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Autore: gaialittrell    17/05/2016    0 recensioni
Brian, ragazzo di campagna, non sa cosa vuol dire essere amati. Nick, ragazzo di città, non sa cosa vuol dire amare. Brian si sente a disagio nel vedere il suo amato Nick andare alle feste con belle ragazze, lasciandolo in disparte. Nick, non sapendo dell'omosessualità del suo amico, continua a dirgli "Siamo migliori amici." Riusciranno a trovare un punto di riferimento e amarsi?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Brian Littrell, Nick Carter
Note: What if? | Avvertimenti: Furry
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Quando scesi le scale, vidi che Nick era già lì ad aspettarmi.
“Oh, finalmente! Ma fatti vedere! Sei un sex symbol stasera Bri.”
Non riuscii ad evitare di abbassare gli occhi sul mio outfit e arrossire leggermente.
“...Grazie...”
AJ mi guardò e io lo capii con lo sguardo.
“Si infatti, guarda come si veste tutto figo per fare colpo sulle ragazze...”
Gli diedi una leggera pacca sulla spalla, dopodiché entrai in macchina di Kevin insieme agli altri. Arrivammo al locale dopo un quarto d’ora circa e, grazie al cielo, non c’era nessuna fan scatenante attorno all’auto. Quando entrammo, fummo accolti da una cameriera che si avventò su di me.
“Cosa ti porto, bello?”
“Ehm... Un tavolo per 5 e un paio di mutandine nuove.”
Dissi così perché mi spaventò leggermente facendo in quel modo, io ero uno molto timido, e soprattutto quando una ragazza veniva da me io non sapevo che fare, dato che ero gay.
Quando fummo a sedere, io mi persi in un flashback avvenuto molti anni prima.
 
Era la notte di Natale, e ci eravamo tutti trovati a casa di Nick. Io ne ero già innamorato perso, ma ovviamente lui non ricambiava. Quella notte successe qualcosa di particolare. Molto particolare. Io avevo messo un bigliettino sotto l’albero dove c’era scritto “Caro Babbo Natale - non fraintendetemi - tutto quello che quest’anno sotto l’albero vorrei trovare sarebbe una persona da amare e coccolare.” E il mio desiderio si era quasi esaurito, perché io e Nick eravamo a pochissimi centimetri di distanza l’uno dall’altro e io avevo una voglia matta di baciarmelo, però non potevo... Mi avrebbero scambiato per pedofilo, così quando lui mi abbracciò, mi disse “Io ci sarò sempre per te, Bri. Qualsiasi cosa accada.” Si mise leggermente in punta di piedi per baciarmi sulla guancia, ma improvvisamente sentii le sue labbra toccare le mie e...
 
“Ehi... Brian... Tutto apposto?”
“Eh? Oh si..”
“Mangia o si raffredderà.”
Venni improvvisamente distratto dai miei pensieri da mio cugino che mi indicava il piatto dicendomi di mangiare. Dio quanto lo odiavo quando faceva così. Mi sembrava mia madre. Però, che ci potevo fare. Era fatto così.
“Kevin.. Non riesco a mangiare...”
Gli dissi io indicando con lo sguardo Nick e la cameriera.
“Brian, cugino... Vedrai... Un giorno anche tu sarai saziato come vuoi... Se una cosa non sta succedendo adesso non vuol dire che non accadrà mai.”
“E lo so... Ma guardami, cerco di salvare tutti e nessuno salva me. Devo vomitare.”
La visione che avevo certo non mi stuzzicava l’appetito, perciò mi alzai e andai in bagno. E in bagno trovai... Jessica.
Jessica fu la mia prima fidanzata. Lei non sapeva che io ero omosessuale, quindi si lasciò un po’ andare. Nonostante la rottura della relazione rimanemmo in “buoni rapporti”, diciamo.
“Brian? S.. Sei tu?”
“In carne ed ossa.”
“Oddio Bri fatti abbracciare! Guardati.. Sei diventato grande cucciolotto mio! Guarda quella barbettina sexy!”
Non smetteva di toccarmi.
“Si Jessica.. Io.. Dovrei dirti una cosa.. Però mi devi promettere che non strillerai o non piangerai o robe del genere.”
“Lo giuro sulla nostra amicizia.”
“Bene ecco... Io..”
“Ti sei sposato? Sei diventato sterile? Lavori in un NightClub?”
“Jessie lasciami parlare. Ecco io... Amo lui.”
E le indicai Nick dall’oblò del bagno. Lei non mi sembrò rimanerci molto contenta subito...
“Brian, sai che ti dico?”
“Sei libera di odiarmi, non mi offendo.”
“No... Non ti odio affatto. Sai, ti amo ancora di più. Perchè hai scoperto la tua vera natura e io ne sono felice. Ma lui... Ricambia?”
“No... Secondo te. E’ la che slimona con la cameriera.. Ti sembra gay?”
A me no. 
   
 
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