And there is no one else in my heart


Love is stronger than leather


You should have known right from the start

 

I am not like other girls

 

(Not like Others Girls-S.O.A.P.)

 

 

- Emma!-

 

Una voce destò la ragazza dal beato sonno ristoratore.

Aprì lentamente gli occhi e, portandosi una mano al viso, se li strofinò energicamente.

 

Guardò davanti a sé: un uomo stava seduto di fronte a lei, con un mucchio di fogli poggiati sulle ginocchia e un espressione un po’ annoiata.

 

Aveva un viso buffo. Due grandi occhi azzurri da bambino venivano accentuati da un paio di occhiali da vista, due guance arrossate un po’ cicciotelle lo rendevano ancora più simpatico.

 

Portava una T-shirt azzurra e un paio di pantaloncini neri che lasciavano scoperti i polpacci voluminosi.

 

Mike Newell era un individuo amichevole e decisamente loquace, lo si capiva soprattutto dal suo modo di gesticolare e di vestirsi.

 

Accanto a lui, Alfonso Cuaron e J.k. Rowling sedevano un po’ assonnati: Alfonso aveva il capo chino su una spalla e sembrava cadere in trance di tanto in tanto, per poi scattare in avanti e guardarsi intorno stralunato.

 

Joanne beveva dalla sua bottiglia d’acqua con lunghe sorsate, continuando a leggere un piccolo quaderno con degli appunti.

 

Come sfondo a questi tre personaggi, una piscina colma d’acqua piuttosto invitante e un ampio giardino che circondava un enorme villa perfettamente perfetta.

 

Si trovavano a casa di Mike per sentire se il timbro di voce dei tre protagonisti era cambiato esageratamente rispetto all’anno precedente.

 

E quale peggior giorno poteva essere se non una splendida giornata di sole?

 

Emma raccolse da terra un foglio scritto al computer e cominciò a leggerlo, scandendo bene le parole e masticando con precisione le consonanti.

 

La sua voce era diventata un po’ più acuta, ma il cambiamento radicale del suo tono era già avvenuto nel passaggio dai dodici e tredici anni e ormai aveva quattordici anni.

 

Quando finì, tornò nella posizione di prima, per rilassarsi, anche se la calura che quel giorno quasi li soffocava, lo impediva.

 

Intanto, un’altra voce aveva cominciato a parlare, molto più bassa di quella della ragazza.

Si voltò verso la fonte.

 

Si trovò davanti un ragazzo dai lunghi capelli rossi, due vivaci occhi azzurri  e un naso pieno di lentiggini.

 

Rupert Grint era uno dei suoi più grandi amici ed era un bravissimo attore, di soli sedici anni.

Recitava con lei e Daniel nella saga di successo di Harry Potter, nel ruolo di Ronald Weasley.

 

Era molto simpatico e, come il suo personaggio, aveva numerosi sbalzi d’umore. Ma sapeva far ridere con le sue battute, ma anche solo con la sua risata buffa e le sue frasi impacciate e strascicate.

 

Si voltò dall’altra parte e, ruotando la testa di 180 gradi, incrociò lo sguardo di un altro ragazzo.

 

- Essere o non essere? Questo è il dilemma...Morire, Dormire? Dormire, forse sognare...-

 

Rupert aveva scelto alcuni brani di Shackspeare e, mentre come Amleto recitava, Daniel e Emma si voltarono contemporaneamente l’uno verso l’altra.

 

Il ragazzo sorrise, facendo una smorfia per il caldo e la ragazza in risposta annuì, portandosi una mano al collo e delineandolo orizzontalmente, come per tagliarsi la gola.

 

Daniel si voltò verso i tre adulti, dato che toccava a lui ed Emma ebbe tutto il tempo per rimanere a contemplarlo, ammaliata.

 

Era un ragazzo non molto alto, minuto anche se aveva una forza piuttosto notevole, nascosta chissà dove.

 

I capelli scuri perennemente scompigliati, proprio come Harry, gli circondavano il volto e poco sotto la fronte spuntavano due vispi occhi azzurro cielo.

 

Già dal primo sguardo si capivano le sue aspirazioni e i suoi hobby.

 

Portava una T-shirt con stampe rock e punk, jeans strappati e All Star degne di un vero modaiolo e rockettaro. Sul capo aveva un cappellino nero e giallo.

 

Ai suoi piedi, una telecamera spenta, una chitarra elettrica e un copione pieno di scritte rosse e dediche sue e degli altri amici.

 

Una scritta troneggiava sulle altre: Daniel, you are the best of the best!!!! By Emma e Rupert, i tuoi migliori amici!

 

Dopo che Daniel finì la prova vocale gli adulti concessero loro una pausa prima di continuare altri esercizi e si diressero tutti e tre verso la casa di Mike, per bere una limonata.

 

I tre ragazzi rimasero in silenzio per un po’.

Mentre Emma si guardava intorno, notò una pompa d’acqua proprio sotto la sua sedia di vimini. Le venne un idea.

 

Senza farsi notare, la prese tra le mani e la portò dietro Rupert, per poi aprire l’acqua.

 

- Che diavolo...!!!-

 

Un potente getto d’acqua travolse il ragazzo dai capelli rossi, che cadde a terra per la potenza e la sorpresa.

 

Daniel e Emma scoppiarono a ridere, ma il divertimento del moro durò poco, perché un altro getto lo colpì.

 

I due ragazzi si alzarono e guardarono l’amica con sguardo omicida. La ragazza sorrise candidamente, come se lei non c’entrasse per niente.

 

Rupert e Daniel si rialzarono da terra e cominciarono a inseguire Emma. Con sole due ampie falcate la raggiunsero e la bagnarono con la sua stessa arma.

 

Dalla pompa si passò alle secchiate d’acqua.

 

Tutti e tre si munirono di secchi che riempivano grazie ai vari pozzi ma anche dalla piscina, che probabilmente, avrebbe avuto ospiti da lì a poco.

 

Anche se Emma era stata l’istigatrice del gioco, fu anche la più bagnata. Fino a quando Daniel e Rupert la presero per braccia e gambe  trasportandola verso la piscina e buttandola dentro, tuffandosi anche loro poco dopo.

 

Cominciarono a schizzarsi tra loro, cercando anche di affogarsi, soprattutto la povera Emma.

 

Dopo un po’ si fermarono, rimanendo qualche minuto a nuotare, nonostante avevano i loro costosi vestiti griffati completamente bagnati, poi uscirono fuori.

 

La ragazza tirò fuori un asciugamano dal suo zaino e disse ai ragazzi che era meglio essere prevedibili e portarsi il necessario per ogni evenienza. Una sorta di Mary Poppins, un po’ più giovane.

 

Si distesero supini sul telo da mare, lasciandosi riscaldare dal sole.

 

Rimasero in silenzio, senza bisogno di parlare di cose stupide o senza senso. Erano amici da così tanto tempo che ormai le parole perdevano spesso la loro importanza.

 

A loro bastava un piccolo sorriso, un breve sguardo o quando erano lontani un semplice squillo con il telefonino per sapere che l’altro ti era vicino o ti pensava comunque.

 

Ad un certo punto Rupert ruppe il gradevole silenzio ed esclamò, stiracchiandosi in modo esagerato:- Ho sedici anni, ho già un lavoro fisso e soddisfacente, ho due mitici migliori amici e la mia famiglia è perfetta...mi manca solo l’amore...-

 

Daniel scoppiò a ridere:- Te la eri preparata questa?-

 

Rupert lo fulminò con lo sguardo, per poi rispondere ironicamente:- Beh...ci sto lavorando da un po’!-

 

- Potresti trovarlo sul set del Calice di Fuoco...- Emma irruppe nella conversazione, continuando a fissare il cielo, delineando con gli occhi il contorno delle nuvole.

 

-Magari con l’attrice di Fleur Delacour, o magari Cho Chang, così me la togli dai piedi!-

 

- Fleur anche anche, ma la Chang te la cedo volentieri...meglio non mettere in testa alla cara vecchia Rowling strane idee...!-

 

Rupert sorrise sardonico:- Sono sicuro che voi due lo avete già trovato, ma non lo volete confessare...-

 

Il silenzio ritornò nell’atmosfera, anche se ora era un po’ meno piacevole e fortemente imbarazzato.

Il rosso si sdraiò su un fianco, dando le spalle agli amici.

 

Si trattenne dallo scoppiare a ridere. I suoi due migliori amici...che tipi. Tanto sicuri sul set quanto impacciati nella vita di tutti i giorni.

Conosceva i sentimenti di Daniel come conosceva quelli di Emma. Erano gli stessi. Coincidevano perfettamente.

 

Il loro non era semplice amore infantile e inesperto. Sapevano cosa volevano. Volevano l’altro, forse per sempre. Rupert lo sapeva.

 

Lo notava quando Daniel fremeva dalla rabbia alla vista di Emma riempita di attenzioni dai ragazzi. Lo notava quando Emma gli prendeva la mano durante scene particolarmente difficili. Lo notava quando si lanciavano sorrisi e sguardi veramente sinceri, difficili oramai da vedere in giro, soprattutto nei ragazzi dalla loro età.

 

Sorrise di nuovo. Pensava proprio come un vecchio saggio, mentre aveva solo un anno rispetto a loro. Nel film, il ruolo della persona giudiziosa apparteneva a Hermione, ma nella vita reale, Rupert era di gran lunga più consapevole e perspicace di loro due messi insieme. Questo è quello che pensava lui e, forse, aveva ragione.

 

Sentendosi chiamare, i tre ragazzi rivolsero lo sguardo verso il luogo da dove provenivano le voci e videro i tre adulti andare in contro loro.

 

Piegarono il telo e lo misero nella borsa di Emma. Presero la loro roba e la portarono verso le auto situate davanti all’entrata della casa.

 

Daniel precedette Emma e da perfetto gentleman le aprì la portiera invitandola ad entrare prima di lui. La ragazza lo ringraziò con un perfetto accento francese ed entrò nella costosa vettura.

 

Rupert si inchinò cerimonioso davanti a Daniel e con un braccio lo esortò ad entrare, prendendosi gioco di lui. Cosa che gli costò uno scappellotto dietro la nuca e un leggero epiteto, ma nel complesso era soddisfatto.

 

Doveva mantenere il suo ruolo da buffone di corte e non avrebbe permesso a nessuno di soffiarglielo.

 

                                   § § §

 

Alfonso accompagnò i ragazzi alle loro case e consegnò loro alcuni fogli con sopra scritte le date dell’inizio delle scene di “Harry Potter e il Calice di Fuoco”.

 

Emma salutò educatamente il conducente con un bacio sulla guancia, dato che lei era stata l’ultima ad essere accompagnata e scese dalla macchina.

 

Aprì il portone in ferro battuto e percorse correndo il lungo viale che conduceva a casa sua, stringendo saldamente i fogli che teneva in mano.

 

Entrò in casa, salutò sua madre e suo fratello Alex che quel giorno era stranamente tranquillo e salì in camera sua.

 

Si buttò energicamente sul suo letto a baldacchino matrimoniale rosa e lesse i fogli. Da lì a tre giorni ci sarebbe stato il primo ciak, e trovò allegato agli orari e alle date, la prima parte del loro interminabile copione.

 

Lo lesse velocemente ed era come se lo sapesse già a memoria. La prima scena era la Coppa del Mondo di Quidditch, il suo primo incontro con Viktor Krum, l’unico ragazzo che, per ora, aveva dichiarato palesemente i suoi sentimenti verso la povera Hermione.

 

Lei era una sostenitrice della coppia Harry/Hermione, non per interesse personale, ma solo perché i loro comportamenti stavano cambiando...quelli di Harry e Hermione...

 

Durante il Quinto anno i due ragazzi discutevano molto più spesso, per i motivi più stupidi. E Harry si era dimostrato geloso nei confronti di Hermione e Ron, qualcosa stava cambiando...

 

L’entrata del suo gatto Domino la distolse dai suoi pensieri. Il piccolo europeo gli si raggomitolò accanto, lasciandosi coccolare.

 

Rimase a guardare le foto appese al muro, contemplandole una per una e rievocando alla mente i momenti degli scatti.

 

Si addormentò completamente vestita, con ancora impressa nella testa una fotografia che era rimasta a fissare più delle altre.

 

Due ragazzi, teneramente abbracciati, con ancora le divise della scuola di Hogwarts. Lei ancora con un libro in mano. Lui ancora con gli occhiali e la cicatrice disegnata sulla fronte.

 

Questo capitolo è un po’ noioso, soprattutto perché è introduttivo a tutta la storia...

Vi prego di recensire...ci tengo molto...quindi in un piccolo spazio di tempo...potete scrivere anche solo, è carina...fa schifo!

Quindi...al prossimo chap!

 

 

 

 

  
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