“Dean!!” urla Sam con la sua voce squillante.
 
Apro la porta della doccia e lo guardo.

Un sorriso mi illumina il volto.

“è già ora di cenare, Sammy? Andiamo nel ristorantino che ho adocchiato oggi pomeriggio?”

“Se non stai tre ore sotto il getto, sì..” dice Sam.
 
Sammy, il mio piccolo dolce e vulnerabile Sammy. Se ne sta lì con il suo giubbotto troppo pesante e le braccia strette lungo i fianchi a guardarmi, come un cucciolo smarrito.


Ha solo 23 anni e ha perso così tanto. Ha perso Jessica e ha sopportato anche troppo per la sua età, ma ci sono io qui a proteggerti.

Nessuno ti farà del male finchè ci sarò io a impedirlo…
 
“Dean…”




I suoi occhi che brillano al mio indirizzo, il sorriso che gli illumina il volto e che è indirizzato a me…
Il viso stupendo di mio fratello Dean… le sue labbra…quelle braccia in cui vorrei rifugiarmi per sempre..”
 
“Vuoi entrare? Dovresti farti una doccia anche tu, puzzone…

Certo, non quando è così stronzo…

“Coglione…”

O forse sì?
 
Sammy mi insulta ma entra lo stesso…
 
La doccia è grande abbastanza per ospitarci insieme.

Sammy si spoglia ed entra nudo, dandomi le spalle.

Tutto quello che vediamo oltre a noi, sono le piastrelle azzurre della doccia e i saponi, questo profumo che ci inonda tra saponi e shampoo..

Sammy mi dà le spalle mentre comincia a insaponarsi… io guardo i suoi capelli così lucidi e lisci.
 
Non dico niente. Non c’è mai bisogno che io dica niente…

Mi avvicino a lui e gli passo delicatamente il sapone sulla schiena. Quasi come una carezza.

Lui non dice niente e sospira.
 
Amo quando sospiri per me, Sam…
 
Poi  gli insapono le spalle e gli do dei teneri bacini sulle spalle…

Lui reclina la testa all’indietro.
 



Quando è cominciata esattamente tra noi non saprei…forse da sempre, forse da quando è finita con Jessica..con la sua morte…

Non ci facciamo domande. Semplicemente…è successo.

Nessuno dei due vuole rovinare questi momenti perfetti con del moralismo da quattro soldi..
 
Sammy si stringe di più contro di me, senza voltarsi e quando lo abbraccio, si strinse ancora più forte, reclinando la testa e strusciandola sul mio collo e sulla mia guancia.
 
Alla ricerca di…amore? Affetto? Dolcezza?
 
Finiamo in ginocchio ancora abbracciati, senza mai sciogliere la presa, come un passo di danza, come se avessimo appena ballato.

Restiamo lì ancora un po’.


Questo è meglio di un bacio, è meglio…del sesso.

È mio fratello e siamo noi, i nostri corpi legati in un abbraccio d’amore.


È la sua pelle contro la mia, i nostri corpi che si appartengono

Ed è mio fratello che con i suoi sospiri e i suoi gemiti dolcissimi e la sua testa che struscia sulla mia, che mi sta dicendo che mi ama.