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Autore: shindler    14/05/2016    1 recensioni
Durante la seconda guerra mondiale i giapponesi imprigionarono molti soldati, i quali furono maltrattati e malnutriti oltre immaginazione. Uno di questi si sforza a non odiare il nemico e quando gli annunciarono che la guerra era terminata, lui gioisce ma prova anche pietā per le guardie e non si piega all'odio.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Papā,

non mi sono arreso

all'odio, al rancore;

certo, non ne sono uscito illeso:

ho avuto pietā, ma non amore

per chi mi ha imprigionato,

malnutrito e maltrattato;

odio possedevo,

ma ora me ne sono liberato.

La guerra per me č finita,

non č certo stato una gita,

ma all'odio ho vinto,

mentre tanti hanno perso,

e sono chiusi in un recinto.

  
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