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Autore: Yavanna Norrey    16/05/2016    3 recensioni
Di come il piccolo Dean si perse nel bosco trovando un amico e di come da adulto finirà per trovare l'altra metà della mela.
Ovvero, quando quello di cui abbiamo davvero bisogno ci sta davanti al naso e per questo non ce ne rendiamo subito conto.
Genere: Angst, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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~~*- Into the Wood -

La prima volta che Castiel vede un umano,non è assolutamente come se l’aspettava- o per lo meno,come lo descrivono gli anziani del clan- ed è indeciso se nascondersi in mezzo ai cespugli o uscire a guardarlo da vicino. E gli sembra decisamente troppo piccolo per portare tutta quella distruzione di cui parlano gli anziani. L’umano è spaventato come i cuccioli di cerbiatto che perdono le tracce delle madre- né più né meno. Castiel si sporge appena per osservarlo- se ne sta immobile sul posto a guardarsi teso attorno- e pensa che non gli sembra giusto lasciarlo lì da solo e che magari la sua mamma non è poi così lontana. Esce adagio dai cespugli per non spaventarlo,ma il cucciolo di umano si spaventa lo stesso e nel tentativo di arretrare finisce per inciamparsi nei propri piedi e cadere seduto a terra. Castiel allunga una mano ad accarezzargli piano la sommità del capo- ha i capelli soffici come la pelliccia dei piccoli della volpe che ha la tana vicino alla sua e dello stesso colore della terra brunita nei giorni d’agosto “Ti sei perso,piccolo?” gli chiede.
Il cucciolo di uomo lo guarda fisso- ha occhi verdi colore delle foglie novelle su cui le prime lacrime sembrano gocce di rugiada. Castiel pensa che una creatura con occhi così,non potrebbe mai fare del male al resto del Creato. Il cucciolo tira su leggermente col naso,mentre Castiel lo aiuta piano a ri- alzarsi da terra “Ti ricordi da dove sei arrivato?”
Il cucciolo di umano scuote il capino,Castiel prede nella sua mano quella piccola e soffice del bambino “Non te lo ricordi proprio? Almeno sai dirmi dove vive la tua mamma?” “La mia mamma è andata in cielo.” risponde sicuro il piccolo “Ma il mio papà e Sammy vivono in un casa dai mattoni rossi all’inizio del bosco.” e Castiel lo fissa incerto- per certi cuccioli vivere senza la mamma è difficile,ma quel piccolo sembra forte.
“Come ti chiami?”
“Dean....”
“Dean,ti andrebbe se ti aiutassi a tornare da tuo padre e da Sammy?”
Il cucciolo di uomo- Dean - gli rivolge un sorriso bello come certi tramonti sul laghetto della radura.
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Dean lo abbraccia forte quando arrivano a pochi passi dalla casa con i mattoni rossi e poi gli chiede perché si sia nascosto dietro a un gruppo di cespugli,Castiel trema appena e non sa se rispondergli il vero,l’ha riconosciuta solo ora quella casa- lì ci vive John Winchester,l’umano che l’anno scorso con una tagliola ha portato via una zampa alla sorella di Freya,ma che probabilmente ha creduto di aver ferito un capriolo fra tanti. Dean è il cucciolo di Winchester e Winchester è una persona cattiva- e si chiede se Dean sarà come lui,un giorno “Non credo che sia un bene che tuo padre mi veda,resterò qui finchè non entri in casa,intesi?”
“Perché non va bene che papà ti veda?” sussurra Dean accucciato accanto a lui e intento a passare la sua gracile manina in mezzo alla pelliccia che gli ricopre gli arti inferiori “Non sei uno di quei mostri che papà caccia o un animale da mettere sopra il camino,perché papà non dovrebbe vederti?” Castiel ingoia un grumo di saliva e di tensione “Io....” balbetta indeciso su cosa dire- cosa si dice a un bambino in questi casi?
“Se hai paura,resta qui,così papà non ti vede. Ma mi prometti che quando papà non c’è verrai a trovarmi? E devo presentarti Sammy,scommetto che piacerai anche a lui,ma ti avverto non fa altro che piangere o ridere senza un motivo.... però è carino e gli voglio tanto bene,mi prometti che verrai a conoscere Sammy?”
Castiel inclina leggermente il capo verso destra “Lo vorresti davvero?”
“Sì,siamo diventati amici,no?” Dean ha gli occhi grandi,luminosi e verdi- e Castiel li trova bellissimi come le stelle che suo nonno gli mostra quando il cielo si tinge di nero e i gufi volano ad appollaiarsi sui rami bassi. Così allunga una mano a cogliere una margherita nell’erba per poi infilarla fra i capelli del cucciolo di uomo.
“Vai a casa,Dean,quando tuo padre non c’è verrò a conoscere Sammy.”
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La seconda volta che Castiel entra in contatto con il mondo degli umani sta tenendo in braccio un fagottino di stoffa gialla che si agita nel tentativo di toccargli le piccole corna che spuntano fra i suoi capelli arruffati color inchiostro- Dean ha aspettato pazientemente che suo padre si addentrasse per bene nel bosco prima di mettersi alla finestra e chiamarlo “E’ andato a caccia,non tornerà per un bel po’,puoi stare tranquillo,Cas.” “Come mi hai chiamato?” “Cas,è un soprannome. Castiel è bello,ma troppo lungo per me..”
“Cas non va bene?”
“Cas ve benissimo,cucciolo.”
“Gli piaci.” annuncia poi orgoglioso Dean e Castiel si scopre a sorridere appena “E’ veramente un bel bambino,tuo fratello.” “Non mi assomiglia per niente,ma papà dice che quando sarò abbastanza grande giocherà con me e ci terremo compagnia a vicenda. Cas,tu ce li hai dei fratelli?” Castiel sorride con affetto alla domanda “Tre e sono il più piccolo,sono sicuro che Gabriel,Balthazar e Anna aspettassero come te che crescessi abbastanza. Probabilmente Gabriel era ansioso come te che diventassi grande a sufficienza per potermi dare il tormento a suon di scherzi.” Dean arriccia il naso contrariato “Io non darò il tormento a Sammy.” “Difatti,stavo per dire che tu sei un fratello maggiore di gran lunga migliore di quanto lo sia Gabe.”
Dean gonfia il petto come un fagiano “Anche papà dice sempre che sono a bravo a badare a Sammy!”
Castiel non può far a peno di pensare che deve essere ben triste la vita di quei cuccioli senza la loro madre.
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Dalla terza volta in poi perde il conto di quante volte si sia spinto oltre il limite del bosco per entrare in contatto con Dean e i suoi simili- e per i suoi simili,vale a dire solamente quel fagottino  del piccolo Samuel.
Dean lo aspetta ogni giorno con un sorriso alla finestra della sua cameretta in silenzio per non insospettire suo padre. E quando Castiel arriva zampettando sull’erba morbida del retro dell’abitazione,lo vede salutare.
“Papà non mi porta mai con lui quando scende in paese,quindi non conosco molte persone,Cas.” gli dice Dean con una serietà che a Castiel stringe forte il cuore “E a parte zio Bobby,non viene a trovarci nessuno.”
“Verrò io.” dice Castiel pentendosene nello stesso momento in cui lo dice- suo padre gli farà la pelle,oh sì.
Ma Dean gli sorride così allegro- e Castiel può anche rischiare l’ira paterna,pur di rivedere quel suo sorriso.
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“Al tuo papà non piacciono gli uomini come al mio non piacciono gli animali,vero?” chiede un pomeriggio Dean mentre Castiel sta rannicchiato in poltrona a far dondolare una manciata di piume di quaglia legate strettamente fra loro sopra la testa del piccolo Sammy,scatenando le risatine gioiose del cucciolo di umano.
Castiel lo guarda fisso lasciando che Samuel afferri il suo ninnolo “Purtroppo sì,Dean...mio padre non...non si fida...” Cas sa che non può ancora dirglielo,che Dean è troppo piccolo per quello. Per questo abbassa lo sguardo su Samuel e sorride- Samuel non sarà come suo padre,sarà come Dean,diventerà un umano che non ha bisogno di staccare la testa a un animale per sentirsi superiore a qualcuno,non saranno crudeli loro.
“Non gli piacciono perché gli umani come il mio papà uccidono gli animali?” insiste testardo il suo cucciolo preferito- Cas l’ha capito fin da subito che Dean è più maturo della sua età,che sta crescendo troppo in fretta. Annuisce piano Castiel,la corona di fiori che gli ha messo sua sorella sul capo quella mattina ondeggia leggermente “Anche la mia mamma non c’è più come la tua,Dean.” e quando alza lo sguardo da Samuel,Dean è venuto ad accucciarsi accanto alle sue zampe “Cas,la tua mamma l’ha uccisa il mio papà....?”
“No,piccolo mio,è successo troppo tempo fa perché possa essere colpa di tuo padre.”
 “Dean...perché il tuo papà uccide i mostri?” sussurra Cas colto da un dubbio. Dean appoggia la guancia rossa come una mela sulla sua coscia e corruccia la sguardo “Il mio papà dice che è stato un brutto mostro a portare via la mamma...” Cas gli accarezza piano i capelli- e vorrebbe poter portare via a Dean quel dolore.
“Cas,pensi che la mia mamma e la tua mamma siano nello stesso pezzo di cielo?” gli chiede a un tratto Dean “Non saprei...tu cosa pensi?” Dean lo guarda e sorride appena- ha un sorriso così adulto per essere solo un cucciolo “La mia mamma era bella e bionda e con gli occhi belli,la tua com’era Cas?” chiede curioso.
Castiel corruccia lo sguardo,sono passai anni,secoli dal giorno in cui era solo un piccolo fauno in lacrime attaccato alle ginocchia di suo padre a cui era stato portato via l’affetto e il conforto materno- ci pensa,ci riflette su e poi ha un vago sentore di come doveva essere sua madre “Era bella,sì,eccome. Aveva i capelli neri come le piume dei corvi che le scendevano sulla bianca schiena nuda. Si aggirava leggera come una cerbiatta per il bosco. Sorrideva spesso lei e la sera ci radunava tutti attorno al fuoco a raccontarci storie e prima di metterci a letto,ci baciava tutti sul viso. Mio padre la amava molto,non si è mai ripreso del tutto...”
Dean lo ascolta attento e poi fa “Secondo me,la mia mamma e la tua sono diventate amiche in cielo.”
Castiel deve trattenersi dal mettersi a piangere.
“Scommetto che in questo momento ci stanno sorridendo.”
Dean annuisce convinto- e a Cas basta quello.
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La prima volta che John porta Dean a caccia,Dean è ancora troppo piccolo per riuscire a sollevare il fucile come si deve e quindi si occupa solo del trasporto delle trappole più leggere- a Cas questo fa male,vederlo aggirarsi nel bosco nella scia di suo padre in cerca di prede. Purtroppo Dean ha l’anima del cacciatore e una venerazione incredibile nei confronti del padre- quando lo vede tornare a casa con un fagiano in spalla a Castiel viene voglia di vomitare. Eppure quella stessa sera va ugualmente a trovare i due fratelli a casa loro.
Si dice che quando Dean sarà abbastanza grande da non subire più l’influenza paterna,forse smettere di uccidere- nel frattempo quando sente John andare a caccia si nasconde terrorizzato dietro a dei cespugli,non vuole né vedere né sentire e né tanto meno collegare l’immagine di quel sangue al suo Dean. Non dimenticherà mai che alcuni dei membri del clan sono rimasti feriti a causa delle sue dannate trappole.
Ma Dean non deve subire le colpe di suo padre e l’unica volta che si rifiuta di cacciare,guadagna uno schiaffo- col passare del tempo,Cas lo vede imparare da suo padre tutto quello che c’è da sapere sull’arte di procacciarsi da solo un pasto.
Quella sera Castiel gli accarezza il viso con gli occhi lucidi- e se potesse,porterebbe via da lì Dean e Samuel.
“Cas,non agitarti.” gli dice un giorno un Dean di quasi sedici anni “Giuro che non farò mai del male a quelli come te.” e Castiel sorride appena “Preferirei che non facessi del male a nessuna creatura e se proprio devi non farli soffrire come fa tuo padre,te ne prego.” e quel giorno Dean per la prima volta gli arruffa i capelli.
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Col passar del tempo l’appuntamento con Dean è diventato il fulcro delle giornate di Castiel- la prima cosa che fa quando si sveglia al mattino, è sistemarsi i capelli nel riflesso del fiume,perché una volta Dean gli ha fatto notare ridendo che va sempre in giro con in testa un nido di rondini. E Cas non vuole essere trasandato quando incontra Dean. Tant’è che un giorno sua sorella Anna gli chiede divertita se si sia innamorato, Castiel sgrana incredulo gli occhi “Cosa ti passa per la testa!?” e così lei se ne scoppia a ridere.
“Oh,Cassie,dovresti vederti! Sei sempre allegro come fosse primavera in ogni stagione dell’anno! Inutile che fai la talpa,sei innamorato come un cerbiatto. Ora,dimmi,chi sarebbe la fortunata che gode dei tuoi favori!”
“Non dire sciocchezze,Anna!” borbotta tutto risentito Castiel- ha visto come diventano i giovani cervi nella stagione degli amori e,no,grazie tante,non crede proprio di essere diventato tutto rincretinito come loro.
Ma sua sorella insiste facendogli notare che ogni volta che deve uscire dalla grotta prima passa a mettersi una ghirlanda di fiori ancora freschi nei capelli “Non lo facevi mai,prima,tenevi una ghirlanda fino a quando i primi petali non iniziavano a staccarsi dai pistilli.” aggiunge Anna con tono malizioso “Vuol dire che ti assicuri sempre di avere un aspetto piacevole,di conseguenza c’è una faccenda di amore in ballo.” Castiel si vede costretto a darle ragione- ma lo fa solo per senso del decoro,non vuole che Dean lo veda con in testa dei fiori stropicciati o con i capelli troppo in disordine anche se Dean gli dice sempre cha adora i suoi capelli.
Si rifiuta però di prendere in considerazione l’idea di essersi  innamorato di Dean-  è il suo cucciolo di umano dagli occhi grandi e profondi e tristi,è solo un bambino e lui non potrebbe mai innamorasi di un bambino. Il suo Dean è pieno di vita,è come un fuoco che arde- e come non potrebbe affascinare lo sguardo altrui? Anna pur non sapendo,parla a sproposito- lei e quel suo vizio di vedere l’amore in ogni forma attorno a lei. Castiel scuote la testa- Dean è destinato a una creatura di valore pari se non superiore al suo.
“Non posso essere semplicemente felice,sorella mia?”
“Cassie,ho qualche secolo in più di te- so riconoscere un cuore che spasima,quando ne vedo uno.”
Poi un giorno però Dean inizia a crescere per davvero- e le certezze di Castiel cominciano a vacillare.
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Dean diventa una ragazzo di diciotto anni alto,dalle spalle larghe e dal sorriso affascinante- e non ci vuole molto prima che le ragazze del paese che vengono ai margini del bosco ad attingere acqua lo notino,la casa di mattoni rossi di Dean è a pochi passi dal pozzo e le ragazze sono quasi tutte di bell’aspetto e senza sposo. E le ragazze passano la maggior parte del tempo a ronzargli attorno come tante api attirate dal dolce miele.
La prima volta che Castiel sente parlare di Lisa,Samuel si sta lamentando di quanto suo fratello ultimamente abbia la testa fra le nuvole- quel pomeriggio è venuto solo il più piccolo dei Winchester a trovarlo nella sua radura preferita,uno specchio di verde dove il fauno è certo che nessuno del suo clan possa vedere i due umani. Sam è seduto sull’erba verde mentre Cas sulla radice di un vecchio albero- e Sam non sembra felice.
“Non mi sta mai a sentire,quando gli parlo.” sbuffa “Pensa sempre a quella Lisa lì- tutta occhioni scuri e bei sorrisi.” Sam strappa una manciata di fili d’erba da terra e Cas sorride appena “Non è forse un bene che Dean prenda confidenza con i suoi simili?” “Non se quei simili se lo vogliono portare via per sempre di casa. Non che lo voglia qui fino a ottant’anni,nemmeno io ci voglio stare fino a tanto! Ma insomma,sposarsi a diciott’anni con una che conosci da poco più di una settimana mi pare fin troppo azzardato anche per Dean.” e per un attimo il cuore di Castiel perde qualche battito “S-sposarsi...?” rantola poi incerto a Samuel.
Sam una volta gli ha spiegato come funzionano le relazioni sociali fra gli umani- un uomo e una donna si incontrano e si piacciono poi si sposano facendo eventualmente inseguito dei figli,che non è poi così tanto diverso dalla loro Rito dell’Accoppiamento. In quel momento Castiel capisce che se Dean deciderà davvero di sposarsi con quella Lisa,probabilmente non lo vedrà mai più- quella Lisa vive in paese e Dean la seguirà lì.
Ti prometterà di venire a trovarti ogni tanto,ma poi col passare del tempo se ne scorderà,gli suggerisce una vocetta che ha lo stesso tono di Anna quando ha intenzione di fargli capire che rimarrà deluso da qualcosa.
Dean non è come te e per quanto ti voglia bene non farai mai parte del suo mondo.
Castiel deglutisce a vuoto- è solo quando Sam lo scuote appena per un braccio che si accorge di stare tremando come se avesse freddo. Non può perderlo,non può neanche lontanamente immaginare di vivere in una realtà senza quel ragazzo- Dean è stato il primo a guardare oltre a quella sua natura metà animale e metà umana,Dean è stato il primo a non aver avuto paura del mostro come suo padre gli ha insegnato a fare. Inizia a pensare che Anna avesse ragione- e davvero è stato così cieco da non riconoscerne i segnali?
La consapevolezza gli stringe il cuore in una morsa- sì,gli esseri umani non ti uccidono solo con le loro armi.
Quella sera vede Dean tornare a casa con paio di germani reali sulle spalle- Cas si sente esattamente come quei corpi inanimati che ballonzolano nel vuoto. Quella sera,Castiel non ha il coraggio di andare dai fratelli.
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E’ così che inizia quasi per caso a spiare gli incontri segreti di Dean con Lisa- osserva i due giovani inconsapevoli nascosto dietro a dei cespugli e non può far a meno di sentire qualcosa agitarsi all’altezza dello stomaco quando la bella fanciulla posa le manine bianche sulle spalle di Dean e poi si sporge a baciarlo. Sente Dean emettere una risata divertita quando Lisa gli accarezza con le labbra un punto particolarmente sensibile del collo- l’ultima volta che ha sentito Dean ridere così,aveva cinque o sei anni e l’aveva portato a giocare di nascosto in una radura,quella volta aveva fatto amicizia con due scoiattolini- lui la tiene stretta a sé per i fianchi e le accarezza i capelli. Sono lunghi,scuri come l’inchiostro e lisci come seta.
Quel sorriso che Dean dona a Lisa è il sorriso tutto particolare che era solo per lui e per suo fratello Samuel.
Castiel si morde il labbro inferiore e pensa che forse la sua è semplice gelosia- forse teme che il primo amore di Dean gli porti via l’unico vero amico che abbia mai avuto,l’unico affetto sicuro che possa vantare esclusa la sua famiglia. Forse ha paura di restare da solo una volta che Dean l’avrà seguito ovunque quella voglia andarsene- per questo guarda la bella Lisa e vorrebbe solo che sparisse dai suoi occhi. Già,forse è così. Lisa si sporge un altro po’ e bacia le labbra rosse di Dean,rosse come le ciliegie appena mature- e chissà se ne hanno anche lo stesso sapore,si chiede Cass con una strana eccitazione a strisciargli sotto pelle.
Dean sembra felice con lei- a giudicare da come le alza lesto la gonna per poi farla stendere di schiena sul mantello che si è portato appresso da casa. E’ quando Lisa inizia a emettere i primi versetti deliziati che Cas si volta e da la schiena alla scena- sa cosa sta succedendo,non è un ingenuo,- stringendosi le ginocchia al petto. Cas chiude gli occhi e resta immobile- nelle orecchie gli ansiti di Dean e i gemiti bollenti della ragazza.
La verità è che Dean sta dando amore a una persona che non è lui- sta condividendo una parte di sé stesso con Lisa in un modo che Castiel non sperimenterà mai. Lo realizza nell’istante in cui tutti quei gemiti di sottofondo sono diventati troppo da sopportare- non può essere solo affetto quello prova per l’umano. Forse dovrebbe parlarne con qualcuno che ne sa più di lui di queste cose- forse dovrebbe semplicemente decidersi a vuotare il sacco con un viso che gli è amico e fare ordine in quell’ intrico che sono i suoi pensieri. 
E’ nel momento stesso in cui Lisa emette un pigolio più intenso degli altri che Cas decide di sgattaiolare via.
Deve sapere una volta per tutte che cosa gli sta succedendo.
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“Credo di essere innamorato...”
La faccia sgomenta di Samuel è da inserire negli annali,ma Castiel ha troppa tensione in corpo per farci caso- si è accucciato ai piedi della poltrona dove il minore dei Winchester stava leggendo un libro,pieno di speranze a cui nemmeno lui sa dare un nome,approfittando del fatto che John sia in paese e che Dean sia ancora occupato con Lisa. Samuel posa lentamente il volume di botanica di sua madre sul vecchio tavolo di betulla,prima di sussurrare un “Cas,perché lo stai dicendo a me? Dovresti essere da qualcuno della tua famiglia,ora...” e Castiel sgrana gli occhi blu inquieto “Tu fai parte della mia famiglia,Samuel...”dichiara con assoluto candore,perché il giovane Samuel è a tutti gli effetti un membro del suo clan come gli altri parenti.
“Cas,c’è qualcosa che dovrei sapere?”
“Io...non so esattamente cosa provo...” non sa esattamente quando ha iniziato a tremare- Samuel potrebbe anche decidere di deriderlo o addirittura accusarlo di provare qualcosa di sbagliato nei confronti di Dean e Cas sta cominciando a chiedersi se non fosse stato meglio andare a colloquio da Anna omettendo i dettagli.
E invece Sam gli sorride appena “Parti dall’inizio,Castiel,sono qui per ascoltare.”
Castiel inizia a parlare e si rende conto di essere un fiume in piena “Ho sempre pensato che fosse un affetto naturale quello che provavo,in fondo ero stato io a trovarlo quel giorno nel bosco così piccolo e così indifeso. L’ho visto crescere Samuel,sono stato lì quando suo padre non c’era,c’ero ad ascoltare le sue paure e le sue incertezze di bambino,a indicargli le stelle per nome e a sorridergli quando era triste. Ma poi un giorno mi sono sorpreso a fissare i suoi occhi- che sono verdi Sam,verdi come le foglie tenere di primavera- e a contare le sue lentiggini e allora tutto è sembrato un po’ meno normale,un po’ meno giusto. E ora lui è cresciuto così in fretta e nulla lo trattiene più al bosco e alla casetta di mattoni rossi e nulla resta.”
“Non lo so...è tutto così confuso...ero così sicuro che non fosse altro che affetto...per questo ho deciso di seguirli,per verificare che la mia fosse solo la gelosia infame di un amico...ma poi lei l’ha baciato in quel modo...e io avrei davvero voluto farle...oh,Sam! L’ho odiata così tanto,l’ho odiata senza nemmeno conoscerla,ma lui la guardava come se lei fosse il suo cielo di stelle- non mi ha mai guardato così,Samuel...”
Si accorge solo in quel momento che Sam gli ha posato una mano sulla spalla “Cas,dovresti dirlo a Dean.”
“Non posso...” geme Castiel con gli occhi pieni di lacrime “L’ho visto oggi con quella giovane umana. E’ quello che vuole Dean,è lei che vuole. Io non sono come lui,per quanto possa sforzarmi non sono come lui.”
Samuel serra appena lo sguardo “Cas,non puoi vivere facendo finta di non provare nulla per mio fratello. E’ meglio che parliate,che vi confrontiate,che ti tenga il broncio per un mese se è necessario. Ma non puoi tenerti tutto dentro- finiresti solo per consumarti e col non essere sincero con lui. E Dean la odia la falsità.”
“Non voglio perderlo...” mormora Cas lasciando libere le lacrime sulle guancie “Samuel...mi odierà,lo so....”
Sam cerca di essere il più rassicurante possibile quando gli dice “Cas,Dean ti vuole troppo bene per odiarti.”
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Cas decide di confidare quei suoi turbamenti a Dean l’ultimo giorno d’estate- solo perché il resto della bella stagione il giovane l’ha passato a scorrazzare per i campi con Lisa e non vi è stato tempo per altro,Cas l’ha aspettato tante volte sotto il faggio ma Dean alcune volte è arrivato in ritardo e altre semplicemente non si è fatto vedere. Gli chiede se si possono incontrare nella radura perché ha una cosa molto importante da dirgli. Dean lo avverte che ritarderà di un paio di minuti perché prima deve riaccompagnare Lisa a casa sua.
Sam gli ha detto di essere paziente e Castiel può esserlo- ha passato secoli ad aspettare l’arrivo dell’altra metà del suo spirito,serate intere spese ad ascoltare i racconti degli anziani e quindi può anche aspettare che Dean venga da lui. Dean lo fa aspettare a lungo- fino a quando le prime ombre della sera non velano di scuro le fronde più alte del faggio e l’aria della sera,che ormai sta diventando più fredda,gli arruffa i capelli.
Castiel si stringe nelle braccia e aspetta,facendo sbattere gli zoccoli di tanto in tanto contro il tappeto erboso. Castiel aspetta e nel mentre riflette su cosa dire,su che parole usare per spiegare cosa gli si agita nel petto- è un misto di attesa, di anticipazione e dolcissima ansia,è il cuore che batte facendolo vibrare dalla punta delle corna fino all’estremità degli zoccoli al pensiero di Dean che varca i cespugli della valletta.
E’ un po’ come liberarsi da un peso- è la realizzazione di cosa prova a farsi strada nel petto e a premere per uscire. Ama Dean,l’ha sempre amato- fin da quando gli arrivava appena alle ginocchia e nei suoi occhi verdi c’era troppa consapevolezza per essere solo un cucciolo- ed era destino che fosse lui a trovarlo quel giorno.
Gli dirò che lo amo e andrà bene- e non importerà se lui non proverà lo stesso,deve saperlo,io glielo devo.
Dean infine compare con i capelli arruffati dal vento della sera e il mantello verde scuro tutto storto sulle spalle “Cazzo,Cas,sta iniziando a fare un freddo infame!!” sbotta arrivandogli davanti e Castiel non si trattiene dal raddrizzarglielo sulle spalle con lo stesso affetto di quando l’umano era un bambino Sembri felice.” di fatti Dean ha un sorriso bellissimo,le guancie rosse per la corsa e le lentiggini ancora più in rilevo.
“Sei il primo a cui lo dico,Cas.” esclama Dean con impeto per poi rabbuiarsi un attimo e “No,aspetta,prima tu. Cos’è che volevi dirmi?” Castiel sorride intenerito di fronte all’entusiasmo del biondo “Parla pure.” sussurra divertito sistemandogli un poco i capelli tutti scompigliati “Sei troppo gioioso per contenerti oltre,forza di’.”
“Ho intenzione di chiedere a Lisa di concedermi la sua mano- naturalmente prima dovrò parlarne con mio padre che ne parlerà col suo e se non diventerò troppo vecchio nel frattempo andrà tutto in porto!” blatera Dean agitando per aria le mani “E te la farò conoscere,se vorrai- è intelligente,bellissima e molto gentile, gli piacerai e non dirà a nessuno del cacciatori dove vivi tu e la tua famiglia! Le spiegherò come stanno le cose.” Dean ha gli occhi verde bosco che brillano di luce propria e Cas si sente morire dentro “Oh,è stupendo....” ed è l’unica cosa che riesce a dire mentre Dean continua imperterrito a parlare dei preparativi delle nozze “E vorrei che fossi tu a confezionare il mazzo di fiori per Lisa,voglio vederla all’altare con i tuoi fiori nei capelli!!” il suo Dean parla,parla e sembra non accorgersi quasi che Castiel è impallidito di colpo. Il fauno prega la Madre Terra di non farlo svenire proprio adesso- e il malessere che prova è un dolore fisico.
Castiel stringe le braccia sul petto e si obbliga a sorridere “Tutto quello che vuoi,Dean...” rantola- ed è come se una delle tagliole di John gli si fosse serata attorno alla gola “Lisa sarà perfetta,non vedo l’ora che tu me la porti a vedere...” vorrebbe solo scappare nel bosco,Cas,scappare per poi rannicchiarsi su sé stesso a piangere. Non si è accorto di aver abbassato gli occhi,ma quando li rialza Dean lo sta fissando inquieto- ha affondato una mano fra i suoi capelli e gli accarezza piano una tempia “Cas...cosa sta succedendo?” gli chiede in un sussurro e “Niente,sono solo sopraffatto dall’emozione....” pigola il fauno con le lacrime agli occhi “Sono...sono così felice...avrai...avrai tutto quello che ti meriti- perché sei una persona meravigliosa,Dean.”
“Cas,cosa volevi dirmi.”
Castiel gli sorride fra le lacrime- Dean deve restare fra i suoi simili,non è fatto per ricambiare uno come lui.
Il coraggio duramente accumulato fino a quel momento gli muore sulle labbra,Cas scuote piano il capo ornato di fiori e stropiccia le mani fra loro- non gli dirà nulla,lo lascerà libero e di andare dove deve.
“Nulla di importante...me lo sono già scordato...abbracciami,sciocco umano innamorato.”
Castiel si rannicchia nella stretta calda di Dean,il cuore del ragazzo batte forte contro il suo viso- e si chiede se quella sarà l’ultima volta che potrà lasciarsi stringere dall’unica persona che gli resta davvero sulla  terra.
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Quella notte Cas la passa appallottolato in un angolo della grotta con il viso fra le mani- fa freddo e non è colpa dell’Inverno,fa freddo fuori e dentro il suo cuore,perché sapeva che Dean se ne sarebbe andato prima o poi ma ciò nonostante si è attaccato con ogni fibra del suo essere a quell’umano come se dovesse restare per sempre. Cas si sforza di non piangere ma piange ugualmente tutte le sue lacrime- perché si sente stupido e rifiutato anche se non ha aperto bocca e Dean non lo saprà mai. Quella notte lascia che a un certo punto Anna gli si accoccoli accanto “Cassie....piccolo,cosa ti è successo....?” e sembra un po’ sua madre Anna - anche se ha capelli come fuoco e la mamma era scura come la sera- quindi è facile lasciasi abbracciare,finire per rannicchiarsi sul suo petto che profuma di fiori “Cassie,mi stai facendo preoccupare.” è anche facile chiudere gli occhi e lasciarsi andare con le sue dita delicate in mezzo ai capelli a muoversi dolcemente. E quella notte Cas vorrebbe chiederle come si fa a dimenticare chi non ti ama- non lo fa e tace.
La mattina dopo si sveglia con uno strano vuoto nel cuore.
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La prima volta che Cas vede Lisa da vicino e non da dietro a dei cespugli- il che a pensarci bene,è stato abbastanza inquietante- la ragazza sembra oltre modo spaventa da lui,ma Dean le dice che andrà tutto bene “Castiel è mio amico fin da quando ero un bambino.” fa un sorriso dolce che per un attimo scalda il cuore freddo di Cas “Ed è come un fratello per me non ti farà alcun male,capito? Stai tranquilla,piccola. Avvicinati coraggio e guarda che non ti morde affatto. E non essere sciocca,Lisa, ti ho detto di non temerlo.”
Se le parole potessero uccidere come i proiettili,a quest’ora Cas sarebbe stramazzato al suolo- ma sorride come si è imposto di fare e tende una mano bianca e pallida verso la fanciulla. Lisa lo squadra da capo a piedi un’ultima volta prima di stringerla fra le sue con esitazione- e ha le dita sottili e minute,la piccola Lisa.
“Piacere.” flauta affabile Castiel passando poi lo sguardo sul fiocco di neve che si è appena posato sulla chioma scura della giovane umana- in mezzo a tutto quel candore,Lisa sembra la fanciulla delle favole che gli umani raccontano ai loro cuccioli per metterli a letto,Lisa è la fanciulla e lui è la bestia nascosta nel bosco. Castiel abbozza un inchino come ha visto fare ai viandanti che incrociano le pastorelle accanto ai pozzi “Piacere di conoscerti,Lisa.”  la ragazza addolcisce appena i lineamenti “Il piacere è tutto mio,Castiel.”
Dean sembra felice- ha un radioso sorriso che in mezzo alla neve fresca spicca come sole “Non devi farne parola con nessuno.” sussurra fra i capelli della sua bella “Non voglio che Cas o altri suoi simili rischino alcun che,non devi mai farne parola con nessuno in paese.” e Lisa annuisce fissando intensamente Castiel.
Il giovane fauno si sente a disagio sotto l’esame delle iridi scure di Lisa- Dean non l’ha mai guardato in quel modo, con quel misto di paura,diffidenza e meraviglia,Dean non lo faceva sentire come se dovesse andare a nascondersi. Castiel sorride un altro po’ a Lisa- e magari se le sorride abbastanza,lei la smetterà di fare  così.
Castiel continua a sorridere- ma la giovane compagna di Dean non smette di farlo sentire a disagio.
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“Papà ha fissato la data delle nozze per il terzo giorno di primavera.” commenta Sam con lo sguardo fisso alle fiamme nel camino- quel pomeriggio John è sceso in paese con Dean per prendere gli ultimi accordi con la famiglia di Lisa e di conseguenza Castiel è potuto venire a scaldarsi davanti al camino con il più giovane dei Winchester. La neve fuori è ancora alta,anche se ha smesso di scendere da due giorni- fa molto freddo,troppo freddo e la paglia ammucchiata in autunno diversamente dagli altri anni non basta a scaldare Castiel- padre e figlio ci metteranno parecchio a tornare,quindi Cas non ha fretta e può godersi quel tepore.
Ultimamente ha freddo,sempre freddo- e non importa quanto sarà  vicino al calore,avrà comunque freddo.
“Perché me lo dici?” sussurra Cas rannicchiato su sé stesso con una coperta sulle spalle- gliel’ha messa Samuel,dato che continuava a tremare pur essendo a due spanne dal fuoco. Sam gli allunga una tazza di tè ai frutti “Pensavo che sarebbe meglio se ti tenessi lontano da qui per allora. Lisa ha chiesto il permesso al curato di celebrare il matrimonio dietro casa nostra- in primavera ci sono molti alberi in fiori e tutto il glicine sui muri,dice che lo trova molto romantico e suggestivo. Non credo che dovresti esserci quel giorno.” Castiel sposta lo sguardo dalle fiamme al viso di Sam- ed è serio,quasi malinconico,a  tratti è triste.
“Non mi vedrà nessuno,se è questo che temi.” Samuel ricambia lo sguardo,gli sorride appena e gli accarezza i capelli nerissimi “Non è per questo,non voglio che tu soffra troppo- esserci mentre Dean giura amore eterno a un’altra? Non te lo consiglio,sarà sicuramente una cosa devastante. Credimi,è meglio se resti nel tuo bosco.” “Samuel,ti preoccupi davvero troppo per me....non c’è alcun bisogno.” Sam gli sorride.
“Qualcuno deve pur farlo,Cas,dato che Dean sembra aver dimenticato tutto il bene che ci hai fatto!”
“Samuel...”
“Non lo dire.” sbotta Sam “Non giustificarlo. Credi che non mi sia accorto di quanti pomeriggi tu abbia passato ad aspettarlo? Di ogni volta che sarebbe dovuto andare a trovarti- perché te l’aveva promesso,dannazione!- e invece era a sbaciucchiarsi con Lisa. Non avrebbe dovuto sacrificarti in nome di due bei occhi e due labbra morbide. L’amore non deve farci dimenticare le persone a cui siamo legati,Cas.”
Sam poi lo guarda e i suoi occhi sembrano lucidi “Cas...non è giusto...”
Castiel sospira,posa le mani fredde ai lati del viso di Sam Winchester e sussurra “Non sarebbe giusto,se mi amasse. Ma lui non mi ama,Samuel,non lo sa nemmeno. E va bene così,va bene così,Samuel,credimi davvero.” Sam trema appena sotto la sua carezza “Devi dirglielo Castiel,ti sta uccidendo,diglielo,ti prego...”
“Starò bene.” esala Castiel- non lo pensa,ma Samuel lo guarda con lo stesso sguardo di quando era solo un bambino con tanto bisogno di essere rassicurato “Ora sorridi Winchester,che tuo fratello presto si sposerà.”
“Mi prometti che rifletterai sulle mie parole?”
“Sarebbe scorretto non esserci,seppur lontano,nel giorno più bello di tuo fratello ma ci penserò,Samuel.”
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Per Lisa attende i colori della bella stagione e raccoglie una manciata di fresche rose selvatiche che intreccia a dovere togliendo ad ogni rosa le spine- perché il matrimonio di Dean dovrà essere fatto solo di latte e miele- e vi aggiunge in mezzo un’orchidea bianca come la neve che significa la dedizione assoluta- e Castiel non sa più davvero se è qualcosa che si augura per la vita da futura moglie che attende la bella Lisa oppure  una silenziosa dichiarazione d’amore di un cuore spezzato in due che tanto Dean non arriverà mai a  capire.
A ritirarlo viene Samuel- che dal primo giorno dei preparativi non smette di guardarlo col dolore negli occhi.
“Cas,è una mia impressione o sembri più magro?”
Una cosa simile gliel’ha detta pure suo padre qualche giorno prima- Michael è un fauno austero dallo sguardo simile alle pozze d’acqua d’inverno,da quando loro madre è morto non l’ha più visto sorridere ed è diventato il padre severo di quel suo tempo- passandogli la mano in mezzo ai capelli in un gesto di inusuale gentilezza. E Castiel non vi ha dato troppo peso- è da un po’ che evita di guardare il suo riflesso nelle acque.
Si limita a ridacchiare alla domanda di Samuel e a cambiare discorso- quest’anno tutti i fiori sembrano voler sbocciare ancora più belli per la gioia di Dean. E non gli sembra poi così importante l’avere  perso del peso.

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Sulle prime non ci fa caso.
Non reputa poi così importante quella strana stanchezza che lo coglie senza apparente motivo durante il giorno- ci sono mattine in cui si alza e pur non avendo ancora fatto un solo movimento si sente già esausto.
Non ci presta troppa cura perché ogni mattina ha un pensiero diverso per la testa- non c’è tempo per altro.
Ci passa sopra perché sono giornate frenetiche fatte di Dean che corre a ore imprecise del giorno da lui a parlargli delle sue ansie- “La sposo perché la amo,ma allo stesso tempo ho paura che dopo il matrimonio cambi qualcosa fra noi,mio padre dice col matrimonio le donne cambiano.” “E’ la miglior scelta che questo buco di posto possa offrirmi,Cas,ma a volte mi chiedo se non possa esserci qualcos’altro altrove” “Io la amo,davvero,sento che non potrei amare un’altra donna come amo lei,ma poi penso...non so...è come se mi mancasse qualcosa nonostante Lisa....- con gli occhi grandi e le mani inquiete ed è pur sempre un umano giovane che fa una scelta troppo importante. Castiel  sorride sempre e ogni volta gli accarezza i capelli “Se la  ami da tuo cuore,andrà tutto bene,vedrai. Lisa sarà tutto ciò di cui avrai bisogno,se le permetti di farlo.”
“Come farei se  non ci fossi,Cas?” Dean lo dice ridendo- ma Castiel sa che non potrebbe essere più sincero.
“Non so,probabilmente saresti una testa dura allo sbando.”
“Ti voglio bene,Cas,davvero.”
“Anche io,Dean,dal più profondo del mio cuore.”
Sono tutte giornate piene del profumo dolciastro della bella stagione ormai alle porte e di troppe cose nascoste- Castiel non sa più come giustificare alla sua famiglia le sue assenze prolungate nella radura e le brevi fughe la sera tarda per incontrare Dean sotto il faggio. E poi semplicemente una mattina si alza dal suo giaciglio accanto ad Anna - che si sta intrecciando sul petto i lunghi capelli color della porpora- e gli gira la testa. Castiel si dice che è come le altre mattine- ora traballerà sulle zampe per un poco e poi gli passerà.
Invece questa volta finisce per terra come se di colpo qualcuno avesse spento la luce o gli avesse tagliato i fili che lo reggevano in piedi- e non riesce a rialzarsi,ed è come se l’avessero scollegato dal suo corpo. Sente in confuso Anna che lo scuote agitata per le spalle “Cassie!?” e la voce di Gabe da qualche parte che lo chiama concitato- e perché fanno tutto quel rumore,gli scoppia troppo la testa,fate silenzio per favore.
Vorrebbe solo dire loro che sta bene e che ha solo bisogno di riposarsi un attimo- ma è come essere tenuti a forza sott’acqua e Cas è stanco,così stanco e vorrebbe solo ignorare tutto e tutti e starsene un po’ sereno.
Chiude gli occhi e si lascia andare.
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“Credi che Cas non stia bene?”
Sam alza lo sguardo dal suo cassone degli abiti in cui sta rovistando- non troverà mai un abito decente per le nozze fra quelli che ha già lì - e fissa accigliato Dean appoggiato allo stipite della porta della loro camera.
“Quant’è che non si fa vedere nella radura?” chiede incrociando le braccia e mettendo il fratello sotto esame. Dean fa una smorfia come se avesse appena ingoiato dell’aceto “Una settima. Non mi piace,non mi piace nemmeno un po’- non è mai stato nascosto così a lungo.” “Dean,magari ha solo qualcosa di meglio da fare che stare a sentire i tuoi deliri da futuro sposo,no? O magari si è solo trovato una compagna o un compagno con cui passare il tempo che non sia ossessivamente ossessionato dalle sue bellissime nozze.” al che Dean serra lo sguardo e borbotta “Non dire scemenze,puttanella! Cas ha qualcosa che non va ecco cos’è!” Sam alza un sopracciglio e inclina leggermente il capo “Se sei così preoccupato perché non vai a cercarlo?” il fratello maggiore si stacca dallo stipite e fa poi per uscire dalla stanza “Non ho tempo adesso,fra mezz’ora ho l’incontro per gli ultimi ragguagli prima della cerimonia- che è fra tre giorni,per inciso.” Sam emette uno sbuffo risentito “E non sbuffare tu !” abbaia Dean “Andrò alla radura al tramonto!”
“Certo,come no...” Sam osserva con astio i propri abiti nella cassa e attende che suo fratello sia uscito di casa,poi si alza -  indossa gli stivali e quando è certo che Dean abbai preso la via del paese, va verso il bosco.
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Una volta raggiunta la radura dove Castiel è solito presentarsi,si siede un masso e aspetta- aspetta fin quando gli pare passato un tempo adeguato,poi prova a chiamare il nome del fauno. Lo chiama una,due,tre volte fino a quando non c’è altro se non il canto timido degli uccelli a fargli da contorno. Sam si stringe nelle spalle “Cas.....” mormora senza ottenere risposta-  forse si è stufato di soffrire e ha deciso di dire loro addio.
E abbiamo sempre dato per scontato che sarebbe sempre venuto- e che sarebbe stato qui ad aspettarci. Non ci è mai passato per la mente che un giorno avrebbe potuto rifiutarsi di vederci- prendevamo quello che ci dava e basta. Forse è stufo di Dean- e forse non ce la fa davvero più a fingere di non provare nulla per lui.
“Castiel,mi dispiace....davvero....fatti vedere,te ne prego...”
Sam aspetta fino a quando si rende conto che Cas non verrà.
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“Chi pensi che sia  questo Dean?”
Anna ha il viso pallido e gli occhi azzurri cerchiati di scuro- sembra invecchiata di colpo ed è solo due giorni che veglia il fratello minore. Balthazar inizia a chiedersi se non sia una qualche punizione quella,per qualche loro colpa- prima loro madre e ora Cassie,dev’esserci decisamente qualcosa che non va nel clan di Michael. 
Cosa hanno fatto per meritarsi tutto quel dolore- prima loro madre e ora il cucciolo più piccolo del gruppo.
“Non lo so.” risponde stancamente il fauno biondo- Dean è l’unica parola di senso compiuto che il loro fratellino nel delirio della febbre continua a ripetere,peccato che nel loro clan e nei clan vicini non vi sia alcun Dean “So solo che se non troviamo in fretta questo Dean,il nostro Castiel si consumerà come una candela.” Anna si rannicchia su sé stessa “Avremmo dovuto accorgercene che era innamorato di qualcuno...” e si morde il labbro inferiore “Siamo stati ciechi e disinteressati- ed ecco qui il nostro risultato.”
“Dean Winchester.”
Anna e Balthazar si voltano verso Gabriel che ha appena fatto capolino dalla caverna- lo guardano come se fossero stati presi a cinghiate “Cosa dovrebbe c’entrare il figlio maggiore di quel mostro con il nostro Cassie!?” ringhia Balth mentre Anna sgrana gli occhi pieni di lacrime e d’un tratto sembra afferrare il punto.
“Cassie si è innamorato di Dean Winchester.” insiste Gabriel con un sorriso a metà fra il divertito e lo sconforto totale “Sono anni che incontra nella radura a sud della Fonte Maggiore lui e quel bel pezzo gigante del suo fratellino minore. Lo stesso Dean che fra un giorno si sposerà con un sciacquetta del paese.”
“Perché non l’hai detto prima?”
Gabriel sorride a sua sorella “I giovani devono fare le loro esperienze e sbattere la testaccia.”
Balthazar schizza in piedi furioso “Quel lurido pezzo di carne umana! Andrò a prenderlo fino in casa sua per strappargli le corde vocali,se sarà necessario!!” Gabriel emette una risatina amara “Balth,ci serve il Winchester vivo,se vogliamo che Cassie viva. Dovremmo andare a parlargli,invece.” “Per dire cosa?” sussurra Anna “Quell’umano sta per sposarsi e per quanto l’amore di Castiel possa essere più puro e più eterno di quello che può dargli quella donna mortale,Dean Winchester non accetterà mai di sacrificare alcun che per nostro fratello.” ed è allora che Gabe  sorride maggiormente e facendo due passi verso di lei.
“Tu dai per scontato che l’umano sappia cosa Cassie prova per lui e che di conseguenza lo rifiuti.” la sorella fa per parlare,ma Gabriel la zittisce “Va da nostro fratello,io andrà a parlare con nostro padre. Non tutto è perduto. Se  giochiamo bene le nostre carte,ne usciremo - non sembra,ma ho della fiducia in quell’umano.”
Nel momento in cui Anna esita a tornare nella grotta,Gabe le rifila un poco elegante scappellotto sulla coda.
“Sei sicuro delle promesse che fai?” domanda Balthazar non appena Anna si è defilata.
“Castiel non morirà,Balth,non farà la fine della mamma- puoi giurarci.”
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“Cas non tornerà,Dean...”
Ha passato tutta la sera nella radura ed è tornato a casa quasi all’alba- John non l’ha presa affatto bene e gli ha rifilato un ceffone sul viso “Domani ti sposi e la sera prima la passi a bighellonare nel bosco?” ma doveva sapere. Ora ha la certezza che per qualche motivo Cas lo odia e che non si farà mai più vedere da loro- e può darsi che Sammy abbia ragione a dire che Cas se n’è andato perché sentitosi trascurato da lui. Ora Dean se ne sta seduto sul davanzale della finestra a fissare attraverso il vetro sporco la strada di bianca ghiaietto che viene inghiottita dal bosco-  Cas ha alzato le tende perché lui era troppo impegnato a scopare.
“Dean,mi senti?”
“Pensi che Castiel ora mi stia odiando?”
Sam sorride appena e posa una mano sulla spalla del fratello maggiore “No,non credo che ti odi. Sono certo che ha un motivo più che valido per non farsi vedere- e non è il fatto che ti odia.” sente il maggiore sospirare “Sammy...non avrei dovuto metterlo così da parte,in fondo è sempre stato l’unico ad esserci davvero.” e Sam sorride per non piangere e se avesse un po’ di coraggio in più,ora gli direbbe tutta la verità.
“Cas ti vuole bene più che come a un amico,più che come a un fratello.” tenta “E’ legato a te in modo speciale. E lo sei anche tu a lui- quando dovevi incontrarlo,gli occhi ti brillavano più di quanto non facciano ora con Lisa.” Sam spera che gli basti quello,perché non sa se avrà il coraggio di dire dell’oltre a suo fratello.
Dean si volta e lo guarda,quando sta per parlare loro padre fa irruzione nella stanza con il volto tutto scuro.
“Giovanotto,fra quattro ore ti sposi e ti trovo ancora in camicia da notte? Iniziamo male questo matrimonio.” John ha lo sguardo severo delle giornate importanti- indossa il miglior abito del suo armadio e la cintura con la fibbia in argento di quando si è sposato con loro madre “Sam,aiuta Dean a prepararsi. Tuo fratello non deve ancora aver capito l’importanza del passo che sta per compiere,benedetta la sua testa vuota.”Samuel reagisce immediatamente al richiamo paterno e si fionda a prendere dalla cassa panca l’abito che Dean si è fatto fare per l’occasione- e suo fratello si limita a guardarlo muoversi con aria assente.
“E Dean,devi capire che prendere moglie non è un gioco- è la scelta unica e irrevocabile di tutta una vita.”
Sam aspetta che John sia uscito dalla stanza borbottando,prima di avvicinarsi al fratello maggiore e sussurrare “Dean,va tutto bene?” e Dean si limita a fissarsi gli stivali sporchi di fango “Sì,va una meraviglia.”
Più che i preparativi per un matrimonio a Sam sembrano le avvisaglie di un funerale.
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Michael si accoccola al fianco del suo figlio minore e gli accarezza i capelli madidi di sudore con un tocco affettuoso- non è mai stato un padre da grandi abbracci ed effusioni, era Lucifer quella della coppia a riempire i suoi figli di dolci baci e tenere carezze. Castiel geme sotto quel contatto,sussulta leggermente ma non apre gli occhi- è pallido come un cadavere- da quando ha persi i sensi una settimana prima,nessuno l’ha mai visto lucido e coerente per più di una manciata di minuti- Michael ricorda la prima volta che suo figlio l’ha guardato in viso dopo essersi svegliato,non ha riconosciuto il suo meraviglioso sguardo azzurro in quel paia di iridi rese torbide dalla febbre. Il fauno sospira afflitto,chinandosi a baciare la fronte bollente del figlio. E quando si rialza, alle sue spalle c’è Gabriel che lo osserva con i suoi occhi color dell’ambra più pura.
“Sbaglio,o stai per chiedermi di poter fare qualcosa che non approverò?”
“E’ la storia della mia esistenza,padre- io ti domando e tu non approvi.”
Michael non stacca gli occhi dal minore dei suoi figli mentre parla col primo genito “Questo male che affligge tuo fratello non ha una cura e ne sei consapevole pure tu,Gabriel.” “Oh,sì,che ce l’ha.” sorride appena il fauno più giovane “La nostra cura si chiama Dean Winchester e ti sto solo formalmente chiedendo il permesso di andare a interpellarlo- sai che ci andrò indipendente da un tuo sì o da un tuo no,padre mio.”
“Dunque,se stanno così le cose,perché me lo stai chiedendo.”
“Voglio che mi ringrazi in modo particolare,quando Cassie starà meglio.” risponde Gabriel “Voglio- per essere precisi- che accetti nel nostro clan Kalì- non ne può più di vivere ai margini del bosco,è ora che entri a far parte della mia famiglia in modo rispettabile visto e considerato che ha sacrificato la sua parte umana per me.” “E stai dunque barattando la vita di tuo fratello per il mero piacere di avere la tua metà nel clan?”
Gabriel si sposta di lato per poter avere una visione completa del fratello minore- Castiel di tanto in tanto si contorce sul letto di fieno,fiori ed erbe mediche,divorato dalla febbre ansimando il nome di Dean in una litania confusa,il corpo sempre più esile,le chiome scure come quelle di sua madre spente e flosce- “Lo sai che andrei a cercare quell’umano a prescindere. Ma pretendo il rango di compagna per Kalì nel branco,padre. Puoi promettermelo ora e darmelo poi oppure accettarlo in silenzio quando la porterò qui,una volta che Cassie starà bene.” Michael si china di nuovo sul figlio e gli accarezza la fronte- a quel tocco prolungato,Castiel pare acchetarsi “Sei esattamente come tua madre- benedetta sia quella creatura.”
“Lo sospettavo,sarò qui prima che il sole muoia oltre la collina.”
Michael non si volta quando il maggiore del suoi figli prende la via per uscire dal bosco- resta a cullare fra le proprie braccia il corpo bollente del suo cucciolo dagli occhioni  blu spenti,dandogli soffici baci sulle tempie.
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“Pronto?”
Dean si tortura le mani febbrilmente- è in piedi davanti all’altare improvvisato da monsignor Rufus in attesa che Lisa faccia la sua comparsa lungo la navata costituita da panche poste in parallelo e decorate da fiori,fiori che Cas ha scelto esattamente come quelli che la sua futura moglie porterà fra poco alla sua destra. Sam è alla sua sinistra e sembra molto più teso di lui “Dean,sto parlando con te,potresti rispondermi?” “No!”soffia il maggiore come un gatto “Non sono pronto,dannazione! Chi mi dice che nella mia vita non troverò una donna che mi capisce più di lei? Chi mi dice che domani non uscirò di casa,capendo che ho sbagliato? Non sono pronto- è la scelta migliore ma non so se è la più adatta per me.”
“Senti un po’.” sussurra una voce apparentemente venuta dal nulla “Io ti dico che in questo preciso momento,Dean Winchester,puoi scegliere di abbandonare questa sciocca mortale e di venire a salvare la pelliccia- nel vero senso della parola- a l’unica creatura dell’intero Creato che ti comprende come nessuna.”
Dean volta il capo a destra e a sinistra,fino a quando non scopre che la voce misteriosa proviene da un cespuglio alle sue spalle “Che cazzo stai blaterando,amico?!” sussurra con un filo di voce cercando di vedere oltre il manto erboso- quando lo vede,resta basito,è un fauno come Cas ma ha un sorrisetto malizioso che gli fa tremare la colonna vertebrale. Il fauno indica un punto alle sue spalle “Cassie o Castiel o Cas,se preferisci,in questo preciso istante stra per morire. Sarò brutale,ma se ora non vieni con me non c’è nessuna possibilità che arrivi a respirare l’aria di domani.” Dean sente il cuore scendergli fino sugli stivali.
Sam dietro di lui sussurra un “Cosa?” a cui fa eco il “Cosa vuol dire che sta morendo!? Perché!?” di Dean.
Il maggiore dei Winchester sente un’angoscia indescrivibile assalirlo- Cas non veniva da lui non per sua volontà,ma costretto perché, che razza di infame è stato a pensare che il suo Castiel l’avesse abbandonato.
“Perché ti ama.” sogghigna il fauno dagli occhi d’ambra “E tu sei la sua anima gemella- potrà amare solo te nella sua vita,noi creature del bosco siamo state create così. Per questo motivo,non ci leghiamo mai a voi umani- siete provvisori,morite subito e vi stancate di amare una persona ancora prima. Ma il piccolo Cassie ha voluto vedere oltre la tua misera natura e ha guardato alla tua anima- di lei si è innamorato,prima ancora che del tuo bellissimo aspetto,invero,giovane umano.” il fauno si arruffa i capelli castano miele in un gesto secco “Si è ammalato di mal d’amore,il nostro piccolo Cassie,ha ignorato troppo a lungo cosa provava il suo giovane cuore, ora il suo corpo è giunto allo stremo. Si sta consumando come la carne su fuoco vivo.”
Dean sbatte le palpebre stordito- troppe informazioni tutte in una volta sola,per poterle assimilare per bene “Se ora non vieni con me” continua il fauno come se nulla fosse “Castiel morirà- naturalmente puoi scegliere di restare lì con la tua bella sposa mortale. Nessuno ti obbliga a seguirmi nel bosco,farai i conti con la tua coscienza prima o poi,bricconcello d’ umano. E ti lascio il famoso libero arbitro,mio caro due gambe!”
“Mi stai ricattando?!” sbotta Dean furioso-  una parte di lui si da dell’idiota per non essersi accorto di nulla.
“Assolutamente,no.” sussurra Gabriel “Ti sto solo dicendo le cose come stanno,piccolo e ingenuo umano.”
Dean serra la presa sul collo del fauno ringhiando “Guai a te,capra,se mi stai raccontando un mucchio di palle!” e Gabriel sorride mellifluo “Oh,mio caro,puoi scoprire se dico il vero solo venendomi appresso,no? E un’ultima cosa-  per quanto io apprezzi il bel vedere di tuo fratello,il gigante buono lo lasciamo a casa,kay?”

Quando poco dopo Lisa si affaccia oltre il muro di glicini per vedere il futuro marito sull’altare,il bouquet le cade rovinosamente di mano- sull’altare solamente tanti fiori d’arancio e un prete in vistoso imbarazzo.
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Dean non si è mai sentito così a disagio- si chiede se anche Cas si sia sentito così di fronte allo sguardo di Lisa. Davanti a tutta la famiglia di Cas,almeno una ventina di fauni dagli occhi diffidenti e sospettosi,se ne sta in piedi rigido come uno stoccafisso- Gabriel accanto a lui se la ride platealmente,quello stronzo infame.
“Ragazzi,non mettetegli ansia,su!”
“Dov’è Cas?” smozzica fra i denti Dean con la mano alla pistola nella cintola- un paio di quelle caprette hanno tutta l’aria di volergli spaccare la testa contro un grosso masso “Per di qua,amico.” trilla allegro Gabriel. Il Winchester lo segue fino a una grotta bassa dall’aspetto levigato dal tempo,sulla soglia c’è un altro paio di fauni- una femmina dai capelli rossi dal viso incredibilmente triste e un maschio biondo dall’aria decisamente ostile. Gabriel li chiama fratelli e quelli lo lasciano passare- ora Dean si sente in trappola e se tutta la storia di Castiel fosse solo una scusa per portarlo nel fondo della grotta e farlo a pezzi?
“Hey,Lentiggini,vuoi entrare o stai lì a prendere il sole?” sbuffa Gabriel tre passi dentro la caverna. Dean deglutisce a vuoto e lo segue “Vaffanculo,razza di capra stronza!” “Anche io ti amo tanto,o Lentiggini mie!”
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La prima cosa che Dean nota all’interno della grotta semi buia è il fauno chino su un mucchio di paglia- è austero,severissimo e ha lo stesso sguardo intransigente di suo padre pieno di cose non dette,Dean rabbrividisce e quando nota i suoi occhi azzurro di ghiaccio, non può non pensare a quelli bellissimi di Cas.
La creatura lo osserva a lungo per poi sussurrare con voce greve e ferma “Sai qual è la differenza fra l’amore di una vita e l’anima gemella?” Dean sbatte confuso le palpebre e prima che possa rispondere,la creatura dice “L’amore di una vita è molteplice- lo si può trovare diverso in ogni ciclo della vita,cambia sempre ed è mutevole- mentre l’anima gemella è una sola- in qualsiasi ciclo resterà immutata,sarà uguale a sé stessa ma avrà solo forma fisica differente. Noi creature che abitiamo il bosco viviamo solo per conoscere la nostra anima gemella- per questo possiamo morirne,se essa non viene a noi o se essa ci lascia molto prima della fine del ciclo. Voi umani,invece,avete imparato a vivere anche dell’amore di una vita- e per questo vi sposate con la prima donna o il primo uomo che conoscete per poi passare il resto della vostra esistenza sentendovi incompleti. E dimmi,ora, o Dean Winchester,hai forse scelto l’anima gemella?”
Dean sposta lo sguardo dal padre di Castiel- lo sa che è lui,lo sente- a quello che prima gli era sembrato un mucchio di paglia. E Dean trema da capo a piedi,quando si rende contro che quello in realtà è Castiel. Il fauno più anziano sorride appena e “Io sono Michael e ciò che ti chiedo quest’oggi è tanto semplice quanto difficile- dovrai scegliere se sacrificare per mio figlio una parte del tuo essere o voltarti e andartene via.” Dean compre in un paio di passi la distanza che lo separa da quel mucchio tremante e si inginocchia a terra.
Castiel non è assolutamente come l’ha visto l’ultima volta- non ha fiori nei capelli,sembra l’ombra di sé stesso e pare divorato da qualcosa al suo interno che lo fa tremare di dolore. Prova a sfiorargli una guancia ma non succede nulla,non che si aspettasse un miracolo. Michael al suo fianco sussurra amareggiato “Non  é più nemmeno sufficiente dargli del conforto,siamo a un punto di non ritorno,Winchester. La sua povera anima è troppo segnata in profondità e l’unica speranza è che tu divida questo bisogno che ha di te con lui.”
“Non - non capisco...cosa dovrei fare...?”
“Sacrificare la tua parte umana,giovane uomo- è il prezzo che le divinità richiedono per ridarlo a noi.”
“Ma non potrebbero semplicemente guarirlo? Sono qui,non me andrò più giuro!”
Michael sorride appena “L’amore richiede un grande prezzo,Castiel l’avrebbe fatto per te. Se non sei pronto a farlo,nessuno ti obbliga. E’ una scelta definitiva accettare la propria anima gemella e non tutte le creature sono disposte a farlo- l’amore è sacrificio e grande rinuncia prima ancora che appagazione. Le divinità ti stanno chiedendo di accettare la natura attuale del tuo vero amore e di accoglierla dentro di te interamente. Io accetterò qualsiasi sia la tua scelta- mio figlio si è ridotto così per non forzarti in alcun modo.” “Ma lo sta facendo adesso!” Dean non sa quando ha iniziato a piangere- e la cosa lo irrita,sembrare debole,lo irrita  “Se solo me ne avesse parlato quando ancora poteva,non saremmo in questa cazzo di situazione!”
Vorrebbe poter prendere a testate Cas- lui e quel suo schifoso spirito di sacrificio del cavolo.
“L’Amore non è solo gioia, inconsapevole umano.”
Dean si passa una mano sul viso per scacciare le lacrime- Cas ansima piano in un basso ronzio,le guance rosse e le labbra socchiuse- “Siamo in questa cazzo di situazione perché sei un cretino altruista.” sbotta stringendo una delle mani inanimate di Cas fra le sue “Avresti dovuto venire a sbattermelo in faccia,invece te ne sei rimasto a soffrire in un angolo mentre io andavo a sposarmi. Chi mi assicura che andrà bene,eh? Se ora do retta a quel caprone di tuo padre,poi cosa succede? Ti svegli e mi abbracci ed è finita lì?”
Dean si morde il labbro inferiore- non è affatto facile scoprire da un giorno all’altro che il tuo migliore amico ti ama e che  tu provi per lui qualcosa che non sai spiegarti. Deve anche decidere in fretta- alzare i tacchi,dimenticare tutta quella storia assurda fatta di capre che parlano e tornare dalla donna che lo ama oppure fare per una volta qualcosa di davvero importante per Cas che lo ama a dire di suo padre più di Lisa stessa.
Mi hai dimostrato di amarmi ogni giorno con la tua sola presenza- e io non  me ne sono mai accorto.
Se solo Cas gli avesse parlato- e Dean sa che avrebbe dato di matto,probabilmente non gli avrebbe parlato per un mese,ma poi le cose si sarebbe aggiustate,ne è più che certo,non potrebbe mai tagliare fuori quel moccioso su due zampe del suo Castiel- invece,se n’è stato zitto per paura di cosa poi. Di essere allontanato? Davvero Cas temeva che se gliel’avesse detto,sarebbe stato cacciato via in malo modo da lui?
Pensi di essere un mostro,in fondo, e che non ti avrei mai più voluto vedere,ecco cosa pensi davvero.
Fissa il volto esangue di Cas e prende la sua decisione- e la storia dell’anima gemella,non c’entra un cazzo.
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Quando Castiel apre gli occhi dopo un tempo che gli è parso secoli- è morto? quello è l’Aldilà?- la prima cosa che vede è il verde. Un verde brillante e caldo. E’ ancora confuso e dolorante- è come se avesse corso fino a cadere sfinito-  ha un cerchio alla testa come quella volta che Balth gli ha fatto bere troppo idromele.
Poi inizia a sentire della braccia attorno a lui e un corpo tiepido premuto contro il suo. Sorride quasi senza rendersene conto- nel suo Aldilà c’è Dean e non potrebbe chiedere di meglio,peccato che poi Dean si metta a parlare e non gli sembri più di essere morto. Sbatte le ciglia per poter mettere meglio a fuoco la sua figura.
“Cas,tutto ok?”
“Sì...” mormora ancora stordito “Dean...sto ancora sognando?”
Dean sorride morbido- ha un paio di lacrime impigliate fra le lunghe ciglia bionde “No,piccolo mio,non è un sogno. Quel pazzo di tuo fratello Gabriel è venuto a trascinarmi via dall’altare. Sai,oggi stavi per avere il buon gusto di decidere di crepare tutto da solo qui,invece che fare la tua entrata al grido di io mi oppongo.” Cas sgrana gli occhi e inizia a capire “No...” rantola disperato e solo in quel momento nota le corna che spuntano in mezzo ai capelli color grano brunito del suo  Dean “No,no,no....cosa hai fatto...oh,Divinità vi prego...”
“Va tutto bene.” sorride Dean accarezzandogli il viso “L’ho voluto io,ok? Potevo alzare i tacchi- bhe,gli zoccoli in questo caso- e lasciarti qui. Nessuno sarebbe venuto a cercarmi,naturalmente avrei perso la testa nel caso mi fossi trovato da solo nel bosco. L’ho voluto io,Cas,va bene così e la faremo funzionare insieme.”
Castiel si morde il labbro per non singhiozzare come un cucciolo “Dean...” pigola affondando le mani nella pelliccia castano chiaro del grembo dell’altro “Non dovevi...ora sei un mostro esattamente come me...tu....”
“Stai zitto,moccioso.” sussurra Dean sulle labbra di Castiel- sono morbide,sanno di buono- lo bacia e gli sembra di avere dei fuochi d’artificio nello stomaco. Cas è leggero nella sua stretta, ma per lo meno è vivo.
“Se ti azzardi un’altra volta a cercare di morire,ti spelo.” ringhia Dean contro il collo di Cas- e Cas se lo stringe al petto e singhiozza  “Scusa,scusa,scusa.” dice fra le lacrime e i capelli soffici del suo amore. Dean è lì- è caldo ed è suo,ha scelto lui e “Potevi lasciarmi morire,non ti avrei odiato. Volevo solo il meglio per te.” Dean ha gli occhi che ardono quando lo guarda in volto “Cas,non sapevo nemmeno io cosa volevo.”
“Possiamo scoprirlo insieme....” mormora Cas- gli occhi blu velanti di lacrime e un sorriso timido.
Sta peccando di superbia nel gioire fra le braccia di Dean- si sta azzardando ad essere felice,verrà forse punito prima o poi?
Dean sorride- e si sente leggero,tanto leggero “Suppongo sia un’ottima idea....”

Michael li contempla da parte e Gabriel è al suo fianco.
“Non sarà facile i primi giorni.” il fauno anziano osserva attentamente la nuova coppia “Ma ce la faranno. Sono quietamente ottimista.”
“E quando mai è stato facile?” ridacchia Gabe “Con la mamma c’era amore fin dall’inizio,ma non è mai stato facile tenerla a bada.” Michael sorride “Oh,no,no. Era un lotta continua,pure con tutto l’amore del mondo.”
Gabriel socchiude gli occhi e sospira- a volte le favole esistono anche nella vita vera.
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“E Samuel?” Cas ha gli occhi blu grandi e ancora leggermente lucidi e deve sorreggerlo perché riesca ad alzarsi in piedi “Samuel,come si fa con Sam? Lui,non...mi odierà...e tuo padre...oddio,cos’ho fatto...Dean....”
“Stai calmo adesso.” Dean gli passa una mano sulla schiena e accenna due passi- muoversi su due zampe non è facile come Cas lo fa sembrare “Sam vuole bene sia a me che a te allo stesso modo,capirà la mia scelta e lo avremo dalla nostra. Per quel che riguarda mio padre,sono mesi che non vado più a caccia e ho mollato la donna che dovevo sposare sull’altare- e direi che non vorrà più vedermi e va benissimo così,Cas.”
Castiel lo guardo dal basso- anche da fauno Dean è comunque più alto di lui- e ha gli occhi tristi di un cucciolo “Dean...” si limita a gemere e il Winchester gli posa un bacio sulla fronte prima di dire “Cas,l’ho voluto io,ok? Faremo girare le cose per il verso giusto. Ora....hai bisogno di aria fresca,come si esce da qui?”
“Per di là.” sussurra incerto Castiel- vorrebbe essere felice,ma qualcosa gli preme scomoda sul petto a ricordargli che ha rovinato l’esistenza a Dean “Dean,avrei capito se mi avessi lasciato morire,l’avrei capito.”
“Cas,giuro su qualsiasi Dio che non se la pianti di sparare tutte queste fesserie ti mollo un ceffone,intesi?”
Castiel si asciuga di nascosto una lacrima “Intesi...” e non potrebbe amare maggiormente Dean Winchester.
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Castiel ha ancora il viso pallido di chi non vede la luce del sole da giorni,gli occhi leggermente annacquati e a sedersi impiega un tempo mostruosamente lungo- ma sta bene,gli sorride e starà bene,Dean venderà anche la pelle se sarà necessario per assicurarsi che quel sorriso non smetta mai di esistere. Gli accarezza piano il dorso della mano col pollice “Quindi cosa sono adesso per voi fauni,il tuo fidanzato?” gli chiede poi.
Cas inclina leggermente il capo come se non capisse,poi sgrana appena gli occhi e annuisce vigorosamente arrossendo come un pomodoro maturo  “Sì,sei il mio compagno!”squittisce “Papà dovrà in seguito darti l’accoglienza formale nel branco,ma sì,sei il mio compagno,Dean. Finchè morte non ci separi,questa volta.”
Dean alza lo sguardo al cielo- le nuove sono bianche come neve su uno sfondo azzurro come lo sguardo del moccioso alla sua destra,poco importi che dalla vita in giù abbia due zampe da capra “Spero che non mi odi.” “Chi?” chiede ingenuo Cas “Tuo padre.” risponde in una risata soffocata il biondo “Perché sai,ho l’impressione che l’altro tuo fratello- quello che sembra uno spaventa passeri- se potesse mi caverebbe gli occhi.” “Balthazar ha avuto solo paura.” “Anche io ne ho avuta- e tanta,pure. E non lo fare mai più,intesi!?”
“Ti chiedo scusa,Dean....ti chiedo perdono per averti obbligato a scegliere questa forma...”
“Una forma è solo una forma,Cas- non sono meno io attualmente,anche se ho due zampe anziché due gambe. Sono sempre Dean,anche se un po’ diverso- la verità è che non volevo rinunciare a te,non mi interessava cosa avrebbero pensato gli altri,né quando sono scappato dall’altare e né ora che sono con te.”
Dean guarda Cas negli occhi è lo vede trattenere a stento altre le lacrime,mordicchiandosi il labbro inferiore. Castiel è caldo quando se lo stringe al fianco,i suoi capelli gli fanno il solletico al collo “Razza di moccioso scemo” brontola chiudendo gli occhi e respirando a pieni polmoni l’odore di Cas- profuma di erba fresca,di fiori e delle lunghe corse che faceva da bambino sotto l’occhio vigile e premuroso del suo fauno,Cas ha il profumo delle cose buone e delle serate passate davanti al camino a leggere fiabe a Sammy.
Non l’ha scelto perché è la sua anima gemella,come dice quel pomposo fauno di suo padre,l’ha scelto perché ha bisogno di lui adesso esattamente come ne aveva bisogno quando era solo un bambino di perso nel bosco “Mi hai fatto perdere dieci anni di vita,ecco. Avrei voglia di strapparti i peli della coda uno ad uno.” “Tecnicamente,ora puoi vivere secoli,Dean.” sussurra il suo moccioso con la faccia premuta contro il suo petto “Quindi hai guadagnato molto più di dieci anni di esistenza- e a conti fatti,non dovresti spelarmi.”
La risata del suo amore è il suono più dolce che Cas abbia sentito da quando ha aperto gli occhi sul mondo.
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Amare Cas non è poi così difficile come pensava,ad essere onesti non è cambiato assolutamente nulla da quando era un giovane umano e viveva nella casa dai mattoni rossi con suo padre e Sammy. Cas fa le stesse cose che faceva prima- si prende cura di lui,si preoccupa che d’inverno non gironzoli troppo sotto la neve e  che d’estate possa sempre trovare uno sprazzo di ombra dove riposare- con la sottile differenza che ora può venire a svegliarlo tutte le mattine con bacio sena aver timore che John salti furori con un schioppo e accoccolarsi la notte contro il suo fianco per dormire. E il suo Castiel non ha mai avuto un sorriso così radioso- e a volte finge di dormire per poterlo sentire cantare sull’ingresso della grotta,con voce carezzevole,in quei momenti con i fiori fra le mani e fra i capelli a Dean ricorda in maniera dolce e struggente sua madre sull’uscio di casa,con Sammy neonato in braccio e una pioggia di primule sul grembo.
Castiel per lui è quel senso di calore,di famiglia,di rasserenate stabilità che va cercando da tutta la sua vita.
Cas che passa ore a fissarlo come se fosse la creazione più bella del Creato- “Sono bellissime le tue lentiggini,vorrei poterle contare tutte,Dean.” e Dean ride un po’ e non capisce “ Forse ne avrai il tempo,Cas.”
Inoltre non ha ben capito come debba fare a muoversi con delicatezza sugli zoccoli- il moro si aggira silenzioso per il bosco,quando Dean è convinto di averlo perso di vista lo ritrova sulla riva cheta di un fiume.
 Anna dal canto suo non smetterà mai di chiamarlo elefante,probabilmente.
Dean si trova abbastanza bene nella famiglia di Cas, anche se ha l’idea che Balth lo odi ancora- e dopo il primo momento di gelo,alcuni fauni si sono mostrati curiosi nei confronti della sua vita che svolgeva prima.
Gabriel è il più rilassato- è come se fosse abituato da sempre ad averlo attorno.
Con Michael ci sta ancora lavorando,è un fauno dal viso praticamente inespressivo e Dean fatica a capire cosa diavolo gli passa per la testa- e sospetta che il padre di Cas abbia il terrore che se ne vada prima o poi.
Lui e Cas vivono in una grotta tutta loro poco lontano da quella di Anna- passano giorni a restare sdraiati sulla paglia a parlarsi perché Dean ha tante cose da chiedere a Cas,che probabilmente non gli basterà una vita. Castiel ha occhi grandi e limpidi come quelli dei bambini- e il suo sguardo è incapace di mentire.
“Hai pensato che avrei potuto dirti di sì prima? Insomma,magari avrei evitato di scappare da un altare e avrei anticipato tutta questa storia dell’anima gemella caprina. Non dico che sarei subito venuto a vivere qui,ma sicuramente ci saremmo risparmiati quell’orribile scena nella grotta,ecco,quella sicuramente.”
Castiel sorride appena “Non ho mai preso in considerazione che tu mi dicessi di sì- eravamo troppo diversi,Dean. L’unica opzione che vedevo,eri tu che accettavi il mio affetto particolare e continuavi a vivere la tua vita normalmente. E’ come se non avessi mai pensato di poter avere l’esclusiva....di poterti avere in un modo diverso da com’è sempre stato....” il biondo sbuffa dal naso e affonda la mano nei morbidi capelli del moro “Chi non risica,non rosica,Cas. Non te l’ha insegnato quel vecchio saggio caprone di tuo padre?”
Castiel si apre nel più dolce e malinconico dei sorrisi.
“Ma a chi risica troppo,poi non resta nulla Dean.”
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Sammy viene a trovarlo nella radura appena gli è possibile- sulle prime è stato un trauma e Dean non voleva nemmeno farsi vedere da lui,tant’è che parlavano con un cespuglio a dividerli con grande dolore di Castiel. Ma poi se la sono cavata bene- e la prima volta che Sammy l’ha visto è corso ad abbracciarlo e sono rimasti così per un tempo che a entrambi sembrò interminabile,con Dean che accarezzava i capelli di Sam.
“L’ho sempre detto che sotto sotto eri una capra,Dean”
“Chiudi il becco,Samantha o finisce che ti incorno per bene!”
“E ti donano le corna,fratellone.” “Sam,se non la smetti immediatamente ti arriva uno zoccolo dove sai!”
Sam un giorno gli dice che in paese circola la storia che Dean Winchester sia scappato con una straniera nel bosco e abbia passato il confine- “E le prime settimane ne parlavano tutti,sembrava la notizia del secolo....”
Aggiunge che loro padre ha passato giorni a cercarlo,per poi rassegnarsi all’idea di aver dato i natali a un figlio degenere- “Ogni tanto lo vedo mettersi alla finestra e fissare la stradina che affonda nel bosco,credo che inconsciamente aspetti  di vederti un giorno comparire sul ghiaietto bianco. Solo o con qualcuno.”
Lisa si è sposata con un albergatore del luogo e ha avuto un figlio- a volte Dean pensa a cosa ha perso,ma poi si volta nel suo pagliericcio e trova il viso d’angelo addormentato del suo piccolo Cas. Il Cas  che l’ha sempre amato senza volere nulla in cambio e che pur di lasciarlo libero di andare,sarebbe morto tutto solo.
“Papà starà bene,Dean,ora posso pensarci io a lui.” se esce un pomeriggio Sam - Dean sa che la bella stagione se ne sta andando,se lo sente sulla pelle anche se il sole è ancora vivo e i fiori affollano i prati,la bella stagione sembra volersi portare via tutta la gioia dei primi tempi.
“Voglio che vieni almeno due volte a settimana nella radura.” ribatte il maggiore senza guardarlo in viso,una mano stretta attorno al polso del fratello “Pretendo che mi racconti tutto di te- anche le cose futili.” “Dean,non viviamo in due estremi del mondo.” borbotta Sam con un sopracciglio alzato,dei due sembra essere l’unico ad aver accettato totalmente la loro parziale separazione “C’è una strada a dividerci.”
“Mi sto solo preoccupando per te.” borbotta Dean “Ora che non mi hai più costantemente fra i piedi.”
“Staremo tutti bene,Dean,vedrai.” risponde Sam guardando a Cas che coglie fiori con un sorriso morbido.
Dean intreccia le dita inquiete sul petto- c’è qualcosa che gli preme dolorosamente sul cuore,andrà bene.
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Quando Dean è finalmente sceso pacificamente a patti col fatto di essere un giovane fauno gay,ma tanto  gay, per Castiel, suo padre decide di morire di infarto e Sammy di prendere definitivamente la sua strada.
Per quanto il secondo continui a ripetergli che non è assolutamente colpa sua- “Dean,non provare a dire che sparendo dalla circolazione hai ucciso papà! Sai benissimo anche tu che dalla morte di mamma il suo cuore non si è mai ripreso! Non puoi farti una colpa l’aver scelto la tua vita!”- Dean passa i successivi tre giorni a crogiolarsi nel dubbio di aver sbagliato di nuovo,di aver scelto troppo in fretta cosa volere dalla vita.
Sammy decide di scendere in paese per diventare l’assistente dell’anziano uomo che possiede una libreria e Dean per un attimo è come se si sentisse sperso- “Quindi te ne vuoi andare.” “Non me ne vado,scendo solo in paese. Verrò a trovarti spesso,non ho intenzione di sparire. Dean,non essere apprensivo,per l’amore del Cielo!”- si rende conto che l’unico suo punto di riferimento ora sono Cas e quella sua nuova e stramba vita.
Passa pomeriggi interi seduto sulle pietre lisce del fiume a fissare l’acqua e a meditare sul fatto di non essere nemmeno potuto andare al funerale dell’unico genitore che gli è rimasto,che si è svolto in paese,e che non potrà nemmeno andare a trovare Sam a meno che non sia lui a recarsi nei pressi del bosco- Cas è paziente,lo lascia fare e quando capita che dia di matto alzando la voce contro di lui,sta zitto e incassa con le spalle abbassate. Cas  è paziente come l’acqua del fiume,gli scorre accanto piano,aspetta e non lo forza.
Dean si guarda nel riflesso dell’acqua e si chiede se era quella la vita che voleva davvero,se ha veramente trovato cosa gli mancava- si osserva le due zampe caprine e cerca di trovarne la quadra che regge il tutto.
Non è sicuro di aver trovato le risposte che cercava nel silenzio della radura preferita di Castiel,ma quando finalmente una sera torna a casa e si stende accanto a lui  sul mucchio di erbe si sente un po’ più leggero.
Quella notte sente le dita leggere di Cas accarezzargli le spalle,distendere i nervi e tracciare nuovi sentieri.
Sua madre gli diceva sempre che lui e Sammy avrebbero potuto essere qualsiasi cosa si sentissero in dovere di essere- “Non indossare un ruolo come se indossassi un mantello,tesoro mio- cerca di essere sempre te stesso.”
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“Dean?” gli sussurra una notte Cas “Dean...va davvero tutto bene?”
“Sognavo di andarmene in paese,anche se sapevo benissimo che non ne avrei mai avuto il coraggio- quello dei due pronto a prendere la sporta e andarsene in realtà è solo Sam...” Dean inizia a parlare senza rendersene conto “Dopo la morte di mamma mi sono detto che avrei dovuto tenere insieme quel che resta della mia famiglia ad ogni costo- e ora guardami,non ho potuto dire addio a mio padre e mio fratello se ne sta andando. Ho come l’impressione che non riuscirò mai ad avere qualcosa di mio che possa durare nel tempo...guardati,non ho capito subito cosa provavamo l’uno per l’altro e per poco non ci lasciavi la pelle...” Cas gli si rannicchia sul petto e gli avvolge le braccia attorno ai fianchi “Ero così anche io,quando mia madre è morta. Era il centro di tutto il mondo,Dean- del clan,della mia stessa famiglia,della vita di mio padre. Pensavo che il mondo mi avesse tolto tutto e che non avessi più nulla in mano. E poi sei arrivato tu,a dimostrarmi che non tutti gli umani sono necessariamente creature perfide,che c’è sempre un motivo per svegliarsi la mattina con un sorriso. Mi hai insegnato a sorridere,Dean- ora lascia che mi prenda di te. John e Samuel devono andare oltre- e staranno bene,entrambi. Il primo è con tua madre nei Campi dell’Aldilà e il secondo sta finalmente percorrendo la sua strada. Ci sono io con te e ci sarà fino alla fine. Permettimi di restare davvero e giuro sui secoli che mi restano che non me andrà via....”
“Tu non te ne andrai,vero Cas?”
“Non mi muovo da qui,Dean Winchester.”
Quella notte quando abbraccia Cas ha un po’ meno paura di sé stesso.
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Dean nella sua vita ha imparato che non sempre quello di cui abbiamo davvero bisogno ci sta davanti al naso- magari è solo dietro di noi,per questo non ce ne rendiamo subito conto. Per questo motivo  quando si sveglia la mattina,per prima cosa,guarda al batuffolo di capelli neri al suo fianco ancora addormentato e gli sorride.
Cas è sempre stato lì- anche quando Dean non se ne rendeva conto.

 


Note dell’Autrice Esaurita-

Allora.
Premetto che mi sono sempre detta “Saber,un giorno di questi devi pubblicare una Destiel! Anche solo una piccola drabble di una stagione a random!!” e ora cosa faccio? Pubblico una Destiel e per di più AU totalmente delirante- suppongo di aver vinto il premio alla coerenza 2016.
Mi scuso con i puristi del genere- non ho la pretesa di essere la depositaria dell’IC- ma ho la pretesa di amare questi due personaggi,di leggerci montagne di fanfic e di sclerarci sopra in ogni modo.
* E la pretesa di sognare di rapire il più vicino del trio Jensen- Jared- Misha *
Ergo,accettate questo mio modesto prodotto con tutto l’affetto di cui sono capace- badate bene,sono fortemente misantropa,motivo per cui accettate questo dono con un sorriso. O Giovani,prendete.
Ringrazio la mia amata e fida Chan- causa scatenante dell’ossessione che ho sviluppato per il Supernatural e generalmente di qualsiasi mia ossessione a prescindere. Grazie per sopportare questo piccolo demone rompi palle- grazie per non mandarmi a casa di Crowley ogni volta che rompo.
Ringrazio chi si fermerà a leggere e chi recensirà- fate del bene,gente,dateci uno sguardo.

Pace,bene,salute e tutte quelle cose lì.

La Yavanna.

 

 

  
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