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Autore: Ili_sere_nere    15/05/2016    3 recensioni
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Si voltò lentamente verso l’entrata della stanza e incrociò lo sguardo del Vampiro.
Lo avrebbe ammazzato per la porta.
Lo avrebbe ammazzato per essere entrato nella sua stanza.
Lo avrebbe ammazzato perché stava trafficando con i suoi vestiti.
Nella peggiore delle ipotesi lo avrebbe ammazzato perché gli aveva rotto la porta per entrare in camera sua e rubargli un completo da indossare.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Raphael Santiago, Simon Lewis
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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_Trust_

 

 

Seduto con le gambe incrociate, Simon osservò disgustato il contenuto del proprio armadio – adesso completamente vuoto. Niente, non aveva niente di decente da indossare. Niente che andasse bene per un’occasione importante come il matrimonio tra due Shadowhunters, in quel caso Lydia e Alec. E pensare che era arrivato a credere che Alec provasse qualcosa per Magnus Bane…
Sbuffò rumorosamente, lasciandosi cadere con la schiena sul pavimento della sua stanza. Di solito era Clary la sua stilista personale, era lei che gli suggeriva cosa comprare, cosa provare e soprattutto, come abbinare l’accozzaglia di magliette che si ritrovava.
Si ritrovò persino a invidiare Raphael e i suoi completi eleganti, sempre perfettamente stirati e pronti all’uso. «Pronti all’uso… - ripeté improvvisamente, rendendosi solo successivamente conto del significato di quelle tre paroline – Simon sei proprio uno stupido!»
Scattò in piedi e rapido raggiunse la stanza di Raphael, in quel momento chiusa vista la sua assenza. Con fare distratto, Simon controllò prima da un lato e poi dall’altro che non ci fosse nessuno, poi, molto delicatamente, forzò la porta che si aprì subito. Si appuntò mentalmente di aggiustarla prima del ritorno di Raphael.
Era la prima volta che entrava nella sua stanza, Raphael era abbastanza riservato in merito alla sua vita e non ne faceva parola con  nessuno. Sempre così misterioso e tenebroso… Si riscosse dai suoi pensieri, raggiungendo a passi svelti l’enorme armadio di cedro che occupava una intera parete. Con un accenno di tensione lungo la schiena, Simon fece scorrere l’anta e la saliva gli andò subito dopo di traverso. Ma quanti abiti possedeva Raphael? Se fosse stato in grado di pronunciare la parola “Dio”, non avrebbe mai smesso di dirla.
Buttò uno sguardo all’orologio da polso, mancava ancora un’ora circa al matrimonio. Si fece coraggio, prese un lungo respiro e iniziò a selezionare i vari completi che più gli piacevano. Ne individuò almeno quattro che più sembravano adattarsi all’occasione.

«Non resta che provarseli».
Il rumore di una porta che cadeva rovinosamente a terra, seguita da una imprecazione in spagnolo, lo fece gelare sul posto. Si voltò lentamente verso l’entrata della stanza e incrociò lo sguardo del Vampiro. Lo avrebbe ammazzato per la porta. Lo avrebbe ammazzato per essere entrato nella sua stanza. Lo avrebbe ammazzato perché stava trafficando con i suoi vestiti. Nella peggiore delle ipotesi lo avrebbe ammazzato perché gli aveva rotto la porta per entrare in camera sua e rubargli un completo da indossare.
«Simon?»

Aprì e chiuse diverse volte la bocca, sollevando le mani in segno di resa. «Posso… Posso spiegare! – il Vampirò inarcò un sopracciglio, indicandogli di proseguire – C’è il matrimonio di Alec, io non avevo niente da mettere e tu… Tu hai tutti questi completi e ho pensato di prenderne uno… in… prestito» la voce divenne un flebile sussurro sul finire, ma sapeva che il Vampiro era stato comunque in grado di sentirlo.
Raphael si avvicinò a Simon e il ragazzo temette davvero di morire una volta per tutte, ma il Vampiro lo superò, iniziando a rovistare a sua volta nell’armadio. Anche se non ne sentiva il bisogno, Simon liberò i polmoni sentendosi salvo – per il momento. Raphael estrasse dall’armadio una giacca scura, seguita subito dopo da una camicia, una cravatta e un paio di jeans anch’essi scuri. Senza proferire parola, il Vampiro glieli posò sulla poltrona vicino all’armadio e uscì dalla stanza, non prima di aver lanciato uno sguardo eloquente in direzione della porta distesa a terra.
Simon prese gli indumenti e li indossò. Guardandosi allo specchio si rese conto che quello era proprio lo stile di Raphael, elegante e raffinato. L’occhio gli cadde sulla giacca e la riconobbe subito: era la giacca che Raphael preferiva, quella che amava indossare più frequentemente, e lui gli aveva dato il permesso di indossarla.

Un debole sorriso gli increspò le labbra, Raphael era davvero la persona di cui potersi fidarsi al Dumont. L’unico vampiro a cui avrebbe affidato la sua non-vita.

 

 

 

*

 

Ringrazio Little Redbird per il prompt “ "Sei l'unico di cui mi fidi." , lasciatomi durante il Drabble Weekend indetto su We are out of prompt.
Bye bye :*

  
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